Verso un Agente senza più frontiere

di Redazione 1

Il progetto dell’Interscambio Nazionale di Lavoro è nato da una valutazione empirica che compendia alcune delle necessità che la categoria incontra nell’operare, a loro volta collegate alle peculiarità tipiche del mercato cui gli agenti immobiliari si rivolgono con le proprie proposte di servizi. Va sottolineato, infatti, come nel corso delle proprie attività di mediazione immobiliare, l’agente raccolga spesso il bisogno di parte della propria clientela di ricercare soluzioni immobiliari al di fuori del contesto in cui l’agente opera abitualmente e dove è riconosciuto come attore, spesso addirittura fuori dalla propria regione. Sovente, nello sforzo di fornire queste soluzioni, l’agente si trova a ricorrere a relazioni o conoscenze personali, se non a una formula più o meno stabile di accordi stipulati su base personale con altri colleghi o addirittura operatori alternativi, appartenenti ad altre categorie professionali, che possano in qualche misura produrgli una conoscenza del mercato locale d’interesse per il cliente del caso.

In linea di massima, quindi, l’ambito di attività degli iscritti relativo all’intermediazione per l’acquisto, locazione o vendita di un immobile in piazze diverse da quelle dove operano abitualmente, è una realtà concreta che si presenta alla maggioranza degli operatori. Se si volesse darne una quantificazione economica, peraltro approssimativa, il valore immobiliare trattato (per le sole compravendite) si potrebbe attestare su circa 1 miliardo e 125 milioni di euro, con un volume d’intermediazione di circa 45 milioni di euro. Questo presupponendo che per una platea di iscritti Fiaip di circa 12.000 agenti, che abbiano in media tre incarichi annuali come quelli descritti, che si concretizzino una volta su quattro, con un valore medio dell’immobile di circa 150.000 euro, e una percentuale d’intermediazione pari al 4 per cento da entrambe le parti. Come si nota, il potenziale delle attività di intermediazione su piazze diverse da quelle elettive, non solo potrebbe non essere ridotto, ma anzi rappresenta una dimensione di tutto rispetto. È però da sottolineare che più che la dimensione delle attività potenziali, la rilevanza va data al significato commerciale e professionale delle attività descritte. La capacità di intercettare i bisogni della clientela indipendentemente dal contesto locale ha una qualità di assoluto rilievo e si traduce nella facoltà di conservare il proprio rapporto con il cliente, consolidando con lui una relazione che assume anche dimensioni continuative nel tempo, acquistando un carattere consulenziale e, in sostanza, acquisendo una fidelizzazione del cliente che, nel contesto operativo degli agenti immobiliari rappresenta un valore tangibile e significativo. La possibilità quindi di operare in queste situazioni per il tramite di una struttura che non dipende dalle sole relazioni personali o dal passaparola, ma costituisce un’emanazione della Federazione di categoria e ha contenuti e regole certi e sottoposti a garanzie precise, ha una concreta rilevanza per chiunque ne abbia la necessità. Poter dare corso a richieste di intermediazione sia in acquisto sia in vendita o locazione anche su aree diverse dalle proprie, nonostante le problematiche descritte sopra, diventa quindi una componente Il valore potenziale delle attività di intermediazione su piazze diverse da quelle elettive è di tutto rispetto. L’applicazione di regole certe favorirebbe la nascita della più grande rete di agenzie immobiliari italiane Verso un Agente senza più frontiere.

Luciano Passuti -www.bpmediagroup.it

Commenti (1)

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