Federconsumatori della Regione Sardegna contro il caro – vita

 In occasione della manifestazione nazionale contro il caro – vita, Federconsumatori della Regione Sardegna è intervenuta a sostegno dell’ iniziativa riproponendo in sede locale le istanze che le Associazioni dei Consumatori proporranno all’ attenzione del Governo.

L’ Associazione si rivolgerà alla Regione Sardegna e agli enti locali per chiedere una riduzione della pressione fiscale, in parte dovuta alle imposte locali: punti cardine della richiesta saranno il taglio dei prezzi e dei servizi del venti percento, e la detassazione dei salari e degli stipendi.

Numerose le altre tematiche che verranno affrontate in sede regionale, perfettamente in linea con quelle nazionali: fra le più sentite dai consumatori, le tariffe della telefonia mobile, le assicurazioni auto, i disservizi delle banche e, soprattutto in Sardegna, i disagi riscontrati coi trasporti pubblici.

News. Borse di studio per gli studenti terremotati, Barbara Del Fallo approva

 La viceresponsabile per l’ Abruzzo dell’ Italia dei Diritti: “Si tratta di un’ iniziativa molto opportuna che ribadisce l’ importanza dell’ aspetto culturale

“Siamo molto soddisfatti di questa iniziativa, e lo siamo ancora di più perché proviene da un ente territoriale in grado di venire in soccorso di una delle categorie maggiormente colpite dal sisma del 6 aprile: gli studenti. Non dimentichiamo, infatti, che oltre alle giovani vittime del crollo della Casa dello studente, il terremoto ha prematuramente spezzato le vite di numerosi bambini. Aiutare coloro che sono fortunatamente sopravvissuti, perdendo purtroppo genitori e parenti, mi sembra doveroso e degno di encomio”.

Così si esprime Barbara Del Fallo, viceresponsabile per l’ Abruzzo dell’ Italia dei Diritti, commentando l’ iniziativa illustrata dal presidente del Consiglio regionale, Nazario Pagano, nell’ ambito dell’ attività della Fondazione Abruzzo Risorge onlus, sorta con l’ obiettivo di sostenere la popolazione degli sfollati.

Scontro Ligresti – Comune di Milano: Commissario ad Acta?

 Salvatore Ligresti, uno dei più importanti immobiliaristi italiani, ha dichiarato guerra al Comune di Milano chiedendo alla Provincia, nella persona del suo Presidente Guido Podestà, in maniera formale, come previsto dalle leggi vigenti, la nomina di un Commissario ad Acta che dirimi la controversia.

La ragione del contendere è delicata e semplice allo stesso tempo, ovvero, l’ imprenditore di origini siciliane ha chiesto in maniera formale lo sblocco di tre piani di sviluppo ubicati in differenti zone del capoluogo lombardo (esattamente gli sviluppi immobiliari interessati sono a Bruzzano, in Via Natta, non lontano da San Siro e dall’ Ippodromo e, l’ ultimo, in Via Macconago, dietro il parco agricolo Sud), progetti fermi da circa venti anni e che se invece approvati significherebbero nuovi appartamenti e tanti soldi per lo stesso Ligresti.

La partita, come intuibile, si gioca tutta in ambito urbanistico (la tempistica non è casuale, siamo vicini alla approvazione del nuovo Piano di Governo del Territorio o PGT che nei prossimi mesi sostituirà l’attuale Piano Regolatore) e, secondo alcuni bene informati, la reazione di Ligresti è dovuta esclusivamente al timore di perdere dei diritti edificatori in ambito comunale nelle numerose aree di proprietà e non solo per tutelare i tre progetti sopra citati.

Le reazioni politiche non si sono fatte attendere e il Sindaco di Milano Letizia Moratti ha dichiarato che “chiunque intenda partecipare alla trasformazione della nostra città deve accettare delle regole che porteranno le città ad avere più verde e più servizi. La posizione del Comune è nuova. Milano si è sviluppata in questi anni senza Piano di Governo del Territorio, quindi senza regole. Noi abbiamo trovato nel PGT uno strumento che deve poter coniugare gli interessi legittimi dei privati di costruire in città e gli interessi generali dei cittadini che devono poter avere infrastrutture e servizi collegati al processo di costrizione della città. Quindi, chiunque intenda partecipare alla trasformazione della città deve potere accettare queste regole”.

