Enel: l’inverno è sempre a rischio per il Gas

 Una nuova crisi metanifera, con temperature meno miti di quelle dell’inverno scorso, potrebbero riproporre lo scenario energetico del 2006. Lo riferisce quotidiano “Il Sole 24 Ore”, che avverte come la nuova emergenza potrebbe coinvolgere non solo l’Italia ma tutta l’Europa, “sempre più a secco di giacimenti propri”. L’allarme è stato lanciato dal “comitato per l’emergenza gas”, che si è costituito in occasione della crisi di due anni fa in seno al Ministero dello Sviluppo e che ora si ritrova con dati preoccupanti. Un mare di “potenziamenti” previsti nei prossimi anni, tutti o quasi in ritardo, con la prospettiva di un’Italia “ancora più schiava del gas metano” e “strangolata da prezzi sempre più alti”. La sicurezza a medio termine dovrebbe essere garantita, “corroborata da almeno un paio di rigassificatori da 8 miliardi di metri cubi l’anno (ognuno in grado di aggiungere circa il 10% all’attuale fabbisogno) e pronti a irrobustire gli ampliamenti delle condutture dalla Russia, che però non potrà dare molto di più”. Ma il prossimo inverno? Si chiede l’autore dell’articolo “Per il gas in ritardo i potenziamenti: inverno a rischio”, Federico Rendina. Le incognite sono tante, in quanto dallo studio emerge che i rigassificatori sono “al palo” e i potenziamenti dei gasdotti soffrono dei ritardi, al punto che solo dopo il 2009 si produrrà un vero adeguamento delle nostre infrastrutture.

Sardegna: rifiuti, entro un anno un ecocentro in ogni Comune dell’isola

 Sono circa 250 i Comuni sardi ancora sprovvisti delle aree attrezzate di raggruppamento. Ogni amministrazione comunale dovrà indicare alla Regione l’area dove intende realizzare il centro di raccolta e il cofinanziamento. L’assessore Morittu: “Entro il 2012 avremo il 65% della raccolta differenziata”. Entro un anno tutti i Comuni della Sardegna saranno dotati di un centro ecologico per la raccolta dei rifiuti, il che permetterà alla Regione, che ha investito in questo progetto 23 milioni di euro dei fondi Por Fesr 2007/13, di raggiungere l’obiettivo del 65% della raccolta differenziata entro il 2012 fissato dal Piano regionale. Il via libera ufficiale è stato dato con la delibera approvata ieri dalla Giunta regionale. “Una delibera importante per la politica della gestione di rifiuti nell’Isola”, ha commentato l’assessore dell’Ambiente, Cicito Morittu, nel corso di una conferenza stampa questo pomeriggio a Cagliari. Sono circa 250 i Comuni sardi ancora sprovvisti delle aree attrezzate di raggruppamento – ha spiegato l’Assessore – alcune decine lo hanno già realizzato, centri importanti come Alghero, Macomer, Quartu, Sestu e Ozieri, altri sono in fase di realizzazione, come quelli già previsti nei Comuni che fanno parte del Parco Geominerario.

L’immobile è già ultimato se viene utilizzato

 Per stabilire la decorrenza dei cinque anni di possesso che, in caso di cessione del bene, consentono di non tassare la plusvalenza, si prescinde dall’accatastamento e dal collaudo. La risoluzione n. 231/E del 6 giugno riguarda l’interpello formulato dai proprietari di un immobile commerciale costruito da loro, concesso in locazione nel dicembre del 2001, con certificato di collaudo rilasciato nel mese di febbraio del 2002 e richiesta di attribuzione di rendita catastale avvenuta soltanto a febbraio 2006. Avendo intenzione di vendere il bene, gli interessati chiedono se l’eventuale plusvalenza realizzata debba essere o meno assoggettata a tassazione. Il dubbio è legato alla disposizione contenuta nell’articolo 67, comma 1, lettera b, del Tuir, in base alla quale la plusvalenza realizzata per la vendita di un immobile va tassata – come reddito diverso – se il bene è stato costruito o acquistato da non più di cinque anni. Nel caso dell’acquisto, la data di partenza per calcolare la durata del possesso è certamente identificabile con quella indicata nel relativo atto. Per gli immobili di nuova costruzione, invece, bisogna far riferimento al momento in cui il bene è stato realizzato.

