Piano casa in Toscana (Legge Toscana 8 maggio 2009, n. 24)

 Le opere ammesse riguardano l’ ampliamento del 20% della volumetria degli edifici residenziali mono – bifamiliari non superiore a 1000 metri cubi, per un incremento massimo di 200 metri cubi. Possibili anche demolizioni e ricostruzioni con ampliamento degli edifici residenziali entro il limite del 35%. Consentito l’ ampliamento fino al 20% della superficie utile lorda di ciascuna unità immobiliare non residenziale, per un massimo complessivo di 70 metri quadrati ad edificio e del 35%, a titolo straordinario, nei casi di demolizione e ricostruzione delle strutture.

Destinatari degli interventi le abitazioni mono e bifamiliari e i fabbricati destinati ad altro uso con superficie lorda utile non superiore a 350 metri quadri. Per gli aumenti sarà sufficiente la Dia, Dichiarazione di inizio attività, da presentare entro il 31 dicembre 2010. Per i cinque anni successivi alla comunicazione di fine lavori non potranno essere effettuate ulteriori modifiche. Alla data del 31 marzo 2009 gli immobili da ampliare devono risultare regolarmente accatastati e devono già essere state presentate le dichiarazioni di variazione.

Gli edifici devono essere situati in centri abitati e al di fuori di ambiti a pericolosità idraulica e geomorfologica elevata a meno che non siano presentate verifiche di sicurezza. È vietato intervenire su immobili posti all’ interno dei centri storici, di parchi o riserve, definiti di valore artistico, culturale o architettonico, o che hanno un vincolo di interesse storico. In questo caso si farà riferimento alla metratura originaria.

Tutelata anche l’ efficienza energetica. Per l’ ampliamento la climatizzazione invernale deve essere abbattuta di almeno il 20%. Per la demolizione e ricostruzione, l’ indice si alza al 50% mentre il raffrescamento estivo che deve essere inferiore a 30 Kw/h per metro quadro annuo.

In dettaglio:

1. Tipologie di immobili. Con SUL esistente il 31 marzo 2009. Tipologie monofamiliari o bifamiliare, senza limiti di ampiezza dell’ esistente. Negli altri casi la SUL massima deve essere di 350 mq. Sono equiparati agli edifici abitativi quelli rurali residenza dell’ imprenditore agricolo e dei familiari.

2. Zone escluse. Centri storici, parchi, riserve regionali e nazionali. Escluse le zone con pericolosità idraulica e geomorfologica molto elevata.

3. Termini presentazione richiesta di assenso. 31 dicembre 2010.

4. Incrementi volumetrici. Max 20% della SUL esistente al 31 marzo 2009 fino a un massimo di 70 mq lordi. Vanno computate nell’ incremento volumetrico le superfici utili condonate

Regione Puglia. Piano casa, le norme regionali (Legge 30 luglio 2009, n. 14)

 La Puglia è stata la prima Regione meridionale ad aver approvato il Piano Casa. Possono essere ampliate le abitazioni inserite nelle aree edificabili rientranti in zona sottoposta a vincolo paesaggistico, previa adozione di un regolamento da parte dei Comuni. Se per mancanza di spazio agli aumenti volumetrici non può corrispondere un incremento dei parcheggi, il costruttore dovrà versare la cifra corrispondente al Comune, che si impegnerà nella realizzazione di nuovi posti auto o di servizi a sostegno della mobilità pubblica. Gli edifici da demolire per ragioni di sicurezza possono poi essere ampliati del 35%.

1. Tipologie di immobili. Immobili esistenti alla data del 3 agosto 2009.

2. Zone escluse. Centri storici, zone in cui strumento urbanistico generale consenta soltanto la realizzazione di interventi di manutenzione ordinaria, straordinaria, restauro e risanamento conservativo o subordini gli interventi di ristrutturazione edilizia all’ approvazione di uno strumento urbanistico esecutivo. Immobili con vincolo storico – artistico o con valore culturale o o negli elenchi della legge regionale 10 giugno 2008, n. 14. Immobili dichiarati di notevole interesse pubblico dal d.lgs. 42 / 2004 o aree comunque tutelate dallo stesso (art. 142). Zone naturali tutelate. Ambiti dichiarati ad alta pericolosità idraulica o geomorfologica.

