Ampliamenti volumetrici: la Toscana arriva per prima

 La Toscana ha bruciato tutte le altre regioni sul filo di lana nel varare una legge sugli ampliamenti volumetrici, in attuazione dell’ Intesa Stato – Regioni, non ancora pubblicata sul Bur. Tuttavia il dibattito ferve: le nuova legge è restrittiva e anzi inutile, perché di fatto consente incrementi volumetrici quando gli strumenti urbanistici già li prevedevano, o al contrario è una norma lassista e permissiva?

La tesi della Regione è complessa. Può riassumersi così: se gli strumenti urbanistici comunali consentivano già addizioni funzionali agli edifici, magari limitatissime, si potranno fare gli incrementi volumetrici fino al 20%. Solo nel caso, piuttosto raro, in cui i Comuni hanno voluto escludere ogni tipo di addizioni funzionali, soprattutto in certe zone protette, o per certi edifici, l’ incremento sarà impossibile.

L’ interpretazione può parere contorta, se ci si dimentica che l’ articolo della legge sul governo del territorio toscana (n. 1 / 2005), dà una definizione complessa di quali sono gli interventi di ristrutturazione edilizia. Tra l’ altro esso afferma che essi comprendono anche “le addizioni funzionali di nuovi elementi agli organismi edilizi esistenti, che non configurino nuovi organismi edilizi, ivi comprese le pertinenze”. Per intendersi, con addizioni, in questo caso, non si intendono solo i cosiddetti volumi tecnici (casotti caldaia e ascensore, tettoie agricole eccetera), ma anche gli ampliamenti di volume veri e propri (una nuova stanza, una sopraelevazione, un box, eccetera).

Insomma, i comuni avrebbero già potuto, nell’ ambito della propria autonomia, utilizzare lo strumento degli ampliamenti. Anche quando non lo hanno fatto, in genere si sono riservati la possibilità di cambiare idea, importando nei loro strumenti urbanistici la definizione di ristrutturazione edilizia prevista dalla legge toscana. In tal caso saranno costretti a consentire gli aumenti volumetrici. Quindi, secondo la Giunta, gli incrementi ci saranno (si parla addirittura del 40% del patrimonio edilizio coinvolto).

Recupero sottotetti: il Lazio pretende il risparmio energetico

 Dopo anni di gestazione è stata varata la legge della regione Lazio sul recupero abitativo dei sottotetti residenziali. La nuova norma (Legge 16 aprile 2009, n. 13) giunge dopo che quasi tutte le regioni italiane hanno varato regole su questo tipo di incrementi volumetrici, probabilmente anche sotto l’ influenza del Piano Casa del Governo Berlusconi.

In sostanza è consentito il recupero ai fini abitativi dei sottotetti esistenti alla data di entrata in vigore, riducendo, ai fini della concessione dell’ agibilità, l’ altezza minima media da 2,7 metri a 2,4 per i locali abitativi e a 2,2 metri per quelli a servizi. Nei comuni montani (elencato nell’ allegato alla legge n. 9 / 1999) l’ altezza media ponderale è di 2,2 metri anche per i locali abitativi.

È possibile ridurre a metà, rispetto alle norme nazionali, la superficie delle finestre: dovranno essere di ampiezza di 1 / 16 di quella del pavimento, anziché di 1 / 8. Non vanno considerati nel calcolo, ai fini delle altezze e dei rapporti aeroilluminanti, gli spazi inferiori a 1,5 metri (1,3 metri per i servizi) che vanno chiusi con armadietti.

Ma l’ innovazione più radicale è stata quella di prevedere (in linea con quanto stabilito da Lombardia, Liguria e Umbria, ma in contraddizione con le norme di altre regioni), che l’ edificio possa essere sopraelevato fino a raggiungere l’ altezza minima consentita per il recupero.

“Corso in Energy Management”. Al via le iscrizioni per la seconda edizione

 Corso in Energy Management
29 giugno – 3 luglio
Torino

14 – 18 settembre
Padova

Quali sono i compiti e le funzioni dell’ esperto in gestione dell’ Energia? Quali sono le normative comunitarie e nazionali per l’ efficienza energetica? Quali sono gli interventi di razionalizzazione dei consumi energetici? Sono questi alcuni degli interrogativi a cui risponderà il “Corso in Energy Management” organizzato da ISNOVA (Istituto per la Promozione dell’ Innovazione Tecnologica) in collaborazione con ENEA e FIRE (Federazione Italiana per l’ uso Razionale dell’ Energia).

