Dal volume (ed. Spirali)
La Confedilizia, superato il periodo corporativo, quando i proprietari di casa (e con loro, la loro organizzazione) vennero inglobati nella corporazione dell’industria, si è immediatamente ricostituita come Confederazione della proprietà immobiliare. Conta oggi su più di duecento sedi territoriali riunite in associazioni organizzate su base regionale (precisamente in diciannove Federazioni regionali). La Confedilizia è così presente in tutti i capoluoghi di provincia e anche negli altri maggiori centri; è una Confederazione dell’immobiliare a pieno titolo, perché ad essa aderiscono sia gli investitori istituzionali sia le società immobiliari e la proprietà diffusa; aderiscono organizzazioni che utilizzano gli immobili per determinate attività, come i Bed and Breakfast; aderisce, naturalmente, l’Associazione delle dimore storiche, che è una nostra componente oltre che qualificata e di prestigio, nonché l’Associazione archivi gentilizi e storici; con uno speciale loro Coordinamento – l’Assotrusts – aderiscono anche i trusts, una nuova forma di investimento immobiliare per la segregazione dei beni, anche a protezione degli incapaci di provvedere alla gestione degli stessi: si trova modo di costituire il loro patrimonio, appunto, in trust, che è un istituto di origine inglese, nato con l’affidamento dei beni a un trustee da parte di coloro che si imbarcavano per andare alle crociate, affinché li amministrasse.