Regione Lombardia: Contratti di Quartiere, via al secondo programma

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L’iniziativa presentata a Comuni e Aler dagli assessori Scotti, Abelli e Zambetti

Innovativo nel metodo e ambizioso nell’obiettivo. Sono queste le principali caratteristiche del secondo Programma regionale per i Contratti di Quartiere che gli assessori alla Casa e Opere Pubbliche, Mario Scotti (nella foto), alla Famiglia e Solidarietà Sociale, Gian Carlo Abelli, e all’Artigianato e Servizi, Domenico Zambetti, hanno presentato a Comuni, Aler e a tutti quei soggetti che dispongano di patrimonio immobiliare da destinare ad edilizia residenziale pubblica.

Innovativo perché, per valorizzare l’offerta e la qualità degli alloggi (soprattutto per le categorie più deboli), per la prima volta sono state coinvolte in un lavoro comune le “energie” già presenti sul territorio e perché i finanziamenti non saranno a pioggia ma successivi ad un’attenta valutazione dei progetti.
Ambizioso perché gli edifici non solo saranno riqualificati, rispettando i più severi standard di certificazione ambientale, ma anche perché nei quartieri si vivrà meglio. Sarà infatti garantita maggior sicurezza e saranno incentivate iniziative di rivitalizzazione economica per le imprese artigiane e di servizio e per i commercianti al dettaglio.

“Per fare questo – ha spiegato Mario Scotti, assessore capofila del progetto – l’assessorato alla Casa ha già stanziato 60 milioni di euro”. Una cifra non indifferente e che sarà incrementata dagli stanziamenti degli altri assessorati coinvolti.
“Ma oggi – ha detto ancora Scotti – non è tanto importante parlare di cifre, quanto piuttosto condividere idee e criteri per rendere ancora più belle le nostre città e per rispondere ad un problema, quello della casa, che è sempre più sentito”.

Secondo l’assessore Abelli, “le strategie di riqualificazione abitativa, per essere veramente efficaci, devono necessariamente connettersi con quelle di riqualificazione del tessuto sociale”.
“In questa prospettiva – ha proseguito Abelli – stiamo sperimentando un percorso per promuovere la coesione sociale in territori difficili ma vitali attraverso la realizzazione di due grandi progetti, a supporto delle famiglie che abitano a Milano, nei quartieri di Quarto Oggiaro e di Mazzini”.

“Le realtà produttive dell’artigianato e dei servizi – ha detto invece l’assessore Zambetti – insieme a quelle del commercio e in sinergia con il ruolo delle Istituzioni e delle tante realtà impegnate nel sociale, sono fattori decisivi per l’esito di ogni azione di fuoriuscita dal degrado e di ricostruzione della trama della convivenza e di trasformazione e sviluppo delle nostre città”.
“E’ in questo modo – ha concluso l’assessore all’Artigianato – lavorando in partnership e avendo come caposaldo l’attuazione del principio di sussidiarietà che si costruiscono opportunità concrete per tutti”. (Ln)

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