Legambiente: “Un gravissimo errore. Frenerà l’innovazione dell’edilizia e il risparmio energetico” “Un gravissimo errore che frenerà la spinta all’innovazione dell’industria italiana delle costruzioni e al risparmio energetico, un assurdo passo indietro nella lotta al surriscaldamento del pianeta che ci allontanerà ancora di più dall’ Europa e dagli obiettivi di riduzione delle nostre emissioni”. E’ molto critico il commento di Edoardo Zanchini, responsabile energia di Legambiente sull’abolizione, con un emendamento approvato dal Governo, di alcune norme relative all’obbligo di certificazione energetica di edifici. “Sembra proprio che il Governo anziché considerare la questione energetica e i temi ambientali come una priorità del Paese faccia di tutto per remare contro l’ambiente – ha aggiunto Zanchini – . Non si spiega altrimenti perché abolire uno dei pochi provvedimenti utili ad imboccare la strada dell’efficienza e del risparmio energetico in un settore così importante come quello delle costruzioni.
Norme e leggi sulla casa
Gli immobili se commercializzati non hanno diritto all’eco-bonus
La detrazione del 55 per cento prevista per gli interventi di riqualificazione energetica spetta esclusivamente a chi utilizza i beni, anche se strumentali, non a chi li commercializza. Il lavori di riqualificazione energetica effettuati su un immobile merce non possono beneficiare dell’agevolazione fiscale prevista dalla Finanziaria 2007. Questo il parere dell’agenzia delle Entrate, espresso con la risoluzione n. 303/E del 15 luglio, che risponde a un interpello con il quale si chiede se una ditta di costruzioni può usufruire dello sconto Irpef previsto dalla Finanziaria 2007 (articolo 1, comma 344, della legge 296/2006), per un immobile che intende ristrutturare e poi rivendere. La norma in questione prevede la detrazione di imposta del 55% per interventi riguardanti impianti di riscaldamento, finalizzati al conseguimento di un maggior risparmio energetico, effettuati, su edifici già esistenti, entro il 31 dicembre 2007, termine prorogato dalla Finanziaria 2008 al 31 dicembre 2010.
Anaci: la trasmissione elenco condomini ai fornitori è plausibile
In riferimento alla sentenza Cassazione S.U. n. 9148/2008 ed a seguito di specifico quesito del Centro Studi Nazionale ANACI in merito alle conseguenze della esclusione della solidarietà per le obbligazioni nell’ambito condominiale ai fini della protezione dei dati personali trattati, il direttore del CSN è stato ricevuto il 3 luglio scorso presso gli uffici del Garante per la privacy, per conoscere la legittimità della trasmissione, ai titolari di contratti di appalto per beni e servizi, da parte degli amministratori di generalità, carature millesimali e situazioni di morosità dei partecipanti dei condomìni gestiti. L’approfondito confronto con i funzionari preposti all’unità operativa competente per materia, ha nuovamente evidenziato le particolari peculiarità della gestione condominiale nella quale, come evidenziato nella decisione, le obbligazioni vengono contratte nell’interesse di ciascun partecipante coinvolto, in quanto l’amministratore rappresenta i singoli condomini secondo le rispettive quote di proprietà.
Piacenza prende il sole e lo trasforma in energia
Progetto per la promozione dell’energia solare nella nostra città: contributi per l’acquisto di impianti e gruppi d’acquisto. Al via le iniziative del Comune di Piacenza per sostenere i privati cittadini che intendono produrre e utilizzare l’energia solare. Da un lato un programma di erogazione di contributi per gli impianti solari, dall’altro l’istituzione di un “gruppo di acquisto comunale” per impianti solari termici e impianti fotovoltaici (i dettagli sono disponibili nella scheda dedicata). Entrambe le iniziative, rivolte ai cittadini di Piacenza, saono pensate per favorire l’acquisto degli impianti solari a prezzi agevolati. Il contributo viene concesso esclusivamente per gli impianti solari termici realizzati dopo il 1° gennaio 2008 a servizio di:
– unita’ immobiliari ad uso abitativo; condomini con destinazione d’uso residenziale prevalente (superiore a 500/1000) e con distribuzione centralizzata ACS e/o riscaldamento; ubicati nel Comune di Piacenza al 31 dicembre 2007.
