Torino: per cinquanta famiglie “deboli” nasce il progetto “Abit-Azioni”

 La Sala Rossa ha approvato oggi il testo dell’atto costitutivo dell’A.t.s. (Associazione temporanea di scopo) chiamata Progetto ABIT-AZIONI e la relativa convenzione utile per il finanziamento di 750mila euro dal Ministero della Solidarietà Sociale. E’ un passo in avanti per far crescere la coesione sociale. Il progetto prevede la presa in carico, da parte della Città, di cinquanta famiglie in condizioni precarie (comunità Rom, Sinti e Camminanti, segnalate dall’ufficio Stranieri e nomadi del Comune) che, attraverso un percorso di accompagnamento sociale, potranno usufruire di alloggi da affittare sul mercato privato della locazione. Il provvedimento prevede garanzie per i proprietari delle abitazioni, in caso di insolvenze. Come previsto dal decreto ministeriale, l’iniziativa sarà gestita dal Comune di Torino con due cooperative (la Sociale stranidea e l’Animazione valdocco) e con l’Associazione italiana zingari oggi.

Sardegna: inaugurato l’impianto di potabilizzazione a Tortolì

 Il Presidente della Regione e l’assessore dei lavori pubblici invitano la popolazione a bere l’acqua trattata, più sicura di quella imbottigliata. La prossima settimana sarà inaugurato un impianto anche nell’alta Baronia. Il Presidente della Regione, Renato Soru, e l’assessore regionale dei Lavori pubblici, Carlo Mannoni, hanno presenziato all’inaugurazione del potabilizzatore realizzato alle porte di Tortolì. Si tratta di un’opera importante, che consentirà tra l’altro di far fronte ad eventuali emergenze idriche soprattutto nel periodo di maggior afflusso turistico nella località ogliastrina. “Questa – ha spiegato Soru – è un’opera finanziariamente non rilevantissima, ma in realtà è un tassello importante della volontà dell’amministrazione regionale, insieme ad Abbanoa e all’Ato, di fare in modo che i sardi smettano di bere acqua minerale. L’Italia è il Paese in Europa che consuma più acqua minerale, non si capisce per quale motivo. E la Sardegna, tra le regioni italiane, è di gran lunga quella in cui si consuma più acqua minerale.

Milano. Via l’amianto degli immobili del comune

 Approvati dalla Giunta due progetti per bonificare lo stabile di via Feltrinelli e 500 alloggi di edilizia popolare, di cui 340 in via Rizzoli “La Giunta ha approvato oggi due progetti molto importanti – spiega l’assessore ai Lavori pubblici e alle Infrastrutture Bruno Simini – il primo riguarda l’intervento di recupero in via Feltrinelli, il secondo l’appalto aperto per la manutenzione che ci consentirà di rimuovere l’amianto dalle coperture di numerosi alloggi di edilizia residenziale pubblica”. Per consentire la rimozione dell’amianto in totale sicurezza nello stabile di edilizia residenziale pubblica di via Feltrinelli 16, è stato previsto un piano di mobilità degli inquilini. A partire dalla fine di quest’anno verranno spostati in nuovi alloggi in fase di ultimazione o già liberi, in zone dove sono presenti servizi, asili nido e mezzi di trasporto pubblico. Il piano verrà condiviso con gli abitanti. L’intera operazione partirà nel 2008 e terminerà nella primavera del 2011, per una spesa di circa 15 milioni di euro, di cui circa 7 milioni provenienti da finanziamenti regionali. La rimozione dell’amianto sarà l’occasione per una riqualificazione complessiva degli stabili e dell’intero quartiere. “La rimozione dell’amianto in via Feltrinelli è l’occasione per un intervento molto più ampio, che mira a riqualificare l’intero quartiere”, dichiarano gli assessori Bruno Simini e Gianni Verga. “Per accelerare la realizzazione dell’intervento – spiega l’assessore Simini – organizzeremo doppi turni di lavoro, dalle 6 del mattino alle ore 20.00. Le opere verranno eseguite utilizzando le migliori tecniche per ridurre le emissioni inquinanti e per il risparmio energetico, che porteranno anche una notevole diminuzione dei costi di riscaldamento per gli inquilini. L’adeguamento dell’edificio permetterà anche di incrementare il numero degli alloggi”.

