Elenchiamo qui di seguito le regole di tutte le principale agevolazioni al recupero previste dalle norme nazionali: detrazione fiscale del 36%; Iva agevolata al 10%; detrazione fiscale del 55% sul risparmio energetico; conto energia per il fotovoltaico; acquisto di televisori digitali; sostituzione di frigoriferi e congelatori.
Abbiamo tralasciato di elencare le agevolazioni previste per le fonti rinnovabili di energia diverse dal fotovoltaico (meccanismo dei certificati verdi – tariffe omnicomprensive). Non sono qui non sono nemmeno menzionate alcune agevolazioni previste a livello statale ma erogate dalle Regioni, come quella sull’ abbattimento delle barriere architettoniche a favore dei disabili o quella della bonifica dell’ amianto. Inoltre ulteriori contributi a particolari opere possono essere previsti dagli Enti Locali (Regioni, Province, Comuni, Comunità Montane) e, periodicamente, rese disponibili attraverso bandi.

Detrazione del 36% sulle opere di recupero
L’ agevolazione per le opere pagate va fino il 31 dicembre 2011 (salvo proroga) e vale per abitazioni e loro pertinenze, negozi, uffici e laboratori, purché il palazzo abbia la maggior parte della superficie adibita a residenze e solo per le opere condominiali.

Chi gode del 36%
Chi ha pagato i lavori se sono proprietari o titolari di diritti reali (usufrutto, uso, diritto di abitazione, enfiteusi, superficie), loro familiari(parenti entro il 3° grado e affini fino al 2°) ed eredi; inquilini e comodatari e loro familiari (stessi gradi di parentela); soci di cooperative in proprietà divisa e indivisa; soci di s.s, s.a.s. e s.n.c. (società semplici, in accomandita semplice, in nome collettivo) nonché di imprese familiari.
In caso di compravendita il diritto alla detrazione va all’ acquirente dell’ immobile, per le rate non godute. Se il contribuente passa a miglior vita, si trasmette, per intero, a quegli eredi che conservino “la detenzione materiale e diretta del bene” (inquilini e comodatari esclusi).

Spese agevolate dal 36%
L’ imposta sul valore aggiunto sulle spese; la progettazione lavori; l’ acquisto dei materiali; l’ esecuzione dei lavori; le altre prestazioni professionali richieste; la relazione di conformità per gli impianti; le perizie e i sopralluoghi; i diritti pagati per concessioni, autorizzazioni, dichiarazioni inizio attività; i bolli relativi alla documentazione; gli oneri di urbanizzazione.

Tetto di spesa detraibile
È di 48 mila euro, corrispondente a una detrazione massima di 17.280 euro (il 36% di 48.000). Vale per ogni opera assentita su ciascun immobile, a prescindere da quanti pagano i lavori e anche se i pagamenti si protraggono per più anni.

Rateizzazione della detrazione
In 10 rate di uguale importo. Con le seguenti eccezioni:
*contribuenti da75 anni a 79 anni di età: possono scegliere 5 rate;
*contribuenti oltre gli 80 anni: possono scegliere 3 rate.
Nell’ anno in cui si supera l’ età prevista, è possibile riconvertire le 10 o le 5 rate, rispettivamente, in 5 o 3 rate. Gli eredi o gli acquirenti, anche se sotto tali età, continuano a fruire delle rate in periodi ridotti.

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