Reato di cessione degli immobili agli stranieri irregolari: introdotto il requisito dell’ingiusto profitto

 Le Commissioni Affari Costituzionali e Giustizia del Senato hanno emendato l’art. 5 del decreto legge n. 92/2008 (Misure urgenti in materia di sicurezza pubblica) che prevedeva, nella sua stesura originaria, la pena della reclusione da sei mesi a tre anni e la confisca nei confronti di chiunque avesse ceduto a titolo oneroso un immobile a stranieri irregolarmente residenti nel territorio dello Stato. In particolare, è stato introdotto un nuovo elemento necessario per integrare la fattispecie penale: è ora previsto che il soggetto agente abbia tratto dal fatto “un ingiusto profitto”. Tale scopo segna il passaggio da una fattispecie originaria a dolo generico ad un’ipotesi di reato che si integra solo in presenza di dolo specifico.

Sardegna: rimborso della tassa sulle seconde case a uso turistico

 Il tesoriere della Regione sta inviando ai contribuenti aventi diritto al rimborso una comunicazione con le modalità dell’accreditamento di quanto dovuto, in virtù di quanto disposto da una sentenza della Corte Costituzionale. Tre anni di tempo dalla data del versamento. Stiamo rispettando l’impegno assunto con i contribuenti di procedere con immediatezza e con procedure semplificate al rimborso. È un punto d’onore dimostrare che si può instaurare un rapporto leale con i cittadini-contribuenti, all’insegna del rigore nel rispetto della legge, nell’avere ma anche nel dare”. Con queste parole l’assessore regionale della Programmazione e Bilancio, Eliseo Secci, accompagna la notizia che il tesoriere della Regione Sardegna, l’Unicredit Banca, ha iniziato ad inviare ai contribuenti che hanno diritto al rimborso della tassa sulle seconde case a uso turistico e sulle plusvalenze derivanti dalla compravendita delle degli immobili nella fascia dei tre chilometri dal mare, la comunicazione con le modalità di rimborso e gli importi divisi in quota capitale e quota interessi.
La Giunta regionale, con una delibera assunta il 13 maggio scorso, aveva impartito agli uffici finanziari della Regione le direttive per rimborsare, “con procedura semplice, rapida e sicura”, i tributi regionali dichiarati illegittimi dalla sentenza della Corte Costituzionale n. 102/2008. I contribuenti individuali interessati sono 36.675. Le somme saranno disponibili presso qualunque sportello del tesoriere regionale Unicredit Banca, dal 23 giugno al 31 ottobre 2008.

Edilizia sociale e fiscalità immobiliare: Le proposte del Notariato

 Rilanciare lo sviluppo dell’edilizia sociale, semplificare la tassazione degli immobili, razionalizzare le imposte ipotecarie e catastali e ipotizzare l’estensione delle agevolazioni prima casa per l’acquisto di ogni prima abitazione. Sono questi i contenuti delle proposte di semplificazione in materia di fiscalità immobiliare, finalizzate a rendere più sicuro, trasparente e competitivo il mercato immobiliare italiano, presentate oggi dal Consiglio Nazionale del Notariato nel corso della tavola rotonda Fiscalità delle transazioni immobiliari: criticità e proposte in occasione dell’Eire, Expo Italia Real Estate, l’evento internazionale del mercato immobiliare italiano e del Mediterraneo cui hanno partecipato i membri delle commissioni legislativa e tributaria del CNN, tributaristi esperti del settore e l’Assessorato alla casa del Comune di Milano. “Uno dei punti fondamentali della piattaforma politica predisposta dai Comuni ad alta tensione abitativa per favorire l’edilizia residenziale sociale”, ha dichiarato Gianni Verga, Assessore alla casa del Comune di Milano, “è quello di graduare il carico fiscale nella realizzazione dei progetti edilizi. In questo modo si potrà ridurre il costo di realizzazione degli interventi e, quindi, rigenerare gli investimenti anche da parte dei privati nel comparto dell’housing sociale”.

Anaci Lombardia: in condominio ritorna la solidarieta’ passiva

 Ritorna la solidarietà passiva in condominio, dopo un breve periodo di scomparsa. In 16 giorni la Cassazione (e, si può dire, quasi gli stessi giudici) ha ribaltato due volte uno dei principi chiave della vita condominiale: quello in base al quale il creditore del condominio può rivalersi, in caso di mancato pagamento, su uno qualunque dei condomini anche per l’intero credito. Con la sentenza 14813/2008 segnalata l’11 giugno ad Arezzo al convegno Anaci, la Corte ha dichiarato corretto il principio applicato dal giudice di pace di Roma «in quanto non viene chiarito perché nella specie dovrebbe essere derogato il principio generale di cui all’articolo 1292 del Codice civile secondo il quale la solidarietà si presume nel caso di pluralità di debitori». Questa la decisione all’udienza del 24 aprile, pochi giorni dopo quella delle Sezioni Unite 9148 dell’8 aprile, che ha scelto l’indirizzo minoritario della parziarietà delle obbligazioni condominiali e con la quale sorge ora nuovamente il contrasto. La seconda sezione precisa, infatti, che il condominio esiste per la sola presenza di un edificio con proprietà per piani orizzontali e il pagamento non può rifiutarsi per l’inesistenza della tabelle millesimali. Quanto invece affermato dalle Sezioni unite aveva suscitato forti critiche perché la parziarietà può rivelarsi un boomerang per i condomini-consumatori, esposti all’aumento dei costi dei lavori condominiali.