La definizione del valore e il monitoraggio delle garanzie immobiliari
L’adozione delle norme contabili internazionali (IAS/IFRS) e gli accordi di Basilea hanno imposto una radicale trasformazione dell’approccio del sistema finanziario alle valutazioni immobiliari. La definizione del valore equo (fair value) e il rispetto di rigidi criteri nella redazione del rapporto di valutazione da una parte, la possibilità per gli istituti bancari di commisurare l’accantonamento a fini di riserva di risorse in ragione del valore di riferimento del sottostante dall’altra, hanno notevolmente accresciuto l’attenzione degli istituti finanziari italiani alla qualità ed alla trasparenza delle stime immobiliari, imponendo di fatto il periodico aggiornamento delle stime degli immobili a garanzia dei finanziamenti erogati. Per il sistema finanziario del nostro Paese, in particolare, l’entrata in vigore degli accordi di Basilea 2 ha comportato la necessità di rivedere drasticamente le procedure di archiviazione delle valutazioni immobiliari, colmando affannosamente il deficit di sistematizzazione delle informazioni di base per un’efficiente gestione delle garanzie accumulate negli anni. In tale contesto, il reperimento dei valori effettivi di mercato e la definizione dell’evoluzione storica degli stessi, rappresenta un elemento imprescindibile, specie in una delicata fase congiunturale di transizione come quella attuale.
Vivere in condominio: le spese e la ripartizione
L’art. 63 delle Disposizioni per l’attuazione del Codice Civile stabilisce che “chi subentra nei diritti di un condomino è obbligato, solidalmente con questo, al pagamento dei contributi relativi all’anno in corso e all’anno precedente“. È opportuno pertanto che l’acquirente prima della stipulazione del rogito notarile ottenga informazioni in ordine all’esistenza di oneri arretrati e di eventuali lavori deliberati e/o in corso. Anche se nel rogito viene inserita la clausola secondo la quale tutti gli oneri condominiali sono a carico del venditore fino alla data della stipula, l’amministratore può richiedere direttamente all’acquirente eventuali quote arretrate (nei limiti di cui all’art. 63 disp.att.); quest’ultimo poi dovrà adoperarsi per suo conto per richiederne il rimborso al venditore. Le spese e la loro ripartizione.
Emilia Romagna: case, verde, servizi. Aprono i cantieri in undici città
Aprono in Emilia Romagna i cantieri per gli interventi previsti dai Contratti di quartiere che finanziano in regione programmi di recupero urbanistico nelle città di Piacenza, Fidenza (Pr), Reggio Emilia, Modena, Bologna, Imola, Ferrara, Bondeno (Fe), Ravenna, Faenza (Ra) e Forlì. Sono oltre ottantadue milioni di euro le risorse destinate al recupero di quartieri ed aree degradate delle città dell’Emilia-Romagna. Considerando anche l’apporto dei privati, dei Comuni e degli altri soggetti coinvolti negli interventi, l’investimento complessivo arriva a circa 215 milioni di euro, di cui 64 da parte dei Comuni. L’obiettivo degli interventi è di aumentare gli spazi verdi, i servizi e realizzare abitazioni più confortevoli ma anche combattere emarginazione e insicurezza. Il via libera ai lavori è arrivato oggi, 9 luglio, con la sottoscrizione, tra Regione e Comuni, degli accordi di programma operativi. “Sono interventi – ha spiegato l´assessore regionale alla programmazione e sviluppo territoriale Luigi Gilli – che attuano anche obiettivi di sostenibilità energetica ed ambientale. Interventi nei tessuti urbani che riqualificano l´esistente e, soprattutto, non consumano nuovo territorio con l´obiettivo di migliorare la qualità delle città e delle loro periferie”.
