Federconsumatori: crisi dei mutui cadute vertiginose!

 CRISI MUTUI. QUELLI CHE HANNO DISTRUTTO L’ECONOMIA COMPORTANDO CADUTE ROVINOSE ALLE FAMIGLIE CONTINUANO A PONTIFICARE. Questo sconquasso finanziario se si fermerà in queste condizioni e se non si aggraverà, avrà comunque prodotto una ricaduta negativa economica per le famiglie italiane di oltre 1.800 euro (come si evince da un nostro recentissimo studio) a causa di : maggiori rate per mutui, maggiori costi per il credito al consumo, maggiori ricadute sui prezzi per costi maggiori investimenti delle imprese, caduta delle borse e acquisizioni di titoli tossici quali Lehman oltretutto consigliati dalle banche, dovrà almeno avere delle conseguenze sia sul piano internazionale che nazionale.

Codacons: crisi mutui, i consumatori sono coinvolti oltre ogni previsione

 Prezzi al dettaglio in rapido aumento in tutti i settori . Ulteriore stangata da 150 euro a famiglia solo per le ricadute della crisi sui listini. La crisi che sta investendo il sistema finanziario mondiale inizia ad avere ripercussioni dirette anche in Italia, non solo sul fronte del risparmio e delle banche, ma anche su quello dei prezzi al dettaglio.
“Registriamo rapidi ed ingiustificati aumenti generalizzati dei prezzi nella piccola come nella grande distribuzione – spiega il Presidente Codacons, Carlo Rienzi – Questo perchè la crisi delle Borse e la grande incertezza economica di questi giorni, viene trasferita da piccole, medie e grandi imprese – laddove possibile – direttamente sui consumatori finali, attraverso un generale incremento dei listini’. In base alle stime del Codacons, rispetto a 20 giorni fa, nel solo settore alimentare si registrano oggi i seguenti rincari medi: FRUTTA +8%
VERDURA +12%; CARNE +10%; LATTE E DERIVATI +5%; PESCE +5%
ALTRI PRODOTTI +10%.

Mutui: rallentano i finanziamenti concessi alle famiglie

 I tassi dei mutui per comprare casa sfondano la soglia del 6%. E’ quanto risulta a Banca d’Italia, che ha pubblicato i suoi ultimi dati sul supplemento al Bollettino Statistico, a luglio, dunque, il Taeg, cioè il tasso annuo effettivo globale applicato per l’acquisto di abitazioni, è risultato in crescita per il quarto mese consecutivo e ha raggiunto quota 6,07%. Dai dati di Bankitalia risulta inoltre in crescita lo stock di debito delle famiglie italiane: a luglio il totale dei prestiti alle famiglie è infatti salito a 463,91 miliardi di euro (dopo i 460,80 di giugno), tra i quali 253,95 miliardi solo per mutui casa oltre i cinque anni. Ad agosto i tassi di interesse sui mutui casa si attestano al 5,96%, ritoccando il precedente dato massimo di luglio (5,92%). È quanto emerge dal bollettino mensile dell’Abi, secondo cui, con questo ultimo ritocco, il costo dei mutui segna il sesto rialzo consecutivo.

Torino: social housing, le proposte del comune e del privato sociale per il finanziamento regionale

 Il Comune di Torino aderisce alla proposta regionale di presentare un programma comunale di “manifestazioni d’interesse” per la sperimentazione di interventi di social housing. In pratica, si tratta di un elenco di progetti di edilizia sociale che il Comune in parte raccoglie da privati, in parte progetta nell’ambito del Piano Casa 2009-2010 e del Piano regolatore sociale.
Cosa si intende per casi pilota di social housing? Due le tipologie: residenze temporanee (alloggi individuali o residenze collettive) e alloggi individuali destinati alla locazione permanente.
La Giunta della Regione Piemonte aveva approvato il 7 luglio una deliberazione che indicava le caratteristiche degli interventi, i criteri e le procedure per l’individuazione di “casi pilota di social housing” da finanziare, integrando così il Programma casa (“10mila alloggi entro il 2012”) e le “Linee guida per il social housing in Piemonte” del 2007. Poi aveva diffuso un Avviso pubblico per la presentazione delle manifestazioni d’interesse, aperto a Comuni, Atc, imprese e cooperative edilizie, soggetti privati non profit. La somma messa a disposizione da parte della Regione era di 2.239.460,75 euro, “al fine di finanziare l’acquisizione delle aree o degli immobili e la progettazione degli interventi ammessi a finanziamento”. Si potevano presentare al bando l’acquisto di edifici liberi, interventi di recupero, di ristrutturazione urbanistica e nuove costruzioni. Ai Comuni il compito di raccogliere e presentare in Regione, insieme ad eventuali propri progetti, quelli dei privati intenzionati a partecipare.

