L’abitazione però deve essere “prima casa” e gli interventi extracapitolato non devono rendere più bello l’immobile
L’imposta sul valore aggiunto è del 4% sui corrispettivi pagati alla ditta che effettua lavori aggiuntivi per rendere più efficiente una ”prima casa” ancora in costruzione. Così chiarisce l’Agenzia delle Entrate con la risoluzione n. 22/E del 22 febbraio, in risposta al socio di una cooperativa edilizia, a proprietà divisa, che costruisce abitazioni non di lusso, concedendone in appalto la realizzazione.