Casa.it presenta la classifica delle località montane più desiderate da chi sogna di affittare o acquistare un immobile

 Dopo l’ estate ancora voglia di vacanze? Per gli italiani la soluzione è una casa in montagna. Dopo essere rientrati al lavoro e aver archiviato le foto della stagione estiva, gli italiani non smettono di sognare le vacanze e meditano sulle possibili mete per godersi un po’ di relax anche durante l’ inverno. www.casa.it, portale immobiliare numero 1 in Italia con oltre 600.000 annunci e più di 1.300.000 utenti unici ogni mese, presenta la Top 10 delle località di montagna al centro dei desideri degli italiani.

Casa.it
ha registrato un sensibile incremento dell’ interesse per l’ affitto e per l’ acquisto di case in montagna. Rispetto al 2008, le richieste di acquisto pervenute al portale sono infatti aumentate del 44%, mentre quelle relative all’ affitto sono cresciute del 17%. I comuni montani più gettonati da chi intende affittare o acquistare casa sono:

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Top 10 Richieste di acquisto
Ponte di Legno, Asiago, Ortisei, Selva di Val Gardena, Cortina d’ Ampezzo, Folgaria, Courmayeur, Auronzo di Cadore, Moena, Pinzolo

Top 10 Richieste di affitto
Courmayeur, Ponte di Legno, Cortina d’Ampezzo, Bormio, Asiago, Campodolcino, Andalo, San Vito di Cadore, Oulx, Cavalese

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Dallo studio condotto da Casa.it emerge quindi un interesse per la ricerca di soluzioni immobiliari sia in località molto note e glamour, sia in centri più piccoli ma di grandissimo interesse per gli appassionati della montagna. Discesa, sci di fondo, snowboard, pattinaggio sul ghiaccio, ma anche escursioni in mezzo alla natura, gite in mountain – bike e passeggiate alla ricerca di funghi e castagne.

News. La casa fai – da – te per combattere il caro casa. Ed è il boom delle cooperative

 Una nuova tendenza per risparmiare: l’ autocostruzione. Ed esplode il boom delle cooperative. La crisi affina l’ ingegno e c’ è chi si associa in cooperativa, acquista un terreno e poi, sotto la guida di professionisti, imbraccia gli attrezzi del mestiere, compra i materiali e realizza con il proprio lavoro la sua casa.

Pare che il metodo consenta di risparmiare fino al 50% sul prezzo finale della casa, e consentirebbe a chi ha difficoltà economiche, o non riesce ad accedere ad un mutuo, di coronare il sogno di una casa di proprietà.

In Italia sono quasi 300 le famiglie che l’ hanno già fatto o lo stanno facendo, riunite in più di 60 cooperative. Soprattutto in Lombardia e Emilia Romagna. Ma anche in Umbria e nel Lazio. E il modello, nato nel Nord Europa, prende piede anche nelle istituzioni, che negli ultimi anni hanno iniziato a rendere disponibili per questo tipo di attività, attraverso bandi di concorso, territori destinati all’edilizia popolare. E a fornire fondi per incentivare questa pratica.

Una delle ultime, in ordine di tempo, è stata la Provincia di Parma, che ha realizzato un piano sperimentale per 48 nuovi alloggi, finanziati per 400 mila euro dalla Regione Emilia Romagna. Ogni nucleo familiare associato dedica circa 500 ore all’ anno al cantiere. E s’ impegna al massimo su ogni dettaglio: l’ assegnazione delle case avviene solo alla fine, così nessuno sa se sta lavorando proprio all’ abitazione dove andrà a vivere.