Gas: nuovi contatori elettronici per migliorare efficienza e lettura consumi

 Contatori elettronici anche per il gas, a garanzia di una migliore qualità della misurazione e del servizio. La proposta viene dall’Autorità per l’energia che in un documento aperto alla consultazione di tutti i soggetti interessati, indica regole, tempi e modalità per l’introduzione dei nuovi misuratori. Gli innovativi dispositivi faciliteranno il controllo diretto dei consumi da parte dei clienti, consentiranno letture a distanza e telecontrolli: renderanno quindi più semplice ed accurata la gestione delle stesse letture e l’elaborazione delle bollette. Le proposte contenute nel documento (DCO 16/08 disponibile sul sito www.autorita.energia.it) rispondono ad una esigenza sempre più pressante, anche in considerazione dell’ “anzianità” di alcune serie di contatori ora installati. Con i nuovi misuratori le bollette saranno calcolate sui consumi effettivi, senza dover ricorrere a stime; si assicura così la possibilità di conoscere immediatamente i propri consumi reali e meglio valutare le offerte per eventuali libere scelte di fornitori convenienti. Ciò darà impulso anche alla concorrenza nella vendita di gas.

Convegno ad Avenza: “Il Risparmio energetico, le nuove energie per il clima”

 Energie alternative e nuove soluzioni tecniche per il risparmio energetico al centro del convegno promosso da Cna Massa Carrara (www.cna-ms.it) in collaborazione con Riello Spa giovedì 12 giugno nella sede provinciale dell’associazione ad Avenza (Ms) in Viale G. Galilei. Inizio ore 18. Iscrizioni entro mercoledì 11. Il caro “benzina” ha provocato l’aumento incontrollato del costo delle bollette energetiche per famiglie e imprese riproponendo con maggiore vigore e urgenza la necessità di un impiego maggiore delle fonti rinnovabili sia in ambito civile che industriale e artigianale. Un costo in termini economici ma anche ambientale sempre più alto (inquinamento e riscaldamento globale) che sta portando il nostro pianeta e il nostro sistema economico verso il collasso. Ma c’è anche un’altra chiave di lettura per incoraggiare e stimolare imprese e famiglie a puntare sulle energie pulite: è quello del business. Le energie rinnovabili come l’utilizzo di particolari e moderni prodotti (bioedilizia, domotica etc) infatti, possono essere anche una forma di investimento “alternativo” e innovativo oltre che una concreta possibilità di risparmio sulla bolletta quotidiana. Temi diventati di dominio comune che nonostante la grande pubblicità non riescono ad abbattere la diffidenza e lo scetticismo di cittadini ed imprenditori.

Federconsumatori: proposte di intervento di carattere generale per ridurre i costi del petrolio e del carburante

 Sono anni che Adusbef e Federconsumatori intervengono nella denuncia puntuale di ciò che non va nel settore energetico e propongono interventi di miglioramento. Anche alla luce dell’ incontro con il Ministro dello Sviluppo Economico Scajola, ne vogliamo riassumere le questioni principali, che saranno ripresentate e motivate nel tavolo di confronto. Ciò al fine di ottenere importanti risparmi in termini strutturali, in un settore, quello energetico, che ha ricadute economiche notevoli. Vogliamo ricordare che, per il 2008, le previsioni di spesa per una famiglia per costi energetici, diretti ed indiretti, ammontano a 1188 Euro annui. Nel dettaglio, i costi diretti, con il petrolio sopra a 130 $ al barile, comporteranno aumenti per: 205 Euro per luce e gas; 175 Euro per il riscaldamento domestico; 292 Euro per carburanti (media consumi tra benzina e gasolio). Per una spesa totale di 672 euro.

