Il “Libretto di Risparmio Energetico” di TopHaus Consulting: un investimento per il futuro

 Una via per scoprire gli effettivi benefit della riqualificazione energetica degli edifici.

TopHaus Consulting, società di consulenza per la riqualificazione energetica dell’ involucro edilizio, presenta la migliore forma d’ investimento per il futuro: il Libretto di Risparmio Energetico. Gratuito e richiedibile direttamente online, il Libretto spiega in maniera approfondita come e quanto sia possibile guadagnare grazie alla riqualificazione energetica degli edifici.

Il lavoro degli esperti TopHaus e dei suoi Partner, infatti, consente di ridurre il consumo energetico, migliorare il comfort abitativo, proteggere l’ ambiente riducendo le emissioni di CO2 e investire nel futuro, aumentando l’ indipendenza dai rincari del prezzo di gas e gasolio e valorizzando l’ immobile.

Inoltre, per qualsiasi dubbio è attivo un servizio di consulenza online alla pagina L’ esperto risponde che consente di ricevere risposte attendibili e approfondite su ogni aspetto della riqualificazione energetica degli edifici da parte dei migliori esperti del settore, forti di un’ esperienza consolidata nel mondo dell’ edilizia.

Il pacchetto di risparmio energia presentato all’ interno del Libretto garantisce un servizio di consulenza a 360° per la riqualificazione energetica degli edifici esistenti, utilizzando l’ esclusivo Metodo TopHaus, che consente di affrontare professionalmente tutte le fasi della riqualificazione ottenendo i più efficaci risultati a livello di progettazione ed efficienza energetica. Questo metodo è anche adattabile alle nuove costruzioni.

Rilancio edilizia in Valle d’ Aosta. Ripresa delle costruzioni

 Oltre al varo del Piano Casa Regionale, la Giunta Regionale ha approvato la Delibera 1995 / 2009 per la concessione di finanziamenti e la costituzione di un fondo di rotazione a favore della ripresa edilizia, così come previsto dalla Legge Regionale 76 / 1984.

Fino al 30 ottobre 2009 presso il Servizio per l’ edilizia residenziale dell’ Assessorato alle Opere Pubbliche si può presentare domanda di mutuo agevolato per l’ acquisto di immobili ultimati, recuperati e in corso di costruzione.

La Giunta Regionale, con la Delibera 2202 / 2009 del 7 agosto scorso, ha anche stabilito i parametri edilizi, i costi massimi e i valori unitari convenzionali da applicare agli interventi di edilizia residenziale pubblica, agevolata, sovvenzionata e convenzionata.

Il limite massimo di costo da applicare agli interventi di edilizia residenziale sociale ammonta a 1420 euro per metro quadro. Il parametro può essere maggiorato del 10% per gli interventi di edilizia residenziale sovvenzionata soggetti a procedure di evidenza pubblica.

Social Housing in Campania. Possibilità di incremento volumetrico fino al 50% per nuovi alloggi residenziali

 Ance Campania ritiene indispensabile accelerare l’ iter procedurale per non vanificare gli effetti positivi del provvedimento sulla ripresa del settore edile, che in Campania rappresenta il primo comparto industriale con oltre il 10% del Pil e circa 250 mila occupati, pari a quattro addetti dell’ industria su dieci.

I vecchi edifici Iacp situati in aree degradate potranno essere interamente abbattuti e ricostruiti con la stessa volumetria. Previsti anche spazi di socialità e servizi di vicinato negli ambiti urbani che ne sono privi. Alle imprese verrà concessa la possibilità di un incremento volumetrico fino al 50% per realizzare nuovi alloggi residenziali da immettere sul mercato.

Per il non residenziale sono ammessi interventi edilizi in aree urbane degradate e in aree industriali dimesse, per trasformarli in edilizia abitativa. Quindi cambiamenti di destinazione d’ uso e senza aumenti delle volumetrie. In questo caso il concessionario deve destinare almeno il 20% all’ housing sociale.

Piano Casa, le linee guida per gli spazi verdi in Lombardia

 La Giunta Regionale ha definito l’ adeguata dotazione di verde necessaria per ottenere un incremento volumetrico del 5% su quello del 30% già previsto dal Piano Casa regionale, con la Delibera 10134 / 2009, recante “Determinazioni relative alla qualificazione degli insediamenti attraverso la realizzazione degli spazi verdi”.

