Mutui, più leggeri con la convenzione Governo-Abi

di Redazione Commenta

Possibilità di trasformare il tasso del mutuo sulla prima casa da variabile a fisso, con costi di portabilità zero e senza spese notarili: questi i principali vantaggi della convenzione siglata fra il ministero dell’Economia e l’Associazione Bancari Italiani. Tremonti: “Ora pensiamo a benzina e bollette”. Sono stati presentati il 27 maggio, in conferenza stampa, i termini della convenzione sulla rinegoziazione dei mutui per la prima casa, siglata tra il Ministero dell’Economia e l’Associazione Bancari Italiani. Le famiglie interessate al provvedimento, che secondo alcune stime sono circa un milione e duecentocinquanta mila, potranno beneficiarne in tempi brevi: infatti, come ha precisato lo stesso ministro Giulio Tremonti, il decreto che ne contiene le norme attualmente è “alla Presidenza della Repubblica” e sarà pubblicato in Gazzetta Ufficiale “stasera o al più tardi domani”.

In base all’accordo, chi ne farà richiesta entro il 31 dicembre potrà rinegoziare il mutuo sulla prima casa alle condizioni concordate dalla convenzione, trasformandolo in un prestito a tasso fisso di pari durata e con rate più leggere, perchè calcolate sul tasso medio del 2006. Il vantaggio di questa operazione sta nella possibilità in corso d’opera di tornare al tasso variabile se i tassi di mercato dovessero scendere o, in caso contrario, di rinviare al momento dell’estinzione del mutuo il rimborso alla banca di quanto si e’ pagato in meno passando alla rata fissa. L’opportunità accordata con la convenzione non è “un miracolo ma un sollievo” per le famiglie oppresse da uno stipendio fisso ed un mutuo variabile, ha spiegato il ministro Tremonti: “non è un fatto di economia, di domanda o di consumi. Per me è una questione civiltà ed è fatto per la serenità delle famiglie”. Quella che si sta giocando, ha aggiunto, non è “una partita economica, ma qualcosa di più. E’ una partita civile perché incrocia beni costituzionalmente fondamentali, come il risparmio e la casa”. E a riprova della validità dell’accordo, porta un esempio: nel caso di un mutuo ventennale di 80 mila euro il risparmio per una famiglia potrebbe essere di circa 840 euro l’anno, con rate che variano da 70 a 120 euro al mese nel caso di un finanziamento più lungo e per importi maggiori.

In tutto ciò, l’operazione di portabilità sarà a costo zero e, come annunciato in conferenza stampa, “non sarà necessario nemmeno l’intervento del notaio” poiché, trattandosi di una rinegoziazione, è prevista la continuità dell’ipoteca a garanzia del debito.
Accolta anche la richiesta dei consumatori che premevano per un sostegno da parte del Governo ai mutuatari morosi, in ritardo con il pagamento delle rate del mutuo. “La morosità”, ha dichiarato il titolare dell’Economia, “non esclude l’accesso a questo strumento” e, riferendosi a venti milioni di euro stanziati con la Finanziaria, ha aggiunto:“intendiamo usare il fondo per finanziare la casistica dei pignoramenti. I termini e i modi li vedremo con i consumatori”.

Lanciata in conferenza stampa anche l’idea di istituire un osservatorio per assicurare la trasparenza sui mutui bancari da parte del ministero dell’Economia, dell’Abi e dei consumatori: l’ente, in particolare, vigilerà sulla trasparenza delle operazioni per chi vorrà mantenere il mutuo senza modifiche e per chi vorrà rinegoziarlo, avendo la possibilità di farlo con la banca.
Gli istituti di credito dovranno rispettare due caratteristiche fondamentali della convenzione: attenersi alla piena osservanza delle norme e informare in modo puntuale il cliente sulla posizione del proprio mutuo, indicando le quote fisse e i meccanismi di aggiustamento.

E’ di oggi infine la notizia che nei prossimi giorni, in accordo con il ministero dello Sviluppo Economico, verrà aperta una discussione con i consumatori sul tema delle bollette e della benzina. Tremonti ha sottolineato infatti che il coinvolgimento delle associazioni dei consumatori, nell’accordo sui mutui e sulle future decisioni rappresenta “un esperimento di democrazia condivisa” e, oggi più che mai, diventa fondamentale la discussione con i consumatori su questi temi.

www.governoinforma.it

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato.

You may use these HTML tags and attributes: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>