In campo internazionale: si rende necessario innanzitutto che le Istituzioni Internazionali quali FMI, banche centrali, Governi lavorino per eliminare l’utilizzo di strumenti e di comportamenti speculativi per la compravendita di prodotti di base a partire dal petrolio. Si concerti nella Comunità Europea un serio piano energetico che: consenta di realizzare concreti risparmi in tutti i settori produttivi; elimini gli sprechi; privilegi attraverso incentivazioni l’utilizzo di energie alternative;favorisca gli accordi tra stati con particolare riguardo la diversificazione e l’importazione di gas naturale. Si inizi a ragionare perché si realizzi un sistema di pagamento diretto del petrolio in euro. Si ponga attenzione agli andamenti del cambio euro/dollaro quale elemento che condiziona la variazione del prezzo sul mercato. L’attenzione va posta sulle conseguenze del tasso di sconto determinato dalla BCE.
In campo nazionale: si rende necessario per quanto riguarda l’intera filiera produttiva: operare ed intervenire sul sistema di raffinazione per conoscere gli investimenti fatti o da fare al fine di migliorare le rese dei distillati leggeri rispetto al barile di petrolio ed inoltre per realizzare processi di razionalizzazione che superino il divario a nostro sfavore del prezzo dei carburanti tra il nostro Paese ed il resto d’Europa.
Energie rinnovabili
Il governo si impegna per lo sviluppo del paese
Il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, ha incontrato oggi a Palazzo Chigi il presidente della Commissione dell’Unione Europea, Josè Manuel Durão Barroso. Durante l’incontro si è parlato di tutti i
Enel: sviluppare la geotermia per salvare il pianeta
Il documento presentato da Consiglio nazionale dei geologi, dell’Unione geotermica e dell’Associazione termotecnica propone alla ribalta una fonte compatibile con l’ambiente in grado di evitare l’immissione in atmosfera di 8-10 milioni di tonnellate di CO2 l’anno entro il 2020. Limitare la dipendenza dalle fonti energetiche importate, ridurre il deficit della bilancia dei pagamenti, diminuire l’impatto sull’ambiente dei gas ad effetto serra. Ecco perché è necessario sviluppare la geotermia in Italia. Si tratta infatti di una delle poche fonti di energia primaria di cui dispone il nostro Paese, una risorsa sostenibile e compatibile con l’ambiente, e conveniente sul piano economico a tutti i livelli di temperatura. Lo sostiene il Manifesto della Geotermia, presentato mercoledì 9 luglio a Roma, su iniziativa del Consiglio nazionale dei geologi, dell’Unione geotermica italiana e dell’Associazione termotecnica italiana. Obiettivo dell’iniziativa, sollecitare le forze politiche a creare nuove basi legislative per lo sviluppo dell’energia prodotta dal calore della Terra. Tra le fonti non convenzionali – spiega il Manifesto – quella geotermica nel 2006 è stata pari allo 0,6% del consumo lordo totale di energia, ed è costituita per oltre quattro quinti dalla produzione di elettricità e per il resto dagli usi diretti del calore naturale (balneologia termale, riscaldamento di ambienti, agricoltura, ed altri).
Gli immobili se commercializzati non hanno diritto all’eco-bonus
La detrazione del 55 per cento prevista per gli interventi di riqualificazione energetica spetta esclusivamente a chi utilizza i beni, anche se strumentali, non a chi li commercializza. Il lavori di riqualificazione energetica effettuati su un immobile merce non possono beneficiare dell’agevolazione fiscale prevista dalla Finanziaria 2007. Questo il parere dell’agenzia delle Entrate, espresso con la risoluzione n. 303/E del 15 luglio, che risponde a un interpello con il quale si chiede se una ditta di costruzioni può usufruire dello sconto Irpef previsto dalla Finanziaria 2007 (articolo 1, comma 344, della legge 296/2006), per un immobile che intende ristrutturare e poi rivendere. La norma in questione prevede la detrazione di imposta del 55% per interventi riguardanti impianti di riscaldamento, finalizzati al conseguimento di un maggior risparmio energetico, effettuati, su edifici già esistenti, entro il 31 dicembre 2007, termine prorogato dalla Finanziaria 2008 al 31 dicembre 2010.
