Il mercato dei mutui in Toscana, le erogazioni a Lucca

 Il mercato dei prestiti alle famiglie per l’acquisto di abitazioni in Toscana nel terzo trimestre 2010 registra un calo (-5%) delle erogazioni rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente.

I volumi erogati restano influenzati dal mercato dei mutui di sostituzione. Il dato è in controtendenza rispetto all’andamento dell’intera area centrale che ha fatto registrare un +11%. In Toscana nel terzo trimestre 2010 sono stati erogati 837 milioni di Euro (il 6,8% del totale nazionale), volumi che collocano la regione al 6° posto per erogati in Italia.

Il mercato immobiliare in Toscana, prezzi in calo a Lucca

 Nel secondo semestre del 2010 le città della Toscana hanno segnalato contrazione dei prezzi. A Firenze c’è stato un ribasso dei valori dello 0,4%. Stabili i prezzi a Grosseto e Massa Carrara. In diminuzione le quotazioni di Arezzo (-1,3%), Lucca (-1,4%) e Pistoia (-1,4%), Siena (-1,9%), Prato (-4,4%) e Livorno (-4,7%).

A Lucca nel secondo semestre del 2010 i prezzi delle abitazioni sono scesi dell’1,4%. Le quotazioni sono stabili in zona San Concordio, Santa Maria del Giudice e San Lorenzo a Vaccoli. La richiesta è costante anche se nei primi mesi del 2011 si registra un aumento di interesse da parte dei potenziali acquirenti. Permangono comunque le difficoltà per chi è impiegato a tempo determinato e per chi non possiede un capitale iniziale.

Il mercato immobiliare in Toscana, focus su Grosseto

 Nel secondo semestre del 2010 a Grosseto le quotazioni immobiliari sono rimaste sostanzialmente invariate.

L’ultima parte dell’anno ha visto una maggiore concentrazione di compravendite di sostituzione. Aumentano le difficoltà per chi non dispone di un capitale iniziale. Un particolare rallentamento si è registrato per le soluzioni dal valore compreso tra 190 e 230 mila euro, mentre sono più dinamiche le compravendite per quelle tipologie con valori inferiori o superiori a questa fascia.

Mercato immobiliare, le quotazioni a Milano

 Nel secondo semestre del 2010 le quotazioni delle abitazioni di Milano hanno segnalato un aumento dello 0,3%.

Le zone del centro di Milano hanno segnalato un lieve incremento delle quotazioni nella seconda parte del 2010: +0,7%. Il mercato immobiliare nelle zone che rappresentano il cuore di Milano è stato meno dinamico rispetto alla prima parte dell’anno, in particolare intorno al Duomo. Tra le motivazioni l’esaurirsi della spinta legata allo scudo fiscale ma soprattutto una bassa offerta di tipologie di particolare prestigio o, comunque, in grado di soddisfare le richieste della clientela di zona, sempre molto esigente.

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Mercato immobiliare località turistiche, speciale Marche provincia di Ancona

 Nel secondo semestre del 2010 le quotazioni degli immobili nelle località della Riviera del Conero sono rimaste stabili.

Si nota un rallentamento del processo decisionale dei potenziali acquirenti: se non trovano l’immobile perfettamente corrispondente alle loro esigenze tendono a rimandare l’acquisto. Spesso però la difficoltà è dovuta al mancato incontro tra le richieste dei proprietari e la disponibilità di spesa dei potenziali acquirenti. Questi ultimi cercano tagli medi di 50 mq a non più di trecento metri dal mare, possibilmente con terrazzo o giardino e su cui investire non più di 150-160 mila euro.

Mercato immobiliare località turistiche, speciale Marche provincia di Macerata

 Sul mercato immobiliare di Porto Potenza Picena le quotazioni sono in lieve aumento nella seconda parte del 2010.

Le compravendite hanno interessato soprattutto le seconde case dal momento che sul mercato della prima casa si registrano rallentamenti dovuti alla difficoltà di accesso al credito. Gli acquirenti di seconda casa arrivano soprattutto dalle colline e dall’entroterra maceratese oltre che dall’Umbria e dalla Lombardia. La disponibilità di spesa oscilla da 100 a 130 mila € per bilocali di 40-50 mq (nuovi o usati) e 150-160 mila € per trilocali (usati).

Il mercato immobiliare nelle Marche, focus sulle località turistiche: provincia di Ascoli Piceno

 Nel secondo semestre del 2010 le quotazioni delle località turistiche marchigiane hanno segnalato una contrazione dell’1,0%.

Le quotazioni delle abitazioni di Porto d’Ascoli hanno segnalato stabilità. Si registra comunque da alcuni mesi, a fasi alterne, una diminuzione della domanda, in particolare sul segmento della seconda casa ricercata da famiglie provenienti dall’entroterra marchigiano e, in parte, anche dall’Abruzzo e dall’Umbria. Una delle motivazioni principali è da attribuirsi alla difficoltà economica di molte piccole e medie aziende della zona che hanno creato incertezza lavorativa.

Il mercato creditizio nelle Marche

 Il mercato dei prestiti per l’acquisto delle abitazioni destinato a famiglie consumatrici nella regione Marche fa segnare, nel terzo trimestre 2010, un incremento pari a +7% rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente.

Si conferma così il trend di ripresa già evidenziato nei trimestri passati. Si tratta infatti del quarto aumento percentuale consecutivo, trimestre su trimestre, a partire dal IV trim. 2009. Il dato resta sempre influenzato dal mercato dei mutui di sostituzione seppur in diminuzione. La variazione è lievemente inferiore rispetto all’andamento dell’intera Macroarea Centrale che ha fatto rilevare un aumento delle erogazioni del +11%.

Mercato immobiliare, indice Nomisma del grado medio di illiquidità – Una proposta in fase sperimentale

 La liquidità di un asset misura la sua capacità di essere prontamente trasformabile in moneta, senza significative perdite in conto capitale.

Per le loro caratteristiche intrinseche, i beni immobili sono ben lontani dall’essere liquidi e, proprio per questa ragione, la valutazione del loro grado di illiquidità risulta particolarmente importante. Ai fini di una seppure approssimativa valutazione dell’illiquidità si è utilizzato sia lo sconto che viene praticato sulla transazione rispetto al prezzo iniziale richiesto dal venditore, sia il tempo di vendita dell’immobile.

Il mercato immobiliare in Emilia Romagna, focus su Modena e provincia

 Al ribasso i valori di tutti i capoluoghi di provincia dell’Emilia Romagna, ad eccezione di Piacenza che segnala un +0,9%. Bologna ha messo a segno una contrazione dei prezzi dell’1,7%.

Rimini ha segnalato il ribasso più sensibile con -4,4%, seguito da Ferrara (-3%), Parma (-2,4%), Forlì-Cesena (-2,2%) e Modena (-1,4%) e Reggio Emilia (-0,9%).

Il mercato immobiliare della Capitale perde quota nel primo trimestre

 Inversione di tendenza nella prima parte dell’anno, con prezzi in flessione dell’1,8%. il 2010 si era chiuso in segno positivo; decrementi in 12 dei 19 quartieri della capitale. Eur (-6,3%) e Aurelia (-4,1%) quelli che sono calati di più.

Il mercato romano lancia segnali di stanchezza nel primo trimestre dell’anno. Con prezzi in flessione dell’1,8%, il metro quadro nella capitale ora costa 4.488 euro. L’analisi, condotta dell’Ufficio Studi di idealista.it, su un campione di 3.811 abitazioni, denota una prevalenza di segni meno: 12 quartieri su 19 registrano ribassi.