Idea relax. Vacanze Zen al “Sanbo – Ji”, Tempio dei Tre Gioielli

 Da luglio a settembre 2009 un ricco programma di attività e seminari, per il riposo del corpo e dello spirito, anima l’ estate dell’ eremo Zen di montagna Sanbo – Ji, nella frazione di Pagazzano, a Berceto (Pr).

Nel naturale e incontaminato panorama dell’ Appennino Tosco – Emiliano della provincia di Parma, a 10 kilometri da Berceto, sorge Sanbo – Ji: luogo residenziale di pratica Zen, aperto a tutti e durante l’ intero arco dell’ anno, propone, soprattutto nella stagione estiva, un fitto calendario di attività e seminari o, semplicemente, un soggiorno di pace e serenità insieme agli ospiti e ai monaci buddisti Zen.

A contatto con la natura e lontani dalle distrazioni del vivere metropolitano, gli ospiti di Sanbo – Ji ritornano al proprio silenzio e partecipano, sin dal risveglio, alla vita dell’ eremo, dove la mattina inizia con il suono della campana che riecheggia nella valle annunciando il nuovo giorno.

Con la prima meditazione Zazen della giornata, la mente e il corpo riprendono consapevolezza dell’ Essere e si riappropriano di quell’attenzione alla respirazione e alla corretta postura troppo spesso trascurata nella frenesia della quotidianità.

Evento: “Pigmenti”. L’ architettura sostenibile in piazza per un quartiere a impatto zero

 Il 12 e 13 giugno si terrà a Roma la prima festa dell’ Arte e dell’ Architettura Sostenibile per le strade del quartiere Pigneto, dove verranno presentati i progetti degli studenti del Master in “Progettista di architetture sostenibili” organizzato da IN / ARCH, Autodesk Training Center, che da ormai tre edizioni ha scelto questo quartiere come laboratorio concreto di progetto, in accordo con la Municipalità.

L’ evento, intitolato Pigmenti, ha come tema conduttore l’ architettura sostenibile intesa come strumento di trasformazione urbana ed è patrocinato dalla Regione Lazio, dalla Provincia di Roma, dall’ Ordine degli Architetti di Roma e Provincia e dalla Presidenza del Sesto Municipio.

In questa manifestazione saranno centrali le proposte di riqualificazione energetica di edifici esistenti e di spazi urbani realizzate dagli studenti, sia in termini di progettazione che di verifica energetica ed ambientale, col supporto delle soluzioni tecnologiche Autodesk, quali Revit Architecture e Ecotect Analysis.

La tecnologia Autodesk per il BIM (Building Information Modeling) consente agli architetti e ai progettisti di utilizzare plastici di dimensioni reali in formato digitale, in modo da visualizzare l’ edificio, il materiale, la struttura e le prestazioni in tempo reale durante la progettazione e (ancora più importante) prima che il progetto si converta in calce e mattoni, o meglio in cemento e travi di metallo.

La metodologia Autodesk BIM ricopre un ruolo chiave per molti aspetti della progettazione sostenibile. Il modello dell’ edificio, infatti, può essere utilizzato in combinazione con strumenti software – quali Autodesk Ecotect Analysis – per l’ analisi del consumo energetico, dell’ illuminazione naturale, il calcolo delle emissioni di CO2 e così via per quantificare l’ impatto ambientale.

Publiredazionale. Coniugare il piacere dell’ acqua a un uso più efficiente è possibile con i prodotti Hansgrohe

 Da sempre all’ avanguardia nella ricerca di soluzioni sostenibili nell’ utilizzo di quello che sta diventando il vero oro di domani, l’ Acqua, Hansgrohe prende molto seriamente la propria responsabilità nei confronti dell’ ambiente.

Prima di tutto dal punto di vista produttivo, visto che è stata una delle prime aziende europee ad utilizzare fonti rinnovabili di energia e a valorizzare ogni momento della filiera produttiva in termini di impatto ambientale. La ricerca di soluzioni tecnologiche che aiutino il consumatore a ottimizzare la risorsa Acqua è di fatto la mission del marchio Hansgrohe che l’ azienda ha dedicato esclusivamente allo sviluppo di linee di rubinetterie e docce di qualità.