3. Termini presentazione richiesta di assenso. Entro il 3 agosto 2011.

4. Incrementi volumetrici. Max 20% volumetria, non oltre 200 mc. Vanno computate nell’ incremento volumetrico le superfici utili condonate (salvo che si sia trattato di mero cambio destinazione uso).

Regione Lombardia. Sostegno affitto di 1.500 euro per i senza lavoro

 Chi ha perso il lavoro, o è stato messo in mobilità, e ha fatto richiesta del Fondo sostegno affitti, potrà beneficiare di un contributo supplementare che, in questo modo, alza l’ agevolazione a 1.500 euro: è quanto prevede una delibera approvata dalla Giunta regionale su proposta dell’ assessore alla Casa e Opere Pubbliche, Mario Scotti, che stanzia per questo obiettivo 5 milioni di euro.

“Questa cifra – spiega Scotti – in sostanza va ad integrare il Fondo sostegno affitti, già approvato con una dotazione iniziale di 51 milioni di euro (che diventano dunque 56), a cui ancora devono essere aggiunti i fondi che i Comuni annualmente stanziano subito dopo la chiusura degli sportelli, aperti fino al 15 settembre, presso i quali è possibile presentare richiesta di contributo ordinario”.

“In totale quindi – aggiunge l’assessore – nonostante il momento particolarmente difficile per l’ economia e i tagli che si susseguono da più parti, i fondi a disposizione per il 2009 saranno superiori a quelli degli anni precedenti”.

Caratteristiche della misura
Il provvedimento, essendo una vera e propria integrazione del Fondo sostegno affitti, che è regolato dalla legge nazionale 133 / 08, richiede gli stessi requisiti, vale a dire la residenza da almeno dieci anni in Italia o da cinque in Lombardia. Dunque, in presenza di queste condizioni, può richiedere il contributo anzitutto chi ha perso il posto di lavoro (la disoccupazione può riguardare anche un altro componente della famiglia) o è stato messo in mobilità nel periodo compreso tra il 1° gennaio e il 30 settembre 2009, a patto che persista la condizione di non impiego alla data di presentazione della domanda.

Sintesi delle norme varate per il Piano Casa regione per regione

 Riteniamo utile informare i lettori sulle norme varate in dieci fra regioni e province autonome. La provincia di Trento ha dichiarato che non aderirà ai criteri del Piano Casa come programmati dall’ Intesa Stato – Regioni, anche se anch’ essa può fruire della legge n. 2 / 2009, completata dalla Delibera di Giunta 9 aprile 2009, n. 814, in cui si prevedono contributi per le ristrutturazione, le addizioni voumetriche, le demolizioni e ricostruzioni.

BASILICATA
(Legge 4 agosto 2009 (?)

1. Tipologie di immobili. Residenziali esistenti o in corso di realizzazione, edificati dopo il 1942. Monofamiliari fino a 200 mq e altri fino a 400 mq.

2. Zone escluse. Centri storici o tessuti di antica formazione, zone omogenee B sature del DM 1444 / 1968 e definiti di valore storico, culturale o architettonico dagli strumenti urbanistici comunali vigenti, zone inedificabili, parchi, aree naturali protette, ambiti a rischio idrogeologico ed idraulico.

3. Termini presentazione richiesta di assenso. 24 mesi dall’ entrata in vigore.

4. Incrementi volumetrici. Del 20% della superficie complessiva (DM 10 maggio 1977, n. 801) fino a un massimo di 40 mq. Limite incrementato al 25% se si realizzano, almeno uno degli interventi, qui elencati: pannelli solari termici e / o impianti geotermici a bassa entalpia o a biomasse che assicurino non meno del 50% del fabbisogno di energia termica necessaria, impianti fotovoltaici integrati e / o a biomasse e biogas che diano almeno il 70% del fabbisogno di energia elettrica e non siano in edifici condominiali; captazione, filtro ed accumulo delle acque meteoriche per Wc, lavaggio auto, usi tecnologici e annaffiatura giardino; elementi filtranti acque per il 60% almeno delle superfici.

4.1 Risparmio energetico. Riduzione, non inferiore al 20 %, del fabbisogno di energia dell’ intero edificio o dell’ intera unità immobiliare.

4.2. Limiti urbanistici. Realizzazione in contiguità. Possibile creare nuove unità immobiliari di superficie complessiva non inferiore a mq 45. Divieto di cambio d’ uso per 10 anni. Costruzioni secondo norme antisismiche. Non cumulabilità con altri bonus volumetrici comunali.

