Commentando la sentenza del TAR del Lazio che, in merito al Dpcm del 14 giugno 2007, ferma il trasferimento delle funzioni catastali ai Comuni, il presidente di Assoedilizia Achille Colombo Clerici dichiara:« Essa rappresenta un passo molto importante sulla strada di un equo federalismo fiscale. Infatti, trasferendo ai comuni la funzione catastale relativa alla fissazione degli estimi, e quindi lasciando che gli stessi potessero determinare in concreto la base imponibile dell’ICI ( l’unica imposta in cui si sostanziano l’autonomia e la capacita’ impositive comunali ) si correva un rischio molto serio: quello cioe’ che i comuni tendessero a realizzare un federalismo fiscale distorto nel quale il prelievo locale – ICI – potesse crescere a dismisura senza una corrispettiva ed equivalente riduzione della pressione fiscale erariale.
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Convegno di Assoedilizia: “Le principali novità nel settore immobiliare”
Emerso al Convegno di Assoedilizia su “Le principali novità nel settore immobiliare” DALL’AGENZIA DELLE ENTRATE RICHIESTE ALLE BANCHE ISPEZIONI SUI CONTI CORRENTI DI CHI COMPRA E VENDE IMMOBILI. ASSOEDILIZIA INVITA
CityLife e gli architetti Italiani: lettera aperta del Presidente di Assoedilizia Achille Colombo Clerici al prof. Vittorio Sgarbi
Il presidente di Assoedilizia scrive al prof. Vittorio Sgarbi : “Caro Vittorio, il dibattito, riguardante i grattacieli “storti” del progetto CityLife sulle aree ex Fiera di Milano,(ripreso oggi sulle colonne del Corriere dal prof.Romano) apre parallelamente una questione rilevante. Se esista una generazione di architetti italiani in grado di esprimere una cultura architettonica propria del nostro Paese; se,in altri termini, la mancanza di tale cultura causi la assenza dalla scena degli architetti italiani o se viceversa quest’ultima sia la causa della prima. Ed in questo caso, se la mancata formazione di una generazione di architetti, in grado di interpretare lo spirito dei tempi trasfondendo nell’architettura i valori e la cultura della nostra societa’(nel bene o nel male durante il periodo fascista gli architetti lasciarono nelle nostre citta’ l’impronta del loro tempo), pur nel contesto del più generale fenomeno della globalizzazione, sia la conseguenza della debolezza della nostra politica e conseguentemente della politica culturale delle amministrazioni centrale e locali. Insomma, per l’incapacita’ della politica di far crescere un milieu di architetti italiani, dobbiamo assistere agli interventi sul nostro territorio, nelle nostre citta’ e sui monumenti, di architetti stranieri che si piccano di occuparsi della nostra cultura e poi, intervistati da Barbiellini Amidei che, probabilmente imbarazzato,non batte ciglio, parlano di Roma come di “Capus” mundi?
L’ipocrisia delle leggi Italiane in materia di sicurezza della casa
L’ipocrisia delle leggi italiane in materia di sicurezza degli immobili è stata denunciata dal Presidente di Assoedilizia avv. Achille Colombo Clerici in apertura del suo intervento al convegno “Il trasferimento degli immobili e la conformità degli impianti: garanzie e aspetti controversi” organizzato a Milano da Paradigma. Afferma Colombo Clerici: “La legge stabilisce dei parametri, degli standard di funzionalità e di sicurezza, ma non impone l’esecuzione delle relative opere di adeguamento: in questa maniera attende al varco il cittadino quando vuole vendere o locare un immobile”. Infatti l’art. 13 del D.M. 37/200 afferma, in sostanza, che all’atto della compravendita, gli impianti tecnologici dell’abitazione – da quello del gas a quello elettrico – devono risultare conformi alle normative di sicurezza valide al momento della loro realizzazione o modifica, tanto che non esiste alcun obbligo di procedere agli adeguamenti previsti da normative successive. Ma venditore e compratore devono ammettere, per iscritto, che gli impianti non sono – o possono essere – non conformi alle normative di sicurezza vigenti al momento della stipula dell’atto; ad evitare che, in mancanza di tale dichiarazione, si configuri un’ipotesi di vizi e difetti occulti della cosa venduta. Ci si chiede, allora: il legislatore si è adoperato per una reale sicurezza della casa oppure per costringere a “normalizzare” gli impianti; operazione costosa che, se non effettuata, porta senza dubbio ad una diminuzione considerevole del valore dell’immobile?
