Tra le misure fiscali contenute nella legge 203/2008 si segnala la proroga, fino al 31 dicembre 2011 (art. 2, comma 15), delle agevolazioni per le ristrutturazioni edilizie, già riconosciute fino al 31 dicembre 2010 (art.1, commi 17-19, legge 244/2007). In particolare della detrazione IRPEF del 36%, nel limite di 48.000 euro per unità immobiliare, per gli interventi di recupero delle abitazioni, e dell’ IVA al 10% per gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria sulle abitazioni. A tale proposito, si ricorda che la Direttiva 2006/18/CE, in base alla quale i Paesi membri sono stati autorizzati ad applicare aliquote IVA ridotte per le prestazioni di servizi ad alta intensità di manodopera (tra cui rientrano anche le manutenzioni delle abitazioni), prevede l’ applicazione di tale beneficio fiscale solo fino al 31 dicembre 2010.
Costruzione e ristrutturazione
Assoedilizia: la debolezza della politica impedisce la formazione e la crescita di una generazione nuova di architetti italiani
Dichiarazione del presidente Achille Colombo Clerici nel corso del Convegno promosso dal Politecnico di Milano, Polis Maker, sul tema :” Qualita’ del vivere nella citta’”: « Una questione rilevante si pone. Se esista una generazione di architetti italiani in grado di esprimere una cultura architettonica e socio-urbanistica propria del nostro Paese. Se, in altri termini, sia la mancanza di tale cultura a causare la assenza dalla scena degli architetti italiani o se viceversa quest’ultima sia la causa di una carenza di rappresentazione, nel paesaggio urbano dei nostri giorni, di una chiara cultura urbanistico-edilizio-architettonica italiana: in altri termini, la cultura c’è , ma gli architetti italiani non sono chiamati a rappresentarla?
Ed in questo caso,se la mancata formazione di una generazione di architetti, in grado di interpretare lo spirito dei tempi trasfondendo nell’architettura i valori e la cultura della nostra societa’ (nel bene o nel male durante il periodo fascista gli architetti lasciarono nelle nostre citta’ l’impronta del loro tempo), pur nel contesto del più generale fenomeno della globalizzazione, sia la conseguenza della debolezza della nostra politica e conseguentemente della politica culturale delle amministrazioni centrale e locali.
Case di bambù per un’edilizia sostenibile nei paesi tropicali
Case costruite con il bambù Guadua per ridurre il consumo di energia, di acqua e di materiali come legno, mattoni e metallo. È l’idea che ha portato alla vittoria il ricercatore spagnolo Francisco Gallo Mejia, vincitore del Bando 2008 della Fondazione Altran per l’Innovazione. “Composti a base di bambù per abitazioni sostenibili” è il titolo del progetto con cui ha risposto alla sfida “Ridurre il tasso di CO2 nell’atmosfera – la sfida tecnologica”.Il vincitore si aggiudica un anno di accompagnamento tecnologico da parte degli esperti di Altran per realizzare il suo progetto. Si tratta di un premio unico e originale che vale 1 milione di euro, a cui si aggiunge un finanziamento di 16mila euro. La particolarità del bio-composto progettato da Gallo Mejia è che immagazzina il carbonio assorbito dal bambù. Si tratta di una tecnologia innovativa che combina lo sviluppo sociale ed economico dei paesi tropicali, basati su piccole reti di aziende. Il tutto nel rispetto per l’ambiente, poiché questa tecnologia contribuisce alla riduzione dell’anidride carbonica nell’atmosfera. Gennaro De Michele, responsabile Politiche di Ricerca e Sviluppo di Enel, è stato il rappresentante italiano della giuria internazionale della Fondazione Altran. La giuria, guidata da Leopold Demiddeleer (Direttore New Business di SOLVAY), è composta da esperti scelti per il loro prestigio e le loro competenze. Oltre ad Enel, nel 2008 sono stati partner della Fondazione Altran l’ENI e il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare.
CASA E INFRASTRUTTURE: piano nazionale di edilizia abitativa
Per garantire su tutto il territorio nazionale i livelli minimi essenziali di fabbisogno abitativo, è approvato un piano nazionale di edilizia abitativa (art. 11 del Decreto Legge 25 giugno 2008, n. 112 – convertito in Legge 6 agosto 2008, n. 133), con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, previa delibera del Comitato interministeriale per la programmazione economica (CIPE) e d’ intesa con la Conferenza unificata di cui all’ articolo 8 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, e successive modificazioni. Il piano si pone l’ obiettivo di incrementare il patrimonio immobiliare ad uso abitativo mediante l’ offerta di abitazioni di edilizia residenziale, da realizzare nel rispetto dei criteri di efficienza energetica e di riduzione delle emissioni inquinanti, con il coinvolgimento di capitali pubblici e privati, destinate prioritariamente a prima casa per:
* nuclei familiari a basso reddito, anche monoparentali o monoreddito;
* giovani coppie a basso reddito;
* anziani in condizioni sociali o economiche svantaggiate;
* studenti fuori sede;
* soggetti sottoposti a procedure esecutive di rilascio;
* altri soggetti in possesso dei requisiti di cui all’articolo 1 della legge 8 febbraio 2007, n. 9;
* immigrati regolari a basso reddito, residenti da almeno dieci anni nel territorio nazionale ovvero da almeno cinque anni nella medesima regione.
