Costi energia: ricadute pesanti per le famiglie

 A quando, si chiedono Adusbef e Federconsumatori, interventi corposi sulla questione energetica?

Non ci riferiamo, anche se sarebbe importante, ad interventi sulle Istituzioni internazionali, per eliminare la speculazione che avviene sul prezzo del petrolio e che sappiamo attestarsi attorno al 15 – 20%, causata dall’utilizzo di strumenti finanziari che agevolano tali processi speculativi. Non ci riferiamo neppure ad una definizione strategica dell’Europa, per approntare seri piani energetici basati su accordi fra stati per l’approvvigionamento energetico basati sulle reciproche convenienze.

Noi chiediamo che vi siano rapidi interventi, soprattutto nel nostro Paese, per calmierare i costi ed i prezzi dei prodotti energetici, che hanno pesanti ricadute, dirette ed indirette, sul potere di acquisto delle famiglie.

Non dimentichiamo che dal petrolio discendono le bollette di luce e gas, il prezzo dei carburanti, il costo del riscaldamento domestico e l’incidenza, quale materia prima, per la produzione dei prodotti di largo consumo, nonché per i costi di trasposto degli stessi.

Il clima di fiducia delle imprese di costruzione migliora leggermente a gennaio

 L’indicatore, considerato al netto dei fattori stagionali e calcolato in base 2000=100, sale da 79,9 a 80,1 mantenendosi comunque su livelli storicamente modesti, in prossimità di quelli registrati nel periodo marzo-luglio 1999. Tra le variabili componenti il clima di fiducia tornano a migliorare i giudizi sui piani di costruzione mentre le prospettive sull’occupazione sono in lieve peggioramento. Sono improntati al pessimismo anche i giudizi sull’attività di costruzione così come le aspettative sui piani di costruzione; il saldo delle previsioni sui prezzi praticati nel settore sale decisamente rimanendo, comunque, su valori storicamente bassi. Aumenta il numero di imprese che trova ostacoli limitanti l’attività di costruzione (anche se la percentuale rimane comunque inferiore a quella di coloro che dichiarano di non trovarne) e, tra gli ostacoli dichiarati, prevale l’insufficienza di domanda quale ostacolo principale allo svolgimento dell’attività seguita dalle condizioni climatiche sfavorevoli e dalla difficoltà a reperire manodopera. Il miglioramento dell’indice generale non è omogeneo a livello settoriale: nell’edilizia (comprendente l’edilizia residenziale e quella non residenziale) il clima recupera leggermente mentre nel settore delle opere non edificatorie l’indicatore si deteriora.

Milleproroghe, il Senato approva

 Convertito in legge il Dl n. 248/2007.

Il “milleproroghe” è legge. Il decreto ha trovato l’ok di palazzo Madama. Tra le ultime novità introdotte nel provvedimento, arriva il bonus per la rottamazione dei cinquantini più inquinanti e si amplia la platea dei beneficiari dell’esenzione dal pagamento dell’abbonamento Tv. Più tempo per saldare i propri debiti con il Fisco: le somme iscritte a ruolo potranno infatti essere versate in 72 rate mensili al posto di 60. Slittano i termini per la presentazione del 770/2008 semplificato – dal 31 marzo al 31 maggio – e per l’accatastamento spontaneo degli immobili che hanno perso i requisiti per il riconoscimento della ruralità, che passa dal 30 novembre 2007 al 31 ottobre 2008. Ok alla “Visco-sud” anche per le spese sostenute l’anno scorso, mentre entrano a pieno titolo nella ripartizione del 5 per mille anche le fondazioni culturali. Trova infine soluzione la questione delle cartelle esattoriali prive dell’indicazione del responsabile del procedimento: saranno nulle solo quelle consegnate dopo il 1° giugno 2008.

Lotta all’inquinamento a Milano. “Limitiamo l’accensione dei riscaldamenti a 12 ore”

 È l’appello dell’assessore all’Ambiente ai cittadini milanesi ricordando che contro lo smog occorre l’impegno di tutti
“Per contrastare lo smog è necessario un impegno da parte di tutti anche sul fronte del riscaldamento. Per questo invitiamo i cittadini a limitare l’orario di accensione dei propri impianti a 12 ore giornaliere invece delle 14 attuali. Il Comune lo sta già facendo sui propri immobili”. È questo l’appello rivolto dall’assessore alla Mobilità, trasporti e ambiente Edoardo Croci ai cittadini milanesi, ricordando che anche sul fronte dei riscaldamenti un impegno comune può portare a risultati positivi.

