L’assessore Verga “Varato un libretto di istruzioni per tutelare i cittadini nelle fasi di dismissione degli stabili. Sono regole alle quali la SGR deve attenersi, come lo sconto del 30% sul prezzo di mercato a chi esercita il diritto di opzione”. La Giunta, su proposta dell’assessore alla Casa Gianni Verga, ha approvato la delibera che indica le modalità per l’esercizio dei diritti di opzione e di prelazione degli inquilini degli immobili ad uso residenziale nell’ambito della dismissione degli immobili trasferiti al Fondo Comune di Investimento Immobiliare. La delibera consiliare del 17 ottobre 2007 che ha approvato il Piano di Valorizzazione ha introdotto delle clausole sociali, ovvero delle garanzie per chi abita nel patrimonio che è stato conferito al fondo immobiliare. In quella occasione la delibera ha stabilito le fondamentali garanzie sociali per la dismissione – da parte del Fondo – degli immobili trasferiti che riguardano il diritto di opzione degli attuali occupanti ai prezzi di mercato scontati del 30%, nonché la possibilità di esercitare il diritto di opzione in forma collettiva.
Acquista casa
Piemonte: piano casa pubblicato il bollettino ufficiale
Parte in Piemonte la sperimentazione dell’housing sociale. Sul Bollettino Ufficiale della Regione del 24 luglio, è stato pubblicato l’avviso per la presentazione delle manifestazioni di interesse che consentiranno la selezione di alcuni casi pilota. L’iniziativa proposta dall’assessore alle Politiche territoriali, Sergio Conti, rientra nel programma casa “10.000 alloggi entro il 2012” e mette al momento a disposizione 2,3 milioni di euro per costruire unità abitative collocate in contesti sociali in grado di scongiurare il cosiddetto “effetto ghetto”. I destinatari potranno essere giovani coppie, anziani, malati, persone sole, famiglie in difficoltà per la perdita del lavoro o per problemi di salute. “Gli interventi di housing sociale – chiarisce Conti – sono destinati a realizzare alloggi per la locazione temporanea o permanente, con eventuale possibilità di riscatto. La loro caratteristica fondamentale è proporre nuove forme gestionali finalizzate a sostenere modelli abitativi solidali. Con i casi pilota si potranno realizzare minialloggi, alloggi, residenze collettive, alloggi per l’inclusione sociale quali microcomunità o residenze collettive per l’autonomia e pensioni o alberghi sociali”.
Rapporto immobiliare 2008: l’andamento del mercato
L’andamento delle compravendite nel settore immobiliare evidenzia nel 2007 una consistente frenata, in linea con il rallentamento già registrato nel 2006, e dopo un periodo di crescita più o meno sensibile in tutti i settori. Questi dati sono contenuti nel Rapporto Immobiliare 2008, che analizza i volumi delle compravendite effettuate in Italia nel corso del 2007 e nel periodo 2000-2007. Novità di questo rapporto è la sezione dedicata agli approfondimenti che riguardano:
l’analisi degli andamenti ed i differenziali dei prezzi delle abitazioni, l’analisi dei rendimenti immobiliari per alcune tipologie immobiliari (abitazioni, negozi, uffici, capannoni e box-postiauto),
le caratteristiche del mercato immobiliare residenziale per classi dimensionali dei comuni e per classe altimetrica.
Nel 2007 sul mercato immobiliare nazionale si sono registrate un totale di 1.699.664 transazioni con un decremento complessivo pari al 7,1% rispetto al 2006. In particolare, il settore residenziale diminuisce del 4,6%, il terziario è in calo del 2,6%, il commerciale con 50.136 compravendite, risulta in calo del 4,8%, in linea con il residenziale, il settore produttivo cala del 3,5%, il mercato dei ‘Magazzini’ si ridimensiona sensibilmente con un calo del 5,2%. Questi dati sono contenuti nel Rapporto Immobiliare 2008, che analizza i volumi delle compravendite effettuate in Italia nel corso del 2007 e nel periodo 2000-2007.
Mutui: Bankitalia, in 3 mesi stock sceso di 3 miliardi
Cala il ricorso delle famiglie ai mutui immobiliari. Tra gennaio e marzo l’ammontare dei prestiti a lungo tempo fatti dal sistema bancario alle famiglie per l’acquisto di casa e’ diminuito
Ance: emergenza alloggi
Circa 800 milioni di euro a disposizione per il nuovo Piano casa nazionale per fornire alloggi in proprieta` o in locazione alle fasce sociali piu`deboli, fondi che diventeranno molti di piu` con l`apporto di investimenti privati, grazie ai numerosi strumenti di incentivo urbanistico previsti (diritti edificatori, sconti agli oneri edilizi, project financing). Il tutto da portare al Cipe per l`approvazione, previa intesa con la Conferenza Unificata, entro l`inizio di ottobre.