“È importante utilizzare al meglio l’ acqua che abbiamo a disposizione, imparare a risparmiarla e a rispettarla, senza perdere di vista il benessere e il comfort che ci regala”, spiega Maurizio Lunardi, Amministratore Delegato Hansgrohe Italia. “L’ acqua è un lusso e deve essere vissuta come tale, anche rendendoci conto quotidianamente del privilegio che viviamo e dell’ importanza di salvaguardare l’ ambiente in cui viviamo”.

Hansgrohe mette a disposizione di progettisti e utenti dispositivi che rispondono a una sempre più diffusa coscienza ecologica anche nella gestione delle risorse idriche. Linee di prodotti esteticamente gradevoli che oltretutto garantiscono i requisiti di robustezza e longevità richiesti dall’ uso frequente cui sono soggetti.

Alcuni esempi
Hansgrohe ecosmart, per limitare la portata: riducendo la quantità complessiva d’ acqua da riscaldare si abbattono anche i costi energetici giorno dopo giorno.
Hansgrohe air power, dal getto, generoso e delicato, che garantisce una doccia ricca e piacevole riducendo al tempo stesso il consumo d’acqua e di energia.
Rubinetti elettronici, prodotti speciali appositamente studiati per il settore pubblico e semipubblico: come le rubinetterie elettroniche con funzione economy automatica, che comprendono i miscelatori elettronici con sensori integrati in grado di ottimizzare autonomamente l’uso dell’acqua.
Hangrohe pontos aquacycle, il rivoluzionario sistema di riciclo dell’ acqua per applicazioni in ambito pubblico e privato: possono essere adattati in unità abitative singole e condomini, in ostelli e strutture alberghiere, hotel e locali commerciali.

News nel settore immobiliare e dell’ energia. Gas ed elettricità di “Italcogim energie” per i clienti del Gruppo Tecnocasa

 La nuova casa con le utenze già allacciate e pronta per essere abitata anche subito. È il contenuto dell’ accordo concluso tra Italcogim Energie, la società del Gruppo GDF SUEZ, attiva nella vendita di gas naturale ed energia elettrica, con un portafoglio di 1.000.000 di clienti e 3,5 miliardi di metri cubi annui di gas venduti e il Gruppo Tecnocasa.

Il Gruppo Tecnocasa è leader in Europa con 4.000 agenzie affiliate, suddivise nei brand Tecnocasa, Tecnocasa per l’ Impresa e Tecnorete per l’ intermediazione immobiliare; Kìron ed Epicas per la mediazione creditizia e presente all’estero in Spagna, Messico, Ungheria, Repubblica Ceca, Polonia, Francia e Belgio. Sin dal 1986, anno di lancio del franchising, Tecnocasa ha puntato sulla crescita interna dei collaboratori d’agenzia che possono realizzare il proprio progetto imprenditoriale usufruendo dei servizi innovativi ed esclusivi forniti dal Franchisor, costruendo valore patrimoniale e un modello solido dal punto di vista organizzativo.

L’ accordo firmato dalle due aziende, leaders nei rispettivi settori, prevede che i clienti delle oltre 3.500 agenzie appartenenti al Gruppo Tecnocasa in Italia, che stipulano un contratto d’ acquisto o di locazione per un nuovo appartamento, possano godere di un ulteriore vantaggio: l’ attivazione delle forniture di gas ed energia elettrica direttamente dall’ agenzia grazie ad Italcogim Energie.

L’ accordo tra Italcogim Energie e il Gruppo Tecnocasa, al momento operativo nel Nord Italia, ma con la previsione di una rapida estensione all’ intero territorio nazionale, introduce nel mercato dell’ intermediazione immobiliare e nel settore energetico italiano una novità di grande rilievo, grazie alla quale i clienti che si affidano alla ventennale esperienza del Gruppo Tecnocasa non dovranno più occuparsi delle necessarie, ma complicate e macchinose incombenze burocratiche per l’ allaccio o il subentro nelle forniture di gas ed elettricità.

