Bonus ristrutturazioni l’amministratore giudiziario del condominio è l’interlocutore privilegiato del fisco

 Per ottenere la detrazione del 36 per cento delle spese di ristrutturazione edilizia l’amministratore giudiziario del condominio è l’interlocutore privilegiato del Fisco. Porte chiuse, invece, al dialogo con le cooperative costituite dai condomini dell’immobile da rimettere a nuovo. Queste, infatti, non sono legittimate né a inviare la comunicazione preventiva di inizio lavori al Centro operativo di Pescara né tanto meno a effettuare direttamente i pagamenti alla ditta appaltatrice tramite bonifico bancario o postale. Il compito di mettere in campo tutti gli adempimenti richiesti dalla legge ricade su un unico soggetto di imposta, che coincide con il gestore giudiziario del complesso. A chiarirlo è la risoluzione n. 442/E del 17 novembre 2008, in cui l’agenzia delle Entrate si sofferma sull’analisi di una tipologia di intervento molto particolare, che comporta la demolizione e la successiva ricostruzione dell’edificio ex novo. Il caso è descritto in un interpello presentato da un condominio nella persona del suo amministratore giudiziario pro-tempore. Nell’istanza si legge che i lavori sullo stabile, dichiarato inagibile, si configurano come una ristrutturazione edilizia per cui è stato stipulato un contratto di appalto. I proprietari delle unità immobiliari hanno fondato una cooperativa edilizia a cui la ditta esecutrice dei lavori fatturerà i versamenti fatti dai soci in modo da consentire il riconoscimento delle agevolazioni fiscali. Inoltre, il bonifico sarà fatto dal condominio in nome e per conto della coop, indicando i suoi dati, quelli del beneficiario delle somme e il codice fiscale dell’amministratore. Più precisamente, la procedura descritta dall’interpellante prevede che i condomini, che sono anche soci della coop, versino gli importi dovuti al condominio attraverso assegno bancario non trasferibile o bonifico.

Federconsumatori: crisi mutui non sufficiente L&rsquo

 Emissione di montagne di nuova carta, come i bond perpetui seppur garantiti dallo stato, per contrastare la crisi delle RSQO; economia di carta. anche L’ annunciato piano da 80 miliardi di euro; una finzione. Dopo un deludentissimo G20 che non ha deciso nulla in merito ad una struttura sopranazionale per le verifiche, controlli e sanzioni del sistema finanziario, augurandoci che ciò derivi dall’assenza del nuovo Presidente degli Stati Uniti d’America su cui puntiamo con fiducia, ecco il roboante annuncio del Governo di un piano da 80 miliardi di euro (ma non è stata approvata una finanziaria alla Camera, in discussione al Senato, che non contiene alcuna misura tangibile per affrontare la gravissima crisi economica redatta qualche giorno fa dal “preveggente” ministro dell’Economia, oltre ad avere un velo di mistero, rappresenta una partita di giro per risorse economiche o già impegnate, come i 40 miliardi dei fondi europei ed i 16 miliardi del Cipe, o del tutto teoriche, come i 10 miliardi delle autostrade.
Mentre tra fine 2008 ed il 2009 andranno a scadenza obbligazioni bancarie per un controvalore di 200 miliardi di euro,che dovranno essere rinnovate, il Governo annuncia l’emissione di ulteriori bond “perpetui”, i “Tremonti Bond”, come risposta di “carta” alla gravissima crisi prodotta dall’economia di carta ed alle piramidi finanziarie rappresentate dai prodotti derivati fuori controllo.

