Tutto ciò che c’è da sapere per ristrutturare il bagno

di Gio Tuzzi Commenta

Passa il tempo e il nostro bagno comincia a non piacerci più, magari ha dei problemi, o sanitari e mobilio risultano, semplicemente, troppo datati. Questa è solo una delle dinamiche che può spingerci nei confronti di un’opera di ristrutturazione di un ambiente che, in fin dei conti, è fondamentale all’interno di ogni casa. Un’altra possibilità che può condurci a questa scelta riguarderebbe, invece, il riallestimento di un bagno già presente in una casa che abbiamo acquistato.

ristrutturare il bagno

Insomma, da quanto espresso finora appare chiaro che le motivazioni che spingano le persone nei confronti di un intervento tanto radicale su questo ambiente della casa siano diverse. Comunque sia, a prescindere dalle sue dimensioni, la ristrutturazione del bagno non è un procedimento da prendere sottogamba, anzi. Per eseguire i lavori nel migliore dei modi e, inoltre, per valutare se sia il caso o meno di farli, occorre essere consapevoli di ciò a cui andiamo incontro.

In questa guida andremo, dunque, a scoprire tutto ciò che c’è da sapere sulla ristrutturazione dei bagni, al fine di fornirvi le fasi e i tempi ipotetici del lavoro, i permessi necessari e le agevolazioni richiedibili, oltre, ovviamente, a qualche consiglio utile sul procedimento stesso. Inoltre, ci teniamo a suggerirvi, qualora viveste nelle Marche, di dare un’occhiata su questo sito per trovare la soluzione più congeniale alle proprie esigenze in materia di ristrutturazione o allestimento del bagno.

Ristrutturazione del bagno: ecco come procedere nel lavoro

Prima di discendere nel carattere burocratico della procedura, andiamo a scoprire come, di fatto, si vada ad operare per rimettere un bagno a nuovo. In primo luogo, il vecchio bagno va demolito, distruggendo rivestimenti, pavimenti e massetto. Inoltre, l’impresa si occuperà della rimozione dell’impianto idrico-sanitario a cassetta di risciacquo del water. Al termine di questo procedimento si vanno ad eseguire le tracce a parete. Si traccia, dunque, il percorso che seguirà una parte dell’impianto, sia idrico che elettrico, che andranno montati successivamente.

In secondo luogo, si procede con la posa dei suddetti impianti, in grado di distribuire acqua calda e fretta e a mettere in funzione gli scarichi delle acque. Allo stesso tempo, si vanno a posare i tubi contenenti i cavi elettrici e le scatole portafrutti. Fatto ciò, gli addetti andranno a gettare il massetto, atto a coprire gli impianti, livellare la superficie e ricevere i carichi del pavimento.

Dopodiché, si procede posando i pavimenti, generalmente in grès o parquet per gli ambienti più moderni. Siamo in dirittura d’arrivo. La fase successiva, infatti, riguarda la posa dei rivestimenti ceramici. In ultima istanza, si vanno a montare i sanitari, le rubinetterie, i complementi d’arredo e tutti gli accessori di cui il bagno necessita. In questa fase è bene andare a rispettare le distanze tra i vari componenti, al fine di ottimizzare gli spazi nell’ambiente.

Cosa sapere prima di ristrutturare il bagno

In media, la ristrutturazione di un bagno richiede circa una settimana di lavori. Ovviamente, si tratta di tempistiche stimate che saranno influenzate, tra le altre cose, dalle dimensioni del bagno, dai ritmi dell’impresa, dall’accessibilità del locale e dal progetto in sé. Lo stesso discorso va fatto sul prezzo. Non è possibile stimare un costo per la procedura, essendoci troppe variabili in gioco. Tutto dipende dal progetto iniziale e dalla professionalità dell’impresa, oltre che dalla necessità eventuale dei permessi.

Ristrutturare il proprio bagno, quando si tratta di opere minori, non richiede di alcun permesso, mentre per quanto riguarda le opere straordinarie, specie quando queste mirano a modificare le superfici dell’ambiente, occorre che il tecnico abilitato rediga una comunicazione di inizio lavori asservata. La manutenzione straordinaria è, inoltre detraibile e prevede, per il bonus ristrutturazioni, una detrazione dall’Irpef del 50%. È, inoltre, possibile attingere al bonus relativo all’acquisto dei mobili per il bagno e sui complementi classe A+.

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