Bologna: la periferia attrae il mercato del corporate

 A tirare il mercato immobiliare per corporate, uffici, negozi e capannoni di Bologna sono in generale le aree semi-periferiche emergenti e l’hinterland. L’indagine del settore e’ stata fatta da Gabetti Corporate, che ha presentato nel capoluogo emiliano l’analisi del mercato corporate dell’area bolognese. Nel dettaglio, per il comparto uffici, il 70% delle richieste e’ rivolto al semi-centro e alle zone periferiche emergenti (per superfici fra i 200 e i 400 metri quadrati). Aumentano, tuttavia, le richieste di tagli fra i 500 e i 2mila metri quadrati. Le aree su cui si concentrano le transazioni immobiliari sono, in particolare, il Fiera District, la zona della stazione centrale, e i centri direzionali periferici e dell’hinterland, come il business park Meraville, le aree direzionali di Borgo Panigale, Castelmaggiore e Casalecchio di Reno, e gli insediamenti di via Larga e via Due Madonne. Risulta invece appiattita la domanda di uffici in centro storico (15%). In generale, aumentano i prezzi di compravendita e i canoni di locazione, ma calano i rendimenti.

Premio Internazionale Dedalo Minosse alla Committenza di Architettura

 Le opere sono 547, provenienti da oltre 36 paesi, sono stati i progetti iscritti alla settima edizione del Premio Internazionale Dedalo Minosse alla Committenza di Architettura, promosso da Ala Assoarchitetti e dalla rivista l’Arca, con la sponsorizzazione di Caoduro Lucernari. Un premio unico nel suo genere che, premiando opere già realizzate, pone l’attenzione sulla committenza, in molti casi sottovalutata quando si parla d’architettura, dimenticando che il compimento di opere architettoniche di qualità, può avere origine solo dall’esemplare connubio tra chi la promuove e chi la progetta. La giuria ha assegnato i 4 premi di questa edizione, oltre al Premio d’Onore Decennale che festeggia i 10 anni dalla fondazione. La cerimonia di premiazione ufficiale si terrà il 30 maggio nel suggestivo scenario del Teatro Olimpico di Andrea Palladio a Vicenza. La celebrazione sarà preceduta il 29 maggio dalla tavola rotonda “Aspettando il Dedalo Minosse”, sul tema della committenza, moderata da Oliviero Toscani, alla quale parteciperanno come relatori Cesare Maria Casati – direttore de l’Arca – , Franco Mirenzi – direttore di OFArch -, Mario Botta – Architetto -, l’Ing. Antonio Chiarappa di Risanamento Gruppo Zunino e Adolfo Guzzini, Presidente dell’IN/ARCH. Anche per quest’edizione, che segna il decennale dalla fondazione, tra i committenti spiccano nomi prestigiosi, tra i quali l’Arcidiocesi di Torino, il Santuario di Fatima, Emergency, WWF, SMEG, BMW, Citroën, Porsche, Pirelli, Benetton, Ferrero e Nestlè. Anche tra gli architetti, nomi noti del panorama mondiale come Mario Botta, Richard Meier, Zaha Hadid, Manfredi Nicoletti, accanto a progettisti emergenti. Il punto di forza del Premio Dedalo Minosse risiede, infatti, oltre che nel porsi come punto d’incontro tra la cultura architettonica contemporanea e la società, anche nel consacrare accanto ai grandi progetti, nomi ancora poco noti, ponendo in luce il ruolo di arricchimento apportato dal committente nel promuovere l’attività progettuale futuro patrimonio della collettività. L’interessantissimo e complesso panorama di tutte le opere partecipanti tocca ambiti eterogenei, spaziando da edifici per il culto religioso, per l’educazione e per la cultura a quelli che promuovono l’ambiente, i viaggi e la famiglia.