Gas: all’Autorità italiana il progetto di gemellaggio con l’Autorità dell’Ucraina

 Si rafforza la collaborazione con un Paese strategico per l’approvvigionamento europeo e nazionale. L’Autorità per l’energia italiana è stata prescelta per il progetto di gemellaggio con l’Autorità energetica dell’Ucraina (NERC) a seguito di una selezione internazionale fra Istituzioni ed organismi delegati alla regolazione dell’energia. Il progetto -completamente finanziato dalla Commissione europea, nell’ambito del programma TACIS (Technical Assistance Community Indipendent States) –contribuirà a rafforzare la collaborazione con un paese strategico per l’approvvigionamento energetico: dall’Ucraina transita infatti l’80% del gas russo destinato all’Europa. Con la stessa NERC, l’Autorità italiana sta già sviluppando un analogo gemellaggio per il settore elettrico che si concluderà nel 2009. Obiettivo del progetto di gemellaggio è l’armonizzazione del quadro di regolazione ucraina nel settore del gas con quello europeo (‘Acquis communautaire’), nonché il rafforzamento delle capacità istituzionali del NERC per delineare tariffe incentivanti degli investimenti nel settore del gas, raggiungere standard di qualità in linea con quelli europei, favorire la separazione tra attività regolate e in concorrenza, definire tariffe agevolate per le famiglie disagiate.

Ance: giovani costruttori. E`il rilancio della citta la piu’ efficace arma anticrisi

 “Siamo sicuramente in un momento che, se da una parte e` di preoccupazione per la pesante crisi che ha investito i mercati di tutto il mondo, dall`altra e` anche di ricerca delle soluzioni migliori per contenerne efficacemente l`impatto e sostenere l`economia reale. In questo quadro il tema della riqualificazione urbana e della rigenerazione dei territori non perde di importanza, ma anzi ne acquista enormemente, non solo come risposta strategica contro i pericoli della recessione, ma anche e soprattutto come leva per trasformare i ritardi del sistema-Italia in vere opportunita` di rinnovamento e rilancio”. Con queste parole Simona Leggeri, presidente del Comitato dei Giovani imprenditori edili dell`Ance, commenta l`attuale difficile fase economica, e insieme spiega i motivi che hanno portato alla scelta del tema della citta` per il X Convegno nazionale dei Giovani costruttori, dal titolo “La citta` e` mobile”, in programma a Venezia il 14 novembre presso l`hotel Hilton Molino Stucky. E` proprio il coraggio del rinnovamento – quel coraggio dimostrato dagli Stati Uniti con l`elezione del loro nuovo presidente – che deve guidare oggi, secondo la presidente dei Giovani Ance, le scelte dei decisori pubblici italiani, chiamati a puntare con convinzione sugli investimenti per la modernizzazione del territorio e delle infrastrutture, che sono quelli che prima e piu` degli altri possono imprimere all`economia una forte accelerazione. “Nell`attuale scenario – aggiunge Simona Leggeri – le citta` e la loro innata tendenza al mutamento possono rappresentare una fondamentale arma antirecessiva, a condizione pero` che la trasformazione sia promossa e sostenuta con scelte chiare e mirate”.
Un fatto tanto piu` vero se si pensa che le citta` stanno crescendo in tutto il mondo in misura esponenziale al punto che – come emerge dai risultati di un dossier realizzato ad hoc dall`Ance per il convegno – si prevede che nel 2050 oltre l`84% della popolazione mondiale sara` urbanizzata.

Cam Preview: a Rimini il futuro è nel gusto di vestire la casa

 CAM PREVIEW si conferma anteprima assoluta nell’universo degli articoli per la casa e gli ambienti. Dal 30 maggio all’1 giugno 2009, il Quartiere Fieristico di Rimini presenterà la seconda edizione della rassegna internazionale a buyer ed aziende professionisti del settore. Il salone con uno stile “senza tempo” re-interpreta il concept CAM PREVIEW dello scorso anno: un work in progress capace di proiettare inedite anteprime di tendenza. La regia di Rimini Fiera esula dai soliti format conferendo l’eccezionalità del made in Italy: prestigiose collaborazioni con progettisti, designer, associazioni, riviste specializzate e migliori produttori diventano il plus Italian Style. CAM PREVIEW per l’edizione 2009, vanta un cast d’eccezione che rende l’intero Quartiere Fieristico il cuore per buyer ed aziende professioniste nazionali ed internazionali. Ritmo denso ed effetti scenici ricchi di contenuti saranno l’insolita eco dentro e fuori salone. “Lo spirito di interscambio e il confronto tra gli operatori, l’eleganza dello stile italiano e la capacità di caratterizzare gli ambienti – afferma Giorgia Maioli, Project Manager di Rimini Fiera – sono gli elementi che contraddistinguono CAM PREVIEW dalle altre fiere del settore”.