L`articolo 11 del decreto legge 112/2008 (la manovra estiva), che disciplina appunto il Piano casa, esce sostanzialmente immutato dal maxi-emendamento presentato giovedi` dal Governo. Tra le novita`i tempi: mentre nella versione originaria si parlava di sessanta giorni dal decreto (entro il 24 agosto) per trasmettere la proposta alla Conferenza unificata, ora il termine e` di 60 giorni, dall`entrata in vigore della legge di conversione, per approvare il Piano con Dpcm, previa delibera del Cipe di intesa con la Conferenza Unificata, su proposta del ministero delle Infrastrutture. Piu` o meno si puo` calcolare una scadenza a inizio ottobre.
Milano: mercato immobiliare in flessione, cresce solo l’area nord
Per la prima volta dopo anni di incremento, anche la provincia di Milano retrocede drasticamente nel settore immobiliare e solamente l’Altomilanese regge il passo e permette al marcato provinciale di non crollare definitivamente. E’ l’Agenzia del Territorio a lanciare l’allarme nel bollettino annuale sull’andamento del mercato immobiliare in Italia: anche nella provincia di Milano, nel 2007, il numero di transazioni normalizzato (Ntn) – ossia il dato che registra quante compravendite sono state effettuate – ha segnato un deciso calo del 7,3%. Solamente la macroarea dell’Altomilanese ha ottenuto un segno positivo: +5,3% contro il -18,1% dell’area a Sud di Milano, il -11,8% di Monza e Brianza e il -10,1% della Cintura a Nord Milano. Se, da un lato, la ”nota territoriale” dell’Agenzia, diffusa alla fine del mese di giugno, delinea un mercato in affanno, l’Altomilanese resta motore trainante del settore dell’intera provincia.”La dimostrazione che la qualita’ del territorio e l’eccellenza dei suoi operatori riescono a reggere una innegabile crisi dell’intero settore”, e’ il commento di Luigi Barbato, presidente di Erif Real Estate, societa’ di costruzioni tra le piu’ attive nel Legnanese e nelle provincie di Milano e Varese.
Gruppo Toscano: “Per agevolare il mercato è necessario diminuire i tempi medi di vendita”
In base ai dati raccolti nei primi 6 mesi del 2008 (dal 1/1/08 al 30/06/08) dal Centro Studi Toscano, divisione specializzata in analisi ed indagini di mercato, il mercato immobiliare conferma la sua fase di rallentamento, della quale si erano registrate le prime avvisaglie nell’ultimo trimestre del 2007. Il numero complessivo delle compravendite effettuate evidenzia un decremento del 16% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Sotto il profilo delle quotazioni, il mercato residenziale registra un calo dei prezzi sia nei centri cittadini sia nelle zone semicentrali e periferiche, più accentuata in queste ultime. Nel contempo si assiste ad una sostanziale stabilità dei tempi medi di vendita (poco più di 6 mesi rispetto ai 6 mesi dell’ultimo trimestre dell’anno precedente), che consolida la fase di inversione di tendenza del mercato immobiliare italiano. Il numero delle compravendite del comparto residenziale evidenzia un segno negativo (-16%) a livello nazionale, che peggiora ulteriormente ( – 25%) se consideriamo i capoluoghi di regione italiani rispetto al primo semestre del 2007. I tempi di vendita sono rimasti sostanzialmente stabili nel corso del 2008, arrestando quindi la crescita che avevano subito nel 2007: da poco più di 4 mesi a gennaio 2007, ai 6 nel corso dei successivi mesi.
Indagine sul mercato immobiliare di Gabetti. I prezzi sono in calo del 3-5%
“Il mercato immobiliare italiano è in una fase di difficoltà per l’allargamento della forbice fra domanda-offerta”: si allungano i tempi di vendita e i prezzi, nel primo semestre, sono in calo tra il 3 e il 5%. E’ quanto afferma Guido Lodigiani, direttore dell’Ufficio Studi di Gabetti. “I tempi di vendita – afferma – sono diventati strutturalmente lunghi, in media intorno ai 6 mesi al Centro-Nord e intorno ai 4 mesi al sud. Il numero di transazioni residenziali a livello italiano è in sensibile diminuzione rispetto allo scorso anno”. Anche le disponibilità di spesa dei potenziali clienti sono “in leggera contrazione, complici le politiche creditizie restrittive, mentre le aspettative dei venditori sono state riviste solo parzialmente al ribasso.
