Calo dei mutui erogati in Italia nel 1° trimestre

 Frena, nei primi tre mesi del 2008, l’importo dei mutui erogati in Italia che e’ sceso a quota 14.188 ml di euro, con un calo dello 0,18% rispetto al primo trimestre del 2007. E’ quanto rilevato dall’Osservatorio Mutui Casa alle Famiglie di UniCredit Banca per la Casa su dati Bankitalia secondo cui il 70% dei mutui richiesti e’ a tasso fisso. Tra le regioni settentrionali, la Lombardia, che conferma il suo peso sulle erogazioni nazionali con il 23% del totale, ha segnato una flessione del 2,60%. Cala l’Italia Centrale con l’Umbria che scende del 26,60% e il Lazio, dove si concentrano il 12% delle erogazioni totali, in flessione del 2,5% rispetto al primo trimestre 2007. Si muove in controtendenza l’Italia insulare (+40,52%) e in particolare la Sicilia dove gli importi dei mutui nei primi tre mesi del 2008 sono piu’ che raddoppiati (52,53%). Scendono dell’1,25% nel primo trimestre 2008, rispetto agli ultimi tre mesi del 2007, le consistenze dei mutui residenziali, ossia il valore dei mutui ancora in essere, che hanno raggiunto i 223.553 milioni di euro.

Catania: immobiliare stabile, rallenta retail

 Mercato immobiliare stabile a Catania, sia in termine di domanda che di offerta, secondo le indicazioni degli agenti immobiliari, registrate da Nomisma, nel suo Osservatorio relativo al primo semestre 2008. L’unica eccezione riguarda il mercato commerciale soprattutto per quanto riguarda le compravendite che sta segnalando significativi andamenti riflessi. I tempi di vendita sono ovunque in aumento segno della fase di rallentamento in atto. Il mercato delle locazioni, invece, registra una diminuzione dei tempi di locazione soprattutto nel segmento commerciale e a seguire l’abitativo. Prezzi e canoni sono caratterizzati da andamenti differenti: le variazioni semestrali dei valori di compravendita di uffici, negozi e posti auto sono tutte positive (circa +3,2%) mentre i prezzi delle abitazioni crescono solo dell’1,7%. Le differenze sono ancora maggiori per quanto riguarda i canoni dove la crescita maggiore e’ quella del comparto direzionale (+4,3%) mentre quella peggiore e’ attribuibile al comparto commerciale (+0,5%).