Proprio in questo settore il Comune ha da tempo avviato interventi di controllo degli impianti a gasolio e a metano di case e uffici e di trasformazione delle caldaie dei propri immobili con sistemi a metano o teleriscaldamento. L’attività di controllo del Comune riguarda il 15 per cento dei 5 mila impianti centralizzati e il 5 per cento dei 10 mila impianti autonomi presenti sul territorio milanese. Nella stagione termica 2006-2007 sono stati inoltre controllati 11.084 impianti autonomi, 3.275 impianti centralizzati e 913 generatori aggiuntivi agli impianti centralizzati. Dalle ispezioni risulta che circa il 50 per cento degli impianti non è conforme alle norme contenute nella delibera della giunta regionale n. 8-6.033 del 5/12/2007 che prevedono sanzioni che vanno dai 50 fino a 10.000 euro.

Adiconsum: ” L’Autorità intervenga sulla correttezza dei contatori gas metano”

 Dopo le irregolarità riscontrate dall’Autorità giudiziaria circa la correttezza delle misurazioni dei contatori del gas, Adiconsum, con la lettera del 29 gennaio scorso, ha chiesto all’Autorità per l’energia di intervenire per

1. garantire ai consumatori la correttezza di tali misurazioni,
2. per superare l’anacronistica situazione legislativa che affida alle Società di distribuzione del gas il compito di verificare l’esatta taratura dei misuratori, con palese conflitto di interessi (controllore/controllato) e
3. per promuovere un programma di sostituzione dei contatori obsoleti, molti dei quali superano i 35/40 anni di età.

A seguito della nostra lettera, l’Autorità per l’energia si è impegnata a fare una segnalazione al Governo ed al Parlamento affinché:

1. sia previsto un tempo massimo di utilizzo dei contatori (dopo devono essere sostituiti);
2. la verifica della correttezza della taratura dei contatori sia affidata ad un soggetto terzo;
3. la verifica dei contatori più vecchi avvenga a costo zero per i consumatori.

Comune di Roma. Riduzioni Ici e Ta.Ri., rimborsi più veloci: ultime delibere di Giunta

 Uno sconto medio di 122 euro sull’Ici 2008, pari al 35% in meno rispetto all’anno scorso: è questo l’impatto che la nuova detrazione sulla prima casa prevista dalla Legge Finanziaria (pari all’1,33 per mille del valore catastale dell’immobile, fino a un massimo di 200 euro) avrà sull’importo totale dell’Ici dovuta dalle famiglie romane. Il quadro fiscale per il calcolo dell’Ici 2008 è stato disegnato dalla Giunta comunale dimissionaria in una delle sue ultime delibere.

La riduzione governativa si aggiunge alla detrazione di 90 euro, decisa nel 2007 e confermata per il 2008 dalla Giunta, per i proprietari di casa che rientrano nei parametri ISEE (circa 100 mila). Per le famiglie in condizioni di forte disagio (circa 70 mila), poi, vengono confermate le agevolazioni ‘mirate’: detrazione di 154,94 euro e aliquota agevolata all’1 per mille (pari a un beneficio di circa 280 euro).

Dal 6 al 9 marzo, Expocasa si abbina ad ARTÒ

 Lingotto Fiere, Torino. In contemporanea con il secondo weekend di EXPOCASA debutta la prima edizione di ArTò, mostra-mercato organizzata in collaborazione con le Organizzazioni Artigiane piemontesi di Confartigianato, CNA, CasArtigiani: un nuovo grande evento espositivo dedicato alle attività Artigiane, che coinvolge tutte le categorie merceologiche di quest’area produttiva e che permetterà al pubblico di scoprire i segreti di antichi mestieri che si tramandano di generazione in generazione.

La manifestazione ha l’ambizione di raccogliere, su un’area complessiva di oltre 3.000mq, imprese piemontesi e loro rappresentanze istituzionali, ma anche delegazioni e associazioni di altre regioni italiane, quali Liguria, Veneto, Toscana, Umbria, Abruzzo, Molise, Lazio, Campania, Calabria, Puglia, Sicilia e Sardegna.

Si tratta del primo Salone dell’Artigianato organizzato in Piemonte, aperto a tutte le imprese che operano nel campo dell’artigianato manifatturiero e alimentare, l’occasione per il pubblico di scoprire tante curiosità e oggetti misteriosi, di ritrovare sapori tradizionali, di scovare manufatti d’arredo, di innamorarsi di vestiti e ornamenti dal fascino di altri tempi.

La Ricerca di Enel nella MIT Energy Initiative

 Si rafforza la collaborazione con il Massachussetts Institute of Technology, con lo sviluppo congiunto di tecnologie innovative per la produzione di energia elettrica a bassissimo impatto ambientale e senza emissioni di anidride carbonica, con progetti all’avanguardia su solare, geotermia e carbone pulito.

