Bari, il mercato immobiliare in leggero miglioramento

 Bari, il mercato immobiliare in leggero miglioramento

Le percezioni degli operatori in merito alla congiuntura immobiliare locale propendono verso un leggero miglioramento che può essere interpretato come tale anche nei ricorrenti giudizi di stabilità, sia nelle quantità scambiate che in quelle offerte

Infatti, se un anno fa prevaleva il giudizio di calo, ora il mercato sembra avere interrotto la fase riflessiva in attesa di una auspicabile ripresa o, in alternativa, di un nuovo inasprimento della curva discendente dei contratti stipulati.

Il mercato immobiliare a Milano secondo il III Rapporto Nomisma 2010

 Il mercato immobiliare a Milano secondo il III Rapporto Nomisma 2010

Nel secondo semestre 2010, il mercato immobiliare milanese segnala ancora una debolezza diffusa anche se alcuni indicatori stanno volgendo verso una stabilizzazione

Infatti, la domanda di immobili, in acquisto ed in locazione, è percepita stazionaria rispetto a quanto non fosse nella prima parte dell’anno, con un generale spostamento verso la stabilità delle opinioni che, in precedenza, erano più nettamente negative.

Il risparmio ed il costo del debito: dal III Rapporto Nomisma sul mercato immobiliare

 Il risparmio ed il costo del debito: dal III Rapporto Nomisma sul mercato immobiliare

Sulla capacità delle famiglie ad indebitarsi e, quindi, a far fronte al costo del debito, influisce il loro comportamento di risparmio

A questo proposito rimane alta la propensione al risparmio e immutata la quota di famiglie che sono riuscite a risparmiare nel corso del 2010. Questo il dato emerso dalla consueta indagine annuale realizzata dall’ACRI in collaborazione con Ipsos, sul comportamento di risparmio degli italiani.

Focus: il mercato immobiliare e la locazione

 Focus: il mercato immobiliare e la locazione

Nel 2010 Solo Affitti e Nomisma hanno proseguito la fruttuosa collaborazione – iniziata nell’anno precedente con una ricerca limitata alla Lombardia – analizzando il mercato italiano della locazione in 19 capoluoghi di regione

Solo Affitti ha utilizzato la capillare rete in franchising per rilevare i dati relativi alla locazione di abitazioni, uffici, negozi e capannoni. Nomisma ha supportato l’indagine dal punto di vista scientifico e metodologico, elaborando il Rapporto analitico riguardante dati che coprono il periodo giugno 2009-giugno 2010.

La cedolare secca sugli affitti, una novità di estremo interesse soprattutto per i proprietari (Nomisma)

 La cedolare secca sugli affitti, una novità di estremo interesse soprattutto per i proprietari (Nomisma)

Nell’agosto 2010, il Consiglio dei Ministri ha approvato lo ”Schema di decreto legislativo 4 agosto 2010 – Disposizioni in materia di federalismo fiscale municipale”, che prevede l’introduzione di una cedolare secca sugli affitti, ovvero di una nuova imposta sui redditi da locazione derivanti da unità immobiliari ad uso abitativo

Lo schema di decreto prevede infatti che, a decorrere dal 2011, i canoni di locazione relativi ad immobili ad usomabitativo possano essere assoggettati, su decisione facoltativa del locatore, ad un’imposta sostitutiva dell’IRPEF e dell’imposta di bollo sul contratto. L’imposta è applicata in ragione del 20% sul canone di locazione annuo.

III Rapporto Nomisma 2010 sul mercato immobiliare, i progetti di Social Housing in Italia

 III Rapporto Nomisma 2010 sul mercato immobiliare, i progetti di Social Housing in Italia

Ciò che differenzia l’housing sociale rispetto alle tradizionali politiche abitative è la volontà di fornire soluzioni abitative (non solo case) a coloro che, sia per ragioni economiche, che per l’assenza di un’offerta adeguata, non riescono a soddisfare il proprio bisogno sul mercato

Vi sono diversi modi di intendere il social housing oggi in Italia:
– una definizione che include nel social housing tutto l’insieme degli interventi di sostegno pubblico all’abitare (mutuata da quella europea del Cecodhas);

News immobiliare, indagine Mutui.it sui mutui prima casa

 News immobiliare, indagine Mutui.it sui mutui prima casa

Il primo mutuo si chiede a 36 anni, è pari a 160.000 euro e durerà 25 anni

Al Sud i sottoscrittori più prudenti, al Nord buon successo del variabile. Gli italiani raggiungono l’indipendenza economica tardi, o almeno richiedono il mutuo per la prima casa dopo aver compiuto i 35 anni.