Toscana: affitto sostenibile contro il disagio abitativo

 Baronti: «Avremo 116 alloggi in più grazie ad un accordo fra Regione e Cet». Case in affitto a canone “regolato”. Si tratta di misure straordinarie concordate fra la Regione Toscana, la Conferenza Episcopale e l’Arciconfraternita delle Misericordie di Pistoia. L’intervento, deciso da una delibera della giunta regionale su proposta dell’assessore alla casa Eugenio Baronti, dà concreta attuazione ad un precedente protocollo d’intesa siglato dal presidente della Regione, Claudio Martini e dal Cardinale Antonelli. Oggi, dopo che la Conferenza Episcopale Toscana ha trasmesso alla Regione l’elenco degli immobili di sua proprietà che possono essere recuperati ed adibiti ad alloggi, o le aree dove ne possono essere costruiti di nuovi, da destinare alla riduzione del disagio abitativo, la Regione ha stanziato il proprio contributo. Si tratta in totale di 4 milioni e 395 mila 954 euro che permetteranno di recuperare o costruire 116 alloggi per un valore di 11 milioni 187 mila euro. La quota coperta grazie al contributo in conto capitale della Regione sarà pari al 35% del costo dell’intervento se gli alloggi saranno concessi in locazione per un periodo complessivo non inferiore a 25 anni (53 interventi) , che salirà al 45% se gli edifici (63 interventi) verranno destinati in maniera permanente all’affitto a canone “regolato”.

Niente scorporo per gli edifici non significativi

 La procedura di scorporo del valore del terreno da quello del fabbricato non è applicabile in presenza di edifici non significativi. In tale ipotesi, infatti, il valore fiscalmente ammortizzabile è pari al costo effettivamente sostenuto per la realizzazione del fabbricato. Questo il principio contenuto nella risoluzione n. 434/E del 12 novembre. Nel determinare la quota dell’immobile riferibile al terreno (non ammortizzabile), il comma 7 richiede la necessità di considerare il maggiore tra: il valore dell’area indicato in bilancio; il valore forfetario ottenuto applicando le percentuali del 20% (o del 30% per i fabbricati industriali) al costo complessivo dell’immobile (area + fabbricato). Ipotizzando, ad esempio, la situazione di un contribuente che ha acquisito un fabbricato industriale di valore complessivo pari a 20mila euro, di cui 16mila riferibili al fabbricato e 4mila all’area, il valore dell’area non ammortizzabile è pari a 6mila euro (30% di 20mila), mentre la quota riferibile al fabbricato che potrà essere ammortizzata è pari a 14mila euro (20mila – 6mila).

Autorita’ energia: una task force di Regolatori per gli investimenti nei paesi del Mediterraneo

 Una task force composta dai Regolatori dei Paesi del Bacino del Mediterraneo per contribuire a promuovere gli investimenti nello sviluppo delle infrastrutture energetiche, attraverso lo studio di modelli regolatori comuni. L’iniziativa è nata nel corso della 6a Assemblea generale del MEDREG, l’Associazione che riunisce 22 Regolatori dell’energia dei Paesi del Mediterraneo, tenutasi a Roma presso il Ministero degli Affari esteri (MAE). Ai lavori, presieduti dal Presidente del MEDREG e dell’Autorità italiana per l’energia, ing. Alessandro Ortis, sono stati aperti con gli interventi del Direttore generale per la Cooperazione Economica e Finanziaria del Mae, ministro Giandomenico Magliano e dal Prof. Sergio Garribba in rappresentanza del Ministro dello Sviluppo Economico on. Claudio Scajola. Ai lavori hanno partecipato i rappresentanti dei Regolatori dei Paesi Mediterranei, del CEER (Council of European Energy Regulators), il rappresentante della Commissione europea, Marie-Christine Jalabert, il nuovo Direttore della Florence School of Regulation, Jean-Michel Glachant. Il MEDREG riunisce i Regolatori di Albania, Algeria, Autorità Palestinese, Bosnia-Erzegovina, Cipro, Croazia, Egitto, Francia, Giordania, Grecia, Israele, Italia, Malta, Marocco, Montenegro, Portogallo, Slovenia, Spagna, Tunisia e Turchia.