Con l’obiettivo di “lavorare per consegnare alle nuove generazioni un mondo migliore”, Enel ha deciso di rafforzare la collaborazione in atto già dal 1976 con il MIT (Massachussetts Institute of Technology) di Boston. La Ricerca di Enel parteciperà al programma MIT Energy Initiative, e i ricercatori della prestigiosa università apporteranno il loro contributo al Progetto Ambiente e Innovazione, il piano di Enel per lo sviluppo delle energie rinnovabili, la ricerca, l’innovazione, il risparmio energetico e l’efficienza, lanciato nel dicembre 2006.

Il leasing immobiliare si conferma il primo tra i comparti, pur se in calo del 3,9%

 Il leasing immobiliare, seppure in flessione, con 22,6 miliardi di Euro si è confermato anche nel 2007 come il comparto più importante in termini di peso sui volumi complessivi di stipulato (46,4%). A fronte del segno meno registrato per la prima volta dal segmento più tradizionale del leasing su immobili costruiti (-10,7% che segue al +2,0% del 2006), si è registrata per il secondo anno consecutivo una migliore performance del leasing su immobili da costruire (+10,5% dopo il +20,3% del 2006).
Il peso di quest’ultima categoria di contratti – meno legata alle oscillazioni del mercato delle compravendite immobiliari e più orientata alla creazione di valore, attraverso l’investimento in nuove costruzioni da realizzare in leasing – si è avvicinato infatti al 37% dell’intero stipulato del comparto, con dinamiche positive per tutte le diverse fasce d’importo contrattuale osservate.

Immobili all’asta: stop ai nomi dei debitori


Stop ai nomi dei debitori negli atti delle vendite giudiziarie e nelle aste on line. Gli uffici giudiziari e i professionisti delegati alle operazioni di vendita di immobili messi all’asta non devono indicare negli atti pubblicati, anche on line, il nominativo del debitore e ogni altro dato personale che possa identificarlo direttamente. Tutela analoga va garantita anche ad eventuali terzi che compaiono negli atti, senza che ciò sia previsto dalla legge. La cancelleria potrà comunque soddisfare gli interessi di coloro che intendono acquisire i beni fornendo loro le generalità del debitore ed eventuali maggiori informazioni.

É quanto stabilito dal Garante della privacy in un provvedimento (pubblicato nella Gazzetta ufficiale n. 47 del 25 febbraio di cui è stato relatore Giuseppe Chiaravalloti), adottato anche a seguito di numerose segnalazioni da parte di cittadini che hanno lamentato una ingiustificata diffusione, anche on line, dei nominativi di debitori sottoposti alle procedure esecutive e, in alcuni casi, anche di altre persone: ad esempio, i proprietari di immobili confinanti con l’appartamento messo in vendita.

L’imposta di successione non puo’ essere lasciata

 Intervenendo oggi al Convegno organizzato da Anci, Uncem, Legautonomie alle Stelline di Milano sul tema ” Catasto ai Comuni” il presidente di Assoedilizia Achille Colombo Clerici ha dichiarato:
“Occorre rivedere l’imposta di successione poiche’ la sua attuale strutturazione è fortemente discriminatoria. Questa imposta è particolarmente gravosa soprattutto per gli immobili intestati alle persone fisiche (in massima parte abitazioni) per i quali il carico fiscale complessivo, tra imposta principale (aliquote del 4-6-8 % a seconda delle categorie di eredi ) ed imposte ipocatastali ( 3 % ) -le quali nell’antico regime erano assorbite dall’imposta principale – raggiunge rispettivamente il 7,4-il 9,6-ed il 11,8 % ;cio’ in quanto si è tassati, tra l’altro, anche su una quota del 10 % del valore degli immobili per beni mobili di cui si presume il possesso, anche se questi non esistono: la presunzione comunque non è assoluta, ma puo’ superarsi con una constatazione analitica.
In tal caso le aliquote rimarrebbero comunque del 7-9-ed 11 %.”

Proposta di acquisto di un immobile: registro obbligato dall’accettazione

 Risoluzione n. 63/E del 25 febbraio 2008. L’agente immobiliare deve versare l’imposta quando la controparte approva l’offerta

Sugli agenti di affari in mediazione grava l’obbligo di richiedere la registrazione sia dei contratti preliminari conclusi dalle parti convenute per la stipula nel medesimo tempo e luogo, sia di quelli conclusi tramite proposta e successiva accettazione.
L’agenzia delle Entrate, con la risoluzione n. 63/E del 25 febbraio, ha riposto all’interpello di una società immobiliare, fornendo chiarimenti sull’ambito di applicazione dell’articolo 10, comma 1, lettera d-bis) del Dpr 131/1986.
La disposizione di riferimento obbliga gli agenti a richiedere la registrazione delle “scritture private non autenticate di natura negoziale stipulate a seguito della loro attività per la conclusione degli affari”. Per gli stessi atti, i mediatori sono tenuti al pagamento dell’imposta di registro in solido con i soggetti nel cui interesse viene richiesta la registrazione.