Finanza immobiliare: manca l’informazione alla base dei mancati investimenti nei titoli del settore

 L’11 giugno, presso la sede romana dell’ABI, Nomisma ha presentato il suo primo Rapporto sulla Finanza Immobiliare con il quale viene fatto il punto sulla crescita che ha avuto il settore nel corso dell’ultimo ciclo immobiliare (1995-2007) anche grazie alla sua accentuata finanziarizzazione. In occasione del Rapporto sulla Finanza Immobiliare (RFI) è stata effettuata un’indagine campionaria su 2.000 famiglie italiane rappresentative della popolazione nazionale. Con tale indagine si sono studiate e misurate le motivazioni delle famiglie relativamente all’investimento immobiliare, sia diretto, e principalmente volto alla casa, sia indiretto, e quindi volto a titoli di società o fondi immobiliari. Dall’indagine emerge dunque che il 69,1% delle famiglie vive in case di proprietà e ben il 22,2% delle famiglie italiane (corrispondenti a quasi 5,2 milioni di nuclei familiari) ha un mutuo in corso e di queste il 96,2% ha un mutuo fondiario per l’acquisto di una abitazione (85,9% per prima casa ed 11,9% per altre case).

Parma: Parmabitare nasce “Casadesso”

 Costruire e gestire alloggi già arredati e pronti ad accogliere lavoratori provenienti da fuori città, giovani coppie e nuclei monogenitoriali: questo l’obiettivo di Casadesso e Parmabitare, due società partecipate dal Comune di Parma, i cui presidenti (rispettivamente Claudio Bigliardi Gianni Leoni) giovedi 26 giugno hanno fatto il punto sullo stato dei lavori davanti alla Commissione Consiliare Permanente per il Controllo su Istituzioni, Aziende e Consorzi. Casadesso è una società partecipata al 100% dal Comune di Parma, che mette a disposizione dei soggetti sopracitati alloggi a canoni accessibili (i canoni d’affitto ipotizzati sono di 240 euro al mese per i monolocali, 300 per i bilocali e 480 per i trilocali; l’arredamento è già presente alla consegna dell’alloggio, assegnato mediante bando pubblico). Nella sua prima fase la SpA prevede la costruzione di 120 alloggi: 60 in via Budellungo e 60 a Vicofertile, che saranno pronti, i primi per la fine di luglio, i secondi entro la fine dell’anno. La realizzazione è resa possibile grazie anche al contributo della Fondazione Cariparma.
L’assegnazione degli alloggi è temporanea: dopo un periodo di tre anni, gli affittuari dovranno abbandonare l’alloggio, per essere sostituiti da altri con analoghe necessità ed urgenze.

L’ indagine Tecnoborsa 2008: le famiglie italiane e il mercato immobiliare

 Dopo la crescita proliferante del ciclo 1998/2007, il settore residenziale italiano registra un sensibile calo delle transazioni. Infatti, a fronte di un 12,1% di transazioni effettuate nel biennio 2006-2007, il 9,1% delle famiglie prevedono di effettuare almeno una transazione immobiliare nel biennio 2008-2009 ma i prezzi rimangono al centro delle preoccupazioni delle famiglie italiane” – ha affermato Valter Giammaria Presidente di Tecnoborsa. Andando ad analizzare le compravendite, è emerso che il 4,2% delle famiglie intervistate ha acquistato un immobile nel biennio considerato, mentre solo lo 0,1% ha tentato senza riuscirvi. Dal confronto dell’Indagine 2008 con quella 2006 si è riscontrato che la percentuale di famiglie che ha acquistato un’abitazione è scesa solo dello 0,5% e dell’1,1% per chi ha tentato senza successo; conseguentemente, sono saliti di 1,6 punti percentuali coloro che nel biennio considerato non hanno acquistato un’abitazione. Il calo è ancora più marcato se il confronto viene fatto con il risultato rilevato nel 2004 (-2,2 punti percentuali). Come per le Indagini precedenti, più della metà di chi ha comprato o tentato di comprare casa lo ha fatto per acquistare l’abitazione in cui vivere (il 61,2% di coloro che hanno acquistato un’abitazione); un’altra percentuale rilevante lo ha fatto per l’acquisto della casa per parenti prossimi (18,8%), o per la seconda casa per le vacanze (11,8%); una percentuale minore per investimento (5,9%); il restante 2,4% ha acquistato un’abitazione per altri motivi.

Dichiarazione di Guido Piran sul Programma del Governo per la casa

 Il programma di governo per la casa prevede la cancellazione dei progetti definiti dalla precedente legislatura e già in fase attuativa, per usarne le risorse in modo differente. In pratica gli stanziamenti previsti dalle due Finanziarie del governo Prodi sono abrogati e indirizzati ad un piano che prevede quasi esclusivamente iniziative in partenariato tra pubblico e privato, non risultando chiaro se ad affitto permanente o anche in proprietà. Si tratta di un arretramento del metodo concertativo considerato che quanto sopra, era già stato concordato al Tavolo di concertazione nazionale sulle politiche abitative. Inoltre il decreto prevede l’alienazione generalizzata del patrimonio degli ex IACP, ciò significa che se fosse venduto tutto l’attuale patrimonio, pari a circa 950.000 alloggi, con le modalità previste dal piano governativo, il ricavato potrebbe produrre circa 130-150.000 nuovi alloggi.

