A quando, si chiedono Adusbef e Federconsumatori, interventi corposi sulla questione energetica?
Non ci riferiamo, anche se sarebbe importante, ad interventi sulle Istituzioni internazionali, per eliminare la speculazione che avviene sul prezzo del petrolio e che sappiamo attestarsi attorno al 15 – 20%, causata dall’utilizzo di strumenti finanziari che agevolano tali processi speculativi. Non ci riferiamo neppure ad una definizione strategica dell’Europa, per approntare seri piani energetici basati su accordi fra stati per l’approvvigionamento energetico basati sulle reciproche convenienze.
Noi chiediamo che vi siano rapidi interventi, soprattutto nel nostro Paese, per calmierare i costi ed i prezzi dei prodotti energetici, che hanno pesanti ricadute, dirette ed indirette, sul potere di acquisto delle famiglie.
Non dimentichiamo che dal petrolio discendono le bollette di luce e gas, il prezzo dei carburanti, il costo del riscaldamento domestico e l’incidenza, quale materia prima, per la produzione dei prodotti di largo consumo, nonché per i costi di trasposto degli stessi.
PREZZI E TARIFFE: IN 6 ANNI (DAL 2002 al 2007) RINCARI PER 7.635 EURO PER OGNI FAMIGLIA. “RAPINATI” 137,4 MILIARDI DI EURO AI PERCETTORI REDDITO FISSO. DELLA POPOLAZIONE, CHE HANNO SUBITO UNA STANGATA DI 7.635 EURO DAL 2002 CON IL PRETESTO DELL’EURO.
La presentazione dei dati del terzo rapporto “Un anno di quotazioni del Borsino Immobiliare Confedilizia” ha evidenziato che la crescita dei canoni di affitto nel 2007 non ha superato il tasso di inflazione (2,5%). Per contro, negli ultimi anni è cresciuto il costo delle case, dunque, l’affitto è tornato ad essere competitivo rispetto alle rate dei mutui. Il 2008 sarà caratterizzato dalla voglia e dalla necessità di affitto ma non ci sono immobili da locare, perlomeno con contratti di una certa stabilità. La mancanza di offerta per Confedilizia dipende dal fatto che non c’è più redditività nell’affitto, perché il 50%-60% del canone viene versato in fiscalità locale ed erariale; per i proprietari si aggiungono anche le spese di assicurazioni, rinnovo impianti e locali a termine locazione.
L’inchiesta della Procura della Repubblica di Milano sui contatori del gas, così vecchi e malandati e fatiscenti da erogare consumi medi,come è emerso dalla perizia depositata, inferiori del 10% circa rispetto a quelli realmente fatturati,ha evidenziato una clamorosa truffa a danno di milioni di consumatori, stimati in una media di 100-150 euro l’anno a famiglia.
ADUSBEF e FEDERCONSUMATORI hanno elaborato uno studio sulla previsione dei costi di acquisto e le variazioni relative alle spese per le abitazioni alla luce dei maggiori costi dei servizi e dei mutui.