Per godersi in tutta tranquillità le ferie estive un impianto di videosorveglianza a costi contenuti e ad alta tecnologia che si può integrare anche con la domotica.
In estate con la colonnina di mercurio sale anche la percentuale di furti in appartamento. Complici le ferie estive, le città si svuotano e per i ladri intrufolarsi in case e palazzi semideserti è un gioco da ragazzi.
Per trascorre le vacanze in serenità, Vividomotica propone il kit “Sicurezza Base”, composto da un router (WRT610N ) e due telecamere (WVC54GCA). A costi molto vantaggiosi si può installare un efficace sistema di videosorveglianza che sfrutta un normalissimo pc e la connessione internet via modem.
Direttamente dal mare oppure dalla montagna sarà possibile collegarsi alle telecamere con un cellulare, un computer portatile e in generale tutti i dispositivi dotati di accesso alla rete per verificare se è tutto a posto. Inoltre, grazie alla funzione motion detector il sistema invia un’ e – mail quando viene rilevato un movimento.
750mila euro è il costo totale del progetto che è stato approvato in via preliminare nei giorni scorsi dalla giunta Berti, con l’intento di rendere gli edifici scolastici del territorio comunale autosufficienti dal punto di vista energetico, attraverso l’utilizzo del sistema fotovoltaico: la cifra di 300mila euro è già stata inserita nel Piano Investimenti per il 2009 e l’intento è quello di accedere ad appositi finanziamenti della regione Toscana. “Al di là delle normali manutenzioni – spiega l’assessore all’edilizia scolastica Rosanna Moroni – sono due le direzioni in cui l’amministrazione comunale si sta muovendo sulle scuole. Da una parte abbiamo dato il via libera a tutta una serie di nuovi interventi per l’abbattimento delle barriere architettoniche, con lavori che hanno interessato l’accessibilità tra piani ed i servizi igienici . Dall’altra parte intendiamo portare avanti un progetto organico per permettere l’installazione del sistema fotovoltaico, che ha ricadute positive sia dal punto di vista ambientale, ed educativo direi, sia dal punto di vista economico, permettendo sgravi in bolletta, quando non addirittura il costo zero dell’energia”. In base ad un esame preliminare, che ha tenuto conto delle superfici di copertura a disposizione dei singoli edifici, le scuole sulle quali si ipotizza la graduale installazione dei pannelli per la produzione di energia elettrica derivante dal sole sono in tutto quindici: la scuola elementare Roccon Rosso, quella di Spazzavento, il Nespolo, la scuola di Bonelle e quella di San Felice, la scuola materna San Giorgio, Campiglio, Alice, Irene, il Parco Drago, l’elementare di Valdibrana e quella Galileo Galilei di Scornio Ovest, la materna di Pontelungo e gli asili nido L’aquilone e Il Grillo.
Il pacchetto clima – energia va visto attraverso un’analisi complessiva dei costi e dei benefici che vi sono associati, ha detto il presidente dell’ENEA, Luigi Paganetto, nel corso dell’audizione alla Commissione ambiente della Camera dei Deputati.I costi che oscillano nella valutazione della Commissione tra lo 0.51 e 0.66 del PIL sono più elevati di quelli di altri Paesi UE, quali Germania e U.K. nonostante la nostra minore intensità energetica, le minori emissioni e consumi per abitante a ragione della struttura del nostro sistema energetico. Conta molto per noi la bassa efficienza negli usi finali dell’energia, a cominciare dal residenziale, ma anche dei trasporti, industria e servizi. Gli scenari al 2020, elaborati da ENEA, mostrano infatti quale sia l’importanza e quali i risultati conseguibili attraverso interventi sull’efficienza degli usi finali dell’energia. I benefici del pacchetto clima – energia, a parte quelli derivanti dalla minore importazione di combustibili fossili sono, in principio, potenzialmente importanti. I benefici, in concreto, peraltro, dipenderanno dalla misura in cui riusciremo a cogliere le opportunità offerte dalla gara per tecnologia e innovazione che si è aperta in Europa sull’energia, tanto da far ipotizzare al Commissario Piebalgs, la possibilità di una “nuova rivoluzione industriale”.
Razionalizzare il sistema delle detrazioni del 55 % per gli interventi energetici sugli edifici.