Con Teuco la personalizzazione diventa esclusiva

 Sinonimo dell’eccellenza italiana, Teuco presenta all’ambasciata italiana di Mosca una nuova e importante collaborazione. Teuco presenta la nuova collaborazione con Fiona Winter Swarovski, membro della famiglia Swarovski e direttore creativo del designer center Fiona Winter Studio di Milano, e i primi esclusivi modelli Teuco con cristalli Swarovski. Forte di più di 35 anni di esperienza nel settore del bagno, Teuco non crea semplici prodotti ma veri e propri ambienti per il benessere psico-fisico, luoghi in cui provare esperienze uniche da vivere e condividere, spazi di design in cui l’energia pura e vitale dell’acqua diviene la sola protagonista. La ricerca di proposte distintive è continua, e si esplica ora in prodotti unici sul mercato, ora in collaborazioni esclusive con architetti e designers di fama internazionale che si avvalgono delle competenze e del know how di Teuco per esprimere a pieno la loro creatività.

Ne è un esempio il connubio tra Teuco e Fiona Winter Studio nato più di un anno fa con l’obiettivo di proporre prodotti unici pensati per chi ama circondarsi di un lusso fatto di elementi in grado di suscitare continue emozioni. I modelli Teuco, raffinati nel design e perfetti nella tecnica, sono infatti impreziositi dall’estro artistico di Fiona, naturale rappresentante dell’immagine e dello stile Swarovski nel mondo. La lavorazione è totalmente artigianale, accurata e minuziosa, svolta nei laboratori Teuco da un’équipe di specialisti. Nessun prodotto è uguale all’altro, ogni creazione è unica.

Targetti: PH Artichoke un anniversario in grande stile

 Compie 50 anni ed è più affascinante che mai: il PH Artichoke, la celebrata icona del design della luce disegnata da Poul Henningsen nel 1958, si prepara ai festeggiamenti con una nuova, scintillante veste, realizzata interamente in oro a 24 carati. Louis Poulsen (l’azienda di illuminazione danese da sempre considerata sinonimo dell’eccellenza del design della luce) ripropone questo vero e proprio classico della modernità in una serie limitata di 50 esemplari numerati, destinati a diventare pezzi da collezione. Ad accogliere il debutto in anteprima mondiale di questo modello irripetibile sarà un palcoscenico d’eccezione: Palazzo Madama. Dal 24 giugno al 6 luglio, in occasione di Torino World Design Capital e della 23esima edizione dell’UIA World Congress of Architecture, la storica Veranda Sud del Palazzo farà da cornice alla celebrazione del design senza tempo del PH Artichoke. Ideato per il Langeliniepavillonen, un ristorante sul lungomare di Copenhagen con vista sulla Sirenetta, l’Artichoke fu la risposta di Henningsen ai committenti che gli avevano chiesto di realizzare un’illuminazione festosa e calda, che mantenesse una forte carica decorativa anche con gli apparecchi spenti. Fu subito un successo e la versione originale in rame non è mai uscita di produzione. Anche la versione Gold, volutamente estrema quanto a preziosità e unicità, ne mantiene intatto l’inconfondibile equilibrio stilistico di stampo organico e marcatamente scultoreo; la nuova declinazione dorata esalta la pulizia formale della sospensione di Henningsen attraverso l’utilizzo di una finitura lucida ed enfatizza la sua straordinaria capacità di filtrare e diffondere la luce aggiungendo alla consueta morbidezza luminosa la piacevolezza di un’atmosfera particolarmente calda. Le 72 “foglie” del più famoso “carciofo” del mondo del design sono realizzate in rame, sottoposte a un meticoloso processo di finitura liscia, poi dorate con oro a 24 carati e infine rivestite con vernice trasparente. La parte interna, anch’essa dorata, è successivamente verniciata in bianco per assicurare una perfetta distribuzione della luce e l’illuminazione dell’apparecchio stesso.