Crisi mutui: 3 milioni e 200 mila famiglie stremate dai continui aumenti delle rate del mutuo

 LA BCE ED IL GOVERNO NON POSSONO PIU’ RIMANERE IMPASSIBILI, BISOGNA TAGLIARE IL TASSO DI SCONTO E BLOCCARE IMMEDIATAMENTE I PIGNORAMENTI E LE ESECUZIONI.
Nuovo record del tasso interbancario, che continua la sua inarrestabile corsa, raggiungendo quota 5.38. Di fronte a ciò, nonostante le nostre ripetute richieste, la BCE rimane impassibile, ostinandosi a non abbassare il tasso di sconto, almeno di un punto percentuale.
“Quello da noi richiesto è un provvedimento indispensabile, – spiegano i Presidenti di Adusbef e Federconsumatori – che risolleverebbe le condizioni gravissime in cui versano 3 milioni e 200 mila famiglie che hanno contratto mutui a tasso variabile”.
Dal 2005 ad oggi, infatti, gli aumenti delle rate hanno raggiunto 220 € mensili, pari a circa 2640 € annui. Solo in questo ultimo anno, alla luce del rialzo del tasso interbancario, la rata è aumentata di 506 € l’anno, causando pesanti ricadute sul potere di acquisto di tali famiglie.

Gli Italiani preferiscono il mutuo all’affitto

 Da un’indagine realizzata dal mensile GuidaMutui è emerso che l’87,47% degli utenti che ha partecipato al sondaggio (un campione di circa 1.100 unità), preferisce il mutuo. Inoltre, oggi la maggior parte delle persone (59,16% del totale degli intervistati) si orienterebbe verso un mutuo al 100%; il 19,36% opterebbe per un finanziamento casa che copra l’80% del valore dell’immobile, mentre il 12,99% anticiperebbe solo il 10% del valore. Tra coloro che scelgono l’affitto, il 61% dichiara di farlo per uno stato di necessità, in quanto la scelta di non acquistare casa sarebbe solo una situazione temporanea. Nonostante l’Italia sia il paese europeo con il più alto tasso di proprietari di abitazioni (80%), il mercato degli affitti per i rimanenti non è alla portata di tutti.

Per le compravendite cè il rischio di un eccesso di offerta di nuovo

 L’ufficio studi Ubh ha elaborato i dati raccolti sino alla fine di giugno 2008 dai primi 30 Comuni capoluogo italiani: alla fine del primo semestre 2008 il mercato immobiliare residenziale italiano ha mostrato una significativa correzione degli scambi e dei prezzi al ribasso. In particolare, i prezzi delle abitazioni usate (le dinamiche analizzate sono riferite ai prezzi di vendita di abitazioni usate in buono stato, che non necessitano di una totale ristrutturazione) hanno subito un calo medio a livello nazionale pari al -7%. Tali rilevazioni mostrano che il processo di riassestamento dei prezzi sul mercato è ormai iniziato nelle macro aree urbane semicentrali e periferiche di tutti i principali Comuni capoluogo, mentre nei centri e nelle zone di pregio i prezzi restano in una fase di stagnazione. Tengono maggiormente i valori le nuove costruzioni grazie anche al fatto che l’offerta, ad eccezione di alcune aree soprattutto del Centro Italia, sia ancora inferiore rispetto alla domanda. La crescita zero dei valori significa ovviamente un calo in termini reali, almeno del 3,5%. Sempre sul fronte dei prezzi, le città che hanno subito un maggiore calo nel primo semestre 2008 sono Napoli e Palermo (-9%), a conferma del trend del primo trimestre, seguite da Roma (-8,3%) e Milano (-8%), anche loro già in leggero calo nel primo trimestre. Torino, ancora in positivo a marzo 2008, vede i prezzi calare in media del 6% circa come Bologna, Genova, Firenze e Catania. Le stime elaborate a livello nazionale, relative al primo semestre 2008, danno una contrazione degli scambi di abitazioni compresa in un range fra il -13% ed il -15%, rispetto allo stesso periodo del 2007.