Energia dell’Architettura: Torino fiera

 Lo scopo di questa esposizione non è soltanto quello di mostrare alcuni progetti, ma quello di spiegare il processo di una progettazione sostenibile. All’interno di un ambiente che consenta l’interazione di performance digitali ed esposizioni materiali, quelle dei modelli architettonici, dove sussista una fluidità tra materia fisica e materia digitale proiettata, immagini, suoni e voci raccontano l’esperienza del complesso “insieme-progetto”. Blocchi narrativi, autosufficienti, descrivono i diversi aspetti della progettazione sostenibile, dell’uso e della produzione di energia, dell’inserimento di un progetto in un contesto specifico, privilegiandone gli aspetti etici e sociali. Un nuovo modo di comunicare: ventiquattrore oltre l’architettura. Costituisce l’evento inaugurale della Mostra e si svolge tra il 9 ed il 10 maggio. Si configura come luogo – finestra temporale – per iniziative, incontri, produzione e

Torino. Uno stabile degradato di porta palazzo diventera’ “albergo sociale”

 Uno stabile degradato di Piazza della Repubblica verrà recuperato per diventare un Albergo Sociale. Una struttura in grado di offrire una residenza temporanea ma decorosa (a costi di affitto contenuti ) a persone che, per motivi legati al lavoro o alla propria vita privata, vivono una fase di momentanea difficoltà, ad esempio separati, lavoratori o studenti fuori sede, madri sole con figli a carico.Ne ha discusso oggi la I Commissione di Palazzo Civico, esaminando la proposta di deliberazione illustrata dall’assessore alla casa Roberto Tricarico. Lo stabile in questione si trova al numero civico 14 di Piazza della Repubblica – di fronte alla tettoia del “mercato dei contadini” – e si affaccia anche su via Priocca. Di proprietà del Demanio statale, è da tempo disabitato e in cattivo stato di conservazione. Il Comune, dopo l’approvazione del provvedimento da parte della Sala Rossa, lo acquisterà al costo di 1.130.000 euro. Per l’acquisto saranno utilizzati in maggior parte (1 milione di Euro) fondi regionali destinati a progetti speciali e sperimentali per l’edilizia sociale, già erogati in base ad un protocollo siglato (nel 2007) tra Palazzo Civico, la Regione Piemonte e il Ministero delle Infrastrutture.

Bologna: bando pubblico per la selezione di un soggetto partner per autorecupero di immobili dismessi di proprietà del comune

 Il comune di Bologna mette a disposizione degli alloggi dismessi per uso abitativo. Le coperative che vorranno impegnarsi per il recupero di tali alloggi potranno usufruire degli stessi secondo le modalità imposte dal comune. I partecipanti devono garantire al comune il buon esito del recupero, evitare quindi di lasciare il lavoro inconcluso. Il comune garantisce l’assistenza burocratica. Il bando disponibile sul sito del comune di Bologna ci informa che fatte le dovute premesse, tra gli obiettivi programmatici del Settore Politiche Abitative è compresa la realizzazione di un progetto di autorecupero di alloggi dismessi di proprietà del Comune di Bologna; che per autorecupero si intende un processo edilizio che prevede l’affidamento dei lavori di ristrutturazione o recupero agli stessi utilizzatori finali che, costituiti in cooperativa, prestano la loro opera in cantiere mettendo a disposizione un monte ore lavorativo; che per la buona conduzione del programma l’organizzazione progettuale ed attuativa deve essere svolta da un unico soggetto con specifiche competenze in materia edilizia, sociale ed economica – amministrativa, che possa garantire la conduzione del progetto nel suo complesso, gestendo gli aspetti tecnico-edilizi, di relazione tra i destinatari degli appartamenti e di coordinamento degli impegni finanziari.

