Il mediatore è un imprenditore molto diffuso nel nostro tessuto commerciale. Un tempo il mediatore era identificato nell’ intermediario merceologico, che trattava appunto grano, frutta, ortaggi, tabacco ma anche bestiame, formaggi, stoffe e marginalmente aziende agricole e terreni.
Oggi il mediatore è sempre più identificato, invece, come l’ agente immobiliare vista la grande diffusione di agenzie immobiliari e di operatori del settore che, dalle ultime rilevazioni dell’ ANAMA, l’ associazione degli agenti d’affari della Confesercenti, hanno superato in Italia la soglia dei 100 mila addetti.
I numeri, tra l’ altro parlano chiaro: 75.000 sono gli intermediari iscritti al ruolo presso le Camere di Commercio italiane; 10 mila quelli che operano sotto forma societaria e circa 7 mila quelli in franchising, con marchi noti come Tecnocasa, Gabetti, Toscano ed altri minori.
A questi vanno aggiunti i professionisti che si propongono sul mercato come mediatori anche non essendo abilitati con l’ iscrizione al ruolo in CCIAA, stimati attorno ai 15 mila soggetti. Per non parlare poi degli abusivi, cioè di quei soggetti che sotto copertura di un patentino, magari in possesso del titolare dell’ agenzia, operano come fossero dei mediatori in regola.
Quest’ ultima categoria è deleteria per il Mercato perché privi di responsabilità ed il più delle volte di preparazione adeguata. I disastri causati da questi soggetti sono numerosi e alle volte catastrofici per le casse familiari.
Oltre 1.500 agenzie attive nel franchising immobiliare, presenti su tutto il territorio nazionale; 200 negozi finanziari con mutui e servizi finanziari erogati per oltre 1.000.000.000 di Euro al 31 dicembre 2007. Sono questi i numeri che rappresentano Tree Real Estate e Tree Finance, le due nuove società nate dall’integrazione delle reti di franchising immobiliare e di mediazione creditizia di Gabetti Property Solutions S.p.A. e UBH – United Business Holding S.p.A., secondo l’accordo approvato lo scorso 13 novembre dai Consigli di Amministrazione delle due Società e oggi definitivamente eseguito.
Dai dati pubblicati dal Censis nel 41° Rapporto Sociale emerge che nel 2007 i prezzi di mercato degli affitti (quelli di nuova offerta) sono cresciuti di oltre il 112% dal 1999 – anno della riforma del mercato – al 2006, nelle città con più di 250 mila persone, e di oltre il 103% in quelle di dimensioni inferiori.