GSE e CONI Servizi siglano un accordo per la produzione di energia da fonti rinnovabili

 CONI Servizi ha siglato un protocollo d’intesa con il GSE, Gestore dei Servizi Elettrici S.P.A, per attività di sviluppo della produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili. A seguito dell’incontro tra il Presidente Giovanni Petrucci, l’Amministratore Delegato Raffaele Pagnozzi, il Consigliere d’amministrazione Andrea Abodi e l’Amministratore Delegato del GSE, Nando Pasquali, è stato sottoscritto un accordo di natura programmatica che avrà durata triennale. L’intesa si propone di individuare le migliori opzioni presenti sullo scenario energetico per la diffusione delle fonti rinnovabili e dell’efficienza energetica nelle strutture del Coni. Saranno interessati gli edifici e gli impianti – a partire dai Centri di Preparazione Olimpica – in modo che questa testimonianza di buone pratiche possa avere positiva ricaduta sull’intero sistema sportivo italiano.

Sfratti: bocciata dalla Consulta la graduazione. Il SICET (sindacato inquilini della CISL) chiede al Governo una soluzione d’urgenza

 La Corte Costituzionale ha bocciato, con la sentenza n. 166 del 23 maggio, la graduazione nell’esecuzione degli sfratti per i soggetti più deboli (anziani, portatori di handicap, famiglie con redditi modesti e figli a carico). Mentre una parte dell’Italia festeggia l’abolizione dell’ICI, la popolazione più povera aggiunge alla pesante instabilità abitativa l’ansia di poter trovare sull’uscio di casa: Polizia o Carabinieri per metterla fuori. I fatti. Nel Febbraio 2007 il Parlamento, con una maggioranza trasversale, aveva approvato una legge: la n. 9 che dava ai comuni ad alta tensione abitativa l’opportunità di costituire delle commissioni per graduare l’utilizzo della forza pubblica nell’esecuzione degli sfratti. Favorendo così il passaggio da casa a casa ed evitando che soggetti deboli rimanessero per strada. Su iniziativa del Governatore Formigoni, la regione Lombardia ha presentato un ricorso alla Corte Costituzionale per l’abrogazione di parti della norma. I motivi: violazione delle competenze esclusive delle regioni in materia di assistenza sociale e di politiche abitative costituzionalmente previste.

Energia Nucleare ecco la strada da percorrere

 Il Governo annuncia l’intenzione di iniziare a costruire in Italia centrali nucleari di nuova generazione contro la dipendenza da gas e petrolio; Enel risponde “Noi siamo pronti”. L’AD, Fulvio Conti, spiega i vantaggi di questa scelta e i passi da compiere. L’Italia tornerà al nucleare in cinque anni. Il ministro dello Sviluppo Economico, Claudio Scajola, con queste dichiarazioni fatte davanti agli industriali dell’Assemblea annuale di Confindustria il Governo ha dato una nuova decisiva spinta al dibattito sul nucleare: “entro questa legislatura porremo la prima pietra per la costruzione nel nostro Paese di un gruppo di centrali nucleari di nuova generazione. Il rientro è necessario per abbassare i prezzi dell’energia e assicurare il mix di fonti di cui l’Italia, eccessivamente dipendente da petrolio e gas, ha bisogno”. E il governo – assicura il ministro – onererà “con convinzione e determinazione il solenne impegno della scelta del nucleare”. La risposta di Enel non è tardata ad arrivare: “Siamo pronti” ha dichiarato l’AD, Fulvio Conti, anche lui presente all’assemblea. E ha commentato: “Mi sembra un ottimo inizio: credo ci sia una forte volontà di questo Governo di mettere le condizioni necessarie per lo sviluppo dell’industria nucleare nel nostro Paese. Enel ha ricostituito la sua cultura in questo campo siamo ben felici di collaborare”.