Federconsumatori: crisi mutui dopo il crack Lehman

 Se i risparmiatori italiani,già scottati dalla lunga catena degli scandali e dai crack finanziari ed industriali,come Cirio,Parmalat,Bond argentini, Giacomelli,ecc. “non perderanno 1 solo euro”, come ha promesso il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, governo e ministero dell’economia farebbero bene ad accantonare in bilancio, almeno 3,6 miliardi di euro per ripianare le perdite dei titoli tossici;che banche ed assicurazioni hanno appioppato a circa 230.000 utenti. Adusbef e Federconsumatori stimano infatti che almeno 170.000 cittadini, abbiano in portafoglio polizze tossiche strutturate con titoli Lehman avariati incorporati, per un controvalore di 1,9 miliardi di euro, mentre altri 60.000 risparmiatori possono avere acquistato bond Lehman ed affini, colpiti dal crack dei sub-prime e derivati, per un valore di 1,7 miliardi di euro.

Aste immobiliari. Come fare se prima casa

 Un atto integrativo prodotto per fruire delle agevolazioni “prima casa” è valido anche nel caso di trasferimento di un immobile attraverso un’asta giudiziaria, a condizione che lo stesso sia presentato prima della registrazione del decreto del giudice di esecuzione. In sostanza, tenuto conto del rispetto di tale tempistica, è possibile estendere l’efficacia normalmente riconosciuta alle dichiarazioni integrative delle “ordinarie” compravendite, attestanti il possesso dei requisiti per l’accesso ai benefici.
Un principio in risposta all’interpello di un contribuente che si è aggiudicato la proprietà di un’abitazione attraverso un’asta immobiliare. Il problema è sorto nel momento in cui l’istante, non avendo reso nella domanda di partecipazione all’incanto la dichiarazione necessaria per usufruire del regime fiscale di favore previsto per l’acquisto della “prima casa”, ha chiesto al tribunale che gli aveva assegnato la proprietà l’emanazione di un atto integrativo contenente la richiesta a suo tempo omessa. In seguito al rifiuto dell’istanza da parte del giudice di esecuzione, il contribuente si è rivolto ai tecnici del Fisco, per sapere se poteva ancora ottenere le agevolazioni e, in particolare, il rimborso dell’imposta di registro versata in misura ordinaria.

Sicet: 6 ottobre 2008 giornata internazionale degli inquilini

 Italia: 650.000 nuovi poveri chiedono una casa pubblica. Piano casa del Governo: priorità all’acquisto e all’affitto di mercato. L’emergenza abitativa non rappresenta un problema solo italiano. La dismissione del patrimonio abitativo pubblico, il disimpegno economico dei Governi e l’affidamento ai mercati per l’affitto è un tratto comune in Europa. Invertire questa tendenza è l’obiettivo della giornata internazionale degli inquilini che vede impegnato il SICET con iniziative in Italia e a Bruxelles in un convegno al Parlamento Europeo. Nel nostro Paese, le richieste di un alloggio pubblico, l’aumento degli sfratti per morosità, 110 mila richieste di esecuzione, gli affitti in crescita dell’8 % nel biennio, nonostante il calo del mercato immobiliare e la diminuzione del 60 % ,tra il 2000 e il 2008, dei contributi agli inquilini sono gli indicatori inequivocabili di un continuo allarme.

Reggio Emilia: un’opportunità nel centro storico per giovani inquilini

 Nella nostra città un crescente numero di persone, economicamente indipendenti ma con difficoltà a sostenere gli attuali prezzi di mercato, cerca una casa in affitto. Per questo è stato realizzato un bando che metterà a disposizione alloggi ristrutturati da affittare a canone calmierato a favore di persone giovani.
Come funziona: Se hai meno di 35 anni e stai cercando una casa in affitto in centro storico, puoi presentare domanda per entrare a far parte dell’elenco degli aventi dirito. In questo modo potrai ricevere la proposta di un proprietario privato per ottenere in affitto a canone calmierato il suo appartamento. Potrai comunque anche decidere di rifiutare l’offerta senza uscire dall’elenco. A chi è rivolto: ll programma è destinato ai giovani che hanno meno di 35 anni al momento del contratto d’affitto e che appartengono a una di queste categorie:
– lavoratori
– nuclei familiari già costituiti almeno 6 mesi prima della data di consegna dell’alloggio e in cui almeno uno dei due componenti abbia meno di 35 anni
– studenti
– single