News. KlimaHouse Umbria 2009. Riflettori puntati sul Metodo TopHaus: consulenza a 360° per la riqualificazione energetica degli edifici

 KlimaHouse Umbria
Stand B1
2009 Bastia Umbra
8 – 10 ottobre

TopHaus Consulting, società di consulenza per la riqualificazione energetica dell’ involucro edilizio, dopo il successo riscosso lo scorso gennaio all’ edizione KlimaHouse di Bolzano, conferma la propria presenza a KlimaHouse Umbria (Bastia Umbra, 8 – 10 ottobre), fiera specializzata per l’ efficienza energetica e la sostenibilità in edilizia.

Forte di un’ esperienza consolidata nel settore, TopHaus Consulting presenta all’ importante manifestazione l’ innovativo Metodo TopHaus, un servizio di consulenza a 360° per la riqualificazione energetica degli edifici esistenti, adattabile anche alle nuove costruzioni.

La particolare attenzione per i problemi ambientali, tipica della terra d’ origine di TopHaus Consulting e di KlimaHouse, viene esportata con successo in un territorio lontano ma altrettanto interessato dai problemi di efficienza energetica dell’involucro edilizio. TopHaus Consulting, infatti, accoglie i partecipanti a KlimaHouse Umbria 2009 in uno stand interamente dedicato alla riqualificazione energetica, non tralasciando la questione economica e i calcoli per i costi e i tempi di ammortamento delle spese.

TopHaus presenta a KlimaHouse una consulenza a 360°
TopHaus Consulting fornisce analisi e prospetti su interventi di riqualificazione, forte di un consolidato know how in ambito di prodotti, applicazioni ed esigenze edilizie. Grazie all’ esperienza accumulata e alla pratica collaudata, TopHaus Consulting ha ideato un metodo per la riqualificazione energetica degli edifici, in modo da affrontare professionalmente tutte le fasi per ottenere i più efficaci risultati a livello di progettazione ed efficienza energetica.

Casa, migliorano le prospettive

 I prezzi delle case continuano a scendere, ma meno delle attese degli operatori. Nel primo semestre del 2009 sono scesi meno rispetto al calo registrato nella seconda parte del 2008 nelle grandi città, nei loro hinterland e nei capoluoghi di provincia. In linea generale, visto che in Italia il proprietario tendenzialmente non vuole abbassare il prezzo di vendita, le compravendite con lo sconto si registrano solo nei casi in cui i venditori hanno avuto necessità di rientrare del capitale investito, oppure di realizzare un contestuale acquisto.

In quanto al livello delle transazioni restano in sensibile diminuzione, ma la sensazione degli operatori Tecnocasa è che a partire dal secondo semestre del 2009 ci sarà una ripresa. La voglia di comprare casa sta venendo a chi è alla ricerca della soluzione da destinare ad abitazione principale (prima casa e sostituzione) mentre continua a salire il numero di chi compra case come investimento sulla scia dell’ incertezza che ha interessato i mercati finanziari.

Nelle macroaree, nel primo semestre dell’ anno, secondo i dati Tecnocasa, l’ analisi dei prezzi in base al profilo dimensionale delle realtà urbane evidenzia un calo più sensibile nei capoluoghi di provincia (-2,8%), seguiti dalle grandi città (-2,7%) e dall’ hinterland delle grandi città (-2,3%). La diminuzione più sensibile dei prezzi si è verificata a Napoli (-3,8%), Bologna (-3,4%) e Genova (-3,1%). La capitale registra una diminuzione del 2,8%, Milano dell’ 1,7%.

Casa e finanziamenti. In Italia mutui in flessione

 Nel primo trimestre del 2009 il volume delle erogazioni per l’ acquisto di abitazioni da parte delle famiglie italiane ha subito una flessione del 23% (-3,3 miliardi di euro) rispetto allo stesso periodo del 2008. Il dato è confermato anche da un sondaggio di Bankitalia e Tecnoborsa da cui emerge che nel periodo aprile – giugno 2009 l’ erogazione di mutui per l’ acquisto di case è scesa al 68,3% rispetto al 70,4% del primo trimestre.

Il calo dei prestiti ipotecari ha un’ altra riprova se si considerano i valori forniti dai singoli istituti di ricerca, aggiornati al primo semestre del 2009 (che confermano la flessione del 23% del comparto anche a giugno 2009). Tranne poche eccezioni, per la maggior parte si sta profilando un anno da dimenticare sul fronte dei prestiti alle famiglie.

