Mutui alle famiglie: finalmente maggiore trasparenza

di Redazione 1

Il D.L. n. 185 / 2008, detto anche decreto anticrisi, fa notare che, a partire dal primo gennaio dell’ anno in corso, le banche impegnate nella erogazione dei mutui, a sostegno dell’ acquisto dell’ abitazione principale, sono tenute a garantire la scelta dell’ indicizzazione, nel caso che il mutuatario sia orientato verso il tasso variabile.

La scelta può essere legata all’ Euribor o al parametro della BCE (Banca Centrale Europea). In questo contesto gli Istituti di Credito, per volere della Banca d’ Italia, dovranno garantire informazioni complete. Di conseguenza, dal primo marzo 2009 hanno dovuto completare la documentazione relativa al contratto di mutuo, con tutte le condizioni praticate, con allegato l’ elenco dei vari tipi di mutuo che la stessa banca ha in catalogo. Il tutto in modo comprensibile e completo per facilitare il mutuatario nella difficile scelta. Non deve essere trascurato nulla: dal tasso di interesse con precisa indicazione dello spread, al parametro di riferimento e all’ esatto tasso al momento della proposta di mutuo.

In caso di tasso variabile, lo stesso ovviamente deve essere preso a titolo indicativo, poiché nel corso dei tempi di perfezionamento del mutuo può essere soggetto a variazioni. Non devono essere dimenticate le durate dei vari mutui intese come durata massima e minima offerta dalla Banca come vita del mutuo stesso, le sue modalità di ammortamento (in pratica il vero piano di ammortamento) e con indicazione dei tempi di pagamento delle rate (a cadenza mensile, trimestrale, semestrale). Tutte queste informazioni seguiranno il filone delle disposizioni già in vigore per i fogli informativi. A completamento, Banca d’ Italia ha disposto che le banche, entro e non oltre il 15 aprile dell’ anno in corso, dovranno inviare ai titolari con mutuo già in corso una prima comunicazione che poi diverrà periodica e sempre attinente alle caratteristiche del mutuo.

È un intervento veramente importante e finalizzato alla trasparenza e ad una informativa completa e più chiara possibile per aiutare nella scelta il mutuatario che si appresta ad avviare un mutuo per l’ acquisto della propria abitazione. Intervento che vale anche per coloro che hanno già in essere il mutuo al fine di consentire loro di valutare la convenienza per un’ eventuale sostituzione oppure percorrere la strada della portabilità (decreto Bersani).

Tuttavia il potenziale mutuatario spesso non conosce i termini tecnici che possano dargli un quadro ben delineato per fare la scelta migliore fra i tanti prodotti offerti e da diverse banche e con caratteristiche fra le più varie. E allora dovrebbe emergere la figura del consulente in attività finanziaria a sostegno della famiglia per tutte le sue esigenze finanziarie. Il consulente ha un ruolo veramente importante nel mondo della finanza di oggi e lo sarà sempre di più per le famiglie, specie quando sono impegnate nella difficile e importante scelta del mutuo.

La professionalità e la trasparenza sono alla base del lavoro del consulente. Sulla base di questi elementi importanti e delle evidenti sentite necessità, potrà anche rafforzarsi una figura professionale altamente utile e per la quale si prevede un forte sviluppo già da un futuro assai prossimo per la soddisfazione degli interessati (professionisti e assistiti) in quanto emerge chiaramente che è uno spazio di operatività, sentito e richiesto come esigenza vera dell’ utenza ma, ancora oggi, lasciato largamente ed inspiegabilmente spesso scoperto.

Commenti (1)

  1. finalmente una legge a proposito, direi. Bisogna ora sperare che le banche ne rispettino i dettami.
    Già nel 2002 era entrato in vigore un Codice di comportamento europeo sulla trasparenza delle offerte di mutuo da parte dei diversi istituti di credito. In base a questo codice, il prospetto informativo consegnato dalle banche ai richiedenti deve esplicitare tutti i costi legati al mutuo: istruttoria, avviso di pagamento mensile, incasso delle rate, certificazione fiscale, perizia ecc. Peccato però che si tratti di un codice ad adesione volontaria, non impositivo, quindi possiamo solo immaginare con che costanza venisse applicato dalle banche…
    Speriamo quindi che questa legge riesca a proteggere noi risparmiatori/compratori dalle fregature

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