La congiuntura economica è destinata ad aggravare la già difficile situazione dell’affittanza a Milano e nelle altre dodici aree italiane ad alta tensione abitativa. Come ridurre le conseguenze dell’impatto? Queste le soluzioni proposte dal Presidente di Assoedilizia avv. Achille Colombo Clerici nel suo intervento al seminario sulle conseguenze per il mercato immobiliare della crisi economico-finanziaria organizzato a Milano da Fiabci:
BONUS AL LOCATORE. Potenziamento del sistema sussidio-casa, con intervento integrativo diretto nei confronti del locatore (procedimento analogo all’intervento statale per alleggerire il costo-mutui) per alleggerire le spese a carico del conduttore, favorendo la capacità di spesa delle famiglie per bisogni primari-casa. Il contributo-bonus va detratto dal canone dovuto dal conduttore. La semplice detraibilità del canone non è misura sufficiente, perché, dilatando la generica capacità di spesa, finirebbe per favorire altre spese (anche voluttuarie) delle famiglie.

CEDOLARE SECCA. Ridurre gli oneri fiscali gravanti sulla locazione attraverso la cedolare secca al 20 % per tutti i soggetti locatori: realizzata attraverso il meccanismo del versamento obbligatorio presso sportelli postali o banche, che diventerebbero sostituti d’imposta al fine di permettere l’emergere dell’evasione fiscale.
MORATORIA IN CAMPO ENERGETICO. Detraibilità dalle imposte dirette dei costi di certificazione, anche energetica, degli edifici e degli impianti, nonché di tutte le spese per opere di riqualificazione energetica degli edifici. Moratoria per tutti i termini ed i procedimenti disposti da Stato, Regioni, Comuni.
FAVOR VERSO LE SOCIETA’ DI GESTIONE IMMOBILIARE. Revisione del regime della deducibilità delle spese manutentive nonché della valutazione presuntiva e/o parametrata agli studi di settore della congruità del reddito. Revisione della detraibilità del 55 % in ordine agli interventi di riqualificazione energetica; nonché un miglioramento del vigente regime di deducibilità degli interessi passivi delle società stesse. In prospettiva, l’estensione del regime fiscale previsto per le SIIQ, subordinandola al fatto che le società mantengano, ad esempio, una quota minima del 25 % del patrimonio immobiliare alla destinazione locativa residenziale.

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