Il tema ecologico in Italia da Assoedilizia
Trattando del tema ecologico (il tema del nostro presente e del nostro futuro), dobbiamo parlare di ambiente, di inquinamento ma anche di energia pulita, di risparmio energetico: materie tutte che hanno una stretta connessione tra loro e che pongono il nostro Paese alle strette su una molteplicità di fronti. L’Italia si sta occupando attivamente di tutte queste tematiche, ma lo fa in modo farraginoso e con un enorme costo sociale ed elevatissimi costi individuali. Probabilmente in questo conta anche il fatto di essere un paese ad alta densità demografico-edilizia (circa 80 famiglie e 180 unità edilizie per Kmq.- la famiglia è assunta come indicatore di nucleo di consumo energetico legato alla residenza; con ampie zone di congestionamento) ed un paese storico, nel senso che quasi il 30% del suo patrimonio strutturale ed infrastrutturale sul territorio risale a prima del 1940, ed il 50% ha più di cinquant’anni, mentre l’obsolescenza media degli edifici all’estero in Europa e negli USA è tra i 50 ed i 60 anni. Consideriamo l’elevatissimo costo energetico-ambientale per la nostra economia: I costi diretti ed indiretti connessi all’abbattimento dell’inquinamento soprattutto nell’area padana. Si pensi all’enorme dispendio derivante dagli interventi di adeguamento tecnologico (nel campo della mobilità e dei trasporti, nel campo delle strutture civili private e pubbliche); dalla perdita di capacità produttiva del sistema economico, connessa ai vari provvedimenti amministrativi di contenimento del fenomeno inquinamento (es. blocchi della circolazione stradale e quant’altro). Consideriamo la bolletta energetica per l’acquisto all’estero di energia elettrica e di idrocarburi. Noi acquistiamo ed importiamo dall’estero annualmente 100 milioni di tonnellate di petrolio,(46 MLD) 100 MLD di mc. di gas metano (13 MLD) nonchè 40.000 GWh (Gigawatt) di energia elettrica (4 Miliardi). Se aggiungiamo il debito verso l’U.E. per il saldo negativo derivante dall’applicazione del Protocollo di Kyoto che ammonta a circa 2,4 MLD di euro, troviamo che lo sbilanciamento complessivo dei conti dello Stato verso l’estero è di 65 miliardi, pari a quasi il 5% del PIL.
Milano. Contro i furti nelle case, negli uffici e nei laboratori
INTENSIFICARE RONDE E PATTUGLIAMENTI DELLE FORZE DELL’ORDINE E COMUNICARNE IL NUMERO QUOTIDIANAMENTE
Nella notte tra venerdì e sabato ladri in azione: una banda di specialisti ha svuotato un laboratorio di orologeria (colpo da un milione di euro), mentre in un palazzo vicino presumibilmente un’altra banda ha messo a soqquadro gli uffici scegliendo e rubando soltanto i computer di ultimo tipo.
Una notte di normale razzia a Milano? La gravità è costituita dal fatto che i due “colpi” di cui si ha notizia (speriamo che al ritorno dal week-end altri cittadini non abbiano sgradite sorprese) sono avvenuti ad opera probabilmente di due bande diverse, che hanno agito nelle stesse ore in edifici vicini, in una centralissima zona di Milano (Piazza Duomo) e a 100 metri dal commissariato di polizia e dal comando dei Carabinieri.
Vacanze di Pasqua: I suggerimenti di Assoedilizia per la sicurezza della casa e degli anziani soli
Domani giovedì 20 si entra nel pieno delle tradizionali vacanze pasquali. A chi si accinge ad andarsene al mare, ai monti, eccetera, Assoedilizia indirizza un breve promemoria sulla sicurezza delle abitazioni che restano vuote. Ma c’è chi le vacanze non se le può permettere e vive questo periodo aggiungendo all’angoscia della povertà quella della solitudine: sono prevalentemente anziani. Un promemoria anche per loro.
Quartieri a luci rosse a Milano?
