La casa e la legge: la qualità dell’ immobile

di Redazione 1

Quali sono le misure adottate per garantirla una volta consegnate le chiavi? Ma soprattutto vi è una garanzia sull’ immobile? È importante sottolineare come oggi la qualità del prodotto edilizio rappresenti un obiettivo fondamentale e imprescindibile per tutti gli operatori del settore. E realizzare un prodotto di qualità significa, evidentemente, non solo essere in regola con leggi e procedure amministrative, ma anche e soprattutto costruire con la massima attenzione al risparmio energetico, alla sostenibilità ambientale, alla sicurezza. Costruire, insomma, un prodotto che sia in linea con le richieste e i bisogni dell’ utente e al tempo stesso coerente e armonioso rispetto all’ ambiente e al tessuto urbano circostante.

Va ricordato che esistono delle specifiche garanzie di legge sulla qualità dell’ immobile. Si tratta, in particolare, degli articoli 1667 e 1669 del Codice civile. Il primo prevede una garanzia di due anni, a partire dalla consegna dell’ immobile, nel caso si riscontrino difformità o lievi difetti dell’ opera. Il secondo riconosce invece una garanzia decennale, a partire dall’ ultimazione dei lavori, per i cosiddetti vizi strutturali e pericoli di rovina, quindi in questo caso parliamo di più gravi e seri problemi tecnici del manufatto.

Opportuno, infine, ricordare che esiste una garanzia anche per gli immobili in corso di costruzione. La legge 210 del 2004, sulla tutela degli acquirenti, obbliga infatti il costruttore a rilasciare una polizza decennale per vizi e gravi difformità, e cioè gli stessi difetti riconosciuti dall’ articolo 1669 del Codice civile.

Commenti (1)

  1. Prima di parlare di qualità delle case bisognerebbe girare per qualche cantiere per vedere come si costruisce…non parliamo poi del costruito, soprattutto nelle zone sismiche, il cui degrado dovrebbe far riflettere parecchio prima che qualche terremoto faccia poi piangere! Se invece di tanti reality idioti si facesse qualche programma intelligente sulle televisioni pubbliche forse la gente imparerebbe ad aprire finalmente gli occhi…

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