Le Regioni in ritardo. Nessun ente in Italia ha rispettato fino in fondo la normativa regionale e statale sull’ inquinamento acustico.
Praticamente nessuna Regione è del tutto “in regola”, ma la maggioranza ha adempiuto al suo principale compito, anche se spesso con oltre un decennio di ritardo. Le regioni, infatti, hanno un’ ampia autonomia in materia di inquinamento acustico, che gli è conferita dalla norma base nazionale, la legge n. 447 del 1995, e che esse anzi tentano spesso di “allargare”, interpretando i principi costituzionali più recenti. Quasi tutte hanno varato leggi quadro a proposito, al fine di delimitare con chiarezza i propri obiettivi, demandando poi a delibere le regole di dettaglio.
La funzione principale delle Regioni è senza dubbio quella di tracciare le linee guida per la classificazione acustica comunale, cioè le indicazioni su come suddividere il territorio di ogni municipio in più zone, a ciascuna delle quali sia attribuita una classe di inquinamento acustico massimo raggiungibile, in termini sia di singolo rumore emesso che di somma dei rumori contemporaneamente immessi nell’ ambiente. Naturalmente il livello di rumore sarà basso per le zone particolarmente protette e via via più alto fino a raggiungere il massimo nelle aree esclusivamente industriali.

Qual è lo stato dell’ arte? Delibere e regolamenti per la zonizzazione sono stati approvati un po’ dovunque, fatta eccezione, a quanto ci risulta, per Basilicata, Calabria, Molise e Friuli. In quest’ ultima regione, però, si è in attesa solo della ratifica finale. L’ Abruzzo dovrà però aggiornare le regole, in conseguenza alla legge n. 23 del 2007 e il Veneto risente di norme superate. Naturalmente l’ opera delle Regioni è del tutto inutile se i Comuni non la applicano sui loro territori, come troppo spesso capita.
Situazione un po’ più carente per i piani di risanamento acustico,di cui questi enti possono comunque stabilire i livelli di priorità e che procedono un po’ più rapidi per quanto riguarda le grandi arterie viarie e gli aeroporti e più lentamente negli altri casi.
Abbastanza aggiornata invece la redazione dei requisiti e della modulistica per i tecnici specializzati in acustica, che vengono iscritti in appositi elenchi regionali (provinciali in Puglia).

(a cura di A.C.)

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