Confedilizia: le tariffe d’estimo cercano un giudice

 Parlando al Convegno toscano dell’Associazione magistrati tributari in corso a Firenze, il Presidente della Confedilizia Corrado Sforza Fogliani ha detto: “Le tariffe d’estimo ministeriali (che servono a fissare la rendita, e quindi la base imponibile, di abitazioni, uffici e negozi) possono essere impugnate solo per motivi di legittimità. Non si può cioè farne valutare da alcun giudice la congruità, che è proprio quel che invece interessa ai contribuenti. È una situazione paradossale, veramente assurda, in un Paese che proclama di ispirarsi ai principii dello Stato di diritto. Eppure, col passato Governo non c’è stato nulla da fare: rispondeva per esso l’Agenzia del territorio, che evidentemente non vuole controlli a proposito dei suoi rilevamenti di prezzi e canoni sul territorio. Ora, abbiamo già rappresentato il problema al nuovo Governo, che speriamo non segua su questo la strada del vecchio.

Sardegna: da domani il bando per i contributi casa a fondo perduto

 Verrà pubblicato sul Buras di domani, sabato 28 maggio, il bando per la concessione dei contributi a fondo perduto per la prima casa di abitazione. Il Bando da 25 milioni di euro prevede la concessione di un contributo in conto capitale (a fondo perduto), fino a 25 mila euro, per l’acquisto, la costruzione, il recupero o l’acquisto con recupero della prima casa di abitazione. Nella graduatoria avranno una premialità di punteggio le famiglie di nuova formazione, le famiglie costituite da genitori soli con uno o più figli a carico e i nuclei familiari in cui uno o più componenti si trovino in situazione di disabilità grave. Premialità sono previste anche per chi recupera o acquista e recupera un alloggio costruito prima del 1960.

Confedilizia: sugli impianti non cè piu alcun obbligo per compravendite e locazioni

 Con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale di ieri del decreto-legge n. 112/’08, è caduto ogni obbligo di consegna o di allegazione di documentazione relativa alla sicurezza degli impianti in caso di compravendita o di locazione di un immobile, abitativo e non abitativo. Lo fa presente la Confedilizia, segnalando che il decreto-legge in questione ha infatti abrogato l’articolo 13 del decreto ministeriale n. 37 del 2008, che aveva imposto ai proprietari tutta una serie di adempimenti nel senso sopra indicato, obbligando in particolare gli stessi alla consegna agli acquirenti e agli inquilini della documentazione amministrativa e tecnica relativa agli impianti presenti negli immobili venduti o locati.

BCE: e’ necessario dissuadere Trichet dalla volonta’ di aumentare il tasso di sconto

 Al 4% ha già’ causato innumerevoli disastri sul fronte dei mutui, ora bisogna diminuirlo. Pur essendo rispettosi dell’autonomia delle Banche Centrali, noi chiediamo con grande determinazione che si intervenga per dissuadere la volontà del Governatore Trichet ad aumentare il tasso di sconto. Molti operatori politici ed economici sostengono il fatto che, in Europa ed in particolare in Italia, l’inflazione venga determinata da fattori esogeni, come l’aumento delle materie prime. A prescindere dalla discussione in atto, se incidono di più le speculazioni o la domanda in crescita nel mercato, tali aumenti sono anche dovuti al differenziale del tasso di sconto nei paesi occidentali, che ha determinato una forte valutazione dell’Euro rispetto al Dollaro. Si pensava forse e si pensa oggi che i produttori di materie prime, a partire da quella fondamentale del petrolio, vogliano vedere diminuiti i propri introiti, dato che le materie prime vengono vendute in valuta statunitense? Logica e realtà dimostrano come ciò sia poco realistico e, ogni qualvolta si fa un’operazione che tende a indebolire il Dollaro, si ha una reazione immediata di rialzo delle quotazioni delle materie prime.

Treviso: prezzi immobili bloccati

 Dopo i prezzi stratosferici degli anni scorsi, ora è crisi del mattone. Il mercato della casa è in calo nella nostra provincia. Tra il 2006 e il 2007 il numero di transazioni immobiliari è diminuito del 7,4 per cento in tutta la provincia. Sono dati forniti dall’Agenzia del territorio che in questi giorni ha reso pubblico il suo rapporto annuale che confermano la sostanziale stagnazione del mercato immobiliare a causa della crisi economica in atto. La regione Veneto è la quarta regione in Italia per numero di compravendite preceduta solamente dalla Lombardia, dal Lazio e dall’Emilia Romagna e rappresenta il 9 per cento circa del mercato immobiliare residenziale italiano e i dati sono più o meno omologhi in tutte le province venete, segno di una omogeneità regionale per quanto riguarda il mercato immobiliare. Analizzando i dati su scala regionale si evince che la provincia di Belluno è l’unica ad aver registrato rispetto all’anno precedente un incremento, seppur minimo: +0,44 per cento del numero di transazioni immobiliari.