Siemens: elettrodomestici innovativi

 Di seguito le ultime novità di Siemens proposte in occasione di Eurocucina 2008. Sono tutte caratterizzate da un alto contenuto innovativo e allo stesso tempo da un design elegante e moderno. Speed Matic. Lavastoviglie di nuova generazione. Queste lavastoviglie, novità assoluta di Siemens, rappresentano una rivoluzione per il mercato: sono le più efficienti e veloci al mondo, tanto che servono soltanto 10 litri d’acqua per lavare oltre160 stoviglie. Design elegante e altissimo livello tecnologico grazie ad accorgimenti come l’ecoDosage, il terzo cestello maxiSpace e l’intensiveZone. La nuova generazione speedMatic di Siemens risparmia acqua nel lavaggio delle stoviglie per lasciarla al nostro mondo varioSteam, il forno combinato a vapore.

Per chi ama il benessere anche in cucina. 3 diversi tipi di cottura in soli 45 cm assicurano massimi risultati con ogni pietanza e mantenendo inalterati il gusto, la freschezza, l’aroma e le proprietà nutritive dei cibi. Un concentrato di prestazioni… naturalmente all’avanguardia, per stupire in cucina coniugando tecnologia innovativa e design accattivante I valori contemporanei si fondono con l’eleganza assoluta del bicromatismo per eccellenza: nasce così la nuova linea di elettrodomestici da incasso di Siemens per Eurocucina 2008, la White_Black Edition.
Un accostamento di colori da sempre ricercato è così proposto in chiave moderna, giovane, e dinamica, dove le tonalità pure e le finiture luminose catturano la luce e diventano il must have dell’anno, dalla moda all’hi-tech, dall’arte all’arredamento. La linea white_black Edition di Siemens si compone dei seguenti prodotti: i forni in classe A garantiscono altissime prestazioni e la massima igiene grazie alle funzioni activeClean ed ecoClean; i piani cottura a gas, ad induzione ed elettrici, veloci e sicuri; i frigoriferi absoluteNoFrost in classe A+ donano un tocco hi-tech ad ogni cucina grazie al loro display elettronico posizionato sulla porta esterna le macchine da caffé regalano il piacere di gustare un espresso fatto aregola d’arte.

Il Sicet per il rilancio delle politiche per l’affitto

 Il SICET e i Sindacati degli inquilini nel corso della scorsa legislatura hanno svolto un’azione politica e rivendicativa che ha portato allo stanziamento dal bilanci statale di 550 milioni di Euro per far fronte all’emergenza abitativa nelle grandi aree urbane, ora l’associazione dei costruttori sollecita il nuovo governo a sveltire le pratiche burocratiche che impediscono l’immediato impiego delle suddette risorse. Questa è solo una parte del problema in quanto resta del tutto irrisolto l’aspetto strutturale del problema, cioè la definizione di un corretto programma di politiche abitative che assuma la questione della riduzione dei costi dell’affitto privato e dell’Edilizia pubblica come una priorità delle politiche di welfare. Il nuovo Governo invece parte con il piede sbagliato destinando ingenti risorse all’abolizione indiscriminata dell’ICI sulla prima casa. Una manovra populista, che favorisce maggiormente i proprietari delle case di valore più alto, che toglie ai Comuni un formidabile strumento di controllo sulle operazioni edilizie e l’inverso di un corretto federalismo fiscale solidale.

Con ICI e Mutui il Governo affronta il costo abitazione per le famiglie. E gli affitti?

 Con le sue misure sulla prima casa in proprietà – ha dichiarato Luigi Pallotta segretario generale del SUNIA – il Governo ha inteso contribuire ad abbattere il costo della voce abitazione sul bilancio familiare. Si tratterà ora di vedere come il minore introito per i comuni sia immediatamente compensato sia per l’anno in corso che in prospettiva futura: diversamente le stesse famiglie rischierebbero di dover pagare con un maggior costo dei servizi pubblici locali e delle prestazioni sociali il momentaneo beneficio sull’ICI. Ma in questo quadro di attenzione al costo del bene casa spicca, per l’assenza, qualsiasi analoga misura di sostegno e agevolazione all’inquilino che, privo di una casa in proprietà, non trarrà alcun beneficio dalla manovra annunciata. Ciò è grave e inspiegabile: se l’intenzione del Governo era quella di farsi carico della
situazione di difficoltà economica delle famiglie che pagano il mutuo e l’Ici e “porre rimedio alla
perdita del potere d’acquisto” non doveva ignorare chi, negli ultimi anni, ha visto impennarsi il costo dell’affitto con effetti devastanti sul bilancio familiare e sulle capacità di spesa persino verso altri beni e servizi essenziali. Lo dimostrano tutti i dati sull’inflazione e la sofferenza che, analogamente al problema mutui, si è tradotta in un massiccio aumento degli sfratti per morosità sui quali va incentrata responsabilmente l’attenzione di Governo ed enti locali per contrastare un disagio e una emarginazione sociali crescenti.

