Case vacanza: lʼofferta troppo scarsa tiene alti i prezzi

 Questo particolare tipo di mercato attraversa una generale fase di riflessione pur esprimendo delle lievi differenze tra una regione e lʼaltra. Secondo gli analisti di Scenari immobiliari è venuta a mancare la componente speculativa della domanda. Secondo un report di Scenari immobiliari, il 7%del fatturato immobiliare europeo, che vale complessivamente 49,4miliardi di euro, è rappresentato dalle residenze turistiche. In Italia, però, questo mercato è penalizzato da unʼofferta ancora troppo limitata e questo spinge le quotazioni a livelli elevati (+4,7%nel 2007). Un trend che si sta confermando anche nel 2008. Prendendo in esame lʼandamento di alcune regioni “campione”, cerchiamo di esaminarne alcune particolarità. In Piemonte e Valle dʼAosta, per esempio, la domanda di immobili nelle località turistiche tiene bene, ancora sullʼeuforia registrata nello scorso inverno, in concomitanza con la stagione olimpica, quando si sono registrati imaggiori incrementi sia nel numero di scambi sia nelle quotazioni. Ilmercato sembra ora essere entrato in una fase di riflessione fisiologica, evidenziando un sostanziale equilibrio tra domanda e offerta, caratterizzato da prezzi in leggero aumento e da richieste di acquisto in leggera flessione. Gli stranieri appaiono più interessati a prodotti specifici, come baite e chalet, mentre gli italiani cercano appartamenti in condomini o residence. Ma ciò che manca in questo momento, secondo gli analisti dellʼIstituto indipendente di studi e ricerche, è la componente speculativa della domanda, che aveva contribuito a sostenere prezzi e canoni.

Inflazione: “Male BCE, si lasci da parte il reddito fisso, salari e pensioni”

 (Federconsumatori) Salari e pensioni gia falcidati da politiche disastrose. La Banca Centrale Europea, dopo il disastro combinato con l’aumento del tasso di sconto, che aggraverà le condizioni delle già colpite famiglie che hanno contratto mutui a tasso variabile o che si dovranno indebitare per tirare avanti (questioni che comprimeranno ancor di più i consumi, sia in quantità, ma come diciamo inascoltati da anni, in qualità) si permette di dare, oggi, ulteriori consigli del tutto inaccettabili, in relazione a salari e pensioni. Se c’è qualcosa da bloccare per bilanciare il mercato, costituito soprattutto dalla domanda di vasta scala, quella cioè relativa al largo consumo, sono i prezzi in tutti i settori e le tariffe, non solo quelle dei servizi, ma anche quelle di artigiani e professionisti.

Federconsumatori: contatori elettronici nuovi “gioiellini” ma con vecchi disagi

 La Federconsumatori ha chiesto urgentemente un incontro alle aziende che stanno installando i nuovi contatori elettronici. Molte famiglie italiane, da tre anni a questa parte, hanno assistito all’installazione, nei propri condomini, dei nuovi contatori elettronici. Apparecchi all’avanguardia, belli, innovativi ed ordinati, ma che hanno un difetto. A suo tempo, quando l’Enel, quattro anni fa’, iniziò con l’installazione di questi “gioiellini”, ci furono migliaia di segnalazioni di disagi da parte degli utenti. I nuovi modelli, infatti, risultavano talmente precisi da interrompere l’energia non appena superata la potenza di 3,3 kw, anche con spunti di qualche secondo. Ciò comportava disagi fortissimi alle famiglie, soprattutto quelle anziane. Fu realizzato, così, un accordo con Enel, che prevedeva il prolungamento da un’ora a tre ore del tempo di “tolleranza”, durante il quale il cliente può disporre di una potenza fino a 4 kw, per poter utilizzare contemporaneamente più elettrodomestici senza interruzione.