Turismo: “Case per le vacanze” la nuova leva per lo sviluppo
Fiaip incontra il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega al Turismo Michela Vittoria Brambilla: oltre 800mila Case per le Vacanze costituiscono oggi una forte leva per il rilancio delle politiche per il mercato dell’ospitalità in Italia. La riqualificazione dell’offerta turistica di case vacanze e residenze ed il riconoscimento di nuove figure professionali è indispensabile se si vuole riattivare un segmento, che ormai rappresenta più del 50% del numero totale di pernottamenti sul suolo italico, ed è in continua crescita. “E’ necessaria una forte azione nel comparto turistico che permetta a chi possiede e gestisce le case vacanze, e a tutti gli operatori immobiliari che operano nel settore degli affitti, strumenti più chiari sia dal punto di vista fiscale che legislativo per poter avviare da subito una nuova fase di sviluppo”. A sottolinearlo è Osvaldo Grandin, vicepresidente nazionale della Fiaip – Federazione italiana agenti immobiliari professionali, aderente a Confindustria e Confedilizia – con delega al settore turistico, che ieri ha incontrato il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega al Turismo On. Michela Vittoria Brambilla, insieme all’ On. Michaela Biancofiore, Segretario della Commissione Affari Esteri e Comunitari della Camera dei Deputati ed una delegazione Fiaip composta dal Vicepresidente nazionale vicario Paolo Righi, e dal consigliere nazionale del Trentino Alto Adige Carlo Perseghin.
Sardegna: 23 milioni di euro per interventi di contrasto delle povertà
Sostegno economico alle persone che vivono in grave condizione di povertà, iniziative a favore delle famiglie con almeno quattro figli ed un reddito insufficiente, rifinanziamento del programma regionale “Né di fame né di freddo” a favore di senzatetto e clochard. Proseguendo le azioni di contrasto alle povertà estreme, la Giunta regionale ha stanziato oggi quasi 23 milioni di euro “per il sostegno economico di persone e famiglie prive di reddito, in condizioni di accertata povertà e per l’abbattimento dei costi abitativi e dei servizi essenziali”. “Si tratta – ha detto l’assessore Dirindin – di sostenere le persone in difficoltà duratura o transitoria, con progetti personalizzati di aiuto e monitoraggio delle azioni poste in essere attraverso la collaborazione con i Comuni. Lo scorso anno, con 5 milioni e mezzo, abbiamo potuto erogare mensilmente fino a 250 euro a persona. Quest’anno lo stanziamento è stato quadruplicato e la somma mensile erogabile è di 350 euro a persona. Un incremento notevole per un Programma che – nel resto d’Italia – solo Emilia, Friuli, Basilicata e Campania hanno adottato”. Gli interventi sono finalizzati prioritariamente ad un aiuto nel pagamento di servizi essenziali (canone di locazione, energia elettrica, gas, acqua, rifiuti solidi urbani): a disposizione ci sono 15.000.000 euro da ripartire tra i Comuni della Sardegna (per il 10% in parti uguali e per il 90% in relazione alla popolazione). Sono previste poi iniziative a favore di famiglie numerose (minimo 4 figli), che abbiano un reddito insufficiente a coprire le esigenze essenziali: anche in questo caso, pur non trovandosi in condizione di povertà estreme, ci sarà un sostegno per l’abbattimento dei costi abitativi e dei servizi (canone di locazione, bollette ecc. ecc.) ma anche il pagamento di servizi come l’asilo nido, baby sitter, la frequenza di attività sportive o la partecipazione ad iniziative culturali, di studio o attività extrascolastiche. Per questa tipologia di intervento sono stati stanziati quasi 6 milioni di euro.