Il Sicet per il rilancio delle politiche per l’affitto

 Il SICET e i Sindacati degli inquilini nel corso della scorsa legislatura hanno svolto un’azione politica e rivendicativa che ha portato allo stanziamento dal bilanci statale di 550 milioni di Euro per far fronte all’emergenza abitativa nelle grandi aree urbane, ora l’associazione dei costruttori sollecita il nuovo governo a sveltire le pratiche burocratiche che impediscono l’immediato impiego delle suddette risorse. Questa è solo una parte del problema in quanto resta del tutto irrisolto l’aspetto strutturale del problema, cioè la definizione di un corretto programma di politiche abitative che assuma la questione della riduzione dei costi dell’affitto privato e dell’Edilizia pubblica come una priorità delle politiche di welfare. Il nuovo Governo invece parte con il piede sbagliato destinando ingenti risorse all’abolizione indiscriminata dell’ICI sulla prima casa. Una manovra populista, che favorisce maggiormente i proprietari delle case di valore più alto, che toglie ai Comuni un formidabile strumento di controllo sulle operazioni edilizie e l’inverso di un corretto federalismo fiscale solidale.

Con ICI e Mutui il Governo affronta il costo abitazione per le famiglie. E gli affitti?

 Con le sue misure sulla prima casa in proprietà – ha dichiarato Luigi Pallotta segretario generale del SUNIA – il Governo ha inteso contribuire ad abbattere il costo della voce abitazione sul bilancio familiare. Si tratterà ora di vedere come il minore introito per i comuni sia immediatamente compensato sia per l’anno in corso che in prospettiva futura: diversamente le stesse famiglie rischierebbero di dover pagare con un maggior costo dei servizi pubblici locali e delle prestazioni sociali il momentaneo beneficio sull’ICI. Ma in questo quadro di attenzione al costo del bene casa spicca, per l’assenza, qualsiasi analoga misura di sostegno e agevolazione all’inquilino che, privo di una casa in proprietà, non trarrà alcun beneficio dalla manovra annunciata. Ciò è grave e inspiegabile: se l’intenzione del Governo era quella di farsi carico della
situazione di difficoltà economica delle famiglie che pagano il mutuo e l’Ici e “porre rimedio alla
perdita del potere d’acquisto” non doveva ignorare chi, negli ultimi anni, ha visto impennarsi il costo dell’affitto con effetti devastanti sul bilancio familiare e sulle capacità di spesa persino verso altri beni e servizi essenziali. Lo dimostrano tutti i dati sull’inflazione e la sofferenza che, analogamente al problema mutui, si è tradotta in un massiccio aumento degli sfratti per morosità sui quali va incentrata responsabilmente l’attenzione di Governo ed enti locali per contrastare un disagio e una emarginazione sociali crescenti.

Enel e le rinnovabili, un impegno importante e in crescita

 Enel ha circa 20mila MW di potenza rinnovabile installata, di cui oltre tre quarti in Italia. Per valorizzare queste attività, nascerà una nuova divisione dedicata alle fonti rinnovabili. L’intervento di Gianfilippo Mancini, Responsabile dell’area Business Energy Management di Enel, sul settimanale Panorama Economy. L’impegno di Enel nelle fonti rinnovabili è importante e in forte crescita. Alcuni numeri: oggi Enel ha circa 20 mila MW di potenza installata, di cui oltre tre quarti in Italia. Nel 2007 abbiamo prodotto da fonte rinnovabile 37 miliardi di KWh, circa il 30% del totale. Considerando anche la nostra partecipazione in Endesa, i numeri diventano più rilevanti: disponiamo complessivamente di circa 30mila MW installati. In termini di anidride carbonica evitata, il nostro parco di generazione da fonti rinnovabili vale minori emissioni in atmosfera per 50 milioni di tonnellate l’anno. Con queste credenziali vogliamo investire 7,4 miliardi di euro da qui al 2012 per crescere ancora e per consolidare la nostra leadership nella produzione di energia con la forza del sole, del vento, del vapore geotermico e dell’acqua.
Per valorizzare le nostre attività in questo campo, abbiamo deciso di dar vita a una nuova divisione dedicata alle fonti rinnovabili: partirà con una dote di oltre 3mila MW di capacità installati in impianti già in esercizio in Europa e in America, riferiti a tutte le diverse tipologie di fonti rinnovabili, e grazie al piano di investimenti supererà i 7.300 MW entro il 2012. Abbiamo messo allo studio la possibilità di aprire una quota di minoranza del capitale di questa nuova realtà a quanti vorranno investire con noi su un futuro di energia abbondante a costi competitivi e nel rispetto dell’ambiente.