Provincia di Torino: tre anni per progetto, localizzazione, appalti e via ai lavori del termovalorizzatore
La garanzia di finanziamento da parte delle banche per far partire i lavori del termovalorizzatore del Gerbido a settembre, un grande parco che contornerà l’area e riqualificherà la zona, la localizzazione definitiva del secondo termovalorizzatore che verrà decisa in settimana: sono alcune delle “certezze” annunciate oggi dal Presidente della Provincia di Torino Antonio Saitta al termine della consueta riunione di Giunta e in occasione della firma del protocollo di intesa per l’organizzazione del conferimento dei rifiuti al Gerbido. “Nessuna regione italiana è riuscita ad ottenere i nostri risultati” ha detto Saitta “In soli tre anni, dal 2005 a oggi, abbiamo progettato il piano provinciale dei rifiuti, localizzato la sede dei termovalorizzatori, progettato in via definitiva quello del Gerbido, trovato i finanziamenti, assegnato l’appalto e avviato i lavori”. Il protocollo d’intesa siglato questa mattina fra la Provincia di Torino, l’Associazione d’ambito torinese per il governo dei rifiuti (Ato-r) e i Consorzi: Acea, Cados, Ccs, Consorzio di bacino 16, Consorzio di bacino 18, ha come obiettivo regolare gli obblighi e le modalità di conferimento dei rifiuti nel termovalorizzatore e impegna i consorzi a entrare a far parte della compagine sociale di TRM, a seguire le indicazioni del’Autorità d’ambito per i rifiuti in merito ai flussi di conferimento e a rispettare la programmazione del piano provincale di gestione dei rifiuti. “Grazie a quest’atto burocratico abbiamo la garanzia che le banche erogheranno il finanziamento di 360 milioni che servono per il Gerbido” ha ripreso Saitta “ed è opportuno ricordare che non c’è finanziamento pubblico per quest’opera, Trm la pagherà con il funzionamento del termovalorizzatore”.
Campania: tre bandi per acquisto, costruzione e ristrutturazione di alloggi
La Regione Campania ha indetto un bando per la concessione di contributi di edilizia agevolata a favore di Cooperative e Imprese Edilizie che costruiscono o recuperano alloggi da assegnare o vendere a cittadini residenti della Regione Campania in possesso dei requisiti di legge. I contributi di edilizia agevolata saranno concessi sotto forma di mutui agevolati per i quali l’onere del pagamento degli interessi passivi è posto interamente o parzialmente a carico della Regione Campania. Previste agevolazioni per nuclei familiari nei quali sono presenti ultrasessantacinquenni, disabili e per le giovani coppie (in tutti questi casi il contributo è pari al 100% del tasso di interesse). Contributi per acquisto e recupero della prima casa a persone fisiche. La Regione Campania, al fine di promuovere l’accesso alla proprietà della prima casa, ha indetto un bando l’assegnazione di contributi in conto interessi per l’acquisto e il recupero di abitazione da parte di cittadini residenti nella Regione Campania. Il finanziamento consiste nella concessione di un mutuo fino a 100.000 euro da parte di uno degli Istituti di credito convenzionati con la Regione Campania.
L’importo del mutuo ammissibile non potrà eccedere l’80% della spesa massima ammissibile elevato fino al 100% per acquisto da parte di occupanti legittimi di alloggi sottoposti a procedura concorsuale e nei casi di interventi di recupero di tutte le unità immobiliari facenti parte del medesimo edificio. Manifestazione d’interesse per la formazione di programmi di edilizia residenziale sociale e di riqualificazione di ambiti urbani degradati e dismessi.
Regione Lazio: Zaratti inaugura primo eco-albergo della regione
Inauguriamo alcune opere importanti per portare la nostra Regione sulla via della sostenibilità ambientale e l’Ecoalbergo di Ferentino è una di queste. – ha affermato Filiberto Zaratti, Assessore all’Ambiente e Cooperazione tra i Popoli – Il primo Ecoalbergo del Lazio è frutto del lavoro di recupero di un casale attraverso moderne tecnologie, con un sistema per il recupero delle acque piovane e impianti per il solare termico. Si tratta di un albergo sostenibile realizzato con l’intervento della Regione per un milione e 300mila euro, investiti su un casale di proprietà della comunità montana, cosa che rappresenta un segno tangibile delle potenzialità concrete che offre lo sviluppo ecosostenibile al territorio”. “L’Ecoalbergo è una struttura con 16 camere per la cui apertura sarà avviata tramite un bando. – prosegue Zaratti – E questo primo Ecoalbergo non è un caso isolato, ne abbiamo in progetto altri a ridosso delle aree protette, per dimostrare che la tutela dell’ambiente si può fare con una politica di sviluppo sostenibile, a tutto vantaggio della ricchezza locale”.
Piacenza prende il sole e lo trasforma in energia
Progetto per la promozione dell’energia solare nella nostra città: contributi per l’acquisto di impianti e gruppi d’acquisto. Al via le iniziative del Comune di Piacenza per sostenere i privati cittadini che intendono produrre e utilizzare l’energia solare. Da un lato un programma di erogazione di contributi per gli impianti solari, dall’altro l’istituzione di un “gruppo di acquisto comunale” per impianti solari termici e impianti fotovoltaici (i dettagli sono disponibili nella scheda dedicata). Entrambe le iniziative, rivolte ai cittadini di Piacenza, saono pensate per favorire l’acquisto degli impianti solari a prezzi agevolati. Il contributo viene concesso esclusivamente per gli impianti solari termici realizzati dopo il 1° gennaio 2008 a servizio di:
– unita’ immobiliari ad uso abitativo; condomini con destinazione d’uso residenziale prevalente (superiore a 500/1000) e con distribuzione centralizzata ACS e/o riscaldamento; ubicati nel Comune di Piacenza al 31 dicembre 2007.
