Elezioni 2008: priorità nella lotta alla povertà ! 2 milioni e mezzo le famiglie che non riescono a pagare l’affitto. Il SICET : “Servono misure straordinarie”.

di Redazione Commenta

I giornali titolano a piena pagina su: crescita dell’inflazione, aumento dell’indebitamento delle famiglie, dipendenti e pensionati sempre più poveri e prezzi del mercato immobiliare che mantengono inalterato il proprio valore contrariamente al resto dell’Europa e degli USA. Forse non servirebbero molti dati economici per renderci conto che la situazione delle famiglie italiane, particolarmente per quelle in affitto, è drammatica. I prezzi di alimentari, servizi e abitazione sono le principali sanguisughe di salari, stipendi e pensioni che corrono su due binari ben distanti. I primi crescono annualmente di percentuali a due cifre mentre i secondi, per alcuni: i pensionati e i lavoratori precari rimangono al palo. Per altri, quando va bene, arrancano verso aumenti legati all’inflazione programmata. L’emergenza di perdere l’alloggio causata da difficoltà economiche nel pagamento del canone interessa 2 milioni e mezzo di famiglie italiane. Il 63% di chi vive in affitto, ha redditi modesti, inferiori a 20 mila euro annui. Gli ultimi dati sugli sfratti del Ministero dell’interno rilevano che sono oltre 100 mila le richieste di esecuzione, 45 mila i provvedimenti convalidati e quasi 23 mila gli sfratti eseguiti l’anno passato.

Il SICET chiede a tutte le forze politiche, oltre ad interventi strutturali sull’edilizia pubblica e la riforma delle locazioni private, delle misure straordinarie per tamponare l’emergenza. Nel documento di programmazione economica e nella prossima legge finanziaria, per il sindacato inquilini della CISL, dovrà essere presente un capitolo per fronteggiare questa difficoltà. La dotazione nazionale del fondo sostegno affitto dovrà essere portata a 500 milioni di euro. Inoltre, va immediatamente costituito un fondo nazionale straordinario a favore degli inquilini in difficoltà nel pagamento dell’affitto, con 100 milioni di euro annui. Queste risorse dovranno essere messe a disposizione dei comuni tramite le commissioni prefettizie che le utilizzeranno per la graduazione dei provvedimenti esecutivi di sfratto per morosità.

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