“Dopo il successo della partnership con Auchan, un’ altra iniziativa concreta che ci distingue dal resto del mercato e che offre un canale realmente innovativo per avvicinare il cliente al mercato libero dell’ energia. Si tratta di una novità significativa che facilita la vita a chi decide di acquistare o traslocare in una nuova casa, rappresentando un servizio molto apprezzato e che ha incontrato, fin da subito, il gradimento del mercato” sottolinea il CEO di Italcogim Energie, Luca Valerio Camerano.

Lombardia Urbanistica. Davide Boni: “Rilancio dell’ edilizia nel segno della qualità”

 “La ricerca della qualità nel territorio e nelle città lombarde è obiettivo centrale del Governo regionale, su cui occorre coinvolgere cittadini e operatori, istituzionali e professionali, nella responsabilità di realizzare interventi qualificati e coerenti con l’ identità e la storia del nostro tessuto urbano”.

Lo ha detto ieri l’ assessore al Territorio e Urbanistica della Regione Lombardia, Davide Boni, intervenendo – in occasione di Expo Italia Real Estate – al convegno Rottamare le città per costruire il bello . “Per questo abbiamo costruito il nuovo quadro di riferimento per lo sviluppo futuro del territorio lombardo con il Piano territoriale regionale, riformando la legge urbanistica lombarda, sostituendo alla logica del vincolo degli anni ’70 la responsabilità della progettazione urbanistica locale con i nuovi Piani di governo del territorio e avviando la realizzazione di numerosi interventi sul sistema della mobilità regionale e sovra regionale, anche in vista di Expo 2015”.

Il Piano territoriale regionale stabilisce le nuove politiche per la Lombardia per i prossimi decenni e, oltre a fissare le nuove politiche di settore per i prossimi anni in Lombardia, rilancia l’ obiettivo di migliorare la qualità della vita dei cittadini. Un traguardo che si declina pensando che il suolo è una risorsa primaria non replicabile, e che occorre una corretta integrazione – soprattutto nel nostro territorio metropolitano milanese – tra aree urbanizzate e aree libere.

“Vogliamo conservare i tratti più significativi dell’ identità lombarda – ha detto Boni -: le aree lacuali e fluviali, i centri urbani storici nel loro rapporto con il territorio circostante, i paesaggi agrari e montani, le aree dei navigli, senza dimenticare i territori degradati, abbandonati, privi di una adeguata funzione sociale”.

Nell’ area milanese ci sono ancora 750 ettari (7 milioni e mezzo di metri quadrati) di aree industriali dismesse, in oltre 150 siti; di questi circa un terzo sono stati abbandonati nel corso degli ultimi dieci anni, un altro terzo nel decennio precedente (1990 – 2000).

“Un fenomeno quindi ancora assai rilevante – ha aggiunto Boni – che non tocca più i grandi complessi industriali, in parte ancora da recuperare, ma si estende alle piccole aree produttive, spesso frammiste al tessuto residenziale”.

Ambiente. Villasimius: un luogo incontaminato da preservare

 Il Comune di Villasimius, in provincia di Cagliari, si presenta agli occhi dei turisti con un territorio di una straordinaria bellezza e un mare cristallino tutelato dall’ Area Marina Protetta Capocarbonara.

L’ amministrazione comunale e l’ AMP Capocarbonara sono da anni impegnate nel sensibilizzare la coscienza ambientale, coadiuvando la conservazione e la valorizzazione delle risorse naturali dell’ ambiente marino e costiero della zona.

Per questo motivo, in vista della nuova stagione turistica, si è voluta fare un’ azione di comunicazione importante, invitando i turisti a valorizzare quanto viene loro offerto e a collaborare attivamente affinché questa natura meravigliosa sia effettivamente preservata.