Se uno solo dei condomini installa l’ascensore può beneficiare del 36% della detrazione irpef

 La detrazione per l’istallazione non deliberata dall’assemblea ma autorizzata dal Comune spetta solo in relazione alla spesa imputabile in base alla tabella di ripartizione millesimale. Il condomino che a sue spese installa un ascensore nel cavedio condominale senza l’autorizzazione dell’assemblea, ma che ha ricevuto il preventivo nulla osta del Comune, può beneficiare della detrazione Irpef del 36 per cento. Si tratta infatti di un intervento di manutenzione straordinaria e finalizzato all’eliminazione delle barriere architettoniche. L’agevolazione è però fruibile solo relativamente alla quota parte di spesa a lui imputabile sulla base della tabella condominiale di ripartizione millesimale. Questo, in sintesi, il parere fornito dall’agenzia delle Entrate con la risoluzione n. 264/E del 25 giugno. Nel dettaglio, il contribuente interpellante ritiene di poter beneficiare dello sconto Irpef, poiché l’intervento non arrecherà alcun danno ai condomini, anzi gli stessi potranno goderne, in regime di comunione aperta. Inoltre, essendo unico condomino committente dell’appalto per la costruzione dell’ascensore, gli spetterebbe – sostiene – la detrazione fino al limite di 48mila euro.

Reato di cessione degli immobili agli stranieri irregolari: introdotto il requisito dell’ingiusto profitto

 Le Commissioni Affari Costituzionali e Giustizia del Senato hanno emendato l’art. 5 del decreto legge n. 92/2008 (Misure urgenti in materia di sicurezza pubblica) che prevedeva, nella sua stesura originaria, la pena della reclusione da sei mesi a tre anni e la confisca nei confronti di chiunque avesse ceduto a titolo oneroso un immobile a stranieri irregolarmente residenti nel territorio dello Stato. In particolare, è stato introdotto un nuovo elemento necessario per integrare la fattispecie penale: è ora previsto che il soggetto agente abbia tratto dal fatto “un ingiusto profitto”. Tale scopo segna il passaggio da una fattispecie originaria a dolo generico ad un’ipotesi di reato che si integra solo in presenza di dolo specifico.

ENEA e le “Tecnologie per la Gestione Sostenibile dei Rifiuti”

 Il 18 giugno 2008, Centro ENEA Sede – Via Giulio Romano, 41, apriranno i lavori per “Lo sviluppo e l’introduzione di tecnologie innovative nella gestione dei rifiuti” che costituiscono un elemento centrale nel complesso percorso verso lo sviluppo sostenibile. Tanto la prevenzione che la corretta gestione dei rifiuti prodotti si configurano come problematiche eminentemente sistemiche, che coinvolgono aspetti di politica industriale e ambientale accanto a quelli prettamente amministrativi e socio-culturali. La tecnologia costituisce comunque un elemento centrale e spesso dirimente nell’approccio e nella risoluzione di questi problemi. Se è vero che, con riferimento a vaste aree del nostro Paese, il problema prioritario è rappresentato dai ritardi nell’adeguamento dei sistemi di gestione, in prospettiva l’ulteriore sviluppo tecnologico nel settore appare determinante per rispondere adeguatamente dal punto di vista ambientale, energetico e gestionale, alla domanda di qualità nei servizi che la comunità chiede in maniera crescente.

Nucleare: non perdiamo tempo dietro a questioni astratte. Facciamo concreti investimenti in settori verso i quali sta andando tutta Europa.

 Possibile che l’Italia sia sempre la cenerentola su tutto? e soprattutto sull’energia solare? Si discute molto, in questi giorni, in merito alla questione dell’utilizzo delle centrali nucleari nel nostro Paese. “Al di là di ogni posizione ideologica, l’utilizzo del nucleare, oltre a sollevare gravi problemi di sicurezza, presenta rilevanti problemi di carattere economico” – sostiene Rosario Trefiletti, Presidente della Federconsumatori. Nell’arco di 6-8 anni, infatti, il costo dell’uranio raggiungerà cifre elevatissime, così come lo smaltimento delle scorie radioattive. Se si vuole parlare di nucleare, il vero futuro sul quale investire, in questo campo, è rappresentato dalla “fusione nucleare” e non dalla “fissione nucleare” dell’uranio. Invece di sprecare tante energie e risorse “cambiando la rotta verso l’atomo”, sarebbe opportuno privilegiare gli investimenti a favore delle fonti alternative di energia. L’energia eolica sta infatti assumendo un carattere sempre più rilevante ed ha registrato, negli ultimi anni, una crescita rapidissima che ha portato l’Europa al ruolo di leader mondiale nello sviluppo di tale fonte energetica.