Milano: agevolazioni per l’housing sociale

 L’assessore Verga: “Per costruire case di edilizia residenziale sociale è necessario abbattere drasticamente i costi della filiera, eliminando i gravami fiscali” “Per costruire case di edilizia residenziale sociale, la cosiddetta housing sociale, economicamente equilibrate, di qualità e che restino in buono stato nel tempo, è necessario abbattere drasticamente i costi della filiera, eliminando i gravami fiscali”. Lo ha detto l’assessore alla Casa Gianni Verga intervenendo oggi al convegno “Fiscalità dei trasferimenti immobiliari”, in occasione della quarta edizione di Expo Italia Real Estate, in corso al polo espositivo di Rho Pero. “L’edilizia residenziale sociale è un servizio e, per questo, può essere costruita su aree a costo zero, abbattendo il costo finale del 25-30%. Basta guardare gli alloggi di via Gallarate che sono quasi terminati e che dovremmo poter assegnare dalla primavera del 2009. Eliminando i pesi fiscali e, quindi, innanzitutto l’IVA che grava sull’edilizia pubblica, potremmo abbattere il costo finale ancora di un 15-20% circa. Sono valori che fanno la differenza. Certo – ha aggiunto Verga – si tratta di una scommessa, ma l’housing sociale è un servizio pubblico, pertanto credo sia possibile arrivare a questo risultato importante. L’IVA, inoltre, va trattata a livello comunitario, perché l’intervento nazionale significherebbe solo agire tramite rimborsi. Milano, abbattendo i costi, può diventare una città in cui vengono eliminati i ‘quartieri-ghetto’”.

Toscana: pannelli solari al posto dell’eternit sui tetti delle case popolari

 Pannelli fotovoltaici al posto dell’eternit sui tetti delle case popolari. La Regione Toscana sostiene e coordina un programma innovativo che permetterà di rimuovere l’eternit, che contiene amianto, e di istallare pannelli fotovoltaici. Il progetto permette anche di ricavare energia elettrica “pulita” e di generare un ritorno economico, che copre i costi. L’iniziativa, che è già stata attuata su 26 edifici (24 nell’area fiorentina e 2 in quella di Massa e Carrara) coinvolgerà ora un altro centinaio di stabili appartenenti al patrimonio di edilizia residenziale pubblica della Toscana. «Si tratta di un progetto assolutamente innovativo – spiega l’assessore alla casa della Regione Toscana, Eugenio Baronti – che consente di fare tre cose utili a costo zero. La prima è quella di bonificare i tetti delle case popolari della Toscana, molti dei quali, a suo tempo erano stati costruiti in eternit. E l’eternit, come tutti sanno, è fatto con l’amianto.

Anaci: impianti condominiali in regola

 ANACI ed ANACAM in rappresentanza delle categorie degli amministratori di condominio e degli installatori e manutentori di impianti di sollevamento, in occasione di un incontro di approfondimento svoltosi il 7 giugno scorso a Favignana (TP) in ordine alle problematiche relative alla sicurezza degli ascensori, hanno rilevato quanto segue: 1) la norma europea UNI EN 81-80 ha evidenziato le situazioni di rischio con priorità alta, media e bassa che possono determinarsi nel funzionamento degli impianti, con gli interventi necessari per eliminarle, a seguito di opportune valutazioni del rischio stesso da effettuare caso per caso; 2) l’Italia non ha ancora provveduto, a differenza di altri Stati membri dell’UE (Belgio, Francia Spagna, Grecia e altri), ad emanare un provvedimento legislativo che partendo dalle indicazioni della norma tecnica europea indichi gli interventi prioritari da attuare sugli impianti più obsoleti e i relativi termini per l’esecuzione; la materia è stata trattata dal decreto ministeriale 26 ottobre 2005, mai applicato in assenza della norma attuativa;

Roma: caro affitti e sfratti. I Sindacati Inquilini cercano il dialogo con Comune e Regione.

