Publiredazionale. Lorenz presenta in anteprima “75 – Love Design” all’ edizione 2009 del Fuori Salone 75

 In occasione della Mostra Mercato dedicata al design organizzata da AIRC e ADI, in programma al PAC Padiglione d’ Arte Contemporanea di Milano dal 23 al 25 ottobre, Lorenz ha realizzato l’ edizione limitata 75 – Love Design per celebrare il 75° anniversario del celebre marchio italiano. Crediamo opportuno informare che la Mostra Mercato è un momento di incontro diverso con la solidarietà, un aiuto concreto dei migliori marchi del design e dei visitatori per la raccolta di fondi a favore della ricerca oncologica italiana.

In 75 – Love Design il percorso storico di Lorenz si rispecchia perfettamente nei valori etici e di condivisione sociale di AIRC e in quelli di progettazione ed innovazione di ADI.

La cassa è protagonista assoluta di questo prodotto, occupa la maggior parte della superficie frontale e racchiude, in una finestra, la corona di regolazione dell’ ora: il risultato è un frontale essenziale, memorabile e facilmente riconoscibile. Come il frontale di un’ automobile riassume in sé tutti i valori, la storia e l’ identità della marca.

In 75 – Love Design, la cassa assume un’ importanza maggiore rispetto agli orologi tradizionali, dove la faccia dell’ orologio è principalmente definita dal vetro. L’ ampia superficie vetrata, leggermente bombata, insieme alla grafica fine del quadrante, riprende alcuni elementi stilistici degli anni ’30. La morbidezza della forma trova ispirazione in alcune radio, nei telefoni in bachelite e nel disegno degli stessi orologi del tempo. Lo sviluppo verticale si ispira invece ad una caratteristica di molti dettagli di prodotto, come le griglie dei radiatori delle automobili o dei treni.

Regione Umbria. Piano casa, norme regionali (Legge 26 giugno 2009, n. 13, art. 31 – 38)

 L’ Umbria è la seconda in Italia, dopo la Toscana. Mantenendosi fedele all’ intesa firmata con il Governo consente ampliamenti su edifici residenziali uni o bifamiliari, o comunque anche condomini non oltre i 350 metri quadrati fino a un massimo del 20% di superficie utile coperta, e comunque non oltre i 70 metri quadrati. Restano fuori i centri storici.

Il calo dei prezzi al consumo rilevato dall’ Istat non comporta l’ aggiornamento dei contratti di locazione abitativa

 Per la prima volta con il segno meno la variazione dell’ indice dei prezzi al consumo. Ma la variazione negativa – rilevata dall’ Istat per il mese di luglio e pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale – dell’ indice dei prezzi al consumo, pone un problema che non si era mai finora presentato, quantomeno dal secondo dopoguerra del secolo scorso in poi.

E cioè se, in relazione alle disposizioni riguardanti l’ aggiornamento annuale dei canoni di locazione, si debba procedere alla diminuzione degli stessi (quindi, nella gran parte dei casi e ove non sia stato validamente pattuito contrattualmente un aggiornamento al 100%) nella misura corrispondente al 75% dell’ indice negativo diffuso dall’ istituto di statistica.

È quanto segnala la Confedilizia, precisando che l’ Istat ha comunicato che la variazione annuale dell’ indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati senza tabacchi (quello che si utilizza per l’ aggiornamento dei contratti di locazione) è stata nel mese di luglio pari a -0,1%.

E negativa (anch’ essa nella misura dello 0,1%) è stata pure la variazione del cosiddetto indice armonizzato europeo, vale a dire dell’ indice dei prezzi al consumo per i Paesi dell’ Unione europea rilevato da Eurostat, utilizzabile con specifica clausola nei contratti di locazione abitativa.

L’ housing sociale in Europa

 Il tema dell’ alloggio sociale è caratterizzato dalla estrema diversità di soluzioni proposte a livello nazionale e regionale, sia per quanto riguarda la costruzione delle unità abitative sia per la loro assegnazione. La mancanza di una definizione comune di alloggio sociale e di un quadro legislativo comunitario in materia contribuisce a rendere ancora più difficile l’ identificazione di scenari comuni.

Soltanto l’ anno scorso il Parlamento europeo si è pronunciato sull’ argomento, richiamando la necessità di utilizzare in maniera più massiccia gli strumenti finanziari europei (come Jessica e Jeremie) per la costruzione di nuovi edifici e la riqualificazione delle aree in cui sono ospitati quelli esistenti.

La dimensione urbana del problema è senza dubbio uno dei pochi tratti comuni individuabili nei 27 Stati membri. Differenti invece le soluzioni di gestione del patrimonio abitativo sociale. Soltanto in Germania, Belgio, Danimarca, Finlandia, Ungheria, Slovacchia e Svezia sono delle società comunali ad occuparsi della costruzione degli alloggi mentre in altri paesi come Italia e Polonia permangono soluzioni locali su scala regionale.

