Usa: in ripresa il mercato immobiliare. Le case spingono i mercati azionari

di Redazione Commenta

Negli Stati Uniti riprende l’ attività immobiliare: l’ aumento della costruzione di nuove case (il 22% in febbraio) e il recupero dell’ esistente hanno incoraggiato i mercati azionari. Altri dati allontanano paure di deflazione, evidenziando i prezzi alla produzione lievitati dello 0,1% nel mese scorso. E quindi vari i segnali di schiarita all’ orizzonte della recessione, che mostrano agli investitori indicazioni di maggiore stabilità e di una situazione che non sta più peggiorando.

Dagli economisti giudizi più cauti, ma meno pessimisti. L’ invito alla prudenza, però, è giunto dalle stesse statistiche immobiliari. I permessi per nuove costruzioni, un barometro della futura attività nel settore, sono a loro volta aumentati del 3% al livello annuale di 547mila. Il rischio di nuove frenate, così, non è escluso. L’ economia, stando alla maggioranza delle previsioni, dovrebbe ancora contrarsi del 5% nel primo trimestre dell’ anno. E lo stesso governatore della Banca centrale, Ben Bernanke, pur cercando di dissipare eccessivi pessimismi, ha pronosticato una ripresa nel 2010 se il Governo riuscirà a risanare il sistema finanziario.

Questa missione, affidata al Tesoro e alla Federal Reserve, è tuttora incompiuta. La Fed ieri ha aperto una riunione di due giorni che dovrebbe lasciare invariati i tassi d’ interesse interbancari su livelli molto bassi, tra lo 0 e lo 0,25 per cento. E potrebbe discutere ulteriori iniziative di sostegno all’ economia e ai mercati, da nuovi acquisti di obbligazioni garantite da mutui sicuri a quella di titoli del Tesoro. Soprattutto, però, ha tenuto a battesimo uno di tre pilastri della nuova strategia dell’ amministrazione Obama per risanare il sistema finanziario. La Banca centrale ha cominciato ad accettare domande per i prestiti del Talf, un programma che si propone a sbloccare il credito al consumo e alle aziende.

L’ Asset – Backed Securities Loan Facility, lanciata con 20 miliardi prelevati dal Tarp, il fondo di salvataggio bancario del Tesoro, potrebbe mettere a disposizione 200 miliardi e forse fino a mille miliardi. Il Talf è tuttavia partito lentamente, dopo essere stato ideato lo scorso novembre: tra gli ostacoli ci sono anche nuovi limiti legislativi all’ assunzione di dipendenti stranieri ai quali dovrebbero sottoporsi gli investitori che partecipano. Altri due capisaldi della strategia attendono inoltre chiarimenti di Tim Geithner, fin dai prossimi giorni: l’ iniezione di nuovi capitali nelle banche e la nascita di una partnership pubblico – privato, forse da mille miliardi, destinata a rimuovere gli asset tossici dai bilanci delle banche.

Barack Obama, da parte sua, ha anche intensificato l’ offensiva sul suo grande piano di budget federale, da 3.600 miliardi di dollari nell’ anno fiscale 2010. “Con le sfide che abbiamo davanti a noi – ha detto – dobbiamo concentrarci sulla soluzione dei problemi”. Il presidente, che ha incontrato i leader democratici delle commissioni Bilancio del Congresso, ha difeso non solo le misure di immediato rilancio dell’ economia, ma anche la spesa per l’ istruzione e la riforma sanitaria, che l’ opposizione repubblicana vorrebbe invece ridimensionare per contenere il deficit.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato.

You may use these HTML tags and attributes: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>