A ciascuno è chiesto di partecipare facendo la propria parte con attenzione e rispetto nei confronti dell’ ambiente circostante. Abitanti e turisti sono invitati ad osservare le norme che tutelano e regolano l’ area, evitando le attività che possano danneggiare o creare pericolo alle specie animali e vegetali di cui è popolata, a seguire le regole per la raccolta dei rifiuti e a gestire il consumo dell’acqua in modo responsabile. In questo modo il patrimonio naturale, che è di tutti, rimane una ricchezza inestimabile ed incontaminata di cui si può godere nel tempo.

In quest’ ottica, il Comune ha fatto produrre un breve filmato il cui protagonista, il piccolo colibrì, si attiva per fare la propria parte, il grande fuoco sarà spento partendo da una goccia d’ acqua. Con questo contributo video, si vuole trasmettere il messaggio che tutti possono dare il proprio contributo decidendo di collaborare nel rispetto dell’ ambiente, a partire dal quotidiano, portando attenzione alle piccole cose.

Publiredazionale. Olimpia Splendid presenta “Più” il primo condizionatore portatile della linea comfort line

 Olimpia Splendid è azienda leader nel settore della climatizzazione. L’ obiettivo posto in fase di sviluppo su questo nuovo prodotto è stato creare un portatile con un concetto innovativo di comfort, dato da: perfetta distribuzione dell’aria nell’ambiente, massima silenziosità ed eccellente efficienza e compattezza.

Più è dotato di un’ innovativa tecnologia che permette un’ erogazione dell’aria più confortevole e uniforme con un’ emissione diversa rispetto ai tradizionali condizionatori portatili. In questo modo l’ aria fredda non investe direttamente chi occupa la stanza, ma il getto alto e profondo crea un avvolgente benessere in tutto l’ ambiente.

Più si contraddistingue anche per la straordinaria silenziosità ottenuta grazie ad un innovativo ventilatore tangenziale e inoltre è dotato di tutte le funzioni desiderabili da un climatizzatore portatile: ventilazione (per usare il monoblocco come un semplice ventilatore), deumidificazione, raffreddamento, Auto (che modula il funzionamento a seconda dell’ ambiente) e Timer (con accensione e spegnimento automatico).

Facile da utilizzare, Più è dotato di telecomando e comandi LCD a bordo macchina. Il designer Dario Tanfoglio ha pensato un’ estetica elegante, pulita, compatta che permette a Più di adattarsi perfettamente all’ arredamento di qualsiasi casa.

Il nuovo condizionatore portatile di Olimpia Splendid si presenta al mercato confermando la propensione aziendale all’ eleganza e al design, così come all’ estrema efficienza energetica. Più è in classe A e rispetta l’ ambiente utilizzando gas ecologico R410A.

E dopo Più…Aura
il piacere dell’ aria pura

Aura di Olimpia Splendid purifica l’ aria e la rende pulita, fresca, deodorata e filtrata di tutte le particelle che influiscono negativamente sulla respirazione e sulla qualità dell’ ambiente domestico. Perché l’ aria pura non è soltanto un piacere, è spesso una necessità.

Evento. Nasce a Cersaie la Galleria dell’ Architettura: il luogo dell’ Abitare

 Cersaie 2009
29 settembre – 3 ottobre
27ª edizione
Quartiere Fieristico
Bologna

Cersaie, la più importante vetrina internazionale del settore ceramico e arredobagno, apre i battenti dal 29 settembre al 3 ottobre 2009 presso il Quartiere Fieristico di Bologna per accogliere i professionisti della distribuzione, gli architetti ed interior designer, i progettisti, le imprese di posa e le grandi società di costruzione provenienti dai cinque continenti.

Arricchire l’ offerta culturale di Cersaie, al fine di catturare l’ attenzione e l’ interesse di un più ampio e qualificato numero di visitatori interessati al mondo delle costruzioni e del progetto. Questo è l’ obiettivo di Costruire Abitare Pensare, il Progetto Culturale di Cersaie 2009 che, per la prima volta in modo ampio e strutturato, coinvolge anche i protagonisti del mondo dell’ architettura.