La L.r. 13 / 2009, infatti, ammette ampliamenti del 35% se si assicura un equipaggiamento arboreo non inferiore al 25% del lotto interessato o la costituzione di quinte arboree perimetrali. Un extrabonus del 5% sulla sostituzione edilizia per chi realizza coperture arboree con piante autoctone.

Per il rilancio delle costruzioni, operativo dal 16 ottobre, si darà il via libera ad aumenti volumetrici del 35% negli interventi di sostituzione edilizia, consentendo la riprogettazione complessiva dell’ edificio.

Per rendere efficace le disposizioni, il proprietario dell’ edificio oggetto dell’ intervento di ampliamento deve impegnarsi a mantenere le superfici arboree nelle condizioni previste per tutta l’ esistenza dell’ immobile. La progettazione degli interventi deve quindi tenere presente il valore estetico degli spazi verdi per il miglioramento della qualità urbana.

Workshop. Nuove prospettive di investimento nel mercato delle costruzioni per guardare al futuro. Uno studio congiunto Ance – Reag (Real Estate Advisory group)

 “Tipologie immobiliari innovative insediabili nel mercato italiano non residenziale” è il titolo dello studio congiunto realizzato da Associazione nazionale costruttori edili e Reag (Real Estate Advisory group), presentato in un workshop il 9 settembre a Roma, nella sede Ance di via Guattani.

Ecocompatibilità e integrazione mercato immobiliare: i due punti chiave da cui può ripartire il non residenziale. In Europa sono già avviati interventi innovativi, in Italia va meglio il Nord con il 65% dei nuovi progetti nel 2008, mentre il Sud è in ritardo (16%).

La ricerca nasce in una fase di crisi internazionale, che da ottobre 2008 ha avuto ricadute evidenti anche sul mercato immobiliare italiano, caratterizzato oggi da un blocco delle operazioni causato dalle crescenti difficoltà di accesso al credito.

Proprio in questo scenario l’ Ance ritiene strategico guardare al futuro: da qui la volontà di individuare nuove prospettive di investimento nel mercato delle costruzioni, sull’ esempio di quanto sta avvenendo con successo in altri Paesi europei.

La ricerca Ance – Reag analizza il mercato non residenziale (uffici, commerciale, turistico – alberghiero, logistico – industriale) in 4 Paesi europei: Francia, Germania, Regno Unito e Spagna. Paesi che, se da una parte sono confrontabili con l’ Italia, in quanto economie mature nelle quali il settore immobiliare è consolidato, dall’ altra hanno dimostrato una maggiore capacità di innovazione rispetto al nostro Paese.

Rilancio edilizia in Lombardia, le regole per gli spazi verdi

 La possibilità di elevare dal 30 al 35% l’ ampliamento volumetrico di edifici residenziali e produttivi è legata alla presenza di adeguate dotazioni di verde. Lo stabilisce la legge regionale (n. 13 del 2009) per il rilancio edilizio in Lombardia, che avrà effetto a partire dal 16 ottobre per 18 mesi (24 per l’ edilizia residenziale).

Ora una delibera approvata dalla Giunta regionale, su proposta dell’ assessore al Territorio e Urbanistica, Davide Boni, definisce precisi criteri da seguire in sede di progettazione e realizzazione di tali tipi di intervento urbanistico. La norma fa riferimento solo a interventi di sostituzione edilizia, che consentano quindi una riprogettazione complessiva degli edifici e delle pertinenze, che tenga conto della funzione ambientale degli spazi verdi previsti, nell’ ottica di ottimizzare anche dal punto di vista estetico l’ inserimento dell’ edificio nell’ambito circostante. I criteri approvati dalla Giunta forniscono, dunque, indicazioni tecniche e procedure da seguire in sede di progettazione e realizzazione degli interventi.

“La finalità della norma regionale – spiega Boni – è quella di migliorare la qualità complessiva degli insediamenti, riconoscendo al verde in ambito urbano funzioni essenziali di natura ecologica e ambientale, estetica e paesistica e di ausilio alla conservazione di un microclima più favorevole”.