A dirlo è Mutui.it, il comparatore online che ha analizzato oltre 1.000.000 di richieste di mutuo giunte negli scorsi mesi attraverso le pagine del sito.

Il mercato dei mutui in Italia nel II trimestre 2010

 Il mercato dei mutui in Italia nel II trimestre 2010

Il volume di erogazioni per l’acquisto di abitazioni da parte delle famiglie italiane nel secondo trimestre del 2010 è pari a 16.181 milioni di euro, in crescita rispetto allo stesso periodo 2009

(dati del 17/11/2010 fonte Banca d’Italia)

La differenza positiva è pari a circa 3.046 milioni di euro, che tradotto in termini percentuali rappresenta un aumento del 23%*. Il dato conferma il trend di crescita del mercato dopo una decrescita iniziata a fine 2008.

Mercato immobiliare in Italia, sondaggio congiunturale Banca d’Italia – Tecnoborsa

 Mercato immobiliare in Italia, sondaggio congiunturale Banca d’Italia – Tecnoborsa

Nel terzo trimestre del 2010 si consolida il recupero del mercato immobiliare con un aumento sia delle compravendite intermediate dalle agenzie, sia dei nuovi incarichi a vendere, mentre continuano ad attenuarsi le indicazioni di flessione dei prezzi

In miglioramento risultano anche le attese a breve sulle condizioni del mercato di riferimento e trova conferma l’ottimismo circa le prospettive di medio periodo del mercato nazionale.

Mercato immobiliare, la disponibilità di spesa nelle grandi città

 Mercato immobiliare, la disponibilità di spesa nelle grandi città

L’analisi della disponibilità di spesa nelle grandi città, realizzata ad Ottobre 2010, evidenzia che la maggioranza delle richieste si concentra nella fascia compresa tra 170 e 249 mila euro (24,8%), a seguire la fascia compresa tra 250 a 349 mila € (21,8%) e quella tra 120 e 169 mila € (21,2%)

Il mercato immobiliare e le famiglie italiane, il segmento dei mutui. L’indagine Tecnoborsa 2010

 Il mercato immobiliare e le famiglie italiane, il segmento dei mutui. L’indagine Tecnoborsa 2010

Dal rapporto mensile dell’Abi emerge che nei primi otto mesi del 2010 si è andata accelerando la dinamica dei prestiti bancari per l’acquisto di abitazioni, in un contesto dove il mercato immobiliare italiano sembra evidenziare – limitatamente al comparto residenziale – timidi segnali di ripresa

Alla fine di agosto 2010, in Italia, lo stock di mutui per l’acquisto di immobili ha superato i 345 miliardi di euro, con un tasso annuo di crescita di circa il 9%, sui livelli di tre anni prima. La dinamica di tali finanziamenti, infatti, dopo aver manifestato andamenti negativi nella seconda parte del 2008 e nei primi mesi del 2009, dall’inizio del secondo trimestre del 2009 ha intrapreso una fase di costante, seppur lenta, accelerazione.

Focus sull’Economia Immobiliare, le compravendite

 Focus sull’Economia Immobiliare, le compravendite

In base ai dati pubblicati dall’Agenzia del Territorio lo stock complessivo in Italia ammonta a 65,8 milioni di unità, di cui più del 49% sono abitazioni e, complessivamente, si concentra nelle regioni del Nord, 50% circa

La variazione di stock complessivo, rispetto al 2008, vede un aumento del 2,3% di unità immobiliari a livello nazionale; le variazioni intervenute nella numerosità dello stock riguardano non solo gli accatastamenti di nuove unità immobiliari o i frazionamenti ma tutti i movimenti registrati dagli uffici.