Il mercato immobiliare secondo il 1° Rapporto Nomisma 2011

 Già all’inizio dello scorso anno, forse per un eccesso di ottimismo, si riteneva superata la fase recessiva del mercato immobiliare italiano e si è subito parlato di ripresa, pur con segnali ancora deboli ma interpretati nell’ambito di un progressivo miglioramento del contesto macroeconomico.

L’inversione di tendenza delle compravendite, l’attenuazione del calo dei prezzi e la positiva evoluzione del clima di fiducia degli operatori sono solo i principali fattori che inducevano a ritenere archiviata la fase recessiva. La timida ripresa della produzione e tassi di interesse decisamente esigui lasciavano intravedere un quadro economico più favorevole che avrebbe avuto riflessi positivi sul settore immobiliare. E tuttavia l’ipotesi di una pronta ripartenza non teneva in considerazione le profonde modifiche nel frattempo intervenute nella ripartizione del credito da parte delle banche, per ridurre la rischiosità degli impieghi e ripristinare un’adeguata solidità patrimoniale.

Mercato immobiliare Piemonte, focus su Cuneo

 A Cuneo nel secondo semestre del 2010 si è registrato un lieve ribasso delle quotazioni pari al 1,6% rispetto al semestre precedente.

Sostanzialmente stabili le quotazioni nell’area del Centro Storico e del Centro. Ad acquistare nel Centro storico sono prevalentemente giovani, anche se non manca la presenza di investitori alla ricerca di bilocali e trilocali da mettere a reddito. Si acquista per investimento sia in zona Stura che in zona Gesso, la scelta ricade su soluzioni termoautonome con un prezzo medio di 150 mila euro. La domanda di immobili in locazioni proviene da giovani e da studenti universitari, il canone di bilocali e trilocali è compreso tra 380 e 430 euro al mese.

Il mercato dei mutui in Italia secondo Tecnocasa

 Il volume di erogazioni per l’acquisto di abitazioni da parte delle famiglie italiane registra, nel terzo trimestre del 2010, una crescita rispetto allo stesso periodo del 2009 (dati del 21/01/2011 fonte Banca d’Italia).

La differenza positiva è pari a circa 929 milioni di euro, che tradotto in termini percentuali rappresenta un aumento dell’8%. Il dato conferma il trend di crescita del mercato dopo una decrescita iniziata a fine 2008. I volumi erogati includono anche i mutui di sostituzione/surroga che, benché in calo rispetto al 2009, rappresentano nel primo semestre 2010 circa il 12-14% dei volumi. Analizzando i primi nove mesi del 2010 emerge un aumento del 17% rispetto allo stesso periodo del 2009. L’osservazione dell’andamento della domanda per tutto l’anno 2010 ha fatto registrare un lieve aumento rispetto all’anno 2009 (+1% fonte CRIF).

Mercato immobiliare Liguria, focus su Bordighera

 Nel secondo semestre del 2010 i prezzi immobiliari a Bordighera sono rimasti stabili.

Si cercano soluzioni da utilizzare durante l’estate nei periodi di festività. Gli acquirenti provengono principalmente dal Piemonte e dalla Lombardia, con una maggiore presenza di persone residenti a Cuneo, Torino e Milano. Le richieste di seconda casa si concentrano su monolocali e bilocali (circa 50 mq) con spazi esterni vivibili, riscaldamento autonomo e in posizione comoda per raggiungere il mare.

Gruppo Tecnocasa, il mercato dei mutui sotto la lente

 Proseguono le nuove ed inedite rilevazioni dell’Ufficio Studi Gruppo Tecnocasa – sezione mediazione creditizia – sul mercato dei mutui per approfondire in modo scientifico e dettagliato la situazione italiana ed individuarne caratteristiche e tendenze.

Tali analisi sono possibili grazie alla capillarità delle agenzie di mediazione creditizia Kìron ed Epicas, presenti in buona parte delle province italiane, per un totale di 330 agenzie affiliate.

Il mercato immobiliare nel secondo trimestre 2010, focus su Imperia e provincia

 Nel secondo semestre del 2010 le quotazioni delle abitazioni situate nella provincia di Imperia hanno segnalato una contrazione dello 0,5%. Le località turistiche di mare sono rimaste stabili.