Il titolo, preso a prestito dal noto testo di Martin Heidegger, è un invito rivolto in particolare ad architetti e progettisti ad esercitare il pensiero sui temi dell’ abitare e del costruire, che, sempre secondo le parole del filosofo, è il modo in cui i mortali sono sulla terra.

I seminari, le conversazioni e gli incontri di Costruire Abitare Pensare – specificatamente rivolti agli architetti, progettisti ed interior designer – si svolgeranno nella Galleria dell’ Architettura, uno spazio appositamente predisposto per la prima volta a Cersaie.

Una proposta Federcostruzioni: demolire, per ricostruire le periferie anni ’50 – ’80

 In occasione degli Stati Generali delle costruzioni del 14 maggio, Braccio Oddi Baglioni, presidente ‘Oice e vicepresidente di Federcostruzioni, è intervenuto lanciando la proposta di “demolire e ricostruire gli edifici realizzati nelle periferie tra gli anni ’50 e ’80, esteticamente brutti, urbanisticamente sbagliati, pericolosi ed energivori”.

“Per il patrimonio edilizio italiano – ha detto – bisogna seguire due vie: per tutto ciò che è stato costruito fino a metà del ventesimo secolo, una politica d’ incentivazioni ai privati per la ristrutturazione delle abitazioni da rendere sicure ed energeticamente corrette. Per le costruzioni dagli anni ’50 agli anni ’80, crediamo che si debba avere il coraggio di perseguire la politica della demolizione e ricostruzione”.

“Chiediamo – ha aggiunto Oddi Baglioni – che anche in questo caso siano individuati quei meccanismi premiali che mettano in moto un meccanismo virtuoso con forte funzione anticiclica nel breve periodo e con funzioni di miglioramento del patrimonio edilizio nel medio e lungo periodo”.

Piano casa. Ampliamenti e demolizioni: le varie interpretazioni delle Regioni

 Le Regioni premono l’ acceleratore sugli ampliamenti. Ammessi in alcuni casi interi condomini senza distinzioni o limiti di metratura. Non è più soltanto un piano casa quello che sta prendendo forma attraverso le leggi regionali. E neanche il “piano delle villette” di Berlusconi.

Le Regioni hanno interpretato con grande libertà e autonomia l’ intesa raggiunta con il governo il 1° aprile sul rilancio dell’ edilizia attraverso i lavori di ampliamento, demolizione e ricostruzione. E hanno ammesso ai lavori non solo le villette uni o bifamiliari, ma in qualche caso tutti i condomini, senza distinzione né limiti di metratura. È il caso ad esempio della Sicilia (Regione che gode di totale autonomia in materia) e del Veneto, che con il proprio disegno di legge aveva preceduto l’iniziativa del governo.

I piani regionali, poi, non si fermano alla casa. A parte la rigida Toscana – l’ unica ad avere già una legge – più o meno ovunque nelle altre sei realtà che hanno varato un disegno di legge sarà consentito allargare del 20% anche immobili che, oltre alle abitazioni, contengono qualche ufficio o negozio (ad esempio in Campania, Piemonte e Umbria).

Proprio l’ Umbria ammette anche interventi su capannoni industriali e artigianali, ma dentro un più ampio piano attuativo. Senza dimenticare che la demolizione e ricostruzione di capannoni e stabilimenti è un caposaldo anche del progetto veneto.

Gli interventi, secondo l’ intesa, dovranno servire anche a migliorare l’ efficienza energetica del patrimonio edilizio. I requisiti richiesti, però, sono molto diversi da una Regione all’ altra. Per ampliare una villetta in Piemonte, ad esempio, bisognerà ridurre del 40% il fabbisogno annuo di energia primaria dell’ edificio. In Lombardia, invece, basterà un taglio del 10% sui consumi del riscaldamento, mentre Veneto e Sicilia non chiedono requisiti particolari.