Manovra Finanziaria 2009: misure fiscali per le ristrutturazioni
Varie le novità in tale ambito contenute nella legge 203/2008. Proroghe delle agevolazioni Irpef e Iva per gli interventi di recupero delle abitazioni
I benefici fiscali per le ristrutturazioni edilizie sono stati prorogati al dicembre 2011 (art. 2, comma 15). In particolare, la detrazione IRPEF del 36% per gli interventi di recupero delle abitazioni, nel limite di 48.000 euro per unità immobiliare. Prorogata anche l’ Iva al 10% per gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria sulle abitazioni. Tuttavia la Direttiva 2006/18/CE prevede l’ applicazione di tale beneficio fiscale solo fino al 31 dicembre 2010 (si ricorda che in base alla direttiva citata i Paesi membri sono stati autorizzati ad applicare aliquote Iva ridotte per le prestazioni di servizi ad alta intensità di manodopera, tra le quali rientrano anche le manutenzioni delle abitazioni).
È stata prorogata per un ulteriore anno la detrazione Irpef del 36% per l’acquisto di fabbricati a destinazione residenziale interamente ristrutturati da imprese di costruzione. Il beneficio è da calcolare sul 25% del prezzo d’acquisto, nel limite di 48.000 euro per unità immobiliare, a condizione che gli interventi vengano eseguiti dall’ 1 gennaio 2008 al 31 dicembre 2011 e che il rogito avvenga entro il 30 giugno 2012.
Risparmio energetico: edilizia sostenibile in Umbria. Nuova svolta
La certificazione di sostenibilità ambientale sarà obbligatoria per Ater ed edifici pubblici, facoltativa per quelli privati La certificazione comprenderà incentivi e bonus volumetrici, in base al Decreto Legislativo 115/2008, e
Casa e infrastrutture: piano nazionale di edilizia abitativa
Disposizioni urgenti in materia di sviluppo economico, semplificazione, competitività, stabilizzazione della finanza pubblica e perequazione tributaria
Per garantire su tutto il territorio nazionale i livelli minimi essenziali di fabbisogno abitativo, è approvato un piano nazionale di edilizia abitativa (art.11 del Decreto Legge 25 giugno 2008, n.112 – convertito in Legge 6 agosto 2008, n.133), con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, previa delibera del Comitato interministeriale per la programmazione economica (CIPE) e d’ intesa con la Conferenza unificata di cui all’ art. 8 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n.281, e successive modificazioni.
Il piano si pone l’ obiettivo di incrementare il patrimonio immobiliare ad uso abitativo, mediante l’ offerta di abitazioni di edilizia residenziale, da realizzare nel rispetto dei criteri di efficienza energetica e di riduzione delle emissioni inquinanti, con il coinvolgimento di capitali pubblici e privati, destinate prioritariamente a prima casa per:
1) nuclei familiari a basso reddito, anche monoparentali o monoreddito;
2) giovani coppie a basso reddito;
3) anziani in condizioni sociali o economiche svantaggiate;
4) studenti fuori sede;
5) soggetti sottoposti a procedure esecutive di rilascio;
6) altri soggetti in possesso di requisiti di cui all’ articolo 1 della legge 8 febbraio 2007 n.9;
7) immigrati regolari a basso reddito, residenti da almeno dieci anni nel territorio nazionale ovvero da almeno cinque anni nella medesima regione.
Edilizia scolastica: procedure veloci per la sicurezza nelle scuole
Secondo un rapporto di Legambiente, il 42% degli edifici scolastici non sarebbe agibile o, per lo meno, mancherebbe del certificato di agibilità
Per mettere in sicurezza le scuole ci vorrebbero 14 miliardi di euro. In mancanza di fondi, il Governo interverrà almeno nelle zone ad alto rischio sismico, per le quali dovrebbero essere reperiti 4 miliardi di euro.
Per velocizzare i tempi, ha inserito la messa in sicurezza delle scuole nel piano straordinario previsto per le infrastrutture dal decreto anticrisi. Nel decreto legge 185/2008 pubblicato nella Gazzetta Ufficiale 280, del 29 novembre scorso, è stata introdotta, infatti, una norma che velocizza le procedure per l’ attivazione dei cantieri.