Federconsumatori: proposte di intervento di carattere generale per ridurre i costi del petrolio e del carburante

 Sono anni che Adusbef e Federconsumatori intervengono nella denuncia puntuale di ciò che non va nel settore energetico e propongono interventi di miglioramento. Anche alla luce dell’ incontro con il Ministro dello Sviluppo Economico Scajola, ne vogliamo riassumere le questioni principali, che saranno ripresentate e motivate nel tavolo di confronto. Ciò al fine di ottenere importanti risparmi in termini strutturali, in un settore, quello energetico, che ha ricadute economiche notevoli. Vogliamo ricordare che, per il 2008, le previsioni di spesa per una famiglia per costi energetici, diretti ed indiretti, ammontano a 1188 Euro annui. Nel dettaglio, i costi diretti, con il petrolio sopra a 130 $ al barile, comporteranno aumenti per: 205 Euro per luce e gas; 175 Euro per il riscaldamento domestico; 292 Euro per carburanti (media consumi tra benzina e gasolio). Per una spesa totale di 672 euro.

I problemi irrisolti del nucleare

 Legambiente pubblica il dossier sul nucleare in occasione del 20° anniversario dal voto del referendum popolare che ha bandito la produzione di energia nucleare in Italia. Scorie radioattive, sicurezza degli impianti e costi altissimi: ecco perché ancora oggi l’atomo non conviene. “Volete il nucleare?” A questa richiesta, formulata in tre quesiti, 8 italiani su 10 nel 1987 risposero No. L’ 8 novembre, si celebra il si celebra il 20° anniversario di una scelta radicale per il nostro Paese: quella fatta con il voto del referendum popolare che ha bandito la produzione di energia nucleare e reso l’Italia la prima tra le nazioni industrializzate a uscire dall’atomo. Una strada che solo recentemente hanno seguito in Europa anche la Germania e la Spagna. Pensare di tornare indietro sarebbe folle. Se l’Italia oggi volesse allinearsi alla produzione elettrica media UE da nucleare (30%), dovrebbe costruire 8 reattori come quello che sta realizzando la Finlandia (il più grande al mondo), oppure 8 come gli ultimi completati in Francia tra il ’96 e il ’99, oppure 12 di quelli più grandi in costruzione in Cina o 13 di quelli di tipologia russa.

Moratti: “Gli immobili della mafia per aiutare i più deboli”

 Il Sindaco: “Nel giorno in cui ricorre la Strage di Capaci, onoriamo la memoria di Falcone destinando ad attività sociali i beni sequestrati a Cosa Nostra”. Valgono 8,3 mln e saranno destinati ad associazioni e a progetti con procedure accelerate. Milano è in prima linea nella lotta alla mafia e alla criminalità organizzata. È questo un impegno che vogliamo riaffermare proprio oggi, anniversario della tragica scomparsa di un servitore della Stato come Giovanni Falcone. Il Comune si prende in carico tutti i beni confiscati alla mafia per destinarli ad attività sociali. E’ una risposta forte contro la lotta alla criminalità, anche nelle sue dimensioni economiche”. Sono queste le parole del Sindaco di Milano, Letizia Moratti, che in Prefettura ha incontrato i giornalisti per illustrare con il prefetto di Milano, Gian Valerio Lombardi, la decisione presa stamane dalla giunta in merito agli immobili confiscati alla mafia sul territorio comunale. Erano presenti anche l’assessore alla Sicurezza, Riccardo De Corato, alla Casa, Gianni Verga e alle Politiche Sociali, Mariolina Moioli. L’accordo operativo con Governo, Prefettura e Agenzia del Demanio, sulla destinazione dei beni confiscati alla criminalità organizzata di alcuni immobili situati in città, prevede che il Comune di Milano gestisca direttamente, o dandoli in affidamento a titolo gratuito, 64 strutture, per un periodo che sarà stabilito a seconda dei casi.