Ance: dalla Cassa depositi e prestiti maxi-fondo per alloggi popolari

 La Cassa depositi e prestiti crea una sgr per finanziare 20 mila alloggi di edilizia popolare Piano case, la Cdp lancia maxi-fondo da miliardo. Fondazioni e assicurazioni avranno un ruolo chiave. Alfonso Iozzo, il presidente della Cassa depositi e prestiti (Cdp), punta sul business del mattone. Ieri il cda della Cdp ha deciso di creare una societa` di gestione del risparmio (Sgr) che avra` il compito di gestire un maxi-fondo immobiliare da circa 1 miliardo, che servira` a finanziare il piano-casa inserito dal governo nel decreto, che contiene la manovra, varato prima dell`estate. In collaborazione con i ministeri dell`Economia e delle Infrastrutture, la nuova Sgr della Cdp nascera` verso l`inizio del 2009 dopo l`ok della Banca d`Italia. Due gli obiettivi prioritari: il primo e` quello di sostenere la realizzazione di nuove unita` abitative (20 mila quelle previste entro l`anno prossimo) da destinare a categorie svantaggiate, tipo famiglie a basso reddito o giovani coppie. L`altro obiettivo e` aiutare gli enti locali a valorizzare il proprio patrimonio immobiliare. Una norma che servira` a rimpinguare le casse dei Comuni in vista dell`arrivo del federalismo fiscale.

Confedilizia: niente piu attestati di certificazione energetica per compravendite e locazioni

Niente più attestati di certificazione energetica da allegare alle compravendite o da consegnare agli inquilini. Lo rileva la Confedilizia sottolineando che per effetto dell’avvenuta abrogazione degli obblighi relativi previsti dalla

Sardegna: Contributi a fondo perduto per la prima casa, scadono i termini

 Il 26 settembre è l’ultimo giorno utile per la presentazione delle domande. Un bando da 25 milioni di euro. Attivo un Numero verde al quale rivolgersi per chiarimenti sui requisiti richiesti e sulla compilazione del modulo, disponibile on line. Venerdì 26 settembre scadono i termini per la presentazione delle domande per la concessione dei contributi a fondo perduto per l’acquisto, la costruzione, il recupero o l’acquisto con recupero della prima casa di abitazione. L’Assessorato regionale dei Lavori pubblici ricorda che è disponibile il Numero Verde 800-811188 per fornire chiarimenti sui requisiti richiesti e sulla compilazione del modulo, disponibile on line sul sito della Regione. Eccezionalmente, per venire incontro alle esigenze degli utenti, venerdì 26 il Numero Verde sarà attivato anche nel pomeriggio sino alle ore 17. Il bando da 25 milioni di euro prevede la concessione di un contributo in conto capitale sino a 25mila euro. Nella graduatoria avranno una premialità di punteggio le coppie di nuova formazione, le famiglie costituite da genitori soli con uno o più figli a carico e i nuclei familiari in cui uno o più componenti si trovino in situazione di disabilità grave. Premialità sono previste anche per chi recupera o acquista e recupera un alloggio costruito prima del 1960.

Milano: aperto nuovo bando dal Comune per la “casa”

 Verga: “Con l’aggiornamento delle graduatorie ogni sei mesi, siamo in grado di rilevare costantemente il disagio abitativo, andando poi, quindi, ad assegnare le abitazioni ai nuclei che più ne hanno bisogno”. È aperto il quinto bando del Comune (secondo semestre 2008) per la formazione della graduatoria valevole ai fini dell’assegnazione degli alloggi in affitto di edilizia residenziale pubblica. Dal luglio 2006, l’aggiornamento delle graduatorie avviene ogni sei mesi per consentire a quanti si trovano in una condizione diversa da quella indicata nella precedente domanda (per fatti o eventi nuovi), di integrare la richiesta, documentando le variazioni. Variazioni che possono modificare il punteggio e, di conseguenza, la posizione in graduatoria. L’aggiornamento semestrale consente di avere una fotografia sempre attuale delle richieste di edilizia sociale. “Con questo nuovo sistema – ha spiegato l’assessore alla Casa Gianni Verga – le assegnazioni nel 2007 sono state 969. Per quanto riguarda il 2008, al 31 agosto eravamo già arrivati a 731 nuove assegnazioni. Quindi anche per quest’anno si conferma il trend positivo. Con l’aggiornamento delle graduatorie ogni sei mesi, siamo in grado di rilevare costantemente il disagio abitativo, andando poi, quindi, ad assegnare gli alloggi ai nuclei che più ne hanno bisogno”.

Toscana: case popolari, molte sorprese, spesso esclusi i più poveri

 Una ricerca doverosa che precede la riforma del testo unico di legge» Case popolari, contributi per l’affitto, case in edilizia agevolata: questo il sistema pubblico che dà risposte a chi non può permettersi un alloggio in proprietà o in affitto a prezzi di mercato. Un sistema che dovrebbe consentire ai meno abbienti di usufruire di un alloggio pubblico a canone sociale. A quanti si trovano in una fascia intermedia il sistema riserva il “contributo per l’affitto” destinato ad alleviare il peso di un affitto di mercato. Infine, c’è l’edilizia agevolata convenzionata che prevede un canone di locazione contenuto oppure il contributo per l’acquisto della prima casa. In vista della riforma della legge regionale sull’edilizia residenziale pubblica alla quale sta lavorando, l’assessore regionale alla casa Eugenio Baronti ha commissionato all’Irpet, l’istituto per la programmazione economica della Toscana, uno studio volto ad approfondire la conoscenza delle caratteristiche degli assegnatari delle diverse tipologie di benefici. Non solo, lo studio effettua proposte e simulazioni per una maggiore equità del sistema. I primi risultati dello studio condotto su un campione di circa 25 mila famiglie, pari alla metà delle 50 mila famiglie toscane che risiedono in un alloggio pubblico, sono stati presentati oggi durante una conferenza stampa. Presenti: l’assessore Eugenio Baronti, i ricercatori Irpet che hanno condotto lo studio, gli operatori dell’edilizia residenziale pubblica in Toscana. «Una premessa doverosa – ha detto l’assessore Baronti -. Questo studio fotografa l’esistente, ci consegna una situazione e ci segnala distorsioni e criticità fornendoci elementi necessari ed utili in questa fase di messa a punto di una nuova Legge regionale che al sistema delle politiche abitative pubbliche, restituisca efficacia, efficienza e maggiore equità. Voglio precisare che questo è un punto di partenza e non un punto di arrivo, le simulazioni contenute nello studio sono solo una proposta Irpet sulle quali intervenire attraverso un confronto aperto e democratico con tutti i soggetti interessati, e soprattutto con i rappresentanti delle organizzazioni sindacali e degli inquilini». «Lo studio evidenzia – prosegue Baronti – come il sistema pubblico della casa in Toscana sia caratterizzato da distorsioni e iniquità. Balza subito agli occhi come si continuino a fornire elevati livelli di tutela sociale con canoni di affitto molto lontani da quelli di mercato ad un certo numero di famiglie che sono riuscite ad accedere all’alloggio popolare, anche quando le condizioni di bisogno sono superate, in alcuni casi ampiamente.