Obiettivo del documento è dunque quello di sottolineare come le nuove possibilità offerte dalla legge debbano essere colte come occasione di qualificazione complessiva dell’ edificato e degli spazi attigui, con la finalità di migliorarne l’ inserimento paesistico nel contesto e di innalzare la qualità dell’ insediamento.

L’ Aquila. Verrà ampliato il progetto C.a.s.e. Scattata l’ operazione smantellamento delle tendopoli

 Alloggi previsti anche in caserme e hotel, ampliato il piano case antisismiche: ne saranno realizzate 500 in più. Gli alloggi non bastano per tutti, ma il progetto “C.a.s.e.” sarà ampliato. È scattata l’ operazione smantellamento delle tendopoli. “Si tratta di un passo avanti importante, anche in considerazione del fatto che i lavori per la costruzione delle case antisismiche procedono nel rispetto dei tempi, al di là delle polemiche e delle strumentazioni” afferma il capo delIa Protezione civile, Guido Bertolaso.

“Per circa 18 mila persone ci saranno le nuove case antisismiche e il resto sarà messo negli alberghi, nei residence e anche negli alloggi che hanno ospitato i Grandi della Terra durante il G8. Avevamo detto che a settembre avremmo smontato le tendopoli e così sarà. Alcune, soprattutto il nei piccoli Comuni, sono già state smantellate ed ora ci stiamo concentrando sui campi della città. Non sarà un intervento drastico: si tratta di un alleggerimento progressivo fino allo smontaggio definitivo”.

Al campo di piazza d’ Armi, infatti, l’ operazione ha preso il via. Nessuna tenda smontata, almeno per ora. Gli operatori della Protezione civile hanno cominciato quello che è stato definito il tutoring. Si sono recati nelle prime tende e, in base al censimento, hanno comunicato la nuova destinazione: Guardia di finanza, alberghi o residence della zona.

Tra gli sfollati è affiorato qualche timore su una destinazione lontana da L’ Aquila, ma la Protezione civile li ha rassicurati: “Sono state individuate strutture de L’ Aquila o delle immediate vicinanze. Non ci sono, poi, tempi per lo smantellamento, non lavoriamo con il cronometro. Quello che è certo è che seguiremo tutti fino alla consegna dell’ alloggio, e anche dopo. Non ci sarà alcun blitz”. Il trasferimento vero e proprio dovrebbe cominciare tra pochi giorni.

Agevolazioni fiscali. Detrazione del 55% anche per gli immobili dichiarati inagibili ma dotati di impianto termico

 Relativamente agli interventi di riqualificazione energetica, è possibile fruire della detrazione del 55% (art.1, commi 20 – 24, della Legge 24 dicembre 2007, n.244), anche se l’ immobile oggetto dell’ intervento è dichiarato inagibile in seguito di eventi sismici, a condizione che sia dotato di un impianto termico, rispondente alle caratteristiche tecniche dettate dalla normativa di riferimento.

Così chiarisce con la Risoluzione Ministeriale n.215 / E del 12 agosto 2009 l’ Agenzia delle Entrate, ribadisce inoltre che l’ immobile oggetto dell’ intervento può appartenere a qualsiasi categoria catastale, purché esistente. Questa è la condizione preliminare per ammettere al beneficio le spese sostenute per ogni tipologia di lavori: la nozione di edificio esistente è stata chiarita dalla C.M. 36 / E / 2007.

Il beneficio pertanto si applica ai fabbricati appartenenti ad ogni categoria catastale (compresi i fabbricati rurali), ma bisogna considerare che l’ edificio si considera esistente se risulti iscritto in catasto, oppure qualora ne sia stata fatta richiesta di accatastamento, e se risulti effettuato il pagamento dell’ Ici, ove dovuta.

Il beneficio viene applicato anche se l’ edificio sia classificato nella categoria F2 come unità collabente (cioé in parte o in tutto inabitabile), trattandosi comunque di edificio esistente. Secondo l’ Agenzia delle Entrate, infatti, anche un fabbricato considerato collabente ed iscritto in catasto nella categoria F2 può essere considerato come edificio esistente, trattandosi di un manufatto già costruito e individuato catastalmente, seppure non suscettibile di produrre reddito.