Non c’è solo un problema di dove, ma soprattutto un problema di come realizzarli.
In un paese quale è il nostro, che prevede come reato lo sfruttamento della prostituzione e sancisce con la confisca dell’immobile la concessione di una casa in locazione a chi esercita il meretricio organizzato, immaginiamo un po’ come potrebbe mai attuarsi un piano edilizio urbanistico per realizzare edifici da destinare con profitto ad ospitare la prostituzione.
A meno che non vogliamo pensare ad una “virtuosa alleanza” che, a mo’ di nuovo esercito della salvezza,si occupi, in spirito di puro filantropismo,di dare ricetto alle giovinette smarrite. E pensare che nel campo dell’ housig sociale, dove veramente esistono i bisognosi, non si riescono a mettere insieme due che siano disponibili a fare cosa di tal genere.
L’imposta di successione non puo’ essere lasciata
Intervenendo oggi al Convegno organizzato da Anci, Uncem, Legautonomie alle Stelline di Milano sul tema ” Catasto ai Comuni” il presidente di Assoedilizia Achille Colombo Clerici ha dichiarato:
“Occorre rivedere l’imposta di successione poiche’ la sua attuale strutturazione è fortemente discriminatoria. Questa imposta è particolarmente gravosa soprattutto per gli immobili intestati alle persone fisiche (in massima parte abitazioni) per i quali il carico fiscale complessivo, tra imposta principale (aliquote del 4-6-8 % a seconda delle categorie di eredi ) ed imposte ipocatastali ( 3 % ) -le quali nell’antico regime erano assorbite dall’imposta principale – raggiunge rispettivamente il 7,4-il 9,6-ed il 11,8 % ;cio’ in quanto si è tassati, tra l’altro, anche su una quota del 10 % del valore degli immobili per beni mobili di cui si presume il possesso, anche se questi non esistono: la presunzione comunque non è assoluta, ma puo’ superarsi con una constatazione analitica.
In tal caso le aliquote rimarrebbero comunque del 7-9-ed 11 %.”
Fiscalità immobiliare, due pesi e due misure
Fiscalità immobiliare, due pesi e due misure: lo denuncia il Presidente di Assoedilizia avv. Achille Colombo Clerici che interverrà al convegno sulle SIIQ organizzato da Paradigma il 3 e 4 marzo prossimi a Milano. Come pubblica il Sole 24 Ore di oggi, mentre per le SIIQ è previsto un regime fiscale di favore, per le società immobiliari (che pure rappresentano la parte preponderante dell’investimento delle persone giuridiche nell’immobiliare, 200 miliardi di euro nel solo comparto abitativo) il trattamento fiscale è penalizzante.
Il commento di Assoedilizia ai dati comunicati dall’Agenzia del Territorio
Commentando i dati comunicati dalla Agenzia del territorio, relativi alla consistenza dello stock immobiliare in Italia, il presidente di Assoedilizia dichiara: ” Occorre considerare che le risultanze catastali rese note non rispecchiano fedelmente la realta’ edilizia del paese; tanto che si discostano evidentemente dai dati Istat.”
“Cio’ dipende dal processo di aggiornamento catastale più lento rispetto al dinamismo del Paese. Ad esempio il dato di 546.000 unita’ relativo alle A10 (uffici) è sottodimensionato almeno del 100 %. Si puo’ stimare che queste unita’ siano presenti in numero superiore al milione.”
Sono 5000 gli “homeless” a Milano. E in aumento
Colombo Clerici (Assoedilizia): “Fa meditare la realtà dei senzatetto: meditare sulla forza vitale di queste persone che sopravvivono in una condizione disperata ma che mantengono la speranza, il sogno, di una vita migliore.”
Milano. Secondo il Cescat-Centro Studi Casa, Ambiente e Territorio di Assoedilizia che ha elaborato valutazioni dell’assessorato comunale alle Politiche Sociali e degli operatori su strada, sono circa 5.000 i senza casa – persone singole ma anche nuclei familiari – che dormono sulle panchine, sotto i portici, sdraiati negli androni, in scatoloni di cartone, in auto.
Una realtà apparentemente sconcertante per la metropoli più ricca d’Italia come risulta dal reddito medio pro-capite. Una realtà che imbarazza e che fa arrossire.