Assoedilizia: A Milano come utilizzare al meglio l’acqua. Un bene prezioso ma trascurato

di Redazione 1

Con la relazione del Presidente di Assoedilizia avv. Achille Colombo Clerici al Convegno “Acqua in città. Nuovi servizi della rete idrica: esperienze e innovazione” che si tiene mercoledì 25 giugno, ore 15,30, in Piazza San Marco 2, Milano, i proprietari di casa affrontano due temi particolarmente sentiti negli ambiti urbani: le dispersioni degli acquedotti e l’utilizzo della prima falda freatica non destinata all’uso potabile. La ricerca è stata coordinata dal Prof. Ing. Ezio Rendina, nel suo ruolo di consulente Instat-Istituto Nazionale di Studio e di Tutela dell’Ambiente e del Territorio. “La permeabilità della rete di distribuzione idrica – afferma Colombo Clerici – non solo porta alla dispersione di una grande quantità del prezioso liquido (in certi casi anche del 50%); ma consente all’acqua inquinata di prima falda di penetrare nei tubi dell’acquedotto e quindi di giungere sulle tavole dei milanesi. Il decadimento della qualità dell’acqua comporta di conseguenza il decadimento della qualità della vita”.

Falda freatica. A Milano è risalita negli ultimi anni a causa del diminuito emungimento, nella fascia di territorio compresa tra Adda e Ticino, per via della chiusura di numerosi pozzi legati ad attività produttive. La risalita del livello piezometrico di falda ha comportato una serie di problemi di infiltrazioni nei piani interrati, in box e cantine. Ecco che si presenta l’opportunità di aprire nuovi pozzi al fine di utilizzare l’acqua di falda negli scambiatori di calore che poi servono gli impianti di riscaldamento o raffrescamento civili. Vi sono già numerosi esempi in esercizio, tra i quali la nuova Università Bocconi. Ma le leggi che regolamentano l’uso dell’acqua sono spesso molto vecchie e si scontrano con le nuove tecnologie. In particolare l’acqua di falda impiegata per questo scopo deve essere poi riversata in corsi d’acqua superficiali: un grosso limite all’utilizzo.
“Assoedilizia chiede – conclude Colombo Clerici – che venga consentito di riversare l’acqua di prima falda nella rete fognaria. Ciò avrebbe lo scopo, tra l’altro, di mantenere più elevata la portata minima fognaria a tutto vantaggio della pulizia da detriti dei condotti, detriti che diventano dei tappi durante le precipitazioni più intense, con le conseguenze che ben sappiamo”.
Al Convegno, organizzato dalla Fondazione Cardinale Giovanni Colombo, Università della Terza Età, Centro Studi Ambiente Protetto, intervengono Mons. Luigi Testore, Vicario Episcopale a Milano – Dott. Stefano Maullu, Presidente ATO Milano – Mons. Dott. Ernesto Schirpoli, Osservatore della Santa Sede presso l’ONU – Dott. Luciano Baggiani, Presidente ANEA – Dott.
Tiziano Butturini, Presidente TASM – Dott. Maurizio Cavazzan, Direttore Marketing Coop. Lombardia – Prof. Bruno Danieli, Ordinario all’Università degli Studi di Milano – Dott. Massimo Gatti, Presidente CAP Gestioni – Prof. Stefano Trasatti, Dipartimento di chimica, fisica ed elettronica dell’Università degli Studi di Milano. Coordina i lavori il Dott. Enrico Bianchi, moderatore il Dott. Enrico Castelli, Vice Direttore Rai-Tg1.

Commenti (1)

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