 Le organizzazioni sindacali degli inquilini Sunia, Sicet, Uniat, Unione Inquilini e Feder Casa cercano urgentemente, insistentemente e testardamente istituzioni e/o amministrazioni pubbliche a ogni livello territoriale, comunale e regionale, disponibili a concertare con le suddette organizzazioni, nel rigoroso rispetto dei ruoli, ogni tipo di strumento e/o intervento atto a migliorare concretamente la insostenibile situazione abitativa presente a Roma e in altre province del Lazio assicurando da subito contestualmente legalità, rispetto delle regole e certezze del diritto. Le organizzazioni sindacali si rendono disponibili a partecipare a tavoli finalizzati alla discussione di tali problematiche.
La richiesta urgente così provocatoriamente formulata è dettata:
– dall’attuale immobilismo delle istituzioni preposte in una situazione in cui il problema abitativo a Roma comincia ad assumere caratteri di drammaticità: oggi sono espulse dal mercato dell’affitto anche le famiglie con redditi medi; affittare un’abitazione nella nostra città costringe le famiglie ad impegnare oltre la metà del proprio reddito: per un bilocale in zona semicentrale vengono richiesti, in media, circa 1.000,00 euro;
– dall’inadeguatezza delle forme di sostegno alle famiglie in locazione a causa della scarsità dei fondi previsti e dai tempi di erogazione non conciliabili con le esigenze delle famiglie stesse;
– dalla recente decisione della Corte Costituzionale che, spostando alle Regioni le competenze in materia di graduazione degli sfratti e Commissioni prefettizie previste dalla Legge 9/2007, ha annullato di fatto le Commissioni di graduazione creando un vuoto normativo che, se non colmato tempestivamente, rischia di riproporre per molte famiglie, l’incubo dell’esecuzione;

Toscana: 5 milioni di euro per i “contratti di quartiere”.

 Per la Casa sono quasi 5 milioni di euro, per l’esattezza 4 milioni e 858 mila 422 euro, e sono destinati a “migliorare l’equipaggiamento infrastrutturale dei quartieri caratterizzati da condizioni di forte disagio abitativo”. E’ questa la cifra stanziata dalla Regione Toscana con una delibera presentata dall’assessore Eugenio Baronti e approvata dalla giunta regionale. «Questa somma – spiega l’assessore – va ad aggiungersi ai 16 milioni e 194 mila 741 euro che rappresentano la quota parte della Toscana nell’ambito del Decreto Ministeriale varato qualche mese fa dal Ministro Di Pietro e che non era ancora stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Si tratta di soldi destinati ai cosiddetti “contratti di quartiere” – soggiunge l’assessore – che noi abbiamo prontamente stanziato non appena siamo stati in grado di farlo. A queste cifre potranno aggiungere ulteriori quote anche i Comuni e intanto alcuni progetti sono stati già predisposti, come noi avevamo invitato a fare per bruciare i tempi in attesa della pubblicazione del decreto governativo.» L’assessore Baronti ci tiene a ricordare che il provvedimento regionale è stato fisicamente varato non appena la pubblicazione di quello governativo ha permesso di farlo. «Ma le somme – ribadisce- erano già accantonate e ci eravamo già mossi con i soggetti interessati affinché fosse tutto pronto al momento opportuno. Come si vede lo abbiamo fatto.» L’assessore si riferisce alle critiche espresse dalle sigle cooperative Arcat Legacoop, Federabitazione-Cci, Agci-Abitazione, che in una conferenza stampa del 7 maggio scorso avevano accusato la Regione di “otto mesi di immobilismo sulla casa”. Ed in particolare avevano puntato l’attenzione proprio sullo stanziamento relativo ai “contratti di quartiere”.

Sardegna: rifiuti, entro un anno un ecocentro in ogni Comune dell’isola

 Sono circa 250 i Comuni sardi ancora sprovvisti delle aree attrezzate di raggruppamento. Ogni amministrazione comunale dovrà indicare alla Regione l’area dove intende realizzare il centro di raccolta e il cofinanziamento. L’assessore Morittu: “Entro il 2012 avremo il 65% della raccolta differenziata”. Entro un anno tutti i Comuni della Sardegna saranno dotati di un centro ecologico per la raccolta dei rifiuti, il che permetterà alla Regione, che ha investito in questo progetto 23 milioni di euro dei fondi Por Fesr 2007/13, di raggiungere l’obiettivo del 65% della raccolta differenziata entro il 2012 fissato dal Piano regionale. Il via libera ufficiale è stato dato con la delibera approvata ieri dalla Giunta regionale. “Una delibera importante per la politica della gestione di rifiuti nell’Isola”, ha commentato l’assessore dell’Ambiente, Cicito Morittu, nel corso di una conferenza stampa questo pomeriggio a Cagliari. Sono circa 250 i Comuni sardi ancora sprovvisti delle aree attrezzate di raggruppamento – ha spiegato l’Assessore – alcune decine lo hanno già realizzato, centri importanti come Alghero, Macomer, Quartu, Sestu e Ozieri, altri sono in fase di realizzazione, come quelli già previsti nei Comuni che fanno parte del Parco Geominerario.