Convegno. “Costruire in salute”: l’ importanza del comfort abitativo nella progettazione architettonica

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Mercoledì 20 maggio 2009 si è svolto a Boario un importante convegno promosso da Internorm, Isover e Hoval e dedicato ai progettisti, nel segno dell’ integrazione. Il tema della salute dell’ uomo, declinato nella particolare accezione del comfort abitativo, è il tema attorno al quale si è sviluppato il convegno “Costruire in salute”, organizzato da tre aziende che, seppure specializzate in diversi ambiti produttivi, sono accomunate dalla costante ricerca di soluzioni tecnologiche innovative.

Rivolto agli architetti, il convegno ha complessivamente messo in luce la capitale importanza, già in fase di progettazione, dell’ integrazione tra le diverse tecnologie volte ad assicurare il benessere dell’ uomo, strettamente connesso all’ efficacia dell’ isolamento termo – acustico.

Il primo intervento in programma, volto a mettere a fuoco il concetto di comfort abitativo attraverso dati e ricerche scientifiche, è stato curato dal dott. Marco Sperandio, medico specialista in otorinolaringoiatria presso l’ Azienda ospedaliera di Melegnano. Sperandio ha messo in evidenza le mutate esigenze di comfort domestico rispetto al passato, soffermandosi in particolare sull’ analisi di BRI (Building Related Illness) e SBS (Sick Building Syndrome), ossia di quelle patologie e sindromi che rivelano una dipendenza tra ambiente interno e lo scatenarsi di malesseri fisici e psicologici. Queste ultime, fortemente dannose per l’ individuo, possono essere contrastate attraverso una progettazione consapevole, che dia la giusta centralità alla qualità degli impianti, delle strutture e dell’ isolamento.

I successivi interventi si sono focalizzati su tre diversi ambiti applicativi volti ad ottenere moderni edifici ad alto comfort abitativo: le soluzioni tecnologiche più avanzate per l’ involucro opaco, quelle per l’ involucro trasparente e, infine, le soluzioni per il trattamento dell’ aria.

L’ arch. Guido Cavalloni (Saint – Gobain Isover Italia) ha così illustrato i pregi della lana di vetro, materiale a forte impatto ecologico sia perché ottenuto per l’ 80% da sostanze riciclate, sia perché in grado di assicurare elevatissime prestazioni in termini di isolamento termo – acustico. La lana di vetro è inoltre ignifuga e idrorepellente, costituendo in questo modo un’ efficace barriera all’ umidità.

Paolo Buratti (Internorm Italia) ha illustrato le soluzioni applicabili all’ involucro trasparente – i serramenti. In particolare, Buratti ha sottolineato l’ importanza dell’ utilizzo di finestre e portoncini d’ ingresso basso – emissivi, che il progettista dovrebbe concordare con il serramentista già in fase di progettazione per ottenere il risultato più efficiente possibile. È stato poi affrontato il tema della regolazione dell’ irraggiamento attraverso sistemi oscuranti, che possono addirittura essere integrati tra i vetri, come alcuni prodotti Internorm testimoniano.

Le soluzioni per il trattamento dell’ aria sono invece state il tema dell’ intervento di Alex Fabbro (Hoval Italia), che ha evidenziato i vantaggi per la salute della ventilazione domestica controllata, sia dal punto di vista della gradevolezza dell’ ambiente, sia per ciò che concerne il risparmio energetico.

Il convegno si è chiuso con l’ analisi di un case study che, da un lato, rappresenta un esempio di eccellenza nell’ ambito dell’ utilizzo di soluzioni integrate per il comfort abitativo e, dall’ altro, ha visto la partecipazione in qualità di fornitori e main sponsor di Internorm, Isover e Hoval.

Si tratta del rifugio Carlo Mollino (Casa Capriata), attualmente in fase di realizzazione a Gressoney e vincitore del Real Estate Award come migliore progetto di edilizia sostenibile 2008. L’ intervento è stato curato dall’ arch. Guido Callegari del Politecnico di Torino, facente parte del comitato scientifico che ha coordinato questo straordinario recupero in chiave moderna del progetto originario ideato dal grande Carlo Mollino.

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