Per ciascun intervento interventi di riqualificazione energetica, l’ Agenzia delle Entrate ha precisato ancora che gli edifici devono essere dotati di un impianto termico già esistente per poter fruire della detrazione d’ imposta. Per verificare se l’ edificio è dotato o meno di un impianto termico, specifica ancora che, ai fini della verifica, bisogna fare riferimento alle disposizioni tecniche, riportate nell’ Allegato A, al punto 14, del D. Lgs. n.311 del 29 dicembre 2006.

Terremoto Abruzzo: in arrivo gli indirizzi operativi per riparare gli edifici di tipo E

 È stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 201 del 31 agosto 2009 la Circolare 25 agosto 2009 contenente gli indirizzi per l’ esecuzione degli interventi di cui all’ Ordinanza n. 3790 del 17 luglio 2009 relativi alla riparazione / ricostruzione degli edifici classificati di tipo E.

Gli indirizzi, come quelli emanati per gli edifici di tipo B e C, contengono i criteri e le procedure da seguire nella redazione ed esecuzione del progetto di ripristino dell’ agibilità sismica dei relativi edifici.

La Circolare contiene anche nuove indicazioni come quelle contenute nell’ art. 3 in cui si dispone che nei casi in cui il livello di sicurezza dell’ edificio sia maggiore del 60% dell’ adeguamento sismico potranno comunque essere realizzati, oltre agli interventi di riparazione delle parti non strutturali e impiantistiche anche interventi di rafforzamento locale con un innalzamento del tetto di spesa da 150 fino a 250 euro al mq.

Abruzzo: contributi per gli alloggi in affitto

 Le principali misure contenute nell’ ordinanza. e nuova procedura per l’ accesso ai contributi degli edifici B e C. L’ Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3803 del 15 agosto 2009 è stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale n. 193 del 21 agosto 2009.

Art. 1 e art 2. Contributi per beni culturali e immobili di edilizia residenziale pubblica

Per recuperare i beni culturali danneggiati il provvedimento stanzia 20 milioni di euro con possibilità di avvalersi dei contributi da parte dei sponsor. Per la ricostruzione o riparazione degli immobili di proprietà dell’ ATER sono messi a disposizione 150 milioni di euro. Il Presidente della Regione Abruzzo, in qualità di soggetto attuatore, dovrà presentare un apposito piano degli interventi al Commissario Delegato. Gli assegnatari che hanno già riscattato gli alloggi potranno affidare la riparazione e ricostruzione degli immobili alla medesima Azienda che vi provvederà in qualità di amministratore di condominio.

Art. 3 Indennizzi per immobili in costruzione

L’ ordinanza n. 3789 del 9 luglio 2009 ha previsto all’ art. 5 un indennizzo alle imprese di costruzione non superiore al 75% del costo stimato e fino ad una massimo di 30mila euro per la riparazione di ciascuna unità immobiliare. L’ indennizzo era riconosciuto ai soli immobili in corso di realizzazione e subordinato al completamento dell’ edificio entro 6 mesi dalla pubblicazione dell’ ordinanza in Gazzetta. L’ ordinanza n. 3803 estende il contributo anche agli immobili già realizzati alla data del 6 aprile 2009 e accatastati o con le relative procedure di accatastamento ancora in corso.

News Piano casa. Alloggi per giovani, mutui a tassi ridotti, agevolazioni per giovani coppie

 Dopo il piano per l’ edilizia sociale pubblica e l’ impulso all’ edilizia privata, Silvio Berlusconi è passato al il terzo atto del piano casa, pensando ai giovani: appartamenti in affitto a basso costo con possibilità di riscatto nelle principali città italiane di grande e media grandezza, mutui a tassi ridotti, agevolazioni per giovani coppie.

Sarà dedicato ai giovani un provvedimento che Silvio Berlusconi ha detto che presenterà al prossimo consiglio dei ministri, entro questa settimana, il primo dopo la ripresa estiva. Secondo quanto filtra da stretti collaboratori del presidente del Consiglio, nelle città selezionate si cercheranno aree o edifici disponibili nei vari quartieri per poter realizzare piccoli complessi da destinare ai giovani.