A San Lorenzo al Mare si registra un incremento della richiesta di seconde case, spinta in parte dagli interventi che hanno portato alla realizzazione della nuova pista ciclabile e della passeggiata pedonale ottenuta in seguito al recupero del tracciato della vecchia linea ferroviaria che collega San Lorenzo al Mare a Sanremo.

Il mercato immobiliare in Italia nel secondo trimestre 2010, focus sulla Liguria

 Nel secondo semestre del 2010 le quotazioni delle abitazioni di Imperia hanno segnalato una contrazione dello 0,8%.

Stabili i prezzi delle case ad Oneglia, dove si sono realizzati soprattutto acquisti di sostituzione indirizzati sui quattro locali. Non sono mancati anche investitori che hanno comprato piccoli tagli, bilocali su cui investire cifre medie di 150 mila euro e da affittare a 350-400 euro al mese.

Osservatorio Tecnocasa, il mercato immobiliare italiano

 Si sono concluse le analisi dell’Ufficio Studi del Gruppo Tecnocasa sul mercato immobiliare italiano nel secondo semestre del 2010: la raccolta della nuova edizione dell’Osservatorio Immobiliare ha interessato 6.110 zone per un totale di oltre 50.759 dati rilevati attraverso le oltre 3.200 agenzie affiliate sul territorio.

Dall’indagine risulta che il mercato immobiliare italiano ha confermato i trend già emersi nel corso della prima parte dell’anno: prezzi ancora leggermente al ribasso e ripresa della volontà di acquisto e di investimento nel mattone.

Il mercato dei laboratori, le quotazioni

 Nei primi sei mesi del 2010 le quotazioni dei laboratori hanno segnalato una contrazione dell’1,2%, i canoni di locazione dell’1,5%.

In Lombardia la diminuzione dei prezzi è stata dello 0,9% e quella dei canoni dell’1,4%. In Piemonte si è registrato rispettivamente un ribasso dell’1,6% e del 3,2%. In Veneto i prezzi sono in calo dell’1,5%, le locazioni dello 0,6%.

Mercato immobiliare Verona e Palermo, focus su immobili commerciali

 A Verona si registra molta più offerta che domanda sul mercato degli uffici.

Quest’ultima si orienta soprattutto verso soluzioni di qualità che non sempre si trovano sul mercato. Le richieste si focalizzano su tagli da 100-150 mq per una spesa compresa tra 150 e 200 mila euro.

L’abbondante offerta sul mercato è spiegata dal fatto che alcune aziende hanno dismesso le loro attività affittando capannoni e uffici annessi e perché molte aziende hanno deciso di spostarsi in strutture all’interno di centri direzionali situati nelle zone periferiche e nell’hinterland. A ricercare gli uffici sono studi professionali, società finanziarie o amministrative. I prezzi degli uffici sono compresi tra 1800 e 2200 euro al mq, mentre i canoni di locazione oscillano da 96 a 160 euro al mq annuo.

Mercato immobiliare non residenziale, speciale capannoni a Milano

 Nei primi sei mesi del 2010 le quotazioni dei capannoni sono rimaste sostanzialmente stabili (0% per le tipologie usate e -0,5% per quelle di nuova costruzione).

I canoni di locazione hanno segnalato rispettivamente una diminuzione dell’1,7% per le tipologie usate e dell’1,5% per quelle di nuova costruzione. In Lombardia si registra una diminuzione dei prezzi dello 0,3% per le tipologie usate e dell’1% per quelle di nuova costruzione, mentre i canoni di locazione sono diminuiti rispettivamente dell’1% e dell’1,6%.

Il mercato immobiliare non residenziale, focus sui negozi a Milano

 Nei primi mesi del 2010, sul mercato immobiliare delle zone centrali di Milano si registra una domanda latente in attesa di esprimersi alla luce di quello che sarà stato l’andamento dell’economia italiana. Non ci si aspetta però una netta ripresa.

La richiesta è per tipologie in affitto e si cerca per lo più nelle zone semicentrali (entro la cerchia dei Navigli) perché questo posizionamento garantisce una maggiore redditività, intorno al 7% annuo lordo. Le zone centrali sono decisamente più costose e di conseguenza la redditività scende (intorno al 5% annuo lordo) ma si garantiscono un minor turn-over sull’attività. Le attività che tengono nelle zone semicentrali sono quelle legate alla ristorazione e alla somministrazione. In aumento le attività gestite da cinesi (dai centri massaggi alla vendita di oggetti).