II Rapporto sul Mercato Immobiliare 2008: Highlights
– Nel 2007 le compravendite di abitazioni sono calate del 4,6%, ovvero 40 mila in meno dell’anno precedente. E’ il primo anno di calo dopo un decennio di crescita ininterrotta che ha determinato un incremento dei volumi di mercato pari al 66%.
– Le grandi aree urbane, nel 2007, vedono una flessione delle transazioni del 9,3%, ma già avevano cominciato a perdere terreno nel 2006, diminuendo del 2,2%.
– Le intenzioni di acquisto di un’abitazione nel prossimo anno sono sui livelli più bassi dell’ultimo ciclo immobiliare (1,8%), quando erano al 7% all’inizio degli anni 2000.
– La tendenza della prima parte del 2008 porta a una riduzione di compravendite di abitazioni nell’anno di circa 80 mila unità mentre i prezzi a fine anno dovrebbero segnare crescita nominale zero, ovvero una riduzione reale pari all’inflazione.
– La domanda di abitazioni è composta da: 51% prima casa, 28% sostituzione, 9% seconda casa 12% investimento.
FIAIP: Prosegue il calo delle compravendite
Nel primo semestre 2008 Nomisma registra -4,6%.
Si conferma il calo di compravendite. Con un volume di compravendite immobiliari in costante diminuzione il mercato immobiliare italiano evidenzia ancora una volta “una fase di affaticamento”. Ciò viene confermato nel primo semestre 2008 (-4,6% nel 2007, pari a 40 mila unità) da tempi medi di vendita in allungamento (attorno ai 6 mesi) e prezzi che crescono di appena l’1,1% (al netto dell’inflazione, del 2,1% in sede nominale).
A fare il quadro dell’andamento del settore, che vale in termini di fatturato il 20% del Pil nazionale, è Nomisma che ha presentato oggi a Bologna il secondo rapporto sul Mercato Immobiliare relativamente a 13 grandi aree urbane italiane. Il valore totale delle case vendute, che nel 2007 è stato di 123 miliardi, nel 2008 dovrebbe attestarsi attorno ai 110 miliardi (-10,5%) mentre per il numero di compravendite è prevista una flessione di 80 mila unità.
Sicet: piano casa del governo effetti devastanti per i più deboli se non modificato
Alla Camera dei Deputati è iniziata l’analisi della manovra economica sulla quale quasi certamente il Governo chiederà l’approvazione con il voto di fiducia. Il contenuto del provvedimento relativo alle politiche abitative, se non profondamente modificato, produrrà un effetto devastante sulle famiglie che versano in grave difficoltà economica e sono in attesa di poter accedere ad una casa in affitto a basso costo. Non assegna risorse: dopo l’enorme spreco di denaro dovuto all’annullamento dell’ICI, per la realizzazione del piano casa non viene stanziato nemmeno un centesimo di finanziamento, le uniche risorse messe in campo deriveranno dalla dismissione del patrimonio abitativo gestito dagli ex IACP oltre alla speranza di investimenti privati. Demolisce il servizio abitativo pubblico: la decisione di dismettere l’intero patrimonio abitativo pubblico, priva il Paese di un servizio già gravemente insufficiente quale quello della casa pubblica. Tra l’altro in contraddizione con la relazione di illustrazione del disegno di legge presentata dal governo, in cui si denuncia l’enorme gap tra la dotazione di case popolari dell’Italia e quella dei restanti paesi europei.
In Italia gli stranieri vogliono case di pregio
In Toscana, ma anche in altre regioni del Centro e Sud Italia. Sono tedeschi, svizzeri, austriaci, olandesi, nordamericani o russi. Disposti a spendere, ma pretendono qualità. Intanto fanno lievitare il mercato. Il mercato delle case vacanza è attualmente movimentato da una clientela estera alla ricerca di dimore di charme in località appetibili, per qualità e prezzo, della nostra Penisola. Gli inglesi e i tedeschi, per esempio, preferiscono il Centro-Sud, in particolare Marche, Puglia e Sicilia. I compratori russi, invece, si orientano verso le località italiane più rinomate e spendono anche 5 milioni di euro per una villa a Forte dei Marmi o a Portofino. In testa alla domanda, comunque, le residenze di pregio, che stanno registrando una maggiore stabilità rispetto agli altri comparti del mercato immobiliare, attualmente in una fase di stagnazione. Sul segmento delle case vacanza, ovviamente, influiscono meno le variabili che invalidano gli andamenti del mercato del mattone in genere, come il rialzo dei tassi d’interesse, la possibilità di accesso al credito, la dinamica evolutiva dei valori.