Sono 2889 gli sfratti bloccati in tutta Italia, concentrati per la gran parte in non più di 10 Comuni. Lo ha accertato il Ministero delle infrastrutture. Il Senato ha però rinnovato il blocco per 849 Comuni: in pratica, un Comune bloccato per ogni tre sfratti in essere! Il provvedimento di blocco sta a dimostrare la forma corrotta di democrazia in cui i governanti fanno promesse e concessioni alle masse popolari solo per mantenere il proprio potere, oltre al disprezzo più palese di ogni diritto proprietario. Ma soprattutto evidenzia la totale mancanza di volontà di risolvere i problemi esistenti con l’ unico strumento possibile: quel rilancio dell’ affitto che l’ Agenzia del territorio ha chiesto. Secondo il Presidente della Confedilizia, Corrado Sforza Fogliani, il nuovo provvedimento di blocco è addirittura peggiore di quello varato dal Governo Prodi l’ anno scorso: le agevolazioni fiscali per i proprietari sono infatti state limitate ai soli Comuni di Torino, Milano, Venezia, Genova, Bologna, Firenze, Roma, Bari, Napoli, Palermo, Messina, Catania, Cagliari e Trieste e ai Comuni ad alta tensione abitativa con essi confinanti.
Casa: dare in affitto le abitazioni invendute
L’ invenduto di immobili interesserebbe poco meno di 40.000 abitazioni, secondo il Cresme. Bisognerebbe darle in affitto per raggiungere due obiettivi in uno: rendere subito disponibili unità abitative che servono
Ricorso di Assoedilizia al TAR Lombardia per l’annullamento della deliberazione del Consiglio Comunale di Milano istitutiva delle microzone.
In vista della conversione in legge del Decreto 185/2008, il cosiddetto Decreto Anticrisi, l’Asppi- Associazione Sindacale Piccoli Proprietari Immobiliari torna nel merito dei benefici fiscali per gli interventi di riqualificazione energetica. «Al momento del varo del Decreto – ricorda il presidente nazionale dell’Asppi Luigi Ferdinando Giannini – abbiamo espresso la nostra contrarietà alla norme contenute nell’articolo 29 che, di fatto, rendevano più complicato e meno appetibile l’accesso al bonus del 55% per chi effettua interventi di ristrutturazione edilizia per il risparmio di energia. La Commissione Bilancio della Camera ha in parte ascoltato le nostre lamentele, insieme a quelle di altre Associazioni ed Enti, ed ha approvato un emendamento che elimina il vincolo di ricevere l’assenso dell’Agenzia delle Entrate per fruire della detrazione». L’emendamento approvato in Commissione Bilancio rappresenta un sostanziale ritorno alla situazione preesistente, rispetto all’impostazione iniziale.