Potrebbero essere utilizzati terreni demaniali e strutture esistenti da demolire e rimpiazzare con palazzine da 6 – 10 appartamenti. In ogni caso, strutture gradevoli, no all’ edilizia intensiva. Il progetto dovrebbe fare leva sull’ iniziativa privata, con realizzazioni in project financing. Il profitto sarà garantito dalla rata dell’ affitto, cui potrebbe seguire la decisione di riscattare l’ immobile. Le rate di mutuo, ha anticipato Berlusconi, saranno più basse dei canoni di locazione di mercato.

Piano casa Veneto. Norme regionali (Legge Veneto n. 14 del 08 – 07 – 2009, 2 delibere di Giunta)

 La Regione Veneto promuove misure per il sostegno del settore edilizio attraverso interventi mirati al miglioramento della qualità abitativa per preservare, mantenere, ricostituire e rivitalizzare il patrimonio edilizio esistente e per favorire l’ utilizzo dell’ edilizia sostenibile e delle fonti di energia rinnovabili.

Le disposizioni si applicano anche agli edifici soggetti a specifiche forme di tutela a condizione che gli interventi possano essere autorizzati ai sensi della normativa statale, regionale o dagli strumenti urbanistici e territoriali. Nel caso di edifici che sorgono su aree demaniali o vincolate ad uso pubblico, gli interventi di cui agli articoli 2, 3, 4 e 5 sono subordinati allo specifico assenso dell’ ente titolare della proprietà demaniale o tutore del vincolo.

Veneto è in quinta posizione nella corsa legislativa per il varo del Piano Casa. Il testo approvato è riuscito a sbloccare la serrata opposizione grazie alla conciliazione del rilancio dell’ economia con la riqualificazione del paesaggio attraverso il premio di costruzione per chi costruisce con tecniche di bioedilizia. Sul patrimonio esistente a destinazione residenziale o diversa sono consentiti ampliamenti del 20% in aderenza oppure utilizzando un corpo edilizio contiguo già esistente.

In determinate ipotesi è inoltre ammessa la realizzazione di un corpo edilizio separato, che comunque va considerato accessorio e pertinenziale rispetto al fabbricato principale. Via anche al recupero dei sottotetti, a eccezione di centri storici e aree non edificabili. Prevista la demolizione e ricostruzione con aumenti volumetrici fino al 40% sugli edifici residenziali e produttivi costruiti prima del 1989. È possibile arrivare al 50% qualora gli interventi siano oggetto di un piano attuativo. La riduzione degli oneri, fissata al 60%, sarà accessibile solo per le prime case.

In dettaglio

1. Tipologie di immobili. Fabbricati esistenti o il cui progetto o richiesta del titolo abilitativo edilizio siano stati presentati al comune entro il 31 marzo 2009. Per gli edifici residenziali in zona agricola l’ ampliamento del 20 % realizzato sulla prima casa di abitazione è calcolato sulla volumetria massima assentibile, secondo norme apposite.

2. Zone escluse. Centri storici, zone con limiti comunali agli interventi edilizi, aree dichiarate ad alta pericolosità idraulica, inedificabili. Ammesse invece le zone demaniali e tutelate nei limiti della norme urbanistiche e ambientali. Esclusi gli edifici con vincolo storico – artistico

3. Termini presentazione richiesta di assenso. Entro l’ 11 luglio 2011. Gli interventi, ad esclusione di quelli sulla prima casa di abitazione, non possono iniziare prima del 30 ottobre 2009.

4. Incrementi volumetrici. Incremento massimo del 20% volume Sale al 30% in caso di uso di fonti di energia rinnovabile con una potenza non inferiore a 3 Kwh., anche se già installate.

4.1 Risparmio energetico – ambientale. Tecniche costruttive di cui alla legge regionale 9 3 2007, n. 4 (Edilizia sostenibile). Essa prevede, secondo i criteri del protocollo Itaca, un complesso di 34 diversi criteri di valutazione a punteggio. Alla fine dei calcoli è possibile appartenere a una classe, che va da -1 a +5. La graduazione tiene conto delle classi (anche se il meccanismo andrebbe chiarito).