4.3. Limiti edilizi. Rispetto dei i limiti di distanze indicati dagli strumenti urbanistici vigenti, salvo per le coibentazioni per cui valgono le deroghe previste dalla legge n. 28 / 2007 (fino a 55 cm per i muri).

5. Demolizioni e ricostruzioni. Limite massimo del 30% della superficie. È incrementato al 35% se si eseguono certi gli interventi (tutti quelli elencati nel paragrafo degli incrementi volumetrici, e non solo uno). È ulteriormente incrementato al fino al 40% se si utilizzano le tecniche costruttive dalla bioedilizia, se si ricorre all’utilizzo di impianti fotovoltaici, se la dotazione di verde privato esistente sul lotto di pertinenza viene incrementata fino al 60%.

5.1 Risparmio energetico. Riduzione, non inferiore al 30%, del fabbisogno di energia dell’ intero edificio o dell’ intera unità immobiliare.

L’ Altra Sede della Regione Lombardia è arrivata al tetto. Formigoni: “Cantiere modello per velocità e sicurezza”

 Dopo aver eguagliato, l’ 8 maggio, l’ altezza del Grattacielo Pirelli (127,40 m.), l’ edificio di Pei – Cobb è arrivato al tetto: la struttura in cemento armato della torre dell’ Altra Sede è stata completata, raggiungendo 156,50 metri di altezza (arriverà a quota 161,30 con il completamento del coronamento di facciata).

Così pure sono già state realizzate anche tutte le strutture dei corpi bassi, a 9 piani, che hanno raggiunto la loro configurazione finale e che delimitano la grande piazza, nuovo spazio urbano completamente aperto e a disposizione dei cittadini.

Alle facciate è stato applicato l’ involucro in vetro, e ora è possibile percepire compiutamente le eleganti volumetrie della composizione architettonica, sia nel rapporto con la città sia con lo skyline sul territorio più esteso.

“È un edificio – ha detto il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, visitando il cantiere – di grande bellezza che si inserisce perfettamente non solo nel contesto milanese, ma anche lombardo. È un’ opera che farà la storia della Lombardia e di Milano e che già si distingue, grazie alla particolare architettura a superfici curve, per la sua capacità di dialogare perfettamente con le nostre montagne, i nostri laghi e con la struttura adamantina del Grattacielo Pirelli”.

Si tratta di 115.000 metri quadri di vetrate installate (pari a 15 campi di calcio) dotate di elementi frangisole (che hanno 14 chilometri di sviluppo). In fase di installazione sono i 32 ascensori di cui 8 saranno i più veloci in Italia con i loro 8 metri al secondo di velocità di risalita. Sono già stati predisposti 8 pozzi per l’ emungimento dell’ acqua di falda, che attraverso scambiatori di calore consentiranno di fornire riscaldamento in inverno e raffrescamento in estate senza l’ utilizzo di combustibili fossili in sito.

Regione Lombardia. Approvato il Dpefr anticrisi per il rilancio dell’ economia. Varato il documento di programmazione 2010

 Soddisfatti il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni e l’ assessore alle Risorse, Finanze e Rapporti istituzionali, Romano Colozzi. Il Consiglio regionale ha approvato il Documento di programmazione economico – finanziaria (Dpefr) 2010, l’ ultimo di questa legislatura.

“Il documento di programmazione approvato – commentano il presidente e l’ assessore – si inserisce in un contesto finanziario e sociale molto delicato. Per questo abbiamo deciso di concentrare i nostri sforzi sulle misure anticrisi e sul rilancio dell’ economia che porta con sé un miglioramento della qualità della vita. Tanto possiamo fare e altrettanto potremmo fare se continueremo senza indugio a perseguire l’attuazione del federalismo fiscale e del regionalismo differenziato. Si tratta di elementi essenziali per valorizzare le potenzialità delle Regioni”.

“La politica e le istituzioni – proseguono Formigoni e Colozzi – si trovano ora di fronte ad una vera e propria sfida. Il primo traguardo che ci poniamo è quello di generare fiducia. Le famiglie lombarde non sono e non saranno lasciate sole, a cominciare da quelle numerose o che devono affrontare gravosi impegni di cura per la propria salute”.

“Il Dpefr – aggiungono il presidente Formigoni e l’ assessore Colozzi – prevede inoltre uno sforzo considerevole per la programmazione degli interventi legati a Expo 2015, una profonda revisione del rapporto fra la Giunta e il sistema regionale, un rafforzamento del ruolo della Regione nel coordinamento della finanza pubblica lombarda, un impegno costante nel settore della semplificazione amministrativa”.