La figura dell’ Energy Manager è nata negli USA all’ epoca della prima crisi energetica (metà degli anni ‘70) con l’ incarico di gestire i costi energetici dell’ impresa. In Italia, questa figura è stata riconosciuta istituzionalmente per la prima volta dalla Legge n.308 del 1982. Nel 1991 viene emanata la Legge n.10 con la quale la figura dell’ EM viene definita come Responsabile per la conservazione e l’ uso razionale dell’ energia e l’ obbligo di nomina viene esteso a tutti gli Organismi pubblici e privati, compresa la P. A.

Bioarchitettura. Serramenti e doppi vetri: un vantaggioso investimento per il risparmio energetico

 E per evitare dispersioni di calore attraverso le finestre. La tenuta dell’ aria dei serramenti è molto importante nelle caratteristiche termiche di un ambiente: infatti, nella stagione fredda il calore esce attraverso vetri e cassonetto e l’ aria fredda entra attraverso le fessure, mentre in estate il calore dei raggi solari che penetra attraverso i vetri è assorbito da pareti e pavimenti e trattenuto all’ interno dell’ ambiente dai vetri stessi che catturano i raggi infrarossi, fenomeno utilizzato dai collettori solari vetrati per il riscaldamento dell’ acqua.

Gli interventi
La riduzione delle dispersioni di calore attraverso i serramenti si può ottenere eliminando le infiltrazioni d’ aria, ad esempio mediante guarnizioni di gomma o alluminio rifinite con silicone, intervento di facile realizzazione e sicuro ritorno economico, oppure isolando le superfici vetrate: quando le finestre hanno un solo vetro si può inserire un altro vetro sul medesimo infisso (intervento estremamente economico), aggiungere un secondo serramento, sostituire il vecchio serramento con un altro predisposto con vetrocamera; i nuovi serramenti possono essere in legno o, in caso di infissi in alluminio, profilati con taglio termico e in legno – alluminio; i vetri possono essere vetrocamera d’uso comune o basso – emissivo, detto vetro a risparmio energetico.

Inoltre, è opportuno controllare le infiltrazioni e le dispersioni del cassonetto, punto di notevole dispersione perché di solito non isolato e a tenuta. Se c’ è spazio sufficiente all’ applicazione dell’ isolante (almeno 2 cm), l’ isolamento è semplice e poco costoso. In genere i cassonetti moderni hanno piccole aperture che favoriscono il ricambio d’ aria permettendo di regolarne l’ afflusso, che sono di facile realizzazione. Nel caso di ristrutturazioni radicali dell’ immobile o in zone particolarmente ventose, o se la parete è abbastanza spessa, è possibile installare infissi a scomparsa che hanno cassonetto coprirullo isolato, accessibile solo dall’ esterno e completamente inserito nella parete.

Doppi vetri: i vantaggi
Garantiscono l’ isolamento termico ed acustico, ottimizzano il risparmio energetico, filtrano la luce, hanno un valore estetico nell’ ambiente. In questi ultimi anni quasi tutti i vetri tradizionali sono stati sostituiti dalle più moderne vetrocamere, che garantiscono prestazioni decisamente migliori. I doppi vetri, infatti, isolano meglio dall’ esterno rispetto al calore e al rumore e possono anche proteggere dai furti. Sono chiamati vetrocamere, perché generalmente dispongono di un’ intercapedine tra i due strati di vetro che contiene aria secca; alcuni poi sono rivestiti di fili metallici, per diminuire ancor più la dispersione di calore. Se si inserisce del gas nell’ intercapedine, le proprietà termiche vengono ulteriormente potenziate.

Mediazione Creditizia

 L’ On. Santelli (Pdl) e l’ On. Marsilio (Pdl) presentano degli Ordini del Giorno, in difesa delle linee politiche sindacali dei mediatori su Forma Societaria e Formazione Continuativa. Dura battaglia con il Governo sulla mediazione creditizia alla Camera dei Deputati per un atto di indirizzo parlamentare voluto da Fiaip sul Disegno di Riforma della Professione dei mediatori creditizi.

