Legambiente: “Ridisegnato il dicastero ambientale. Una follia la riorganizzazione decisa con un emendamento.”

di Redazione Commenta

“E’ scandaloso trasferire con un emendamento le funzioni dell’Agenzia per la protezione dell’Ambiente, dell’Istituto nazionale per la fauna selvatica e dell’Istituto centrale per la Ricerca scientifica e tecnologica applicata al mare, raggruppandoli sotto un unico istituto e limitandone l’autonomia. Un cambiamento del genere, che di fatto riorganizza le funzioni di controllo e ricerca ambientale, spetta al Parlamento. E’ molto preoccupante che una decisione di questa portata venga sottratta al dibattito e che si adoperi a questo fine il decreto legge sull’emergenza rifiuti in Campania, che già modifica la commissione Via”. Vittorio Cogliati Dezza, presidente nazionale di Legambiente, commenta così le pesanti modifiche introdotte dall’emendamento al Dl 90/08 (misure straordinarie per l’emergenza nel settore dei rifiuti nella Regione Campania) che istituisce l’Istituto di ricerca per la protezione ambientale.

“E’ un atto inaccettabile, un vero e proprio strappo e dimostra l’assoluta mancanza di volontà del governo di andare alla radice di problemi per risolverli davvero – prosegue il presidente di Legambiente -. Dimostra inoltre la volontà di smontare il sistema di controllo ambientale che, seppure con alcune lacune, ha ben funzionato in questi anni”. “Il ruolo degli istituti di ricerca e controllo ambientale è questione troppo importante per passare in regime di semiclandestinità – dice ancora Cogliati Dezza -. Qual è il progetto che sta alla base di questa riorganizzazione? Questi sono temi su cui è indispensabile che il governo ascolti anche le associazioni ambientaliste che molto hanno da dire in merito”.

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