Oltre alle imprese pubbliche, si registra la presenza di cooperative e associazioni non lucrative nella maggior parte dei paesi Ue, mentre tale soluzione non viene adottata in paesi come Bulgaria, Cipro, Romania e Malta. Il più alto numero di alloggi sociali in affitto in rapporto alla popolazione è presente in Danimarca e Austria (102 alloggi per ogni 1000 abitanti), mentre il numero più basso è registrato a Cipro (soltanto 9 su 1000 abitanti) e in Spagna (3 / 1000).

Le funzioni dell’ edilizia sociale e la generale sproporzione tra domanda e offerta di alloggi a basso prezzo sono però comuni a tutti i paesi. Problemi come il deficit di nuove costruzioni, l’ accesso maggiore a strutture di proprietà e l’ aumento generale dei prezzi degli affitti rappresentano i fattori che maggiormente concorrono all’ aumento di domanda di alloggio a basso costo, a cui si aggiungono tendenze sociali e demografiche comuni.

Se si considerano poi concause come l’ invecchiamento della popolazione, l’ incremento dei tassi di immigrazione, l’ aumento di famiglie monoparentali e la maggiore pressione sulle zone urbane più ricche è ancor più evidente quanto il problema dell’ alloggio sociale sia difficilmente risolvibile.

Casa e design. Il bagno: “arredarlo” con gusto, ma anche con un occhio al benessere

 Una volta il bagno era un piccolo locale che veniva chiamato servizio. Ora si parla di sala da bagno, la superficie media è aumentata di parecchi metri quadri ed i contenuti sono ora molto qualificati. Oggi prevalgono la tecnologia e il design. Oggi è possibile “arredare” la sala da bagno con gusto, ma anche con un occhio al benessere: vasche idromassaggio e cabine doccia multifunzione garantiscono oggi estetica e benessere fisico.

Kalì Metal Collection, la proposta raffinata e innovativa dai rivestimenti stupefacenti, è la nuova linea di vasche che riprende e continua lo stile di Kalì – Kolor.

BLU BLEU
Oro, bronzo, rame e corten sono i rivestimenti materici e luminosi che rendono queste vasche uniche e scintillanti. Le resine metalliche creano un gioco di contrasti tra la forza e la robustezza del metallo e la limpida leggerezza dell’ acqua: è così che due elementi contrapposti, la materia e il fluido, si ricongiungono in un intenso e misterioso abbraccio primordiale.

Le cinque finiture disponibili – corten nero, bronzo antico, rame, similoro light e similoro smooth – creano di fatto colpi di luce pieni di energia, che illuminano come diamanti l’ ambiente bagno in una cascata di faville. La vasca Kalì Metal di BLU BLEU è disponibile in quattro versioni: isola, penisola, angolo e nicchia. La pannellatura e i due poggiatesta sono rivestiti da una resina, materiale facile da lavare e resistente all’ acqua e all’ usura, contenente polvere di metallo; una lavorazione che consente di ottenere uno strato omogeneo che appare e si percepisce come metallo massiccio.

Per garantire il massimo del benessere sono disponibili il sistema Blu Air con 22 Air Jets e il Cromo Relax, l’ apposito e sicuro sistema d’ illuminazione interna che prevede la programmazione di quattro cicli cromatici diversi per sequenze di tinte e gradazione delle intensità.

Publiredazionale. Per chi al lavoro non rinuncia mai. Da settembre a dicembre 2009 l’ offerta Meeting ed Eventi al Monsignor della Casa Country Resort di Borgo San Lorenzo (FI)

 Nella terra dell’ arte senza tempo, tra antiche mura di pietra che diedero i natali all’ autore del Galateo Giovanni Della Casa, il Monsignor della Casa Country Resort (FI), tenuta di 200 ettari in pieno stile toscano, luogo di pace per rilassarsi e rigenerarsi, diventa contesto ideale di incontro per chi al lavoro non sa, o non può, rinunciare, ma che ama lavorare a contatto con ambienti dal fascino straordinario gustandosene la tranquillità, i colori e i profumi.

Il resort dispone infatti di 4 sale ideali per meeting e team building, proponendo per le occasioni speciali banchetti e cene di gala all’ interno della villa rinascimentale La Casa, circondata da un parco secolare di otto ettari e posta sotto il vincolo ambientale del Ministero dei Beni Culturali come area di particolare pregio paesaggistico .

E per i momenti di pausa, per rivitalizzare corpo e mente, in un ambiente elegante e ricercato, l’ hotel dispone di un centro benessere con palestra cardio – fitness, sauna, bagno turco e vasca Jacuzzi e propone trattamenti per viso e corpo per uomo e donna, con prodotti cosmetici esclusivi.