Lo ha annunciato il Presidente della Regione Sardegna, spiegando perché l’isola oggi ha la capacità di accogliere, senza alcun problema, rifiuti non nocivi da una regione in difficoltà. “Intanto esportiamo nella penisola 450mila tonnellate di rifiuti tossici nocivi.”
“La Sardegna ha rispettato il vincolo di solidarietà, dettato dalla Costituzione, anche in virtù degli enormi passi avanti compiuti negli ultimi tre anni”. Così il Presidente della Regione, Renato Soru, ha spiegato ai giornalisti ciò che lo ha indotto ad accogliere l’invito del Governo in merito all’emergenza rifiuti in Campania. Ha poi sottolineato che non sa ancora se in Sardegna arriveranno 5.000, 6.000 o 8.000 tonnellate di rifiuti, ma che “comunque l’ordine di grandezza non si discosterà da questi valori”.
Settantadue milioni di euro immediatamente spendibili da oltre 100 Comuni della Sardegna, per interventi di recupero ed eliminazione delle barriere architettoniche. Altri 75 milioni sono assegnati alla nuova programmazione regionale, che sarà definita attraverso la selezione delle proposte mediante bando pubblico.
“Importante occasione per rendere più sicuro il nostro approvvigionamento. Sia un’opportunità per riconvertire le centrali a carbone sarde”