Sicet: bisogna cambiare la legge sugli affitti delle case popolari

 Mentre le ALER decidono di recuperare gli aumenti arretrati del 1° trimestre 2008 e si preparano ad applicare il 2° scaglione d’aumento dell’affitto a gennaio 2009, con anche l’aggiornamento del canone per la variazione del costo vita, le regioni cosa vogliono fare? Mentre i Comuni, in ritardo nell’applicazione della legge regionale, dal 1° gennaio 2009 chiederanno agli inquilini di pagare l’arretrato 2008, più il 2° scaglione d’aumento.

C’era l’impegno dell’Assessore di portare entro l’estate in Consiglio Regionale un provvedimento di
modifiche e correzioni alla legge sui canoni, ma fino ad ora non è stato fatto. La correzione di alcuni criteri di calcolo dell’affitto e delle percentuali utilizzate per stabilire la sopportabilità del canone in rapporto alla condizione economica del nucleo familiare. La possibilità, attraverso intese locali fra sindacato, comuni e ALER, di diminuire gli affitti in rapporto al degrado degli alloggi, alla qualità abitativa e del quartiere, ai costi reali di costruzione dell’edilizia popolare.

Toscana: piano casa, housing sociale e qualita’

 Incrementare gli alloggi da destinare in affitto a canone sociale e sostenibile, riqualificare l’edilizia ERP puntando sull’innovazione, sull’ecoefficienza energetica e sulle nuove politiche di housing sociale. Saranno queste le priorità del nuovo “piano casa” regionale che sarà varato non appena diventerà operativa la nuova legge regionale, nei primi mesi del 2009. E’ quanto ha ribadito stamani l’assessore regionale alla casa Eugenio Baronti che ha partecipato a Pisa, nei locali della stazione Leopolda, ad un convegno sulle tematiche dell’housing sociale promosso da Confcooperative. L’ assessore ha ribadito che il testo base della nuova legge è ormai pronto e conta di portarlo all’approvazione della giunta regionale nel giro di qualche settimana (entro fine novembre, primi di dicembre) e che darà impulso a tutte le tematiche emerse nel corso del convegno. «La nuova legge regionale – ha ricordato Baronti – prevede un fondo unico, nel quale confluiranno tutte le risorse stanziate nel corso degli ultimi anni e che non sono state spese. Si tratta di risorse cospicue, di cui avremo l’esatto ammontare entro la fine di novembre con la rendicontazione che abbiamo chiesto a tutti i Lode, che ci permetteranno di dare una risposta alla richiesta prioritaria di questo momento, che è quella di avere case in affitto a canone sociale.

Expo 2015: progetto di riqualificazione del sistema delle cascine lombarde per la ricezione di delegazioni di alto livello

 Il progetto di riqualificazione delle cascine lombarde, una risposta alla domanda di ricettività in vista dell’Expo 2015, è indirizzato ai proprietari di cascine da ristrutturare nell’area metropolitana lombarda e limitrofe che vogliano consorziarsi per accedere ai finanziamenti previsti. Pensato per chi vuole recuperare le cascine non più utilizzate per l’agricoltura, il progetto si propone di affiancare il proprietario della cascina attuando un piano di riqualificazione del territorio che garantisca il recupero e messa a sistema di edifici storici, terreni e pertinenze. Il progetto si propone di essere una valida alternativa, economicamente percorribile, per l’ospitalità di delegazioni (operatori, espositori ecc.) presenti per lunghi soggiorni durante l’Expo, in alternativa a ospitalità in albergo. Il progetto garantisce la continuità al termine dell’Expo degli insediamenti abitativi, residenziali o turistici; eventualmente permettendo la fruibilità da parte del pubblico di alcuni interventi. La redditività odierna non permette una ristrutturazione e la conseguente trasformazione del bene.