Enel e le rinnovabili, un impegno importante e in crescita

 Enel ha circa 20mila MW di potenza rinnovabile installata, di cui oltre tre quarti in Italia. Per valorizzare queste attività, nascerà una nuova divisione dedicata alle fonti rinnovabili. L’intervento di Gianfilippo Mancini, Responsabile dell’area Business Energy Management di Enel, sul settimanale Panorama Economy. L’impegno di Enel nelle fonti rinnovabili è importante e in forte crescita. Alcuni numeri: oggi Enel ha circa 20 mila MW di potenza installata, di cui oltre tre quarti in Italia. Nel 2007 abbiamo prodotto da fonte rinnovabile 37 miliardi di KWh, circa il 30% del totale. Considerando anche la nostra partecipazione in Endesa, i numeri diventano più rilevanti: disponiamo complessivamente di circa 30mila MW installati. In termini di anidride carbonica evitata, il nostro parco di generazione da fonti rinnovabili vale minori emissioni in atmosfera per 50 milioni di tonnellate l’anno. Con queste credenziali vogliamo investire 7,4 miliardi di euro da qui al 2012 per crescere ancora e per consolidare la nostra leadership nella produzione di energia con la forza del sole, del vento, del vapore geotermico e dell’acqua.
Per valorizzare le nostre attività in questo campo, abbiamo deciso di dar vita a una nuova divisione dedicata alle fonti rinnovabili: partirà con una dote di oltre 3mila MW di capacità installati in impianti già in esercizio in Europa e in America, riferiti a tutte le diverse tipologie di fonti rinnovabili, e grazie al piano di investimenti supererà i 7.300 MW entro il 2012. Abbiamo messo allo studio la possibilità di aprire una quota di minoranza del capitale di questa nuova realtà a quanti vorranno investire con noi su un futuro di energia abbondante a costi competitivi e nel rispetto dell’ambiente.

Federconsumatori e Adusbef: “L’accordo Governo – banche è da migliorare”

 L’accordo ABI Governo, anticipato dalla minaccia del ministro dell’economia Tremonti (solo mediatica) di aggravare fiscalmente le posizioni delle banche, si limita ad offrire al popolo dei mutuatari a tasso variabile – una soluzione che alcune banche già offrivano da quando i tassi hanno cominciato ad impennarsi: se non è sopportabile la rata lievitata a causa dell’andamento dei tassi, si riduce; quanto corrisposto in meno, rivalutato da tassi di remunerazione per la banca, viene accodato alla fine del mutuo e comporterà il suo allungamento. Mediaticamente, la minaccia iniziale di Tremonti è servita solamente a far passare il falso messaggio di un cedimento delle banche, le quali non solo non restituiscono nulla ai consumatori indebitati a tasso variabile, ma ci guadagnano due volte,sia fidelizzando il cliente che con l’allungamento della vita residua del debito, incamerando maggiori interessi e maggiori commissioni sulle rate. Questa soluzione,che non è proprio né innovativa e neppure vantaggiosa per 3,2 milioni di famiglie strozzate dalle rate, permette alle banche di anticipare, con un meccanismo finanziario a loro favorevole, la soluzione di un problema che si sta facendo drammaticamente sociale.

Lombardia: Un “Piano energia” con le Province di Como, Lecco e Varese

 La Giunta regionale ha approvato, su proposta dell’assessore alle Reti, Servizi di Pubblica Utilità e Sviluppo Sostenibile, Massimo Buscemi, un “Piano energia” con le Province di Como, Lecco e Varese. “Questo Piano d’azione, ha spiegato l’assessore Buscemi, individua le linee di intervento atte a garantire il raggiungimento degli obiettivi strategici della programmazione regionale che consistono nella riduzione delle emissioni inquinanti e climalteranti e del costo dell’energia e nella promozione della crescita competitiva delle nuove tecnologie energetiche”. In provincia di Varese è stato Gallarate il primo Comune ad aderire a questa nuova iniziativa. L’Amministrazione comunale si è pertanto impegnata, tra l’altro, a dare piena attuazione al sistema regionale per la certificazione energetica degli edifici, a programmare interventi per la diagnosi, la certificazione e la progettazione di interventi di miglioramento energetico per gli edifici di proprietà, a proseguire le attività di controllo degli impianti di propria competenza e a raccordare le proprie attività con il nuovo Catasto regionale degli impianti termici tramite i Cait (Centri assistenza impianti termici).

Federconsumatori: ICI ok al taglio, ma attenzione a non tagliare anche i servizia ai cittadini!

Federconsumatori concorda con il provvedimento, proposto dal nuovo Governo, che prevede l’abolizione dell’ICI sulla prima casa, già operato, in parte, dal precedente Governo attraverso una riduzione del 40% di tale