I contenuti del Dpefr sono stati condivisi con i membri del Patto per lo Sviluppo, della Conferenza delle Autonomie e con le segreterie dei Tavoli territoriali di confronto, cioè con i soggetti istituzionali e sociali del sistema lombardo. Il Dpefr 2010 si inserisce in un contesto contrassegnato dalla crisi finanziaria mondiale e dai suoi effetti negativi sull’ economia reale. Per questo, il Documento concentra la propria attenzione sugli impegni per fare fronte alla crisi.

Mercato immobiliare turistico mare isole: la Sardegna

 Ultima tappa alla scoperta del mercato immobiliare delle località turistiche italiane. Con l’ aiuto dell’ Ufficio Studi Tecnocasa, andiamo a conoscere le preferenze di chi cerca la seconda casa in quella meravigliosa isola che è la Sardegna.

In Sardegna le quotazioni delle abitazioni hanno segnalato una contrazione dei prezzi del 3,4% nella seconda parte del 2008. Le località della Sardegna che hanno che hanno avuto il ribasso più sensibile sono state quelle situate nella provincia di Sassari (-5,2%), a seguire quelle della provincia di Olbia (-4%). Stabili le località della provincia di Cagliari e dell’ Ogliastra.

Provincia di Sassari
Alghero

Nella seconda parte del 2008, si registra un calo delle quotazioni degli immobili del 7,4%. Sul mercato della seconda casa c’ è un rallentamento dovuto all’ offerta abbondante presente sul mercato immobiliare della cittadina. Da segnalare che sono in diminuzione le compravendite realizzate con cittadini stranieri e provenienti dalle altre regioni italiane.

La ricerca della casa vacanza si orienta prevalentemente vero bilocali e trilocali. In sensibile calo le richieste di tagli più grandi che erano comunque ricercati come seconda casa negli anni passati. Tra le caratteristiche più apprezzate si segnalano la presenza del terrazzo e del giardino oltre che la vicinanza al mare. Non sembra essere particolarmente importante la vista mare. In aumento la tendenza ad acquistare abitazioni che siano già in buono stato di conservazione.

Al momento sono in corso degli interventi di nuova costruzione che procedono abbastanza lentamente dal momento che sul mercato c’ è molta offerta. Il nuovo si vende da 2500 a 2800 euro al mq. Nel Centro storico di Alghero si acquista prevalentemente come seconda casa. Negli anni precedenti nel Centro storico si realizzavano numerose compravendite con acquirenti stranieri, soprattutto inglesi, che invece oggi sono del tutto assenti sul mercato.

Un impianto fotovoltaico per la nuova fiera di Milano Rho Pero: sarà la maggiore copertura solare del mondo per estensione

 Lo scorso 22 giugno Sviluppo Sistema Fiera, società di engineering e contracting controllata dalla Fondazione Fiera Milano, ha pubblicato il bando di gara per la realizzazione dell’ impianto fotovoltaico da 18 MWp (Mega Watt di picco), che dovrà ricoprire i tetti degli otto padiglioni della nuova fiera di Milano Rho Pero. Superficie da coprire pari a 270.000 mq.: la copertura solare maggiore al mondo per estensione. L’ impianto, comunque, dovrà essere indipendente dall’ attuale struttura di distribuzione di energia elettrica.

Ci sono cinque società in lizza per questa importante aggiudicazione e che hanno superato la prima fase della competizione (chiusasi il 2 luglio), delle quali quattro italiane (Raggruppamento Temporaneo Impresa: Green Utility SpA e Solon SpA – RTI: Emmecidue Srl, Mapei SpA, Gruppo TMC Srl – Altair Ifm SpA – Siram SpA) e una tedesca (Phoenix Solar AG).

Aziende tutte fra le leader mondiali del settore, che avranno tempo fino alla fine di luglio per presentare la propria offerta definitiva partendo da una base di asta di euro 450.000 all’ anno di locazione (negoziazione privata, inizio lavori indicativo a settembre, fine lavori presunta dicembre 2010, la durata del contratto sarà ventennale, al termine del quale l’ impianto diverrà di proprietà di Fondazione Fiera Milano).