Su tutti spicca il -70% di UniCredit che ha visto crollare le erogazioni da 6,1 a 1,8 miliardi di euro da giugno 2008 a giugno 2009. Cali a doppia cifra anche per Intesa Sanpaolo (-20%) che però si conferma al primo posto nel comparto, Ing direct (-20%), Banca Mps (-12%), Ubi banca (-17%) e Unipol (-31%). Tra gli istituti in controtendenza emerge Cariparma (erogazioni a +146%).

In flessione anche l’ importo medio finanziato, sceso nel primo trimestre del 2009 a 114mila euro contro i 122mila di un anno prima. Una diminuzione legata alla graduale scomparsa dei mutui al 100%: secondo uno studio campione di Kiron nei primi sei mesi del 2009 circa il 74% dei mutui erogati rientra nella fascia Loan to Value, dal 61% all’ 80% del valore della casa.

Ma nonostante il calo delle erogazioni, la domanda a giugno è cresciuta per il quinto mese consecutivo (+8%), nettamente in rialzo rispetto alla debolezza archiviata lo scorso gennaio (-15%).

Evento. Cersaie 2009: va in scena l’ eccellenza

 Salone Internazionale della Ceramica
per l’ Architettura e dell’ Arredobagno
29 settembre – 3 ottobre 2009
Ventisettesima edizione
Quartiere fieristico di Bologna

Un appuntamento da non perdere per un vasto pubblico di operatori: architetti e interior designer, progettisti, imprese di posa e società di costruzione, provenienti dai cinque continenti ed alla ricerca delle ultime tendenze in fatto di soluzioni abitative.

Lo spazio a disposizione è completamente esaurito, a conferma dell’ importanza internazionale dell’ evento; 1010 imprese, provenienti da 34 paesi, in rappresentanza di 5 settori espositivi. Le aziende di piastrelle di ceramica sono 494, di cui 321 italiane e 173 estere; 374 quelle del comparto arredobagno (348 italiani e 26 esteri), con il meglio della produzione mondiale. Un valore internazionali sottolineato anche dall’ autore del manifesto dell’ edizione 2009, l’ architetto ticinese Mario Botta, uno dei grandi maestri dell’ architettura contemporanea.

Ricco e di alto profilo il calendario degli eventi
Il primo, di carattere istituzionale, è in agenda per martedì 29 settembre 2009 presso la Sala Europa del Palazzo dei Congressi, dove alle ore 11.00 si tiene il convegno economico dal titolo Competitività e credito oltre la crisi promosso da Confindustria Ceramica e organizzato da Edi.Cer. Spa. Moderatore Maurizio Beretta, protagonisti del confronto sono il Vice Ministro per lo Sviluppo Economico Adolfo Urso, il Presidente della Regione Emilia – Romagna Vasco Errani, il Deputy Ceo di UniCredit Group Roberto Nicastro e il Presidente di Confindustria Ceramica Franco Manfredini.

Cersaie incontra gli operatori internazionali dell’ informazione durante la Conferenza Stampa Internazionale Ceramic Tiles of Italy, che si svolge mercoledì 30 settembre 2009 alle ore 18.30 all’ interno dell’ Arena del Sole, in via Indipendenza n. 44 a Bologna. A fare gli onori di casa il Direttore Generale di Confindustria Ceramica Armando Cafiero, affiancato al tavolo dei relatori dal Presidente dell’Associazione Franco Manfredini, il Presidente della Commissione Attività Promozionali di Confindustria Ceramica Vittorio Borelli e il Presidente di Mapei Giorgio Squinzi.

L’ opinione. La crisi, l’ immobiliare e un inquietante interrogativo

 La crisi è, per l’ immobiliare, un’ opportunità e – allo stesso tempo – un pericolo. Un’ opportunità, dunque. La crisi è, infatti, partita dall’ immobiliare (per le imposizioni demagogiche della politica statalista dei politici del radicalismo statunitense che proclamavano il “diritto alla casa”, da cui i subprime), ma – è un paradosso – è destinata a risolversi nel e a favore dell’ immobiliare, allorché l’inflazione (che tutti prevedono si sviluppi quando verranno a galla le potenti iniezioni di liquidità delle banche centrali) manifesterà i propri effetti, contestualmente alla ripresa economica.

