“Piano Casa2, Leggi regionali a confronto. Consuntivo e prospettive”. Questo il titolo del Convegno promosso dall’ Ance che si è svolto lo scorso 11 febbraio con la partecipazione di esponenti del mondo politico istituzionale, associativo ed esperti del settore. Obiettivo dei lavori, introdotti dal Presidente Paolo Buzzetti e coordinati dai vice presidenti Salvatore Matarrese e Andrea Marani, fare il punto sullo stato di attuazione dell’ Accordo tra Stato e Regioni varato quasi un anno fa e riguardante l’ avvio di un piano di rilancio dell’ attività edilizia e di un piano per un nuovo progetto delle città.
Ne hanno discusso con il ministro per i Rapporti con le Regioni, Raffaele Fitto, l’ assessore all’ urbanistica della Regione Puglia, Angela Barbanente; l’ assessore all’ urbanistica della Regione Friuli Venezia Giulia, Federica Seganti; l’ assessore ai lavori pubblici della Regione Campania, Oberdan Forlenza; il sindaco di Salerno, Vincenzo De Luca; il sindaco di Verona, Flavio Tosi; i deputati Tino Iannuzzi e Mauro Pili. Come esperti del settore hanno partecipato anche Lorenzo Bellicini del Cresme e Silvia Viviani dell’ INU.
A fronte dei risultati attesi e stimati, sia in termini di ripresa economica che occupazionale, i dati illustrati dai relatori hanno, invece, dato la prova che la concreta attuazione del piano casa, attraverso le leggi regionali prima e le delibere comunali, sta subendo una decisa frenata.
I comuni rischiano di essere invasi da microprogetti riguardanti piazze, vie, marciapiedi, spazi a verde; che dovranno affrettarsi a stoppare (provando che sono contro l’interesse pubblico). Altrimenti le nostre città ed i nostri paesi si riempiranno di pedane, piattaforme, gazebi, pensiline, corrimani, “panettoni” e blocchi dissuasori, asfaltature di verde pubblico e di aiuole, steli ed “opere d’arte”, camminamenti, sovrappassi, cavalcavia e quant’altro. Appello di Assoedilizia al Governo per un ripensamento sulla norma relativa ai microprogetti di interesse locale contenuta nel Decreto Legge anticrisi, attualmente in sede di conversione. Perplessità sull’introduzione del principio del silenzio-assenso Più difficoltosa la tutela dell’interesse pubblico in tema di ambiente, di decoro urbano, di fruibilità del suolo pubblico; nonché degli interessi legittimi dei residenti controinteressati. Passo indietro sul piano del federalismo: minore efficacia nella tutela dei beni non soggetti a vincoli di istituzioni gerarchiche superiori (ad esempio dello Stato). Secondo il presidente di assoedilizia Achille Colombo Clerici: “D’ora in poi occorrerà guardarsi, oltre che dai writers, anche dai sedicenti “artisti” del luogo pubblico. L’art. 23 del Decreto Legge del 28 novembre scorso (attualmente in sede di conversione) prevede che gruppi organizzati, in modo non meglio definito, di cittadini possano presentare proposte operative (microprogetti) per interventi di interesse locale o di arredo urbano, sul suolo pubblico o su beni pubblici. L’ente locale può collaborare. In caso di mancata opposizione da parte di quest’ultimo(quando non si tratti di beni particolarmente protetti per i quali necessita l’autorizzazione preventiva) si forma il silenzio-assenso;decorsi 60 giorni dalla domanda. Nei grandi Comuni, dove già è difficile star dietro alle DIA (che marciano con il silenzio-assenso) immaginiamo quanti microprogetti riusciranno a sgattaiolare dalle maglie dei controlli. Le opere sono finanziate in parte dalla collettività, attraverso il meccanismo dei crediti d’imposta.
Su proposta dell’assessore all’Urbanistica e Vicepresidente del comune di Roma Massimo Pompili la Giunta regionale ha approvato le varianti urbanistiche e i piani particolareggiati per 10 Piani di Zona per l’edilizia sovvenzionata ed agevolata proposti dal comune di Roma e localizzati in diversi quadranti della capitale (altri 12 erano stati approvati nella seduta di Giunta regionale della scorsa settimana). In particolare i Piani che hanno avuto il via libera regionale sono quelli di: Tragliatella 2, Tragliatella 3, Massimina Villa Paradiso II, Cerquette, Maglianella, Pian Saccoccia 2, Pian Saccoccia Sud, Casette Pater 4, Infernetto Nord, e Trigoria IV- Via Trandafilo. Gli interventi sono inclusi nel residuo di stanze/abitanti del Secondo Piano per l’Edilizia Economica e Popolare del comune di Roma e riguardano 45 Piani di Zona che saranno approvati dalla Giunta Regionale entro il prossimo 30 novembre.