Udine: a settembre riparte “Promosedia”, salone internazionale della sedia

 Trentadue edizioni e una conferma: il Salone resta un punto di riferimento per il seating e la cultura del sedersi. Torna l’appuntamento più atteso con la sedia. Dal 13 al 16 settembre si svolgerà la trentaduesima edizione del Salone Internazionale della Sedia. Per quattro giorni il quartiere fieristico udinese diventerà punto di riferimento immancabile per i professionisti internazionali del settore. La kermesse, come nella scorsa edizione, sarà organizzata grazie alla sinergia tra Udine e Gorizia Fiere e Promosedia. Nei padiglioni del quartiere fieristico udinese, considerati una tappa obbligata per aggiornarsi sulle ultime tendenze della produzione in fatto di sedute, tra percorsi visivi e commerciali si snoderanno così anche quest’anno le diverse soluzioni dell’abitare. Tutto ciò che è eccellenza sfilerà in un’esposizione che non si farà mancare nulla: accanto alle protagoniste del Salone, le sedie, ci saranno anche tavoli e complementi d’arredo. Prodotti prescelti, dopo un’attenta selezione, per originalità di disegno, pregiata qualità, accurata lavorazione e scelta dei materiali. Gusto classico o moderno, tradizionale o innovativo, la fiera si snoderà in un viaggio nelle innumerevoli dimensioni dello stile, anticipandone i prossimi sviluppi ed esplorando tutti i settori, dal residenziale al contract, dall’ufficio al congressuale, dalla terza età all’infanzia. Nell’ampiezza dell’offerta espositiva sarà dato spazio alle esigenze delle diverse fasce d’età e di mercato. Arredare hall di grandi alberghi, come la cucina di una casa, dotare di modelli ergonomici l’ambiente di lavoro, come dare un aspetto fashion alle stanze sono solo alcuni esempi di quante risposte diversificate si possano trovare al Promosedia – Salone Internazionale della Sedia, manifestazione che si contraddistingue per la competenza e la qualità espositiva di aziende italiane e straniere che qui propongono una straordinaria varietà dei modelli, declinati in ogni finitura e materiale.

Giochi di luce nel vostro giardino

 L’illuminazione gioca un ruolo fondamentale nei giardini. Oltre a rischiare i percorsi, crea effetti scenografici e d’atmosfera. La luce nelle ambientazioni esterne, oltre ad assolvere alle funzioni a cui è destinata, deve armonizzarsi al tipo di arredamento e alla portata dello spazio da illuminare. Un’ illuminazione troppo artificiale o un design eccessivamente sofisticato possono nuocere all’autenticità del giardino, luogo per eccellenza dedicato al rapporto con la natura. Per ottenere effetti estetici gratificanti si deve agire su alcune variabili con l’intensità della luce, la sua qualità, l’ampiezza e la direzione del fascio luminoso, seguendo alcune importanti regole. È meglio non illuminare tutto il giardino, ma piuttosto piante, percorsi, oggetti.

Piemonte: Torino Design

 Cultura del progetto e del prodotto industriale dal 20 giugno al 21 settembre. Nel novembre 1991 usciva “Torino Design”, numero monografico di Atti e Rassegna Tecnica (SIAT-Società degli Ingegneri e degli Architetti in Torino) che per la prima volta si poneva l’obiettivo di esplorare la realtà regionale del design. Il panorama risultò così ricco e diversificato che SIAT, allora diretta da Giorgio De Ferrari, negli anni successivi colse l’occasione per promuovere una ricerca a tutto campo finalizzata alla documentazione della cultura del progetto e del prodotto industriale nell’area regionale attraverso un’esposizione ideata per il grande pubblico, ma dove anche i cultori del design potessero trovare un quadro aggiornato del fenomeno. I due anni di ricerca che furono necessari fecero della mostra Torino Design un caso-studio unico; da fenomeno inesplorato, il design a Torino e in Piemonte divenne fenomeno visibile e condivisibile: non solo auto, non solo grandi nomi, ma una diffusa cultura progettuale radicata in una secolare tradizione del fare con mentalità industriale.
Nell’aprile 1995 si inaugurava a Torino la mostra “Torino Design – dall’automobile al cucchiaio” che con oltre 400 prodotti industriali progettati e/o prodotti in Piemonte dal 1970 al 1995 testimoniava la vivacità del design, fino ad allora noto solo per la risonanza del settore automotive. La mostra, oltre a documentare il processo progettuale attraverso elaborati, modelli e prototipi originali, era organizzata in settori: taluni a carattere merceologico, altri più concettuali, testimoni di movimenti e periodi storici. Il successo di quella mostra convinse dell’opportunità di esportare questo patrimonio fuori dai confini nazionali. Una lunga e prestigiosa itineranza (Stoccarda 1996, Amsterdam e Chicago 1997, Nuova Delhi 1998, Tokyo 2000) contribuì a rinnovare l’immagine del territorio attraverso la conoscenza della sua variegata realtà produttiva, caratterizzata da creatività integrata alle fasi ingegneristiche del progetto di design, attenzione all’innovazione tecnologica e da una eccezionale rete di servizi al progetto (modellatori, prototipatori, ingegnerizzatori, comunicatori del prodotto). Da quella positiva esperienza è nata la nuova mostra “Piemonte Torino Design – cultura del disegno industriale nell’area regionale”. Oltre 250 prodotti progettati e/o realizzati nel territorio piemontese da 200 designer e aziende documentano lo stato del design in Piemonte e le sue eccellenze. I prodotti sono organizzati in sezioni precedute da brevi storie introduttive.