La Regione Lombardia da il buon esempio, promuove i pannelli solari installandoli sulle proprie sedi

 E’ attivo da ieri il nuovo impianto fotovoltaico, collocato sul tetto della sede di Regione Lombardia di via Pola, in grado di produrre energia pulita utilizzata per le varie necessità illuminazione, alimentazione computer, aerazione, ecc. L’impianto, costituito da 234 pannelli e costato 560.000 euro, sviluppa una potenza di 49,5 KW e mediamente produce 140 KWh al giorno, sufficienti per alimentare l’illuminazione dell’intera Palazzina e di circa un altro piano del complesso. Grazie all’energia solare prodotta saranno risparmiati oltre 13.000 metri cubi di metano all’anno, corrispondenti a circa 8.400 euro di spesa in meno, e saranno evitate emissioni di CO2 per quasi 29 tonnellate all’anno. “Con questo primo modulo – ha spiegato l’assessore alle Reti, Servizi di Pubblica Utilità e Sviluppo Sostenibile, Massimo Buscemi – viene prodotta l’energia sufficiente per l’illuminazione dell’intera palazzina e per il 20% del restante fabbisogno. Il nostro obiettivo, ha continuato Buscemi, è arrivare al 100% della copertura entro fine legislatura”. Questo intervento fa parte di una politica di sostegno alla realizzazione di impianti fotovoltaici e solari termici e più in generale di promozione delle energie pulite e rinnovabili che Regione Lombardia sta conducendo da tempo e che coinvolge anche le proprie sedi. Il Palazzo Pirelli è già da alcuni anni riscaldato a pompe di calore. Per il funzionamento dell’Altra Sede non sarà utilizzato alcun combustibile inquinante. Al contrario, attraverso tecnologie innovative e all’avanguardia, si punterà al massimo risparmio energetico e a un profilo di alta sostenibilità ambientale. Mediante l’utilizzo di pompe di calore tutta l’energia termica necessaria al riscaldamento degli edifici verrà ottenuta dal riscaldamento dell’acqua di falda pompata in pozzi sotterranei e poi scaricata nel canale della Martesana.

Una visione unitaria e integrata del territorio: Contrattare l’uso degli spazi urbani

 SUNIA. L’impegno del Sindacato – rivolto essenzialmente al rilancio dell’edilizia residenziale pubblica, all’aumento del Fondo sociale per l’affitto, all’applicazione della 431/’98 (regolamentazione degli affitti), deve assumere con più decisione l’esigenza di partecipare attivamente alle scelte riguardanti lo sviluppo edilizio, le infrastrutture e i servizi sul territorio. I processi di riqualificazione urbana e di recupero delle aree dismesse (industrie, mattatoi, mercati, ecc.), le varianti urbanistiche, i cambi di destinazione d’uso degli immobili e la conseguente terziarizzazione selvaggia di intere zone centrali delle città hanno trasformato profondamente il volto delle città ma, per una fetta notevole di popolazione, hanno avuto effetti indesiderati in termini di disagio abitativo e di qualità dell’abitare e del vivere. Sulla base dell’esperienza dell’ultimo decennio emerge l’esigenza che le forze sociali, a partire dal Sindacato, pongano con forza il tema della contrattazione territoriale, che deve diventare lo strumento principale per relazionarsi con le amministrazioni locali. Solo con la vertenzialità e la negoziazione sul territorio è possibile partecipare con efficacia a scelte vitali per la popolazione, evitando che l’urbanistica e le politiche riguardanti il territorio, la casa, i servizi, le infrastrutture diventino una “partita a due” tra amministratori locali e rappresentanti degli interessi delle società immobiliari e della rendita urbana.

“Affitto 2 milioni e mezzo di famiglie italiane in povertà” Il SICET illustra proposte e un appello, alle forze politiche, per le prossime elezioni

 L’emergenza abitativa interessa oltre 2 milioni e mezzo di famiglie italiane. Il 63% di chi vive in affitto ha redditi modesti, inferiori a 20 mila euro annui incompatibili con gli affitti del mercato. Gli ultimi dati sugli sfratti del Ministero dell’interno rilevano che sono oltre 100 mila le richieste di esecuzione, 45 mila i provvedimenti convalidati e quasi 23 mila gli sfratti eseguiti l’anno passato, prevalentemente per morosità. Il SICET ha elaborato una serie di proposte, contenute in un appello alle forze politiche, per le prossime elezioni. Queste vanno da interventi strutturali sull’edilizia pubblica alla riforma delle locazioni private. Il sindacato inquilini della CISL propone anche delle misure straordinarie per tamponare il problema della morosità.