Con questi Ordini del Giorno l’ intento di Fiaip era quello di voler assicurare una maggiore trasparenza e professionalità dei soggetti che operano nel settore della mediazione creditizia tenendo conto che, nel fissare le soglie minime di accesso alla professione mediante l’ obbligo di costituzione di società di capitali, si rischia di compromettere gravemente la libertà di iniziativa economica ed imprenditoriale di coloro che oggi esercitano la professione di mediatore, in maniera trasparente e professionale, senza disporre di grandi patrimoni. L’ obiettivo era quello di consentire ai piccoli mediatori creditizi di operare al meglio in un contesto legislativo di indirizzo politico più chiaro da parte dello stesso Governo.

Grazie al lavoro di pressione sul Parlamento ed all’ attività di tutti i Delegati Regionali alla Mediazione che hanno con me collaborato per la presentazione di una Proposta di Legge Ventucci (C.2055), sulla riforma della professione del mediatore, indirizzata da Fiaip e condivisa dalle principali Associazioni di Settore, oggi la Federazione, unica associazione in Italia, ha cercato nuovamente di convincere i membri del Governo, grazie agli Ordini del Giorno presentati da Jole Santelli (Pdl) ed altri, e da Marco Marsilio (Pdl), a tener conto delle istanze rappresentate da Fiaip.

Con gli Ordini del Giorno si raccomandava al Legislatore di imporre a tutti gli operatori del Settore l’ iscrizione all’ elenco, previa frequentazione di un corso di formazione organizzato dalle associazioni di categoria maggiormente rappresentative sul piano nazionale, con la supervisione del costituendo organismo associativo che provvederà alla tenuta dell’ elenco dei mediatori creditizi.

Si raccomandava inoltre di garantire la possibilità, per tutti coloro che rispetteranno gli obblighi di formazione previsti dalla Legge, di esercitare l’ attività di mediazione creditizia senza imporre l’ impiego di ingenti risorse patrimoniali e di assicurare l’ obbligo di aggiornamento professionale e formazione continua per gli iscritti all’ elenco dei mediatori secondo le modalità definite dal costituendo organismo associativo con la partecipazione delle associazioni di categoria maggiormente rappresentative.

Evento. TopHaus Consulting presenta il suo innovativo servizio di Riqualificazione Energetica degli Edifici

 Riqualificazione Energetica degli Edifici
Giovedì 28 maggio
ore 11,45
presso la Casa dell’ Energia di A2A
piazza Po, 3 – Milano

Presentazione dell’ innovativo servizio di consulenza per isolare l’ involucro edilizio degli edifici. Calcolare Isolare Risparmiare: la riqualificazione energetica degli edifici passa da TopHaus.

-Lo sapevate che firmando il trattato di Kyoto l’ Italia si è impegnata a ridurre le immissioni di gas ad effetto serra del 6.5% e invece dal 1990 ad oggi sono aumentate dell’ 11%?

-Lo sapevate che in Europa la principale causa di inquinamento non è data dai gas di scarico delle macchine ma dal consumo di energia degli edifici?

-Lo sapevate che con un intervento sull’ involucro edilizio si possono ridurre i consumi energetici dal 50% all’ 80% e mantenere costante il fresco d’ estate e il caldo d’ inverno?

-Lo sapevate che i costi degli interventi sulle abitazioni sono fortemente agevolati e rimborsati del 55% dallo Stato?

Per rispondere a questi quesiti e spiegarvi come è possibile restaurare un edificio riducendo i costi energetici, l’ emissione di CO2 nell’ atmosfera e risparmiare TopHaus Consulting vi invita alla conferenza stampa di presentazione del suo innovativo servizio di Riqualificazione Energetica degli Edifici.

Evento. Premiata anche l’ Italia alla Shell Eco – Marathon Europe 2009

 Innovazione e avventura i temi pulsanti della manifestazione sponsorizzata da Autodesk all’ insegna dell’ efficienza energetica.

Autodesk, Inc. ha supportato, in qualità di partner, la 25esima edizione della SHELL ECO – MARATHON europea 2009, appuntamento annuale che coinvolge giovani progettisti e studenti nello sviluppo di veicoli ecosostenibili. La gara, svoltasi tra il 7e il 9 maggio presso il circuito automobilistico Eurospeedway di Lausitz in Germania, ha coinvolto oltre 200 squadre provenienti da scuole e università di 29 Paesi europei ed extraeuropei.