Sardegna: inaugurato l’impianto di potabilizzazione a Tortolì

 Il Presidente della Regione e l’assessore dei lavori pubblici invitano la popolazione a bere l’acqua trattata, più sicura di quella imbottigliata. La prossima settimana sarà inaugurato un impianto anche nell’alta Baronia. Il Presidente della Regione, Renato Soru, e l’assessore regionale dei Lavori pubblici, Carlo Mannoni, hanno presenziato all’inaugurazione del potabilizzatore realizzato alle porte di Tortolì. Si tratta di un’opera importante, che consentirà tra l’altro di far fronte ad eventuali emergenze idriche soprattutto nel periodo di maggior afflusso turistico nella località ogliastrina. “Questa – ha spiegato Soru – è un’opera finanziariamente non rilevantissima, ma in realtà è un tassello importante della volontà dell’amministrazione regionale, insieme ad Abbanoa e all’Ato, di fare in modo che i sardi smettano di bere acqua minerale. L’Italia è il Paese in Europa che consuma più acqua minerale, non si capisce per quale motivo. E la Sardegna, tra le regioni italiane, è di gran lunga quella in cui si consuma più acqua minerale.

OSRAM e Ingo Maurer presentano Early Future

 Ingo Maurer, celebre lighting designer, è stato il primo a utilizzare gli OLED (LED organici) OSRAM in una funzionale luce da tavolo. Early Future è il nome della nuova lampada costituita da ben dieci piccoli pannelli OLED da 132×33 mm provenienti direttamente dai laboratori OSRAM e che sarà prodotta in soli 20 esemplari. L’inedita creazione ben testimonia l’enorme potenziale della tecnologia OLED utilizzabile in molteplici applicazioni future, consentendo di dar vita a componenti in grado di creare una luce di grande effetto e di design. Un’idea suggestiva per l’illuminazione del prossimo futuro, come esprime il nome stesso della nuova lampada, che applica una soluzione tecnica d’avanguardia. Oltre a possedere tutti i vantaggi dei normali LED, come l’elevata efficienza energetica e il funzionamento a bassa tensione, gli OLED si distinguono per alcune proprietà uniche. La sorgente luminosa, infatti, non è composta da un insieme di singoli punti, ma da una superficie uniforme che genera la luce.
Ingo Maurer, il seduttore della luce, come lui stesso ama definirsi, esplora gli aspetti di design e le possibilità offerte dalla nuova tecnologia OSRAM per enfatizzarne l’intrinseca bellezza. “Early Future rappresenta una tappa importante nel passaggio dall’oggetto astratto all’illuminazione funzionale di design” afferma Maurer, per il quale l’eccezionalità del progetto non è mai fine a se stessa.

Non solo design: a Milano Boom degli Antiquari

 +140% le imprese in tre anni scelti dai giovani: piccoli mobili, tavoli e tappeti ma anche dipinti e sculture, Milano, 22 maggio 2008. Il mobile antico piace ai milanesi: boom degli antiquari in tre anni (+140%, da 48 a 115 imprese nell’area milanese tra il 2004 e il 2007). Emerge da un’elaborazione della Camera di commercio di Milano su dati registro imprese al terzo trimestre 2007 in confronto allo stesso periodo del 2004. E sono soprattutto i giovani a scegliere di arricchire e vivacizzare l’arredamento della propria casa con alcuni pezzi passati di generazione in generazione, testimonianza di arte e buon gusto, spesso unendoli a un design contemporaneo. Vanno soprattutto i piccoli mobili, come ribaltine e cassettoni, tavoli e tavolini magari uniti a sedie di design moderno, ma anche oggetti di arredamento come dipinti, statue, sculture e vasi orientali. Tanti i tappeti, anche per il bagno che a volte viene arredato quasi come un salotto. Il periodo più richiesto per gli oggetti? Dall’armonia del ‘700 fino ad arrivare al novecento, al futurismo e agli anni ’50, i cui pezzi ultimamente sono molto ricercati. In generale, il volume d’affari dell’antiquariato regge il confronto con l’arte contemporanea ed è in leggero aumento. Queste indicazioni emergono dall’Associazione Antiquari milanesi aderente all’Unione del commercio.