Mercato elettrico e fonti d’energia, la relazione sullo stato dei servizi del presidente dell’Autorità per l’Energia elettrica e il gas
Uno tsunami “che sta colpendo i Paesi consumatori e, in particolare, il nostro”: così ha aperto la sua presentazione dell’annuale Relazione sullo stato dei servizi e sulla attività svolta il Presidente dell’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas, Alessandro Ortis, riferendosi al caro-petrolio. Per Ortis, si è in un momento certamente più critico, difficile ed impegnativo di un anno fa. In assenza di nucleare, con uno scarso utilizzo del carbone, con un limitato contributo da fonti rinnovabili competitive, infatti, l’Italia è ancora molto esposta all’importazione di idrocarburi (quasi l’80% del fabbisogno energetico, contro una media europea inferiore al 50%) e la sua produzione elettrica è oggi basata sul gas naturale (combustibile con quotazioni ancora troppo ancorate a quelle del greggio) per quasi il 60% (contro una media europea del 20%). Così, il caro-petrolio colpisce duramente i costi energetici e le bollette dei consumatori.
Agrigento: distribuzione gratuita di lampade a basso consumo
Il comune di Agrigento in collaborazione con Enel aderisce ad un importante iniziativa per educare tutti i cittadini ad un uso cosciente dell’energia, in un periodo di grande crisi, dove
Eni: “Solar Frontiers Center”, energia solare per il futuro
Eni Solar Frontiers Center nasce per promuovere e accelerare la ricerca multi disciplinare nelle tecnologie solari di prossima generazione, tra cui le nano tecnologie, i materiali avanzati e la produzione di idrogeno attraverso l’energia solare. E’ stato costituito l’Eni Solar Frontiers Center (SFC), presso il Massachusetts Institute of Technology (MIT). La costituzione del SFC è frutto dell’accordo firmato fra Eni e il MIT Energy Initiative a febbraio per instaurare una partnership strategica sulla ricerca di frontiera nel solare. Il MIT Energy Initiative è l’istituto, appartenente al MIT, preposto allo studio di soluzioni rivolte alla trasformazione del sistema energetico per rispondere alle sfide del futuro attraverso l’analisi di ogni aspetto dell’approvvigionamento energetico, della domanda e della tutela e sicurezza ambientali. Eni Solar Frontiers Center nasce per promuovere e accelerare la ricerca multi disciplinare nelle tecnologie solari di prossima generazione, tra cui le nano tecnologie, i materiali avanzati e la produzione di idrogeno attraverso l’energia solare.
Enel: in Sicilia uno dei campi Off-Shore del mediterraneo
Il Gruppo guidato dall’AD Fulvio Conti, in collaborazione con Moncada Costruzioni, installerà 115 pale eoliche nel Golfo di Gela ad almeno 3 miglia dalla costa siciliana: saranno tra i primi aerogeneratori nelle acque del Mediterraneo. Previsto un investimento massimo di circa 500 milioni di euro, nei prossimi anni. Il nuovo campo eolico produrrà energia sufficiente a soddisfare i consumi di 390.000 famiglie, evitando emissioni di CO2 in atmosfera per 815.000 tonnellate l’anno.
Enel ha depositato il progetto di uno dei primi campi eolici off-shore del Mar Mediterraneo. L’istanza di Valutazione d’impatto ambientale (VIA) è stata consegnata da Enel al Ministero dell’Ambiente e Tutela del Territorio e del Mare e alla Regione Sicilia. Il primo parco eolico marino italiano prevede l’installazione di 115 generatori di grande taglia che avranno una potenza compresa tra i 3 e i 5 Megawatt ciascuno nelle acque del Golfo di Gela ad una distanza minima di 3 miglia dalla costa, tra i Comuni di Licata (Agrigento), Butera e Gela (Caltanissetta). Il progetto – sviluppato da una joint-venture costituita tra Enel (57%) e Moncada Costruzioni (43%) – prevede una potenza installata complessiva che varierà da 345 a 575 MW. L’investimento massimo previsto sarà di circa 500 milioni di euro. L’impianto, a regime, fornirà energia elettrica per 1.150 milioni di chilowattora, sufficiente a soddisfare il fabbisogno di 390.000 famiglie, evitando emissioni di CO2 in atmosfera per circa 815.000 tonnellate annue.