Ma la crisi è anche un rilevante pericolo per l’ immobiliare: e il guaio grave è che il pericolo è già una realtà, mentre l’ opportunità è attesa. Non si tratta della caduta dei valori: che non c’ è e non ci sarà, perché non c’ è mai stata – salvo che in poche zone d’ Italia – una bolla artificiosa (e chi predice – o auspica – una caduta dei valori, lo fa solo al fine di creare l’ ambiente adatto perché vengano ulteriormente, e di nuovo scandalosamente, favoriti alcuni strumenti già a fiscalità privilegiata, messi in piedi dal grosso capitale parassitario).

Il pericolo – dunque – non sono i valori, sono i politici: oggi più che mai tentati – illusi da interessi di settore – dalla via breve (quella che Einaudi definiva inventata da superbia satanica) della creazione di lavoro buroindotto: di lavoro indotto dalla burocrazia, e a carico dei soliti noti (proprietari).

Il Ministero dello Sviluppo (sic) economico è già partito alla carica, varando alla chetichella – perlomeno, rispetto alle organizzazioni rappresentative di chi deve pagare, non certo rispetto a quelle dei beneficiari – un provvedimento che impone, per gli apparati ascensoristici, lavori che non sono obbligatori in alcun’ altra parte d’ Europa.

Credito alle famiglie. Tendenze del mercato

 L’ economia globale inizia a lanciare segnali più positivi: minor tensione dei mercati finanziari e monetari, maggior fiducia dei consumatori e ripresa degli scambi commerciali. Purtroppo il nostro Paese è ancora fortemente influenzato dalla situazione economica internazionale, infatti il PIL registra -6% su base annua nel secondo trimestre del 2009 (-5,6% nel Regno Unito e -3,9% negli Usa).

Il mercato dei mutui
In tale cornice economica il credito alle famiglie ha subito un forte rallentamento dovuto, principalmente, alla difficoltà di reperimento di fondi sul mercato e al periodo di riflessione del mercato immobiliare. Nel primo trimestre del 2009, il volume delle erogazioni per l’ acquisto di abitazioni da parte delle famiglie italiane ha subito una flessione (-23%, circa -3,3 miliardi di euro) rispetto al pari periodo 2008. Anche il 2008 si è concluso con un variazione negativa annua di circa -6,4 miliardi di euro (-10%).

Nel primo trimestre 2009 tutte le macroaree registrano variazioni negative: l’ area Nord Occidentale (-15%), l’ area Nord Orientale (-21%), l’ area Centrale (-21%), l’ area Meridionale (-27%) e l’ area Insulare (-53%), quest’ ultima ha subito una variazione così significativa a causa dell’ erogazione record registrata lo stesso trimestre dell’ anno precedente. I dati sono ancora influenzati dal mercato dei mutui di sostituzione / surroga (circa il 30% nel primo quadrimestre 2009). Tuttavia nel mese di giugno la domanda dei mutui ha registrato la quinta crescita consecutiva (+8%), infatti, a gennaio tale valore era del -15%.

Il valore delle consistenze dei mutui per l’ abitazione è incrementato a luglio 2009 di +5,3% (rispetto a luglio 2008), per un valore complessivo di circa 272 miliardi di euro. L’ importo medio erogato nel primo trimestre 2009 è pari a circa 114.000 euro contro i 122.000 euro dello stesso trimestre del 2008. La diminuzione è riconducibile alla tendenza delle banche di non erogare più mutui al 100%, arrivando ad un massimo dell’ 80% e dall’ andamento dei prezzi delle abitazioni. Secondo le nostre analisi tale valore arriverà a circa 116.000 euro nel secondo trimestre. A livello regionale, nel primo trimestre 2009, vi sono valori molto eterogenei che vanno dal mutuo medio più alto della Toscana (133.000 euro) a quello più basso della Basilicata (79.000 euro).