Regioni: programma di riqualificazione urbana per alloggi a canone sostenibile. Orientamenti delle Regioni per la predisposizione dei bandi
A seguito della sentenza del 5 novembre 2007 del Tar Lazio, resa su ricorso della Regione Umbria, con la quale è stato annullato il D.M. 8 marzo 2006 per “Il completamento del programma innovativo in ambito urbano Contratti di quartiere II”, con il D.M. del 26.03.2008 prot. n. 2295 del Ministero delle Infrastrutture, è stato attivato un programma innovativo in ambito urbano denominato: “Programma di riqualificazione urbana per alloggi a canone sostenibile”. Questo programma, da realizzarsi con il concorso e la collaborazione delle Regioni, è finalizzato all’incremento della disponibilità degli alloggi in locazione a canone sostenibile e al miglioramento infrastrutturale di ambiti urbani e quartieri degradati caratterizzati da condizioni di forte disagio abitativo. Il Decreto, è stato accolto con notevole interesse da parte delle Regioni, che hanno tenuto un incontro a Roma, in data 8 aprile 2008, al fine di concordare linee di indirizzo comuni per la realizzazione del programma medesimo. Dal dibattito scaturito sono emerse riflessioni e indicazioni di carattere generale. In primo luogo unanimemente si è ritenuto più opportuno, anziché predisporre un bando unico o un modello di bando “tipo”, fissare alcuni contenuti comuni relativamente a tempi e procedure da rispettare nei bandi regionali, lasciando poi a ciascuna Regione la definizione dei dettagli in funzione di specifiche problematiche ed esigenze del caso. Per cui, fermi restando le caratteristiche, i contenuti edilizi e urbanistici che il D.M. di che trattasi ha sancito come imprescindibili, e che di seguito vengono sinteticamente esposti, si è teso ad indicare delle soluzioni, anche interpretative, su quegli elementi che il Decreto non ha definito nello specifico, ma che si è convenuto debbano essere contenuti in modo omogeneo in tutti i bandi regionali per la realizzazione dei programmi in questione.
Provincia di Roma: firmato protocollo d’intesa sulle attività di smaltimento rifiuti
Incrementare le verifiche sulle attività di smaltimento dei rifiuti in discarica sul territorio provinciale per ridurre al minimo l’impatto sull’ambiente. È quanto si propone il protocollo di intesa firmato a Palazzo Valentini dall’assessore alle Politiche del territorio e alla tutela ambientale della Provincia di Roma, Michele Civita, e dal commissario di Arpalazio, Corrado Carruba. Nella provincia di Roma esistono sei discariche, tra cui la più grande d’Europa che quella di Malagrotta. L’intesa, che ha la durata di un anno, prevede che dopo ogni controllo Arpalazio trasmetta alla Provincia una relazione tecnica dettagliata delle attività svolte e un eventuale verbale di accertamento, laddove venga riscontrata una violazione amministrativa a carico dei soggetti controllati.
Vivere in condominio: La fonte normativa
II condominio è regolato dagli articoli da 1117 a 1139 del Codice Civile, dalle disposizioni per l’attuazione e dalle leggi speciali. In questi articoli è contenuto quanto riguarda:
LE PARTI COMUNI DEL FABBRICATO; I DIRITTI DEI PARTECIPANTI; LA INDIVISIBILITÀ DELLE PARTI COMUNI; LE INNOVAZIONI; LA RIPARTIZIONE DELLE SPESE; LA NOMINA E LA REVOCA DELL’AMMINISTRATORE; LE ATTRIBUZIONI DELL’AMMINISTRATORE; LA RAPPRESENTANZA DEL CONDOMINIO; L’ASSEMBLEA E LE SUE ATTRIBUZIONI; IL REGOLAMENTO DI CONDOMINIO
Ogni condominio ha, o dovrebbe avere, un proprio regolamento nel quale sono contenute regole particolari relative a quello specifico condominio ed al quale sono allegate le “tabelle millesimali“ cioè i valori proporzionali di ciascuna unità immobiliare di proprietà esclusiva, facente parte del
fabbricato. Oltre agli articoli del Codice Civile esistono altre norme che regolano la vita del condominio, in genere si tratta di norme (leggi, decreti legislativi, decreti ministeriali, circolari, ecc.) di portata più generale, come, ad esempio, quelle sul risparmio energetico o sulla prevenzione incendi, sulla sicurezza degli impianti o sull’abbattimento delle barriere architettoniche; di queste norme è impossibile fare un elenco anche perché, a differenza degli articoli del Codice Civile, subiscono modificazioni in termini abbastanza brevi.