Housing sociale, qualità degli immobili, risposte concrete alle fasce più deboli della popolazione che non riescono ad accedere al mercato abitativo: questo e altro alla base di un rilancio del settore  costruzioni. In verità, vari sono stati nel  2009 i  provvedimenti per ridare ossigeno al comparto dell’ edilizia in panne: emergenza Abruzzo, delibera Cipe per opere e scuole, Piano casa 2, sblocco del social housing. E tuttavia non tutti i provvedimenti sono stati concretizzati.
I costruttori sono preoccupati: “Stanno per esaurirsi i portafogli ordini delle imprese, sia nel campo dell’ edilizia privata sia in quello degli appalti pubblici, molte aziende stanno chiudendo, soprattutto quelle più piccole. Sul piano occupazionale siamo già arrivati a 100mila posti di lavoro in meno. I vincoli del patto di stabilità, che fanno aumentare i tempi di attesa con cui le amministrazioni pubbliche pagano i lavori svolti e il problema del credito, che si sta drasticamente restringendo, non fanno che aggravare una situazione già di per sé molto preoccupante”.
Per dare una risposta alle fasce sociali più deboli – giovani coppie, anziani, studenti fuori sede – che non possono accedere al mercato abitativo, Ance pensa ad un’ attuazione il più possibile veloce del piano per il social housing, un piano che non solo consentirebbe di rispondere al fabbisogno di case in vendita e in affitto, ma permetterebbe anche la riqualificazione delle aree urbane in degrado. Ma finora, nonostante le pressanti sollecitazioni di Ance per far partire il piano, non si è fatto nulla.
					
						
						
						
						
						
 I tassi dei mutui per comprare casa sfondano la soglia del 6%. E’ quanto risulta a Banca d’Italia, che ha pubblicato i suoi ultimi dati sul supplemento al Bollettino Statistico, a luglio, dunque, il Taeg, cioè il tasso annuo effettivo globale applicato per l’acquisto di abitazioni, è risultato in crescita per il quarto mese consecutivo e ha raggiunto quota 6,07%. Dai dati di Bankitalia risulta inoltre in crescita lo stock di debito delle famiglie italiane: a luglio il totale dei prestiti alle famiglie è infatti salito a 463,91 miliardi di euro (dopo i 460,80 di giugno), tra i quali 253,95 miliardi solo per mutui casa oltre i cinque anni. Ad agosto i tassi di interesse sui mutui casa si attestano al 5,96%, ritoccando il precedente dato massimo di luglio (5,92%). È quanto emerge dal bollettino mensile dell’Abi, secondo cui, con questo ultimo ritocco, il costo dei mutui segna il sesto rialzo consecutivo.