Bioarchitettura. Marmo high tech per pavimenti ecologici

di Redazione 1

Nel campo della bioedilizia la tecnologia offre soluzioni innovative con prodotti migliorativi dal punto di vista tecnico ed ecologico per la costruzione, l’ arredamento e la manutenzione degli edifici.

Anche per quanto riguarda i materiali per pavimenti e rivestimenti, si è assistito negli ultimi anni ad una rapida evoluzione tecnologica che si è concretizzata in un materiale dalle valenze estetiche universali e dalle prestazioni superiori: il marmo high – tech, che non è un’ imitazione del marmo di cava, ma la rielaborazione di materiali da sempre ai vertici della creazione architettonica.

Un moderno e complesso processo industriale riproduce con materie prime naturali la bellezza intramontabile delle pietre, arricchendola di qualità tecniche ottimali in termini di resistenza e durata nel tempo. La tecnologia è in grado quindi di restituirci materiali che rappresentano da un lato la continuità con la cultura e il gusto formatosi nei secoli, dall’ altro l’ innovazione, che ne amplia notevolmente le potenzialità applicative grazie a nuove performance.

In sintesi il marmo high – tech è un’ opportunità per tutti di apprezzare i vantaggi di un materiale pregiato, funzionale e durevole al tempo stesso e un’ alternativa anche dal punto di vista bioecologico ai materiali di cava. Ha la stessa origine: è composto esclusivamente da materie prime naturali e minerali, trasformate da un processo di produzione analogo a quello della formazione delle rocce sulla terra (in natura, infatti, il marmo è nato dalla trasformazione di diverse materie prime nel corso di lunghe ere geologiche).

Sottoposte a pressione e temperature elevate, queste materie prime selezionate da tutto il mondo danno vita ad un materiale estremamente compatto, omogeneo nell’ intera massa e praticamente inassorbente. Qualità che assicurano una notevole resistenza all’ abrasione, alla flessione, al gelo e agli agenti chimici e ne consentono l’ utilizzo anche in ambienti ad elevato calpestio e in applicazioni esterne.

Bello e facile da pulire
Resistente alle macchie, per il coefficiente di assorbimento quasi nullo, che ne preserva la bellezza a lungo nel tempo e rende più agevole la cura quotidiana di un pavimento o di un rivestimento in marmo high – tech: è sufficiente, infatti, rimuovere la polvere e lavare periodicamente con normali detergenti.

Addio, quindi, alle cere lucidanti, con evidente risparmio di tempo e di energie. Se le pavimentazioni sono sottoposte a forti condizioni di sporcabilità, la resistenza del marmo high – tech alle sollecitazioni fisiche e chimiche rende possibili operazioni di pulizia più vigorose senza alcun danno per le superfici.

Le caratteristiche tecniche ed estetiche del marmo high – tech, uniformi in tutto lo spessore, consentono le stesse lavorazioni delle pietre ornamentali, come la levigatura e lucidatura, che ne mettono in risalto la ricchezza cromatica e le venature. E a differenza dei materiali nati dai processi geologici naturali, caratterizzati da significative variazioni di qualità, sia per quanto riguarda le differenze cromatiche che le eventuali imperfezioni strutturali, il marmo high – tech ha una costanza qualitativa eccezionale.

Innovativo e biocompatibile
Adatto quindi per progetti di architettura sostenibile. Istituzioni, progettisti e utenti, negli ultimi anni, prestano sempre maggiore attenzione alla qualità bioecologica dei prodotti edili. La scelta dei materiali per pavimentazioni e rivestimenti viene normalmente effettuata sulla base di criteri tecnici, economici ed estetici.

La Direttiva CEE 89 / 106 del 21 / 12 / 1998 relativa ai Prodotti da Costruzione (recepita in Italia con DPR 246 del 21 / 04 / 1993) indica i requisiti che questi prodotti devono possedere per circolare liberamente nel mercato europeo. In particolare, al paragrafo REQUISITI ESSENZIALI, punto 3, prescrive che: L’ opera deve essere concepita e costruita in modo da non compromettere l’ igiene o la salute degli occupanti o dei vicini e in particolare in modo da non provocare sviluppo di gas tossici, presenza nell’ aria di particelle o di gas pericolosi, emissione di radiazioni pericolose inquinamento o tossicità dell’ acqua o del suolo, difetti nell’ eliminazione delle acque di scarico, dei fumi e dei rifiuti solidi o liquidi, formazione di umidità su parti o pareti dell’ opera.

Marmo high – tech e qualità ambientale
Poichè i pavimenti costituiscono una delle superfici più ampie in qualsiasi costruzione, è evidente che la scelta di materiali appropriati può contribuire a limitare sensibilmente l’ inquinamento indoor, in quanto:
* non emette nell’ ambiente sostanze nocive o tossiche, come polveri e composti organici volatili
* non favorisce la crescita di microrganismi nocivi
* non assorbe e quindi non rilascia polvere e agenti inquinanti presenti nell’aria, a differenza dei rivestimenti tessili e dei materiali sintetici
* non presenta livelli di radioattività naturale preoccupanti per la salute delle persone
* può essere pulito ed igienizzato anche con sistemi naturali, come aceto rosso o elettrodomestici a vapore
* non richiede l’ impiego di sostanze inquinanti o tossiche per la lucidatura, poiché viene levigato e lucidato in fabbrica con sistemi meccanici
* non richiede l’ utilizzo di cere dopo la posa o successivamente nel tempo
* è un materiale incombustibile e quindi anche in caso di incendio non sviluppa gas tossici e non contribuisce a propagare le fiamme
* può essere posato utilizzando prodotti bioecologici.

Posa rigorosamente bio
Per la posa del marmo high – tech possono essere utilizzati prodotti bioecologici: adesivi altamente traspiranti, elettrostaticamente neutri e privi di emanazioni tossiche o radioattive. Sono in commercio sigillanti per fughe utilizzabili per pavimentazioni e rivestimenti interni, che non contengono materiali di sintesi inquinanti e sono particolarmente indicati per cantieri con impostazione bioecologica.

Il campo d’ utilizzo
I progetti di architettura d’ interni e d’esterni realizzati con marmi, graniti, pietre, travertini di produzione industriale sono numerosi e inseriti in contesti diversi. Sono progetti di architettura di design, architettura moderna, architettura bioecologica, architettura residenziale, architettura civile, architettura industriale, architettura commerciale, architettura religiosa, architettura minimalista. Il marmo high tech, per le prestazioni superiori di facciate ventilate, pavimenti e rivestimenti, ha un vasto campo di utilizzo: case, edifici, appartamenti, ville, condomini, banche, uffici, studi, centri congressi, aeroporti, stazioni, negozi, centri commerciali, autosaloni, show room, ristoranti, bar, hotel, alberghi, chiese, musei, teatri, cinema, scuole, università, discoteche, centri benessere.

Commenti (1)

  1. Ciao, ringrazio per questo articolo così ben fatto!!!
    Volevo segnalare un prodotto molto bello che ho visto al Cersiae 2009 nello stand di Lea Ceramiche.
    Penso si colleghi bene a quanto detto nell’articolo.

    http://www.ceramichelea.it/acm-on-line/Home/prodotti/collezioni/cardCatathena.180.1.20.2.html

    Un prodotto semplicemente favoloso!!!

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