I fondi saranno tratti da quelli destinati alle grandi opere, ma non potranno superare il 5% dell’ intera somma stanziata, come prevede il decreto Gelmini di riforma di scuola e università.
La procedura accelerata è prevista dall’ articolo 20 del DL 185, in base al quale le risorse finanziarie da destinare alle varie opere saranno individuate e determinate con decreti del Presidente del Consiglio di concerto con i ministeri interessati. E subito dopo bisognerà partire con appalti ed esecuzione dei lavori. I decreti fisseranno i termini perentori da rispettare per la realizzazione delle opere.
Piano anticrisi le misure urgenti
E` stato assegnato alle commissioni riunite Bilancio e Finanze della Camera il decreto legge 185/2008 contenente misure urgenti per far fronte alla crisi economico-finanziaria. Le misure previste dal decreto – come chiarisce una nota Ance – mirano a garantire il rispetto degli obiettivi fissati dal programma di stabilita`e crescita approvato in sede Ue e prevedono, tra l`altro, la riassegnazione delle risorse del Quadro strategico nazionale per apprendimento, occupazione e interventi infrastrutturali. Numerose le novita` di diretto interesse per le costruzioni. Tra queste vanno segnalate: assegnazione di risorse Fas per infrastrutture, velocizzazione delle procedure esecutive di progetti inseriti nel Quadro strategico nazionale, finanziamento della legge obiettivo, detassazione dei microprogetti di arredo urbano e di interesse locale e misure a favore delle famiglie.
Detrazione IRPEF del 36%. Acquisto di abitazioni in fabbricati ristrutturati
Nell`ipotesi in cui l`acquirente di un`abitazione, situata all`interno di un fabbricato interamente ristrutturato da un`impresa di costruzioni, ceda l`unita` immobiliare senza aver fruito della detrazione del 36% durante i periodi d`imposta in cui ha avuto il possesso dell`immobile, l`agevolazione e` riconosciuta al nuovo proprietario, con riferimento alle quote residue, maturate a partire dal periodo d`imposta in cui ha acquistato l`abitazione. Cosi`si e`espressa l`Agenzia delle Entrate con la Risoluzione n.457/E del 1° dicembre 2008, rispondendo ad un quesito relativo all`applicabilita` della detrazione IRPEF del 36%, riconosciuta per l`acquisto di abitazioni facenti parte di fabbricati interamente ristrutturati da imprese di costruzioni (art.9, comma 2, legge 448/2001, e art.1, comma 17, lett.b, legge 244/2007, che riconosce la detrazione per gli edifici ristrutturati dal 1° gennaio 2008 al 31 dicembre 2010, ed acquistati entro il 30 giugno 2011). A tal proposito, si ricorda che, per l`acquisto di abitazioni ristrutturate, l`agevolazione viene riconosciuta in misura pari al 25% del corrispettivo di vendita dell`unita` immobiliare, nel limite massimo di 48.000 euro, da ripartire in dieci quote annuali di pari importo.
Anche in Spagna calano i prezzi dell’immobiliare
Gli spagnoli non sono abituati al collasso dei prezzi delle case. Fino a poco tempo fa il prezzo sembrava potesse evolvere in una sola direzione, così adesso molti fanno fatica
Piemonte: preoccupazione per il freno agli sgravi fiscali per il risparmio energetico
“Guardiamo con preoccupazione al provvedimento che renderà complesso e limitato il percorso per ottenere le detrazioni del 55% delle spese sostenute per l’installazione di impianti a energia solare. La manovra disincentiverà la domanda e avrà un effetto negativo sulla produzione. Interventi di questo genere riducono fortemente l’impatto delle misure regionali sia dal punto di vista del rilancio dell’economia sia da quello del sostegno all’innovazione tecnologica.” E’ questo il commento degli assessori all’ Energia, Andrea Bairati, e all’Ambiente e Risparmio Energetico, Nicola de Ruggiero, alla notizia che il decreto anticrisi approvato dal Governo renderà più difficile ottenere sgravi fiscali per chi intende risparmiare energia. La manovra contenuta nel pacchetto “anticrisi” diverge dalla politica intrapresa dalla Regione Piemonte che, per raggiungere gli obiettivi energetico ambientali fissati dall’Unione Europea al 2020, ha destinato oltre 250 milioni di euro dei Fondi Europei di Sviluppo Regionale (2007-2013) agli interventi di miglioramento dell’efficienza energetica e di produzione di energia da fonti rinnovabili. “Il cosiddetto decreto “anticrisi” – ha sottolineato Bairati – non solo renderà più complessa la procedura per poter beneficiare delle detrazioni fiscali Irpef ed Ires del 55% per interventi di riqualificazione energetica ma non garantirà l’accoglimento delle istanze per interventi realizzati dopo il 31 dicembre 2007.