Eventi. Renzo Piano a Cersaie: la Lectio Magistralis “Fare Architettura”

 Giovedì 1° ottobre
Conferenza stampa ore 10.00
Evento ore 11.00
Palazzo dei Congressi
Bologna

L’ architetto Renzo Piano sarà il protagonista della Giornata dell’ Architettura, l’ appuntamento che da alcuni anni caratterizza Cersaie, Il Salone Internazionale della Ceramica per l’ Architettura e dell’ Arredobagno. Giovedì 1° ottobre, presso il Palazzo dei Congressi di Bologna, Renzo Piano terrà una Lectio Magistralis dal titolo Fare Architettura: l’ evento avrà inizio alle ore 11.00 e sarà preceduto da una conferenza stampa prevista per le ore 10.00.

Profilo di Renzo Piano
Nasce a Genova, città antica e grande porto del Mediterraneo, nel settembre 1937. Studia a Firenze e poi a Milano, dove frequenta lo studio di Franco Albini e vive l’ esperienza delle prime ribellioni universitarie degli anni ’60. Figlio di costruttori, le continue visite ai cantieri del padre Carlo gli forniscono l’ occasione per coniugare esperienza e accademia. Si laurea al Politecnico nel 1964. Tra il 1965 e il 1970, alterna i primi lavori sperimentali con il fratello Ermanno a numerosi viaggi di ricerca e di scoperta in Gran Bretagna e negli Stati Uniti.

Nel 1971, a Londra, fonda lo studio Piano & Rogers in collaborazione con Richard Rogers, con cui vince il concorso per il Centre Pompidou di Parigi, città nella quale si trasferisce. Dai primi anni ’70 agli anni ’90 collabora con Peter Rice, creando l’ Atelier Piano & Rice, attivo dal 1977 al 1981. Infine, nel 1981, costituisce il Renzo Piano Building Workshop.

Housing sociale: pronte le norme operative e le prime risorse del Piano nazionale

 Con la firma da parte del Presidente del Consiglio dei Ministri del Decreto che dà attuazione all’ articolo 11 del DL 112 / 2008 può dirsi definitivamente conclusa, anche se in ritardo, la fase di definizione dei contenuti più prettamente operativi. Sulla base di questi contenuti dovranno essere realizzate le successive fasi del piano casa comprese quelle che riguardano l’ effettiva realizzazione degli interventi previsti.

La definizione del Decreto, infatti, è stata oggetto di un lungo contenzioso tra Stato e Regioni che ha fatto slittare il termine inizialmente previsto per il 20 ottobre 2008 di circa dieci mesi. Il provvedimento giunge quindi dopo un prolungato esame nella Conferenza delle Regioni, il successivo esame da parte del CIPE (8 maggio 2009) e della Conferenza unificata Stato – Autonomie locali.

Le prossime scadenze
Il decreto sarà operativo solo dopo la sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale. Da tale data decorreranno i termini per la predisposizione del regolamento del fondo immobiliare (entro 90 gg). Per la ripartizione, sempre tramite decreto ministeriale, delle risorse disponibili tra le regioni (60 gg) mentre le proposte di intervento dovranno pervenire nei 180 gg successivi all`entrata in vigore di tale decreto.

Il DPCM si articola in due parti: la prima rappresenta il vero e proprio Decreto, la seconda è un allegato in cui sono contenute le norme attuative definite come Piano nazionale di edilizia abitativa.

Allegazione della certificazione ai rogiti e ai contratti di locazione: le leggi regionali

 La legge di semplificazione n. 133 / 2008 ha cancellato dal decreto sul rendimento energetico l’ obbligo di allegare al rogito di compravendita la certificazione energetica e le sanzioni relative (pena la nullità dell’ atto). Resta obbligatorio dal 1° luglio 2009 che il venditore disponga della certificazione, ma non si dice nulla della sua consegna all’ acquirente. Nessun accenno, invece, all’ obbligo di fare la certificazione energetica in caso di locazione e di allegarla al contratto.

Ovviamente se le norme regionali non dicono diversamente, causa la mancanza di controlli da parte dei notai (che possono comunque rogitare) e l’ inesistenza di sanzioni, molti cittadini potranno aggirare le leggi tranquillamente, senza rischiare nulla. Quindi, in questi casi, anche la certificazione energetica condominiale non attirerà più di tanto.

Tuttavia le norme di alcune regioni continuano a volere che la certificazione sia allegata ai rogiti di compravendita e ai contratti di locazione, a scadenze diverse, sin dal 1° luglio 2009.