L’ intento alla base dell’ iniziativa è quello di riuscire a coinvolgere giovani progettisti e ingegneri di tutto il mondo nello sviluppo di nuovi approcci per una mobilità sostenibile, sfidandoli a progettare, costruire e testare veicoli che impieghino la minor quantità di carburante per percorrere la maggiore distanza possibile, producendo il minor tasso di emissioni.

I veicoli possono essere alimentati con carburanti convenzionali, quali diesel, benzina e GPL (gas propano liquido), oppure con fonti d’ energia alternative, quali idrogeno, biocarburanti, GTL (Gas-to-liquid), energia solare o etanolo. In generale, vengono utilizzati tre tipi di motori: a combustione interna, a pila a combustibile e ad energia solare. Purché rispettino le norme di sicurezza, l’ unico limite alla progettazione dei veicoli è l’ immaginazione dei team.

La sfida 2009 ha registrato un totale di sette nuovi e sorprendenti record raggiunti nel corso delle tre giornate della manifestazione, segno non solo di un impegno sempre maggiore da parte degli studenti, ma anche di un progressivo miglioramento nella ricerca di nuovi approcci alla mobilità.

Energy e Utilities Forum 2009: energia e sviluppo socio – economico al centro del dibattito

 Si è tenuto il 21 maggio a Milano, presso il Nhow Hotel, l’ Energy & Utilities Forum 2009 di IDC, il principale appuntamento italiano dedicato al mondo dell’ energia, che si propone quale utile momento di confronto tra analisti IDC, esperti internazionali, IT provider e produttori/distributori in ambito Energy & Utilities. Focus della terza edizione: “Efficienza energetica, gestione della domanda e smart grid in un contesto di crisi economica – Soluzioni per il rilancio dello sviluppo economico”.

L’ evento ha inteso offrire una significativa occasione di riflessione e analisi sulle tematiche relative ad energia e sviluppo socioeconomico, un binomio imprescindibile. Da sempre esiste un rapporto di stretta interdipendenza tra i due elementi e le fonti energetiche rivestono infatti un ruolo strategico ai fini della prosperità del Sistema Paese.

Generazione e distribuzione di energia rappresentano sfide complesse e la crisi che attraversa oggi i mercati globali complica ulteriormente il quadro, già reso eterogeneo dalla liberalizzazione del mercato Utilities. Nonostante il difficile momento storico, le issue legate all’ energia non possono però passare in secondo piano e devono essere considerate prioritarie, in quanto funzionali al rilancio economico.

Ai fini di un adeguato sviluppo delle fonti rinnovabili e della massimizzazione dell’ efficienza energetica, occorre evolvere verso reti intelligenti, in grado di garantire affidabilità, sicurezza, economicità, flessibilità, ottimizzazione del servizio e riduzione dell’ impatto ambientale, trasformando i consumatori in distributori attivi e modulando l’ offerta in base alle richieste degli utenti finali.

Anammi: condominio, la geografia delle liti

 Secondo il monitoraggio dell’ Anammi, le dispute tra gli abitanti dello stesso immobile sono più frequenti al Nord, in particolare in Veneto e Lombardia. Al Centro Sud, invece, si discute soprattutto in Campania e nel Lazio. Il presidente Bica: “Sempre meglio mediare, non è così agevole ricorrere alla legge sullo stalking”

Italia divisa in due anche dalle liti di condominio. Nel 45% dei casi, infatti, queste si registrano a Nord, mentre Centro e Sud seguono a distanza, rispettivamente con il 30 e il 25% sull’ ammontare totale delle dispute di pianerottolo. Il dato proviene dall’ Anammi, l’ Associazione Nazional – Europea degli AMMinistratori d’ Immobili che, basandosi sull’ attività dei suoi 13 mila associati, ha rilevato alcune significative differenze nella distribuzione regionale delle liti.

A leggere in dettaglio i dati elaborati dell’ Anammi, si scopre che, nella classifica della litigiosità, i condomini più agguerriti abitano in Veneto (12% del totale delle diatribe), Campania (10%), Lazio (10%), Lombardia (9%), Friuli Venezia Giulia (7%), ed Emilia Romagna (7%). Decisamente tranquille, invece, Basilicata e Sardegna, con un 2% ciascuna di liti condominiali segnalate dagli iscritti all’ Anammi.